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Autore: Gloria Lovely    05/10/2017    1 recensioni
A combattere a fianco delle guerriere Sailor sarà una squadra proveniente dalla galassia Andromeda, custodi di gemme dai poteri speciali e leggendari. Ogni nemico è in cerca di vendetta, con un unico obiettivo: impadronirsi del Cristallo d'Argento e distruggere la Via Lattea e la sua alleata.
Riusciranno le Sailor Senshi, grazie all'aiuto di Sailor Y e la sua squadra, a sconfiggere il male e liberare i loro pianeti dalla distruzione?
Suddivisa in tre atti: 'The Other Galaxy', 'Verbo Cordis' e 'Daemonium Ribellium'.
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«Questa storia era nata col nome di "Fragile Guerriera", ora divenuta una saga vera e propria.»
Spero vi piaccia!
Buona lettura.
© Gloria Lovely 2017
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Inner Senshi, Nuovo personaggio, Outer Senshi | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Missing Moments, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la fine, Più serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pretty Guardian Sailor Andromeda | Saga'
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Capitolo due

• Non sono una guerriera •








Non riesco proprio a capire il motivo di questa trasformazione improvvisa. Perché hanno scelto me come nuova guerriera Sailor? Non sono mai stata una tipa coraggiosa e mai lo sarò, La voce, però, ha detto il contrario. Cosa significa tutto questo?
«Deve esserci un errore» cerco di dire alla voce immaginaria «non posso essere io.»
Nessuno risponde.
«Insomma, guardami! Sono una pappamolla, me la faccio sempre sotto dalla paura. Non posso diventare una guerriera Sailor, non sono in grado.»
A quanto pare, sto parlando al vento. Non posso accettare questo strano dono: quel braccialetto con le perle violazzurre e rosse, la più grande è attaccata al mio fiocco e sulla testa ho quelle rosse. Perché io e non un'altra ragazza? Dio... quante domande.
«Qualcuno può rispondermi?»
Nessuno risponde. Mi siedo a capo del mio letto e nascondo il viso tra le mani, disperata. Non riesco a credere ai miei occhi: sono colei che non dovrei essere.
Lisa Hiddako è diventata Sailor Y, la combattente dell'altra galassia che veste alla marinara, la paladina del coraggio. Assurdo.






Mi alzo con la solita aura depressa, mi affretto a vestirmi e fare colazione, per poi uscire di corsa. Durante la corsa, incontro Rei che, incrociando il mio sguardo, sorride dolcemente. Non ricambio, abbasso semplicemente lo sguardo eosservo le mattonelle del marciapiede.
Rialzo lo sguardo e, vedendomi giù di morale, si avvicina e allunga il suo braccio, appoggiando una mano sulla mia spalla in segno d'affetto.
«Qualcosa non va, Li?»
Non posso dirle la verità, sicuramente non mi capirà.
«Niente, Rei. È tutto a posto.» disegno un sorrisetto con due occhi lucidi, poi mi allontano da lei, dandole maleducatamente le spalle. Di colpo, vedo le due grandi perle del mio braccialetto illuminarsi. Non so cosa significhi questo strano bagliore, che sia qualcosa di importante? Qualunque cosa sia, lo ignoro.
«Aspetta, Lisa!»
Mi giro e Rei mi viene incontro, avvicinandosi nuovamente alla mia spalla.
«Vedo un bagliore provenire da te, che cos'è?»
Nascondo frettolosamente il polso destro dietro la schiena, intanto il bagliore si sta facendo sempre più intenso.
«Niente.»
«Li, mi stai nascondendo qualcosa?»
«No, non nasconderei nulla a nessuno.»
«Allora dimmi da dove viene quella luce.»
Sembra sul punto di farmi parlare con le maniere forti, la curiosità di Rei è indescrivibile e l'unica cosa da fare è vuotare il sacco. M'inginocchio davanti a lei piangendo nascondendo il viso, poi metto in mostra il mio braccialetto luminoso e a giudicare dal modo in cui mi sta fissando, è rimasta di stucco. Si abbassa lentamente verso di me e mi toglie le mani dal mio viso, non posso fare altro che guardarla col trucco colato.
«Tu sei la seconda guerriera della galassia Andromeda?»
Inutile dire che ha capito chi sono nella mia seconda forma. Facco un cenno con la testa, mordendomi il labbro presa dal panico e dalla paura.
«C-come fai a saperlo?» le chiedo serrando un pugno spaventata e tesa al tempo stesso.
«Io sono una Sailor di questo pianeta, sono Sailor Mars.»
Ho già sentito parlare delle guerriere Sailor di questa galassia, soprattutto della fantastica Sailor Venus - che non era con loro, tra l'altro. Cinque guerriere pronte a difendere la Terra, a sacrificare le loro vite per il bene dell'universo e dell'umanità. Sono davvero diventata una di loro?
«Non dovrei avere questo braccialetto legato al polso» mormoro con aria pessimista «ma quella voce ha detto che devo farlo.»
«Quale voce, scusa?»
Mi guarda dubbiosa chinando il capo di lato.
«Non sapevo chi fosse, ma mi disse che potevo essere una di voi.»
«Lo sei.»
«No, non lo sono.»
La fisso con occhi pieni di lacrime.
«Non sono una guerriera, Rei.»
Mi guarda con occhi nuovi. Credeva non avessi detto una frase del genere, non sono una pessimista anzi, vedo il mondo come un grande campo di battaglia. Per qualche strana ragione si chiede perché, in quel momento, ho detto quella frase così triste e senza speranze. Quasi non ci ha creduto.
«Non dire così, Lisa» sorride «sei una ragazza coraggiosa e adorabile. Se ti hanno scelta come guerriera Sailor, ci sarà un motivo.»
«È proprio quello che non riesco a capire.»
La ragazza mi aiuta a rialzarmi da terra e, non appena mi volto dall'altra parte, vedo Usagi da lontano. Sta chiacchierando con Makoto e Ami, ridacchiano e scherzano tra loro. Anche loro sono guerriere Sailor?
«Hey, Rei!»
Ami la saluta agitando il braccio a pochi metri da noi, e lei ricambia con un piccolo movimento della testa.
Entrambe ci vengono incontro e ci salutano con un dolce sorriso, come vere amiche. Poi, Usagi mi guarda un po' preoccupata, notando la mia espressione priva di allegria.
«Perché hai quel muso lungo, Lisa?» mi chiede.
«È una lunga storia.» mormoro con un piccolo sorriso, quasi invisibile.
«Che ne dite se ne parliamo durante il cammino? Mancano venti minuti al suono della campanella.» propone Ami, così tutte la seguono sorridenti e senza pensieri nella testa. Tranne me.


*


La luna blu splendeva in cielo, in fase calante, quasi stava scomparendo dall'occhio umano. Era stata una principessa a ritrovare quello che sembrava il frammento di un diamante. Sailor Infinity era stata sconfitta da una regina potente e malvagia, nonché la custode della nemesi del Cristallo Infinito - il diamante possente. La ragazza con il vestito lungo e nero, dalla lunga coda azzurra e la corona d'argento, si era abbassata per raccoglierlo.
Era nei petali di una rosa bianca che, magicamente, è diventata di cristallo. Puro e luminoso, proprio come il palazzo dietro la principessa.
"Sailor Infinity è stata sconfitta?" pensò la principessa credendo fosse un illusione.
«Come stanno le rose stasera?» chiese il principe di quel pianeta, proprio dietro la sua amata. La principessa trasalì e nascose il frammento del diamante dentro il suo vestito.
«Molto bene» rispose lei.
«Perché non torniamo nella nostra camera da letto?» la sua voce profonda si trasformò in un dolce sussurro e lei non poté dire di no.
Il frammento luminoso scese lungo la lunga gomma fino a cadere a terra. Aveva appena analizzato il DNA della futura regina di un pianeta sconosciuto e ha dato vita alla seconda guerriera della Galassia Andromeda.

«Potere supremo di Alckemia, entra dentro il cristallo e dona il leggendario potere del Cristallo Infinito a quella giovane principessa. Trasformala in Sailor Y, la guerriera del coraggio e della salvezza.»








   
 
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