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Autore: FriNet    05/10/2017    2 recensioni
Shion alzò la mano per calmare la furia di Hilda, ma la ragazza, ancora furente, si limitò a mordersi il labbro inferiore mentre Agape le strinse una mano nella sua.
Shion sospirò, doveva aspettarsi quella reazione ma purtroppo il suo compito non era ancora finito.
“Hilda”
Disse guardando la rossa.
“Agape”
Spostò lo sguardo sulla bionda.
“Il vostro allenamento è quasi alla fine e, per quanto mi dispiaccia, non potete rimanere senza maestri all’improvviso, due dei migliori Gold Saints si sono proposti di prendervi come allieve, siccome erano con i vostri maestri quando essi…”
Disse indicando i due uomini, fino a quel momento rimasti in disparte.
“Una sorta di contentino…”
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gemini Kanon, Gemini Saga, Leo Aiolia, Nuovo Personaggio, Sagittarius Aiolos
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolino di Fri: Buonasera a tutte.
Siamo arrivate allo scontro di Agape per ottenere l'armatura del gufo! Come avete visto nei precedenti capitoli, io e Net abbiamo dei stili diversi nello scrivere, e così saranno diversi anche gli scontri delle oc, spero comunque vi piaccia questo capitolo ^^.
Buona lettura! <3



“Sicura di non volere un altro muffin? Eh? Eh? Sono con i mirtilli!”
Aiolos aveva in mano in piattino con sopra i citati muffin, e lo stava spingendo contro la schiena di Agape che, in quel momento, si stava riscaldando.
Finalmente era arrivato il grande giorno anche per lei, il giorno della conquista dell’armatura!
“Se sono troppo appesantita poi non riesco a muovermi come voglio”
Mormorò ancora una volta la bionda, allungandosi verso le gambe per smuovere ben bene i muscoli della schiena.

Dagli spalti, un certo sguardo in particolare si pose sul sedere della bionda, in quel momento messo ben in evidenza dai pantaloncini corti che Agape aveva indossato per combattere più comoda.
“Aiolia, mi stai ascoltando?”
“Eh?! Cosa?! Non le stavo guardando il sedere lo giuro!”
Urlò il leone, alzando le mani in segno di resa.
Aphrodite alzò un sopracciglio, accanto a lui, Death Mask nascose una risata.
Come se non avesse sentito il micione che giocava con il suo micino di notte, ma non aveva detto niente, perché Lia aveva minacciato di togliergli la corrente con il suo lightning bolt, e lui non poteva stare senza il suo karaoke e senza guardare le partite del Palermo in televisione.
“Stavo dicendo…sai come mai Aiolos e Shura non hanno voluto dei tifosi come ha fatto Saga?”
Chiese nuovamente lo svedese.
“Oh…Shura dice che non ne vuole sapere perché ha già fatto tanto ascoltando la sua allieva ogni sera, mentre Los…beh, non ha fatto in tempo”
Il leone indicò Hilda, seduta qualche fila in avanti, con uno striscione sul petto e bandierine in mano…bandierine che tra l’altro Los aveva costretto a sventolare pure a Saga e Kanon.
“Falle saltare i denti! Voglio vedere scorrere il sangueeee!”
Urlò la rossa, sventolando le bandierine.
Agape, dall’arena, si volse verso l’amica e le fece l’occhiolino. Di certo non l’avrebbe delusa e non avrebbe deluso neppure il suo maestro, poi aveva davvero tanto stress accumulato da sfogare.

All’improvviso tutto si fece silenzioso.
Era appena arrivato il Gran Sacerdote Shion…trascinato da Dohko perché l’amico non aveva per niente voglia di partecipare perfino a quella investitura, insomma, Kiki l’aveva invitato a giocare con lui! Tra una cosa e l’altra, preferiva decisamente andare a far contento il tenero fratellino dell’allievo.
Dohko, per fortuna, l’aveva riportato sulla retta via, bloccandolo appena era uscito dal tredicesimo tempio.
Aiolos, mentre Shion, prendeva posto, scaraventò via i muffin –che finirono sui capelli di Milo- e prese un grosso respiro.
Era giunta l’ora del suo discorso finale, doveva incoraggiare la sua Agape a dare il meglio di sé per raggiungere il suo obbiettivo, sapeva che poteva farcela, insomma l’aveva allenata lui!
Le mise le mani sulle spalle pronto per il suo discorso, se l’era addirittura scritto la sera prima!, ma prima che potesse dire niente…Agape gli pattò la testa e poi corse al centro dell’arena, dove la prima avversaria la stava aspettando.
“La mia allieva”
Mormorò commosso.

Hilda, appena vide entrare l’amica, iniziò a sventolare più forte le bandierine.
“Beh, voi non le sbandierate?”
Chiese ai due gemelli.
“Ho ancora un certo contegno da mantenere, grazie”
Rispose Saga.
Kanon guardò male il fratello, alla faccia della gentilezza.
Sbuffò, ma agitò comunque svogliatamente la sua bandierina, ripensando all’espressione della ragazza quando erano tornati dalla missione.

Agape si mise le mani sui fianchi, guardando attentamente la sua avversaria.
Aveva dei lunghi capelli neri, che le arrivavano fin sotto le natiche, gli occhi di un sorprendente verde smeraldo che gli ricordava quello di Lia, il viso delicato con un dolce sorriso che l’ornava.
“Giada, piacere”
Esclamò quando si strinsero la mano.
“Agape”
Sorrise la bionda, quasi le dispiaceva sconfiggerla.
“Tanto per fartelo sapere, ti farò fuori suorina”
Continuò Giada, sempre con il sorriso sulle labbra.
…Okay adesso non le dispiaceva più.

Shion vide la due contendenti mettersi in posizione, adesso era arrivato il turno del suo discorso quindi si alzò in piedi, si schiarì la voce e…
“Ammazzatevi”
Disse solamente, per ritornarsi a sedere imbronciato.
Dohko, accanto a lui, si massaggiò le tempie chiedendosi se non fosse il caso di prenotare una vacanza per l’amico, visto come si comportava nelle situazioni ufficiali.

Le due avversarie, intanto, avevano letteralmente preso alla lettera quello che Shion aveva detto.
Giada era scattata per assalire Agape, ma la bionda si spostò velocemente di lato, le fece uno sgambetto per farla cadere e poi le saltò sulla schiena, mettendole un braccio intorno al collo per poi iniziare a stringerlo.
La mora dopo un po’ iniziò a battere le gambe in cerca d’aria, ma la bionda non mollava la presa quindi Giada le morse in braccio.
Agape urlò di dolore tirandosi su, e l’altra ne approfittò per darle un calcio nello stomaco, facendola cadere di sedere.
Mentre Giada riprendeva un attimo aria, la biondina tornò all’attacco, scaraventandosi contro l’altra urlando, facendole sbattere la testa contro il terreno, per poi iniziare a far volare i pugni.

“Ma…sono io o è parecchio inferocita?”
Chiese Death.
“Sembra volerla sbranare”
Ammise Aphrodite.
Aiolia annuì soltanto, troppo occupato a guardare la ragazza…in quella posa, a cavalcioni sull’avversaria, mentre si agitava e gridava presa dalla furia…era davvero eccitante!
NO!
Doveva mantenere il contegno, contegno!
“Le avrà detto qualcosa”
Riuscì a dire.
Hilda, da canto suo, agitava le sue bandierine contenta, per lei non era la prima volta che assisteva a un combattimento del genere da parte di Agape e quindi non era tanto sorpresa, al contrario, era fiera di lei!
“Quella è la mia migliore amica!”
Urlò orgogliosa.
“No, è una bestia assetata di sangue”
Dissero in coro i gemelli, guardando Agape torcere un braccio di Giada per poi ricambiare il morso.
Il grido che lanciò Giada fece rabbrividire perfino loro.
Hilda, al contrario, lanciò a sua volta un urlo d’incoraggiamento.

L’incontro, come molti avevano previsto, lo vinse Agape, che tornò dal suo maestro togliendosi il sangue dalla guancia mentre sentiva le urla che le mandava Giada mentre veniva portata in infermeria.
“Beh…è andata bene!”
Sorrise tirato Aiolos, battendo le mani.
Neppure lui aveva mai visto quel lato della sua allieva, e di certo non glielo aveva insegnato!
“Ho appena iniziato”
Ringhiò la bionda, adocchiando la sua prossima avversaria.
“…Tua nonna ti ha dato il nome a caso, dimmi la verità”
Chiese Los, alla ragazza che ‘amore puro e innocente’ proprio non sembrava.

Nel frattempo anche Shura aveva assistito all’incontro della bionda.
“Come sono andata maestro”
Chiese Nakye, uscendo anche lei vincitrice dal suo incontro.
“Prega”
“Come?”
“Prega, credimi, ti aiuterà…spero”
Mormorò Shura.

Pregare però non era servito alle altre tre sfidanti di Agape, tali Valentina –che urlò la resa dopo che la bionda le fece saltare quasi tutti i denti davanti-, Camilla –che quasi perse tutti i capelli quando la bionda l’assalì- e Daniela che si vide arrivare a fine combattimento con una gamba spezzata.
Al contrario Agape sembrava quasi fresca come una rosa, se non fosse per il sudore che le velava la fronte e il corpo –rendendole quasi la maglietta bianca trasparente ma, ehi, Aiolia mica ci aveva fatto caso eh- e le fasce che Aiolos le aveva stretto alle mani dopo essersi ferita con i denti di quella povera pia di Valentina.
Adesso la bionda stava aspettando, seduta vicino ad Hilda, che anche Nakye finisse il suo ultimo combattimento.
Ci sarebbe stata poi una pausa per far riprendere fiato alle due contendenti a nel primo pomeriggio la sfida finale per l’armatura.
Batteva il piede, Agape, guardando ansiosa la ragazza, ansiosa ovviamente di spaccarle la faccia.
“Qualcuno ha del ghiaccio?”
Chiese Hilda.
Camus, seduto poco lontano con Milo che ancora cercava di togliersi le briciole dei muffin dai capelli, s’illuminò. Era il suo momento.
Ne formò in poca quantità e lo consegnò alla saintia, la quale lo chiuse in un fazzoletto rosa –regalo di Aphrodite, a cui Kanon storse il naso- e lo mise sulla testa dell’amica per farla calmare.
La cosa non funzionò.
Agape aveva ancora nella memoria tutte le parole che Nakye le aveva rivolto, e più ci pensava, più le saliva l’irritazione, più voleva fare i conti con quella dannata serpe dalla lingua lunga.
“Bene!”
Urlò addirittura, quando la vide vincere.
Adesso poteva davvero vendicarsi, pensò ringhiando.
“…Altro ghiaccio?”
Chiese Hilda.
Ormai quello che le aveva messo prima si era sciolto, con tutta l’ira che sembrava uscire fuori dal corpo di Agape in sbuffi di aria calda.
Camus si accese di nuovo e andò a sedersi vicino alle ragazze.
“Mai pensato di aprire una gelateria? Faresti affari”
Gli consigliò Kanon.

“Faresti affari pure tu, fratello, se aprissi un ristorante”
Mormorò, angelicamente, sempre Kanon a Saga.
Quello lo guardò decisamente male, con una scintilla di rosso che gli colorava l’iride di solito azzurra.
“Non provarci fratellino, non te la cederò mai l’armatura dei gemelli”
Ribatté Saga, con un tick alla mano sinistra.
Kanon sbuffò e si mise mangiucchiare svogliatamente il suo pollo.
Di fianco a loro ci stavano, ovviamente Hilda con accanto Agape e i due fratelli del sagittario e del leone, e tutti quanti si stavano gustando il pollo arrosto con patate che Saga aveva cucinato per riprendere energie alla bionda, Aiolos lo aveva praticamente pregato di farlo perché lui non era altrettanto bravo in cucina come lo era gemini.
“Questa volta le cavo gli occhi, voglio vederla piangere sangue!”
Biascicò Agape, dando un morso alla coscia del povero pennuto cucinato, mentre intorno a lei si allargava il suo cosmo.
I gemelli sobbalzarono, Aiolos tirò fuori nuovamente il suo sorriso tirato, Lia stava cercando di convincersi ancora che quella furia cieca non lo eccitasse, e Hilda…Hilda beveva tranquilla la sua acqua. Lei era abituata a quegli scatti d’ira.
Il sagittario comunque si riprese, era lui il maestro dopotutto.
Mise le mani sulle spalle della sua allieva e la guardò, per la prima volta forse (?), seriamente.
“Stai calma e concentrati Agape, prendi un respiro e non pensare alla rabbia, ricordati che Nakye è stata allenata da Shura, un gold di tutto rispetto, fedele ad Atena e al Gran Sacerdote come pochi e che le avrà insegnato a fare altrettanto, non farti accecare dall’ira proprio ad un passo dall’armatura. Alza la guardia, concentrati di più sulla difesa e guarda attentamente prima di attaccare, le altre potevano anche essere principianti-“
“Stai dicendo che ho vinto per fortuna?”
“Ma questa è l’allieva di Shura del capricorno”
Terminò Aiolos, nonostante l’interruzione di Agape.
Proprio la bionda ci pensò un attimo e poi iniziò a prendere dei grossi respiri per calmarsi, come le aveva suggerito il sagittario.
“Sono stupito Los…sembra un discorso degno di un maestro di tale nome!”
Esclamò Saga, a bocca aperta.
Kanon e Hilda annuirono di riflesso.
Mai visto Aiolos comportarsi in quel modo.
“Era il discorso che mi ero preparato ieri sera! Ho solo cambiato il nome di allieva e maestro”
Sorrise allora il castano.
“Ah…ecco il trucco”
Bisbigliò Kanon, cercando di trattenersi dal mettersi a ridere.
Hilda si girò verso Agape.
“Faccio finta di non aver sentito”
Disse la bionda.
“Stavo per suggerirtelo”
Rispose la rossa.
Entrambe avevano indossato una faccia impassibile per non commentare.
Aiolia?
Aiolia si stava chiedendo come fosse possibile che lui e Los condividessero i genitori…poi pensò alla sua passione per i gomitoli…e capì tante cose.

Il restante tempo della pausa passò velocemente, così veloce che in poco Agape si ritrovò nuovamente al centro dell’arena.
Davanti a lei Nakye.
Shion si alzò in piedi, e stavolta con un foglio preparato appositamente da Dohko per evitare altre figure, iniziò il suo discorso sulle due ragazze e sulla storia dell’armatura del Gufo.
Neanche a dirlo dopo a malapena cinque minuti si stufò e gettò via il foglio.
“Azzannatevi, fate quello che volete ma finite in fretta che devo andare da Kiki!”
Dohko, insieme a Mu che era giunto fin lì su insistenza del fratellino, si passarono una mano sul volto, troppo imbarazzati per fare altro. Kiki, al contrario, esultò.

Ritornando alle due sfidanti, entrambe si misero in posizione di difesa. Dietro di loro, ai lati opposti dell’arena ci stavano i due maestri che speravano entrambi nelle capacità della propria allieva.
Le due si guardarono negli occhi, come per predire chi avrebbe fatto la prima mossa.
Agape azzardò un passo avanti, facendo finta di preparare un colpo. Nakye ci cascò e fece un passo indietro, vedendo il sorrisino dell’altra però si fece avanti e caricò un pugno.
La bionda lo evitò facilmente scansandosi di lato, non poté contare ancora sul trucco dello sgambetto però, perché Nakye era più veloce di Giada e si riprese in fretta, dandole un calcio di lato che per poco Agape riuscì ad evitare.
Si ritrovarono così nuovamente a guardarsi negli occhi.
Stavolta Agape e non fece alcuna finta e caricò entrambi i pugni che vennero fermati dall’altra che li prese tra le sue, cercando poi di torcerle i polsi ma la bionda la fece scostare da sé, dandole una poderosa testata e poi un calcio allo stomaco.
Cercò di caricarle addosso ma Nakye si spostò di lato giusto in tempo, così Agape si beccò una gomitata alla schiena che le fece sputare un goccio di sangue.
Sentì l’ira ritornare per un momento a circolarle nel corpo ma pensò subito dopo alle parole di Los e tornò a concentrarsi, non avrebbe perso per niente al mondo!

“Fa quasi strano vederla così calma”
Mormorò Hilda.
“Almeno ci siamo risparmiati la carneficina che voleva Shion”
Mormorò Kanon.
“Quando era io il Gran Sacerdote c’era più legge!”
Come se lo avesse sentito, Shion lanciò un’occhiataccia degna delle sue a Saga.

Nel frattempo, al centro Nakye era riuscita a costringere Agape a terra, salendole sopra.
“Questo è per la mia Da-ly!”
Urlò la ragazza caricando il pugno.
Agape glielo fermò con entrambe le mani e, torcendole il braccio unendo l’azione con un colpo di bacino, riuscì ad invertire i ruoli.
Ora si trovava lei sopra a Nakye, le bloccò le gambe con le ginocchia e fece lo stesso con i polsi, tenendoli con una mano.
“Questo invece è per il mio primo allenamento con Los!”
Urlò Agape, dandole un pugno dritto in faccia, facendole perdere sangue dal naso.
“Questo è per avermi infastidita tutti i giorni!”
Un altro pugno.
“Questo è per l’allenamento con Marin!”
Ancora uno.
“E questo…è per farti capire che io non sono lesbica e che la tua Da-ly te la puoi pure tenere! Che diamine!”
Urlò dandole l’ultimo pugno, che fece sbattere più forte la testa di Nakye contro il terreno, così da farle perdere i sensi.
Allora Agape le lasciò andare i polsi e si alzò in piedi, guardando verso Shion.
Esso si alzò e allargò le braccia.
“Abbiamo la vincitrice! La nuova saintia del Gufo!”
Hilda fu la prima ad alzarsi in piedi per applaudire l’amica, insieme al piccolo gruppetto di gold lì riunito.
Agape alzò le braccia al cielo, scoppiando a ridere felice, per poi andare in contro ad Aiolos per abbracciarlo. Shura invece andò a sollevare Nakye dal suolo per portarla in infermeria, se fosse scomparsa anche lei come Da-ly, non avrebbe potuto saperlo.
In quel momento era ancora sotto la sua ala protettrice.

“Ce l’ho fatta! Ce l’ho fatta! Ce l’abbiamo fatta!”
Urlò Agape piena di gioia, armatura in spalla, abbracciando Hilda.
La rossa iniziò a ridere insieme a lei e presero a saltellare.
Finalmente erano entrambe saintia!
Il momento idilliaco fu rovinato da un colpo di tosse.
Si girarono e trovarono Aiolia che, non parlò neanche, consegnò un mazzo di papaveri alla bionda prima di tornare da dov’era venuto…sembrava un micio che scappava con la coda tra le gambe mentre continuava a ripetersi che l’aveva fatto solo perché l’allieva di Los aveva vinto, non era per niente un invito e non aveva a pensato al suo letto, con lui dentro, nudo, con lei sopra di lui, nuda, a cavalcioni, facendolo come se non ci fosse un domani mentre lei combatteva, assolutamente NO!
“Qualcuno qui ha avuto una doppia vittoria oggi eh?”
Ghignò Hilda.
Agape le restituì un sorrisino malizioso.
Alla fine le due si scambiarono un cinque ben meritato.

   
 
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