Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: __roje    05/10/2017    1 recensioni
-- QUESTA STORIA CONTIENE SCENE DI SESSO ESPLICITE! --
Ryu è un ragazzo di appena sedici anni praticamente invisibile al mondo intero, ma che un bel giorno si trova a fare la conoscenza del ragazzo più ammirato e desiderato della sua scuola, Hara. Solo che quell'incontro darà il via a tutta una serie di episodi tutt'altro che piacevoli per il nostro protagonista. Infatti finirà con lo scoprire che proprio Hara nasconde un carattere davvero particolare e schivo sulla propria vita privata, e spetterà proprio a Ryu scoprire il perchè del suo atteggiamento. Con determinazione e amore Ryu dovrà passo dopo passo arrivare al cuore di una persona che non sa che significa amare, e dovrà combattere contro i suoi demoni.
Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 41

In questi tre giorni non ebbi più modo di incontrare Boto in giro per l’Onsen, pensai dunque che fosse ripartito e potei riprendere fiato. L’agitazione che avevo provato per giorni svanì di colpo, insieme a tutti gli altri pensieri brutti che mi avevano tenuto sveglio la notte. Mi lasciai tutto alle spalle e vissi quegli ultimi giorni meglio che potevo racimolando ricordi.
Si arrivò dunque all’ultimo giorno di quella vacanza che ci eravamo concessi, e nessuno di noi era felice di tornare a casa. Ormai eravamo un gruppo affiatato, tutti andavano d’accordo e il pensiero di separarsi non piaceva a nessuno così si pensò di fare una cosa speciale quella sera stessa visto che era l’ultima.
“Una passeggiata di notte?” domandò per chiarimenti Hara.
“Si si, ieri due pescatori mi hanno detto che questa passeggiata è elettrizzante!” chiarì Kioko mostrandoci un mappa sulla quale aveva segnato un percorso parecchio lungo.
“Non datele ascolto!” precisò allora Tetsuo, “Quei pescatori hanno parlato di una strada maledetta che nessuno dovrebbe percorrere, visto che ci sono morte due o tre persone.”
I presenti fissarono esterrefatti Kioko che ricambiò le occhiate ridacchiando. “Andiamo ragazzi! Sarà divertente, e poi mica credete a certe cose.”
“Non so te Kioko-san ma io vorrei almeno arrivare ai 20 anni” si inserì nella conversazione anche Kyoja chiaramente spaventato dal commento di Tetsuo.
“Oh andiamo ma che signorine che siete!” Karin ridacchiò nel sentire le parole dell’amica e continuò a preparare il tè per tutti.
Era tardo pomeriggio e eravamo tutti nella stanza delle ragazze aspettando la cena, eravamo li già da un ora pensando a cosa organizzare. “Ogni volta che tu organizzi qualcosa finisce male.” Intervenne anche Hara precisando la cosa.
“Oh andiamo! Vi siete sempre divertiti e poi ho già fatto le divisioni!” Un punto interrogativo comparve sulla faccia di tutti. “Si insomma, ho fatto dei biglietti e ognuno di noi pescherà il proprio compagno di passeggiata.”
“Di morte vuoi dire” precisò Takeru suscitando una risata generale.
Kioko afferrò una sacca da mare nella quale aveva riposto questi famosi biglietti e si avvicinò a Kyoja invitandolo a pescare per primo. Il ragazzo titubante si guardò prima intorno e prendendo coraggio portò la mano nel sacchetto pescando un biglietto. “Allora che ti è uscito?”
Kyoja aprì il foglietto piegato e ne lesse il nome facendo una faccia triste: “Tadase-san.”
“Perfetto! Voi prenderete il percorso A!”
Hara inarcò un sopracciglio e buttò un occhio sulla mappa che stringeva tra le mani Kioko, “Mi spieghi adesso questa storia del percorso A?”
“Oh beh ho trovato percorsi diversi per ogni coppia in modo che l’esperienza sia unica per ognuno e poi tutti portano alla stessa meta dove chi arriverà prima troverà un premio ovviamente!”
“Ne hai avuto di tempo per pensare a 'sta roba, cazzo Tetsuo ma non te la fai la notte?” La domanda pungente di Hara non fece affatto ridere Tetsuo.
“Ok adesso pesca tu” e la ragazza si rivolse a Takeru. Il ragazzo, per nulla convinto della cosa, imitò Kyoja e pescò il suo bigliettino aprendolo. “Allora?”
“Karin.” Parve particolarmente contento della cosa l’idiota.
La ragazza nel sentire il suo nome e nel vedere chi sarebbe stato il suo compagno di “passeggiata” divenne paonazza, ma non ebbe nulla da ridire. Anzi ne parve quasi contenta. “Perfetto ora tocca a Maya!”
Maya pescò e ne lesse il contenuto: “Tetsuo” Era incredibile ma vero, l’omaccione era capitato con un altra ragazza ma la cosa non destò sgomento in Kioko, che parve assolutamente normale.
Tetsuo da parte sua parve adirato per quella cosa e propenso a dire no ma non lo fece “Ok ora tocca a te Ryu” e sventolò davanti a me il sacchetto.
“S-sai Kioko non credo di non voler partecipare a questa cosa..” mi fulminò con lo sguardo e non ebbi altra scelta che pescare. Pensai velocemente a chi era rimasto libero, chi sarebbe potuto dunque essere il mio compagno: Yumi, Kioko, Hara, l’amico di Tetsuo o una delle due amiche di Kioko. Pescai lentamente e quando aprii il bigliettino per leggerne il contenuto rimasi di sasso. “Quindi?” mi sollecitò.
“Sei tu..”
La ragazza sussultò dalla felicità e mi abbracciò con impeto. Guardai ancora una volta quel bigliettino e mi maledissi per la grande sfiga che avevo avuto. Senza rendermene neppure conto Kioko era passata oltre, andando dritta da Hara. Questo infilò la mano nel sacchetto ed estrasse il bigliettino e con tutta calma lesse il nome del suo accompagnatore: “Meiko”. Ed eccolo il gran colpo di grazie, era capitato proprio con una delle amiche di Kioko e la ragazza in questione parve molto soddisfatta della cosa, per non dire felicissima.
In quelle ore che precedettero la passeggiata Kioko ultimò i preparativi e nel frattempo ebbe anche una pesante discussione con Tetsuo, non contento del sorteggio e che la propria ragazza fosse capitata proprio con me. Non sapeva in realtà che li in mezzo ero il più innocuo di tutti.
In tutta risposta Kioko si era arrabbiata molto mandandolo al diavolo, e da quel momento non si erano più rivolti la parola. Altro che bella serata, a parere mio quella passeggiata avrebbe rotto parecchi equilibri. Per esempio Yumi era capitata con l’amico di Tetsuo rendendo molto gelosa Maya, che se ne stava col broncio ormai da un oretta circa.
L’unico che invece parve assolutamente tranquillo era proprio Hara che non si dispiaceva affatto della propria compagna, anzi, ci stava addirittura parlando più di quanto avesse fatto in quei quattro giorni. Tirò fuori una cordialità che non aveva mai dimostrato verso nessun altro
“Vuoi fulminarlo con lo sguardo?” domandò sarcastico Takeru sedendosi accanto a me.
“Non ci posso credere che farò la passeggiata con Kioko.. non proprio l’ultima sera!” esclamai disperato per la cosa. E da quanto ne sapevamo i cambi non erano permessi, ordini sempre della regina che aveva imposto la cosa.
“A me è andata proprio di culo. Karin è super contenta di stare in coppia con me e io con lei.” Ammise Takeru vantandosi della sua sfacciata fortuna.
Gli lanciai un occhiataccia e lo costrinsi a sparire di li. Restai così da solo, appoggiato contro la parete di quella minuscola stanza dove attendevamo tutti l’ora x per cominciare questo gioco idiota. Perché infondo quello era, un altra trovata idiota di Kioko, tuttavia l’unica domanda che mi ponevo era dove volesse arrivare con quell’idea visto che aveva sfasciato tutte le coppie.
 
 
Un ora e mezza dopo ci avviammo verso il punto di partenza. Ci addentrammo con torce, e zainetti carichi del necessario lungo un percorso angusto che si snodava sempre di più nella fitta foresta che circondava l’Onsen. In quel breve tragitto, tutte le ragazze ad eccezione fatta forse per Yumi, ebbero paura per ogni singolo rumore della boscaglia. Partirono diverse urla da donnette, e cominciai a trovare ancora più irritante quella passeggiata.
Senza accorgermene, mentre camminavo, mi affiancai ad Hara e i nostri occhi ci incrociarono per un breve istante poi immediatamente fissai altrove, trovandomi molto a disagio. “Hara-san!” all’improvviso quella Meiko si avvinghiò come una piovra al suo braccio stringendolo forte. Petto contro i muscoli di Hara, e la cosa mi diede molto fastidio.
“Che c’è?”
“Ho sentito un rumore sinistro da quella parte!” squittì la ragazza. Che bugiarda, pensai. Non aveva sentito assolutamente nulla. Era solo la sua stupida trovava per stringersi a lui, una cosa tipica delle ragazze in certe situazioni.
“Io non ho sentito nulla in verità.” Osservai intromettendomi in quel quadretto, “E se pure ci fosse stato un rumore penso sia qualche gufetto, o pipistrello. Sai, siamo in bosco è normale che ci siamo rumori sparsi in giro.” Aggiunsi acidamente. Avevo usato un tono per nulla gentile e nel momento stesso in cui me ne resi conto cambiai totalmente espressione, e mi allontanai seduta stante da quei due lasciandoli soli senza neppure guardare le loro facce.
La gelosia aveva preso possesso di me, ed era la prima volta che esternavo una cosa del genere così apertamente. Di solito avevo sempre tenuto tutto dentro, ma qualcosa in me stava cambiando, mi sentivo in parte stanco di essere l’unico a sentirsi così di schifo. Se quello era l’amore, allora era davvero orribile. “Stai bene Ryu?” la domanda improvvisa di Kioko, mista alla sua dolcissima carezza mi risollevarono e riuscii ad abbozzare un sorriso molto amaro.
“Si, sto bene.”
“So come ti senti, so con chi saresti voluto capitare e mi dispiace che le cose siano andate in questo modo” si scusò la ragazza. E nei suoi occhi lessi una strana tristezza, e alla vista di ciò mi dispiacque così tanto che non ebbi più il coraggio di essere triste così in maniera più spontanea le sorrisi avvicinandomi abbastanza per guardare la mappa che aveva in mano.
Lei si stupì molto del mio cambio di umore, “Allora, da dove partiremo?”
“Da lì” e indicò con l’indice un punto davanti a noi dove aveva posizionato una piccola bandiera rossa che nel buio parve addirittura nera. Kioko le si avvicinò e la estrasse attirando l’attenzione di tutti, i quali si avvicinarono incuriositi ma anche già stanchi. “Molto bene, questo è il punto di partenza di tutti, ognuno di voi avrà una mappa e una bussola per orientarsi ma posso assicurarvi che il percorso è molto semplice, e lo è per ogni coppia.”
“Me lo auguro” commentò Takeru vicino a Karin, la quale ridacchiò.
“Qui i cellulari potrebbero non prendere bene quindi nei vostri zaini avrete delle radioline a pile che coprono un raggio di 25 km, ma non ci allontaneremo così tanto.”
Sentire certe precauzioni mi mise ansia. “Più che passeggiata sembra una prova di sopravvivenza..” osservò Kyoja spaventato a morte. Nel sentire il suo commento tutti risero, compreso io che pensavo esattamente la stessa cosa.
Fummo fulminati da un occhiataccia di Kioko che si era già stancata di essere sempre interrotta. “Come stavo dicendo: nello zaino avrete anche un piccolo kit medico per tagli o sbucciature di qualsiasi tipo insieme ad una torcia, e una borraccia d’acqua. Il percorso durerà massimo un ora, ma ciò dipende sempre da quanto sarete lenti a seguire la mappa.” Le ultime parole furono pronunciate con tono molto acido, e poi terminò dicendo: “Beh, buon divertimento!” e sorrise.
Non si sapeva cosa facesse più paura, se il luogo o il fatto stesso che Kioko avesse organizzato una sorta di gioco alla Saw l’enigmista. Nonostante ciò ci preparammo per partire, i primi furono Tetsuo e Maya e subito dopo Hara con quella Meiko che non si scollava di dosso. Vederli sparire nel buio della foresta fu come un coltello piantato nel cuore ma conoscendo almeno un pò il carattere di Hara potevo stare certo che non avrebbe mai alzato un dito su di lei, non era proprio il suo tipo. Poi però mi fermai a pensare, perché ha un tipo?
Poco dopo partirono anche Tadase e Kyoja, da un altro lato Takeru e Karin, poi Yumi con l’amico di Tetsuo e restammo da soli io e Kioko. Quest’ultima mi fissò, diede un occhiata all’orologio da polso che aveva e mi fissò con aria di sfida, “Sei pronto?”
“Se dicessi di no servirebbe a qualcosa?”
Lei rise, “No ma è bello che tu sia sincero. Comunque vieni andiamo.” E ci addentrammo anche noi nella boscaglia più fitta e buia di quella regione. Mi pentii immediatamente di aver partecipato ad una cosa del genere. Era tutto buio, umido e faceva un caldo tremendo. Talmente tanto che la stessa Kioko parve subito in difficoltà tanto da doversi fermare ogni tanto e bere.
Vedendo la sua sofferenza le lasciai l’intera borraccia evitando di bere anche se anch’io iniziavo ad avere la gola secca. “Stai bene?” le domandai andandole vicino. Kioko nel frattempo si era appoggiata con la schiena contro un albero per riprendere fiato.
“Sisi sto bene, solo non credevo che questo percorso fosse così in salita.” Sorrise mentre respirava affaticata. Mi chiedevo però come se la stessero cavando tutti gli altri.
“Secondo me dovremmo lasciar perdere, fa troppo caldo per continuare e abbiamo tutti una sola borraccia d’acqua nello zaino.” Spiegai preoccupato che qualcuno potesse sentirsi male.
“Tranquillo, non è lontano il punto di arrivo.”
Nonostante ciò continuavo a sentirmi inquieto, come se qualcosa dovesse avvenire da un momento all’altro. Diverse volte fui tentato dal prendere la radiolina e sintonizzarmi sul canale di Hara e Meiko per sapere come stesse, ma non lo feci. Cercai di resistere con tutto me stesso a quell’impulso, a quella preoccupazione che ormai invadeva ogni parte del mio corpo.
Trascorsero altri venti minuti e del punto di arrivo ancora nessuna traccia. Cominciavo anch’io ad accusare la stanchezza, ma sopratutto il caldo tremendo che faceva mancare l’aria. C’era troppo umidità, i vestiti si incollavano addosso e più si beveva più si aveva sete. “Maledizione..” borbottai mentre cominciavo a trascinarmi a fatica.
Diedi una rapida occhiata alle mie spalle e trovai una Kioko che a stento riusciva a camminare, così decisi di fermarmi anch’io e di tornare sui miei passi per darle una mano. Quando lei mi vide tornare cercò di sembrare in forma, ma non ingannava più nessuno e quel finto sorriso che cercava di propinarmi svanì vedendo la mia espressione provata e seria.
Le afferrai un braccio facendolo girare intorno al mio collo, le cinsi il fianco e cominciammo a camminare caricandomi anche di lei. “Ryu non devi.”
“Se la prossima volta organizzi ancora cose del genere giuro che ti uccido.” Le sorrisi.
La ragazza s’incupì di colpo. “Spero tanto che agli altri sia andata meglio.”
“Sono certo di si.” Fu in quel momento che qualcosa strisciò sul mio piede facendomi sussultare, invece Kioko gridò spaventata. Immediatamente rivolsi la mia attenzione a lei pensando che si fosse fatta male a causa del mio balzo. “Stai bene?”
“S-si, che schifo. Ho visto scappare un topo.”
Tornai a respirare, “E’ normale che ci siano topi qui.”
Mi chiedevo come stesse Hara, cosa stesse facendo e al pensiero di saperlo con quella ragazza cominciò a crescere in me una strana ansia. “Stai pensando a Yuuto vero?” la sua domanda mi spiazzò un pò. Possibile che fosse così facile leggere ciò che provavo?  La fissai imbarazzato per l’ovvietà della cosa e annuii. “Siete molto belli insieme, Ryu. Devo proprio ammetterlo.”
Un sorriso amaro comparve sul mio viso, “Belli eh? Vorrei pensarla anch’io così, eppure dopo quasi un anno non sono ancora capace di fargli ricambiare i miei sentimenti. Non gli è interessato neppure che fossimo in coppie diverse.” Strinsi i pugni nel dirlo.
“Ryu..” con la sua mano gentile mi toccò una spalla, “non devi abbatterti per queste cose. Yuuto è cambiato, forse tu non te ne rendi manco conto ma sono convinta che lui, a modo suo tenga molto a te anche se tu non riesci a vederlo.”
Era davvero così? Ero cieco fino a quel punto? Mi morsi la lingua al pensiero che forse stavo andando oltre e trasformando i miei sentimenti per lui in una vera ossessione. Dovevo dargli spazio e tempo, non sapeva amare e non potevo chiedergli improvvisamente di farlo. Dovevo rispettarlo e magari un giorno le cose sarebbero andate meglio.
“Grazie Kioko.” Le sorrisi.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: __roje