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Autore: tanjess    06/10/2017    1 recensioni
Non importa quanto ci vorrà, io ti ritroverò, e quando lo farò, saremo una cosa sola.. Avremo il nostro lieto fine. Non dimenticarti mai quanto sei speciale. Sei il più bello e raro dei fiori Regina... Solo io ti poso rendere felice, tu lo sai, devi solo farmi entrare nella tua vita… Ancora una volta..-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!! Rieccomi, come vedete non ho abbandonato, vi chiedo scusa per questo lungo periodo di assenza ma ho avuto diverse cose da fare e poco tempo per scrivere, ma ecco qui un nuovo emozionante capitolo. Spero di poter aggiornare presto senza farvi stare troppo tempo con la suspance. Che dire, buona lettura a tutti e fatemi sapere cosa ne pensate, a presto.
Link: https://www.youtube.com/watch?v=qXuGyQty958

Regina aprì gli occhi di colpo e la prima cosa che vide fu un cielo tutto nero privo di colori. Si tirò su e si mise a sedere sui mattoni di pietra della strada. Tutto in torno a lei era pieno di vicoli e stradine strette illuminate da piccoli lampioni. -Di nuovo..- Bastò un solo momento per capire dove si trovasse e sapeva che di li a poco avrebbe dovuto correre. Si mise in piedi e il suo sguardo cominciò a guizzare da una parte all’altra della strada in allerta. –Fatti vedere…-
Qualche secondo e l’ombra che la tormentava da tempo apparse da dietro un muretto costeggiato alla sua destra.
-Regina..- La sua voce era distorta e lontana, pur essendo a pochi passi da lei.
-Non cominci a correre?- gli chiese con strana malinconia.
-No! Ho finito di scappare.- il tono di Regina era fermo e sicuro, e il suo sguardò rimase inchiodato a quella strana creatura. Non aveva un volto, una postura, lineamenti, niente di niente. Era come un ologramma, un qualcosa o un qualcuno di indefinito a cui si sentiva, in qualche modo, legata.
-Finalmente. Questo è un bel passo avanti per noi...- disse con speranza.
-Quale noi?... chi sei tu? E perché mi tormenti?!-
-Ogni cosa a tempo debito. Purtroppo non posso essere io darti le risposte che cerchi, dovrai essere tu a ricomporre il puzzle, io non sono nulla di più che un suo frammento, trattenuto da una piccolissima parte della Regina che eri una volta e che ancora vive in te.-
-Di cosa stai parlando? Io non sono mai stata diversa.-
-Non potresti essere più lontana dalla verità, ma almeno hai finito di scappare da essa e questo è gia tanto.-
-REGINA..- Una voce femminile la stava chiamando da molto lontano.
-Che cosa..- Regina si guardò in torno ma non vide nessuno.
-Ora devi svegliarti, c’è una persona che ti sta aspettando..-
-Chi?-
-Regina, svegliati.-
La figura davanti a lei fece per andarsene.
-Aspetta.. non ho finito con te!-
L’ombra si stava allontanando molto lentamente e tutto intorno a lei si faceva più sfocato.
-Dove posso trovare le risposte?!-
-Ascolta il tuo cuore, ti guiderà lui..-
-Aspetta..!- Regina prese a correre, ma questa volta non per scappare da quella strana figura, ben si per trattenerla.
-Regina, forza..-
Quella voce continuava a chiamarla e si faceva sempre più forte e chiara, ogni passo in più che faceva la trascinava via da quel mondo. Tutto intorno a lei svanì.

-Regina-
Una voce a lei familiare la riportò alla realtà. Aprì lentamente gli occhi e china su di lei vide il volto sfocato di una donna bionda.
“Emma..”
-Brava, apri gli occhi.-
Batté le palpebre un paio di volte per cercare di focalizzare meglio colei che l’aveva risvegliata e che le stava tenendo la mano.
-Come ti senti tesoro?.-
Regina provò un pizzico di delusione nel concretizzare che quella donna non era la stessa che l’aveva salvata.
-Mal.. Che ci fai qui?.-
-Come sarebbe che ci faccio? Hanno portato mia moglie in ospedale perché un pazzo squilibrato l’ ha rapita e ridotta quasi in fin di vita, dove altro dovrei essere?-
Regina provò a sistemarsi meglio e questo le provocò un gran dolore lungo tutto il corpo.
-Ferma, non ti muovere, ti sei appena ripresa. Sei stata priva di sensi per quasi 24 ore, hai perso molto sangue e non ti devi affaticare. Sta ferma qui, vado a chiamare il dottore.-
Regina si sentiva molto debole, tutto il suo corpo era indolenzito e non c’era un solo punto che non le facesse male. Si guardò intorno e si accorse che la stanza era piena di fiori. Chissà quante persone erano venute a trovarla.
La porta della sua stanza si riaprì.
-Ciao Regina, come stai?- Kathryn entrò e si avvicinò al letto di Regina.
-Kat, che bello vederti.-
-Vorrei poter dire lo stesso, non sei affatto un bello spettacolo.- le disse sorridendole.
-Si lo posso immaginare.- Le sorrise a sua volta. –Cos’è questa mania dei fiori? Non sono mica morta.- disse ironicamente.
-Mmmh vedo che il tatto è lo stesso, allora stai proprio bene.-
-Oh che scema.-
-Sei piena di persone che ti vogliono bene.- Le prese una mano fra le sue e si sedette a bordo letto. –Queste rose rosse sono di Mal, ovviamente. Quelle laggiù bianche sono di David e MaryMargaret. Quelle orchidee sono di Henry e invece quei girasoli sono miei.-
-Girasoli? Sul serio?-
-Oh andiamo sono stupendi.-
Regina alzò gli occhi al cielo e non disse nulla.
-Certo che se volevi solo avere un po’ di attenzioni potevi inventarti qualcosa di meno pericoloso, non trovi?-
-A volte mi chiedo come facciamo a essere amiche. -
-Ah tranquilla se lo chiedono in molti.-
-Sei impossibile.-
-Modestamente-
Regina osservò i fiori che adornavano la stanza e un unico pensiero continuava a tartassarla.
-Regina, tutto ok?-
-Si.. stavo solo pensando..-
-Avanti chiedimelo-
-Cosa?.- Regina si girò verso di lei facendo finta di non capire.
-Oh Katrhyn dimmi dov’è la mia adorata Emma, la mia eroina, è venuta a trovarmi, quali sono i suoi fiori?- L’amica la prese in giro in maniera molto teatrale cercando di imitare la sua voce
-Smettila, prima cosa io non faccio quella voce e secondo non volevo certo sapere questo.-
-No no certo.-
-Dato che però hai tirato fuori l’argomento potrei sapere..- Regina fu interrotta dall’entrata in stanza di Malefica e il dottore che, riconobbe subito, era lo stesso che aveva visitato Emma.
-Ben svegliata Regina, come ti senti?-
-Ho avuto senza dubbio giorni migliori. Mi sento debole e indolenzita ma sto bene.-
-La debolezza è normale hai perso molto sangue, ci vorrà un po’ prima che ritorni completamente in forma- Il dottore si avvicinò alla flebo e rallentò il ritmo delle gocce, poi le prese il polso e sentì il battito, il silenzio calò nella stanza, nessuno osava fiatare, dopo qualche attimo riprese a parlare.
-Sembrerebbero non esserci danni seri per fortuna, le ferite che hai riportato erano multiple ma superficiali, per esserne sicuri al 100% però aspettiamo il risultato delle analisi.-
-Quanto pensa che sarò costretta a rimanere qui?-
-Regina non avere fretta, si paziente.- Le disse Mal.
-Beh se le analisi non mostreranno anomalie credo che potremo dimetterti anche domani stesso.-
-Bene, la ringrazio.-
-Cerca di non affaticarti. Ci rivediamo più tardi.- Detto questo Whale se ne andò lasciando le tre donne sole. Improvvisamente calò uno strano imbarazzo, pieno di tensione.
Mal si avvicinò alla finestra e rimase a guardare fuori. Pochi secondi dopo parlò.
-Fra non molto credo che arriverà qui lo sceriffo Swan..-
A Regina prese a palpitare il cuore nel sentire pronunciare il suo nome, le sue guance divennero leggermente più rosate e nonostante dentro sentisse un concentrato di emozioni che esigevano di uscire cercò di rimanere il più calma possibile.
-Come mai?- Le chiese neutra.
Mal si girò verso di lei e la guardò. –Deve farti alcune domande riguardo quanto è successo.-
-Capisco, beh spero che possano sbatterlo dentro al più presto.- Regina ricordò cio che le disse il suo rapitore. “quando e se lo scoprirai l’unica cosa che potrai fare sarà tenertelo per te o potrebbero rimetterci persone a te molto care”
-Sta tranquilla, se non ci riusciranno loro lo troverò io, e allora si pentirà di essere nato.-
-Non ne dubito..- Regina sorrise debolmente e riprese a guardare Kathryn, le due si scambiarono uno sguardo d'intesa, era rimasto un discorso in sospeso che avrebbero continuato in un altro momento.
-Come procedono i lavori ?-
-Direi bene, gli operai si stanno occupando del terreno per far si che sia in piano e pronto per iniziare a edificare.-
-Bene..- La tensione che aleggiava in quella stanza era incredibilmente forte, e anche senza dire o fare niente da Malefica proveniva una forte aria negativa che neanche Regina potè sentire.
-Scusatemi, ma ora vorrei dormire un altro po'..- Disse Regina rivolgendosi a entrambe.
-Ma certo, tu riposati e non pensare a niente, tornerò in serata.-
* Kathryn si avvicinò e le posò un delicato bacio sulla fronte con il disappunto di Regina che la guardò male per quanto le forze le consentirono.
-Ciao Mal-
-Ciao.- Fu la risposta secca della donna autoritaria che stava ancora davanti alla finestra, immobile.
-Non devi tornare a lavorare? Non hai degli impegni?- Si rivolse pacatamente a Malefica.
-Hai così fretta di liberarti di me?- Il suo sguardo si fece più torvo.
-N-no, ma che dici, semplicemente so quanto sei impegnata e quante importanti questioni richiedono la tua presenza.- Malefica si avvicinò, si sedette sul letto e la guardò dritta negli occhi. -Non so da quando ti importa tanto che io non manchi ai miei impegni lavorativi..- il suo sguardo si fece più tenero -Ma non riesco a immaginare qualcosa di più importante al momento che stare qui accanto alla donna che amo per assicurarmi che stia bene e per farla sentire protetta e al sicuro.-
Regina non seppe cosa dire,erano quei piccoli e rari momenti in cui Malefica le faceva capire quanto l'amava che le ricordava perchè l'aveva sposata, ma per quanto il suo cuore si sciogliesse, da alcune settimane non sapeva più se questo le bastava.. Malefica si scorse verso di lei e rimase a pochi centimetri dalle sue labbra, Regina spalancò gli occhi,non riusciva a crederci, stava aspettando il suo permesso.
-Da quando mi chiedi il permesso?-
-Da quando ti ho quasi perduta..- Mal non si riferiva al rapimento, Regina riusciva a capirlo dal suo sguardo. -Non mi hai perduta..- Rispose Regina ma sia lei che Malefica sapevano bene che non era vero, non del tutto. Regina si avvicinò richiamando a se ogni briciolo di forza che ancora aveva e incontrò le labbra di sua moglie che furono felici di ricambiarla. Mal le accarezzò la guancia destra e piano piano la aiuto ad adagiarsi nuovamente al cuscino senza che le loro labbra si staccassero. Restarono immobili per qualche secondo, finchè Malefica non si allontanò.
-Dormi pure, io sarò qui a vegliare sul tuo riposo.-
Regina annuì, chiuse gli occhi e non dovette attendere molto prima che cadesse in un profondo sonno.

21:15

-Cosa ci fate qui?, Uscite immediatamente.-
Delle voci lontane e confuse stavano disturbando il suo sonno, Regina cercò di non ascoltare voleva continuare a stare in quel limbo in cui si stava rifugiando.
-A meno che tu non debba fare il tuo dovere di sceriffo, cosa al quanto improbabile dato che lei dorme, non sei gradita in questa stanza, ne tu ne gli altri.-
“Mal..” A parlare era sua moglie ma non era riuscita a capire con chi stava parlando ne cosa stava dicendo. “Non voglio svegliarmi, non ancora..”
-Mal calmati, siamo tutti qui per Regina, lasciamo un attimo da parte il resto.- Le disse Kathryn cercando di calmare le acque.
-Senti chi parla, so bene da che parte stai ormai quindi non fare tanto l'amica.- e aggiunse -Ti consiglio di andartene subito Emma.-
“Emma?!” Una sola parola e gli occhi di Regina si aprirono.
Ciò che vide davanti ai suoi occhi era l'immagine di Katrin David e Mary dietro ad Emma che si trovava davanti a Malefica con una mano aperta tesa davanti a lei come a voler parare qualcosa e Mal con una mano a mezz'aria semichiusa, come se stesse tenendo qualcosa pur non avendo nulla. -Che state facendo?..- Chiese Regina molto confusa.
Le due si ricomposero immediatamente prima di dover spiegare qualcosa di troppo irrazionale per la Regina che era adesso. -Nulla, io e lo sceriffo abbiamo avuto un piccolo diverbio sull'inefficienza delle forze dell'ordine di questa ridicola città-
-Ho fatto tutto ciò che era in mio potere nel minor tempo possibile- Sottolineò Emma irritata e infastidita.
-NON è STATO ABBASTANZA!!- Le urlò contro Malefica. Perfino Regina provò un brivido l'ungo la schiena nel sentire il suo tono. -Come sempre salvatrice.- disse in tono piatto.
“Salvatrice” Malefica gettò uno sguardo rapido verso Regina e si rimproverò per essersi lasciata sfuggire quell'appellativo. A interrompere quell'incresciosa situazione per fortuna ci pensò il dottor Whale che entrò senza bussare. Si fece avanti ignorando le persone che erano nella stanza eccetto Regina. Whlae aveva un espressione strana in viso, era incredulo, ma sopratutto in volto gli si leggeva l'espressione di chi si scusa per cio che sta per dire. -Devo dirti una cosa che è uscita fuori dalle tue analisi Regina.-
-Che cosa c'è?!- Chiesero in contemporanea, preoccupate le due contendenti.
-Io non so se.. Forse preferiresti che uscissero..-
-Io sono sua moglie, ho il diritto di sapere e resto qui!- Sentenziò Malefica.
Regina incontrò lo sguardo di Emma, uno sguardo che le diceva quando desiderava restarle accanto, e lei voleva che restasse.
-Che cosa ha trovato dottore? parli pure apertamente..-
-Molto bene.. - Whale tenne lo sguardo basso -Dalle analisi non sono risultati problemi particolari non hai alcuna lesione interna e potrai rimetterti molto presto..-
-Beh questa è una buona notizia.- Disse Mary Margaret col sorriso sulle labbra.
-Si.. certo.. ma..-
-Ma?- Intervenne David.
-Whale taglia corto cosa succede?!?!- Si spazientì malefica
-Abbiamo riscontrato un anomalia nel battito, c'era come un rimbombo, come se battesse in due tempi diversi..e così facendo delle altre analisi abbiamo scoperto che..-
Whale alzò lo sguardo incontrando gli occhi della donna che aveva di fronte, una donna preoccupata. “Non dirmi che..” Si sentì mancare all'idea, non era possibile, non ora..
-Regina, sei incinta.-

 

   
 
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