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Autore: lapoetastra    07/10/2017    0 recensioni
< A chi stai pensando? >, chiese Mayer.
Charlie sorrise, con il bicchiere della vittoria ripieno di inebriante whiskey stretto nella mano destra, alzata in un brindisi volto a festeggiare la sconfitta di Nucky Thompson ed il suo, il loro, trionfo.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Gillian Darmody, Lucky Luciano
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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< A chi stai pensando? >, chiese Mayer.
Charlie sorrise, con il bicchiere della vittoria ripieno di inebriante whiskey stretto nella mano destra, alzata in un brindisi volto a festeggiare la sconfitta di Nucky Thompson ed il suo, il loro, trionfo.
< Sto pensando a chi inneggiare >, disse l’italiano con occhi sognanti, un’espressione così non da lui che Mayer rimase per qualche secondo immobile a fissarlo, prima di comprendere il senso della sua risposta.
Restò in silenzio, ma avrebbe voluto con tutto se stesso avvicinarsi al compagno e scuoterlo, fargli male, per quell’indecisione che secondo lui non aveva alcun motivo d’esistere.
Era lui, lui colui a cui doveva inneggiare durante il festeggiamento di quella vittoria che avevano raggiunto insieme, grazie agli sforzi ed ai sacrifici di entrambi.
Suo doveva essere il nome pronunciato dalle morbide labbra di Charlie, e non solo perché quello era uno dei più intimi e divoranti segreti di Mayer, ma perché era convinto di meritarsi almeno un piccolo ringraziamento, almeno un riconoscimento del suo lavoro.
< A Gillian Darmody >, mormorò invece Charlie, piano, come se usando un tono di voce appena più alto avrebbe rischiato di infrangere il debole ricordo che ancora albergava nel suo cuore di quella donna dai capelli rossi.
Gillian Darmody. Sempre lei, l’acerrima nemica di Mayer, il suo peggior incubo, colei che aveva osato strappargli Charlie dalle mani per farlo suo, e che chissà dov’era, ora.
Erano anni che Charlie non la vedeva, altrimenti lui lo avrebbe saputo, dato che l’amico gli raccontava sempre tutto.
Eppure, nonostante tutto, Luciano aveva preferito fare un brindisi a lei, che neanche lo avrebbe mai saputo e nulla centrava in quella storia, piuttosto che a lui, il suo socio in affari, il suo compagno di avventure da una vita, il suo migliore amico, sin dall’infanzia.
La rabbia avrebbe dovuto divampare come fuoco nell’animo sensibile di Mayer, per quell’ingiustizia, per quell’ingratitudine, portandolo ad insultare Charlie, o almeno a fargli qualche battuta ironicamente velenosa.
Ma tutto ciò che Mayer riuscì a fare, in quel momento felice per tutti tranne che per lui, fu piangere, un po’, in silenzio, come sempre faceva ogni volta che la presenza – reale o meno – di Gillian Darmody si ergeva come un muro invisibile tra lui e Charlie, il suo Charlie.
   
 
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