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Autore: Astral Della Rovere    08/10/2017    1 recensioni
Precedentemente, in "BEING EVIL HAS A PRICE", Castiel ha ricevuto una telefonata.
Questa è una prefazione alla prossima storia della serie "EVOLUTION", ovvero "BROTHERS, YOU'RE NOT ALONE", dove presento due nuovi personaggi che da ora in poi faranno parte della vita dei Winchester.
Gustatevi questa breve storia e cominciate a prendere confidenza con le new entry e con il nuovo corso temporale.
Buona lettura e... always keep fighting!
Astral e OcaPenna
Genere: Azione, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Nel futuro, Più stagioni
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'EVOLUTION'
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Ecco alcune delle interviste inviate alla sede Italiana.




Resoconto su Samuel Winchester, Uomo di Lettere e Cacciatore Americano. Responso intervista: altamente positiva. Soggetto Ibrido: Possessione angelica/infezione da sangue di demone. Possibilità di collaborazione: 100%”.


SAMUEL WINCHESTER


Nome: Samuel

Cognome: Winchester

Compleanno: 2 maggio 1983

Provenienza: Lawrence, Kansas

Morte: 1- Pugnalato alla schiena da Jake Talley, un’altro dei Bambini Speciali; la pugnalata gli ha danneggiato la spina dorsale. Risorto in seguito ad un patto fatto dal fratello, Dean Winchester, con un Demone degli Incroci.

2- Colpito da un fulmine in seguito ad un desiderio di Hope Lynn Casey. Risorto tramite l’annullamento dei desideri.

3- Asfissia, dopo che Zaccaria ne causa il soffocamento. Salvato da Castiel.

4- Pugnalato da Anna all’intestino. Salvato da Michele.

5- Ucciso da un proiettile da dei Cacciatori per il suo ruolo nell’apocalisse.

6- La caduta nella gabbia causa la morte di Sam. Riportato indietro da Castiel.

7- Ucciso e resuscitato da Billy, la Mietitrice.

Altezza: 1,93 m

Età: 38

Occhi: grigi tendenti al verde

Capelli: castani

Caratteristiche somatiche: molto alto, muscoloso e slanciato. Possiede uno sguardo più dolce del fratello nonostante i suoi tratti somatici siano più marcati e meno raffinati. Ha un atteggiamento più rilassato e misurato, riflessivo e controllato.

Segni particolari: come il fratello ha un tatuaggio di protezione contro le possessioni demoniache sul pettorale sinistro.

Famiglia: figlio di John (19 luglio 1954 - 2006) e Mary Winchester (5 dicembre 1954 - 1983, risorta nel 2016), fratello minore di Dean e fratellastro di Adam Milligan (29 settembre 1990 - 2009, risorto nel 2010. Attualmente nella gabbia come vessillo di Michele)

Amici: Dean, Castiel


INTERVISTA:


Intervistatrice: Tania Kern T

Soggetto: Sam Winchester S


Ho incontrato il soggetto al Rudy, una pizzeria di Lawrence, situata lungo la Massachusetts Street. Si è da subito dimostrato collaborativo e gentile, anche se contenuto e abbottonato nell’interagire. Da qui in poi per comodità identificherò il soggetto semplicemente con S.


T: Bene, possiamo cominciare l'intervista se per te va bene, Sam.


S: Certo...sono pronto.


T: Innanzitutto grazie per aver accettato e mi perdonerai se ti ho chiesto di vederci qui, a Lawrence, ma il bunker non mi sembrava una buona scelta, paradossalmente qui siamo più tranquilli e sicuri. Che mi racconti del Bunker? Non è poi così sicuro come gli Uomini di Lettere credevano…


Il soggetto pare agitarsi al chiaro riferimento sulla loro incapacità di mantenere la  sede sicura.


S: In effetti...gli ultimi avvenimenti ci hanno fatto capire che se vogliamo renderlo davvero sicuro dobbiamo rinnovare le difese e crearne di nuove. Amara v'è entrata senza particolari difficoltà, così come Billy e quella inglese...ci stiamo lavorando.

Mi piace Lawrence, sarebbe stato bello crescere qui: ha delle buone scuole, l'università, una biblioteca ben fornita e tanti locali dove passare le serate in compagnia...ma il destino ha deciso diversamente per noi.


T: Ti senti a casa nel bunker?


S: Premesso che non ho mai avuto una casa da definire tale...si, sento di avere un posto in cui tornare, e dopo più di trent'anni passati per strada da un hotel all'altro è quasi rassicurante. Certo non è facile, a volte mi pare di soffrire di claustrofobia, non ho mai avuto prima una stanza tutta mia e, per quanto a volte l'abbia desiderata tanto, specie quando Dean si portava delle donne in stanza e io dovevo dormire in macchina, adesso la totale solitudine notturna mi mette ansia. Spesso non riesco a dormire, così vado nella biblioteca del bunker e leggo un libro, oppure faccio ricerche sul computer.


T: Sì, capisco...è un grande cambiamento. Ma ora avete anche una cucina…


S: Si beh...le mie capacità ai fornelli non sono molto spiccate, ma decisamente migliori di quelle di mio fratello! Il suo massimo impegno in cucina è fare una omelette di soli albumi! Inoltre...lui si lamenta della mia cucina perchè non c'è abbastanza bacon e fritto, così si finisce quasi sempre per ordinare qualcosa da asporto…


T: Ora una domanda più seria...di cosa hai maggiormente paura?


S: Ci sono molte cose che mi mettono paura...e nessuna di loro è soprannaturale. Principalmente ho paura di perdere Dean...di nuovo.


T: Perchè? Voglio dire, quando è successo...di perdere Dean, per un certo periodo sei riuscito ad avere una vita quasi normale… tu, tra i due, sei quello che riuscirebbe davvero a cambiare vita, a mollare la caccia e a vivere una noiosa, normale vita da qualche parte…


S: Forse questo era vero prima, adesso non credo che ci riuscirei ancora. Quando successe ero stanco, senza speranza, e ogni mattina mi svegliavo con un pensiero fisso in testa: “forse oggi è il giorno in cui morirò, e se Dean mi lascia andare sarò finalmente libero”.

Devi capire che all'epoca non stavo bene, me ne erano successe talmente tante...ma ora non è più così. Ora non voglio più deludere mio fratello, voglio che sia orgoglioso, voglio che possa sempre contare su di me, gli guarderò sempre le spalle. Per questo ho il terrore di perderlo...

Ho anche paura di fare del male alle persone a cui voglio bene...e ho paura dei clown!


T: Ancora?


S: Sempre!


T: Dean è un fratello a volte duro ma è evidente l’amore che vi lega. Non è facile parlare con lui...non si confida molto e non accetta le confidenze. Hai dei segreti in questo momento con lui?


S: Beh...ad esempio non sa che sono qui con te a rilasciare questa intervista…


T: Bene...che mi dici del tuo rapporto con Castiel?


S: Cas...per me è un fratello, anche se non abbiamo lo stesso sangue, dopo tutto quello che ha fatto per noi, e specialmente per Dean, può considerarsi a tutti gli effetti un Winchester. All'inizio mi metteva timore...era così maestoso, così angelico, superbo. Poi con il tempo, con le sue azioni, il suo condividere le nostre pene e le nostre gioie, l'essere stato umano, l'hanno trasformato in una “persona” degna della massima fiducia, del nostro affetto e rispetto. Darei la vita per lui oltre che per mio fratello. Naturalmente il suo preferito è Dean, dopo tutto l'ha strappato dall'Inferno con le sue stesse mani, tra di loro c'è un legame che non potrà mai esserci tra di noi...se Dean lo chiamava, quando ancora aveva le ali, arrivava subito, mentre se lo chiamavo io mi ignorava. Inizialmente mi dava fastidio, io ero quello che pregava e che credeva in Dio eppure era Dean ad avere un angelo al suo fianco...mentre io avevo Lucifero!

Beh...dopo tutto non era Dean ad essere impuro e ad avere sangue di demone nelle vene, queste sono cose che contano ai piani alti, specialmente quando Chuck era in vacanza...


T: Eppure...la tua fede non ha mai vacillato. Non hai mai smesso di credere in Dio...Chuck...non hai mai smesso di pregare, non hai mai smesso di credere in tuo fratello, nemmeno quando era un vero demone, perchè lui si che lo è diventato...tu non hai mai perso te stesso, non quando eri senz'anima, non quando avevi Lucifero dentro di te...persino nella gabbia. È questa la tua vera forza, la fede! C'è differenza nel credere in ciò che uno fa ed è, ed avere fede...Non importa quanto sangue di demone tu abbia bevuto, quanto ti abbiano segnato le torture infernali, la freddezza e l'indifferenza, tu sei rimasto puro! Questo vorrà pur dire qualcosa, no?


S: Beh...non so se posso essere considerato puro. A causa mia sono morte molte persone, troppe...ho commesso molti sbagli...


T: Si ma non hai mai tradito te stesso e ciò che sei! Andiamo, hai resistito a Lucifero dentro di te!


S: Si certo...ma ero strafatto di sangue di demone...


T: Sam, lasciamelo dire: tu sei la persona più forte che io conosca, e la più altruista, senza ombra di dubbio. Non importa che tu abbia commesso o meno degli errori, chi non li commette? Tu non hai mai mollato il colpo, non hai mai smarrito te stesso e la tua fede. Una persona normale non ci sarebbe mai riuscita.


S: Beh...io non sono proprio una persona normale. Generazioni di cacciatori e di Uomini di Lettere mescolate in me e mio fratello, siamo decisamente fuori dal comune geneticamente parlando.


T: Proprio così! Siete senza dubbio nati per fare questa vita, con questo scopo, scelti da Chuck in persona...

Qual è il tuo più grande desiderio? Cosa desideri di più in questo momento?


S: Io...ehm...veramente...non saprei...non è facile rispondere. Qualche anno fa avrei risposto senza esitare una vita normale, con una famiglia mia: una casa, una donna da amare, magari un paio di bambini, un cane. Adesso...adesso tutto ciò che potrei desiderare per il futuro...


T: Non...non importa, non rispondere...


S: No no...è ok. Ciò che desidero di più è che Dean possa essere felice. Da quando...dopo Amara Dean è cambiato. Da quando ha accolto su di sé il marchio di Caino, da quando il legame tra lui e Amara s'è fatto sempre più forte, mio fratello non è più stato se stesso. È sempre stato lui quello forte, quello tenace, deciso, non ha mai vacillato, è sempre stato quello ottimista tra i due. Adesso...non mi piace vederlo così, non mi piace sentire che soffre. Lui non lo ammette, e non lo ammetterà mai, ma non sta bene...so riconoscere la depressione quando la vedo, è sempre stata una mia compagna, non di Dean. Ecco, ciò che desidero di più è che Dean stia meglio, sia felice...vorrei per lui una vita serena, lunga e ricca di emozioni positive.


T: Sam...e per te? Cosa desideri per te stesso?



S: Nulla. Io ho già tutto ciò che posso desiderare e che merito. Ho smesso di farmi illusioni. Ho una casa, un lavoro, una famiglia, anche se non convenzionale. Non mi serve altro.


T: Ok. Parliamo di Crowley adesso...


S: Tutto quello che c'è da dire è che prima o poi lo ucciderò.


T: Sì...però avete spesso collaborato, avete lavorato insieme...scopi comuni...


S: Se lui ha collaborato con noi è stato solo perchè aveva interessi nel farlo, non certo per altruismo. Il nostro è un semplice scambio di favori, ma prima o poi tutto ciò finirà, verrà il momento in cui nessuna delle due parti avrà più bisogno dell'altra, e allora sarò io il primo ad agire e lo ucciderò, prima che lui possa fare lo stesso con noi.


T: Quando Dean era demone...Crowley per un certo verso ha vegliato su di lui, ti ha aiutato a salvarlo e ha aiutato anche Castiel...


S: Sempre e solo perchè conveniva a lui. Dean era diventato un pericolo per la sua posizione, era diventato ingestibile anche per lui...aveva perso interesse nel suo nuovo giocattolino, lo ha usato fino a quando ha potuto.


T: Non vedi speranza per Crowley?


S: Tutto quello che ho ottenuto nel cercare di aiutarlo, nel renderlo di nuovo umano, è stato quello di trasformarlo in un tossico squilibrato. Da umano era quasi più crudele che da demone...è stato solo tempo perso. Non c'è nulla in lui da poter salvare.


T: E di Lucifero...cosa mi dici di lui?


S: Sai, per un attimo ho creduto che...quando lui e Chuck hanno parlato, quando si sono aperti l'un l'altro, ho quasi creduto che stesse cambiando, che l'arcangelo che era un tempo, potesse ritornare...

Ho sperato che le scuse di Chuck potessero almeno alleviare l'odio e la rabbia nel suo cuore.

Siamo simili in molti aspetti. Entrambi abbiamo avuto grandi problemi con i nostri padri, entrambi abbiamo cercato di risolvere...io più o meno ci sono riuscito, lui...beh, suo padre, proprio mentre stavano cercando di appianare, se n'è andato di nuovo. Lucifero è, diciamo, come un bambino viziato, è stato il preferito del paparino, e poi non lo è stato più. Ho paura che questo nuovo abbandono non abbia portato a nulla di buono...non so ora cosa possa fare, ma so per certo che è particolarmente scosso.

Sai...quando sono sceso di nuovo all'Inferno e sono entrato nella gabbia con lui...l'ho sentito diverso. Non era più il Lucifero dell'Apocalisse...non ho...avvertito nulla di letale, solo tensione. È come se...come se davvero avesse voluto aiutarci contro Amara, anche se allora non sono riuscito a credergli. Poi ha posseduto Cas...ho creduto di essermi sbagliato, di avere davanti il solito Lucifero. Ma quando ha affrontato Amara, quando l'ha trafitta...per un attimo l'ho visto cercare l'approvazione di Chuck e Cas e Lucifero erano una sola cosa, un solo essere...

Ecco, non so dove sia adesso, che fine abbia fatto...però mi spiace che non abbia concluso con Chuck, che non ne abbia avuto il tempo...


T: Ancora una domanda, per finire. Durante i vostri anni da Cacciatori, con l'esperienza...soprattutto tu hai cominciato a pensare che non tutti i “mostri” sono pericolosi e da eliminare a tutti i costi. L'aver assunto sangue di demone per uno scopo superiore, il fatto che Dean stesso sia stato demone e tu l'abbia salvato, le persone che avete incontrato, e dico proprio persone...non mostri: James e Portia, Garth, Kate, Aaron, Max e Alicia, sono solo alcuni...sono la prova che non tutto è bianco o nero. Loro sono semplicemente diversi, e come tutti gli esseri umani, ce ne sono di malvagi e di buoni. Questo getta una nuova luce sul lavoro del Cacciatore che non deve essere più solo istinto e ferocia, ma anche intuito e conoscenza. Di sicuro rende tutto più complesso e pericoloso, ma a mio parere necessario. Cosa mi dici della vostra linea di azione negli ultimi periodi?


S: Esatto. Dopo tutto quello che abbiamo vissuto e visto, io non mi sento più di uccidere a testa bassa un “mostro”: se è possibile salvarlo allora lo salverò! Sono stanco di morte e distruzione, se posso dare una seconda possibilità allora lo farò. Anche Dean è concorde con me. Inoltre, in molti casi delle collaborazioni e degli accordi possono essere vantaggiosi per entrambe le parti. Ho visto così tanti agire per un ideale senza usare la ragione, e c'è mancato poco che anche noi commettessimo l'ennesimo errore cercando di distruggere l'Oscurità. Non c'è luce senza tenebra, non c'è bene senza male: in tutto deve esserci un equilibrio. Se creature e mostri esistono, angeli e demoni...c'è un motivo, cosmico se vuoi, ma c'è. Cercare di eliminare uno dei due fattori, come fanno gli Uomini di Lettere Britannici, è sbagliato.


T: Bene...direi che ti ho spremuto fin troppo.


S: Ma no...è stato interessante, e piacevole. È un peccato che sia già finito.


T: Beh...si insomma...dispiace anche a me. Però mi rivedrai...noi non abbiamo finito. Ci sono ancora molte cose che è necessario che sappia... e in ogni caso sai come contattarmi. Gli Uomini di Lettere Europei non sono solo quelli Britannici, e non tutti approvano il loro modo di fare. Per cui allearci per far abbassare la cresta a quei boriosi psicopatici è la cosa migliore.

Una mia collega contatterà Dean mentre io parlerò anche con l'angelo. Ora...ci dobbiamo salutare, ma ci rivedremo presto.



S: Grazie per aver ascoltato la nostra versione, è molto importante per me.







Resoconto su Dean Winchester, Uomo di Lettere e Cacciatore Americano. Responso intervista: altamente positiva. Possibilità di collaborazione: 80%”.

DEAN WINCHESTER


SCHEDA


Nome: Dean

Cognome: Winchester

Compleanno: 24 gennaio 1979

Provenienza: Lawrence, Kansas

Morte: 1 - Più di un centinaio di volte da parte dell’arcangelo Gabriele e dallo stesso resuscitato in un loop temporale infinito.

2 - Sbranato da un segugio infernale. Salvato da Castiel.

3 - Vittima di un cancro al quarto stadio avanzato allo stomaco, causato da Zaccaria, salvato da Castiel.

4 - Sparato da due cacciatori arrabbiati, Walt e Roy.

5 - Suicidio assistito dal Dr Robert, salvato dallo stesso.

6 - Pugnalato al petto da Metatron. Resuscitato dal Marchio di Caino come demone.

7 - Suicidio volontario con barbiturici, salvato dal Dr Kessler.

8 - Ucciso e resuscitato da Billy, la Mietitrice.

Altezza: 1,86 m

Età: 42

Occhi: verdi

Capelli: biondo scuro

Caratteristiche somatiche: fisico asciutto, muscolatura sviluppata, varismo accentuato.

Segni particolari: come il fratello ha un tatuaggio di protezione contro le possessioni demoniache sul pettorale sinistro.

Famiglia: figlio di John (19 luglio 1954 - 2006) e Mary Winchester (5 dicembre 1954 - 1983, risorta nel 2016), fratello maggiore di Sam e fratellastro di Adam Milligan (29 settembre 1990 - 2009, risorto nel 2010. Attualmente nella gabbia come vessillo di Michele)

Amici: Sam, Castiel





INTERVISTA


Intervistatrice: Matilde Zema M

Soggetto: Dean Winchester D


Il soggetto non sembra molto a suo agio e lo maschera con una certa aggressività.


D: Allora, Sammy mi ha detto di questa cosa delle interviste…


M: Già.


D: E che non siete come gli stronzi inglesi.


M: A quanto ne so vi hanno tirato fuori dai guai…


Lo provoca e funziona, il battibecco lo mette a suo agio.


D: Dopo aver torturato Sammy.


M: Già.

Ascolta, gli inglesi sono degli stronzi. La mia collega vi avrà detto…


D: Della grande alleanza, sì.


M: Bene. E se sei qui è perché l’idea ti piace.


D: Può darsi.


M: Può darsi abbastanza per rispondere a delle domande?


D: Andata.


M: Va bene. Allora, parlami della caccia…


D: La caccia?


M: Sì, la caccia. Voglio dire, perché sei un cacciatore?


D: Che altro dovrei essere? Mestiere di famiglia! Uccidiamo i mostri, salviamo le persone. è quello che facciamo.


M: Mai voluto fare altro? So che per un po’ sei stato un meccanico: vita normale, casetta in periferia… non ti manca?


D: Beh, sai che ti dico? Non ha funzionato. Quando sei cacciatore lo sei per sempre. C’è solo un modo in cui finisce: sdraiato coi piedi davanti.


M: E secondo te perché?


D: Perché la merda che combatti tutti i giorni non ti lascia mai andare, mai davvero! Ti segue, te la porti dentro… e alla fine uccide tutti quelli che ti sono attorno. E poi uccide anche te.


M: Hai perso molte persone, vero?


D: Accetta un consiglio, ragazzina: se ci tieni alla tua famiglia, ai tuoi amici o a chiunque altro, torna a casa e dimentica questa storia.


M: Avere una casa… bel miglioramento, no?


D: Puoi dirlo forte! Non ne potevo più di quei motel merdosi.


Ora che si è rilassato provo a stanare la sua difficoltà. è evidente che si tratti di un soggetto difficile e che le sue debolezze potrebbero rivelarsi tanto utili quanto difficili da gestire.


M: Allora perché continui a bere?


D: Che sei, il mio medico?


M: No, figurati. Solo che è curioso.


D: Dici?


M: Beh, voglio dire, le cose vanno meglio, non c’è nessuna imminente Apocalisse…


D: A parte Lucifero disperso a fare chissà cosa?


M: A parte quello. Ma hai visto momenti decisamente peggiori, anzi, forse è il miglior periodo da… quando? Anni? Eppure continui a bere.


D: Abitudine…


M: Certo.

Non ho affatto intenzione di lasciar perdere.

Come va con le donne?


D: Prego?!


M: Mi chiedevo come fossero i tuoi rapporti con le donne in questo periodo.


D: Ottimi!


M: Sul serio? è un po’ che non hai appuntamenti…


D: Cos’è, mi spii?


M: Non cambiare argomento.


D: Okay… allora… sì, è un po’ che non ho “appuntamenti” in effetti.


M: Come mai?


D: Eh! Non so, Stranamore, dimmelo tu.


M: Guarda che non è un’accusa… forse è un bene. Voglio dire, una vita sessuale molto ricca non è per forza sintomo di una vita serena e viceversa.

Quali sono gli affetti più importanti della tua vita?


D: La mia famiglia: Sammy, mamma, Castiel. Poi c’è Jody con le ragazze.


M: Com’è il rapporto con l’angelo?


D: Cass è di famiglia ormai. è a posto, come un fratello.


M: Ne ha passate parecchie.


D: Già.


M: È molto affezionato a voi.


D: Proprio così.


Farlo sbottonare al riguardo sembra impossibile.


M: Com’era essere un demone?


D: Uhm! Una pacchia! Ma che vuoi che ti dica? Vuoi sentirmi dire cosa, che non ero io? Che non ero in me?


È chiaro che anche questo è un argomento di cui è difficile parlare: si focalizza subito su una possibile accusa, provo a sviare il punto.


M: Sai che quando Crowley si faceva di sangue piangeva guardando Casablanca?


D: Sul serio?!


M: Io non te l’ho mai detto.

Comunque, la domanda è: quando piangeva vedendo Casablanca, Crowley era Crowley o non era Crowley? Non credo che ci sia una risposta facile a questo. Ma io non ti ho chiesto se eri o non eri tu, ti ho chiesto cosa provavi.


D: Era… libertà. Non c’era più niente se non quello che volevo in quell’istante. E rabbia. Molta rabbia…


M: Di che cosa hai paura, Dean?


D: Che Lucifero trovi un modo per scatenare una nuova Apocalisse? Che Sammy si faccia ammazzare? O che Castiel voli via, non lo so… scegli tu.


M: Castiel non può più volare.


D: Era in senso metaforico!


M: Ha... beh, perché dovrebbe volersene andare?


D: Non saprei…


M: Okay…

È evidente che il rapporto con l’angelo Castiel presenta qualcosa di non chiarito.

Va bene. Com’è Sam come cacciatore?


D: Il migliore. Sul serio, non c’è nessuno come lui.


M: Meglio di te?


D: Sì, certo, meglio di me, meglio di chiunque…


M: E come fratello?


D: Lo stesso. Lui è… beh, non saremmo qui a parlare se non fosse per lui. Sul serio! Voglio dire, a volte è un coglione, ascolta della musica oscena e non ha idea di come divertirsi, sul serio. Per non parlare del fatto che si nutre come un coniglio, cita a memoria Harry Potter e occupa la doccia per ore. Ma a parte questo è il miglior fratello che si possa desiderare.



Resoconto su Castiel, Angelo del Signore. Responso intervista: altamente positiva. Soggetto Angelico. Possibilità di collaborazione: 100%”.


CASTIEL


Nome: Castiel (tramite: Jimmy Novak)

Titoli: Angelo del Giovedì, Angelo del Silenzio.

Provenienza: Paradiso

Morte: 2009 (ucciso da Raphael)

2009 (risorto da Dio) - 2010 (ucciso da Lucifero)

2010 (risorto da Dio) - 2011 (ucciso dai Leviatani)

2011 (risorto da Dio) - 2013 (ucciso da April/Kelly – risorto da Ezechiele)

Altezza: 1,83 m

Età: indefinita

Occhi: blu

Capelli: neri

Caratteristiche somatiche: l'aspetto del tramite di Castiel è quello di un'uomo alto, dal fisico asciutto, di presenza piacevole e dagli occhi incredibilmente blu. Le sue labbra sono pallide e perennemente screpolate, unico segno dello shock subito dal tramite umano che racchiude la grazia di un angelo. All'inizio, Castiel mantiene un'indole sobria, mostrando poca o nessuna empatia verso gli umani o le altre creature soprannaturali. Con il passare del tempo però, grazie alla sua permanenza sulla terra, alle sue relazioni con gli umani, all'essere stato lui stesso un umano, comincia a provare sentimenti umani, empatia, amore...ma continua a non capire l'ironia e il sarcasmo, il che gli fa assumere perennemente un'espressione corrucciata e curiosa, stupita e sconcertata, con la testa sempre leggermente inclinata da una parte. La sua pacatezza però nasconde la sua grande abilità di soldato, di guerriero angelico: è molto abile, potente e spietato.

Segni particolari: ha tatuato sul fianco sinistro un incantesimo in enochiano che lo rende insondabile da parte degli altri angeli.

Famiglia: innumerevole in Paradiso. Ma questo è il passato: ora la sua famiglia sono i Winchester.

Amici: Sam, Dean.



INTERVISTA:


Intervistatrice: Tania Kern T

Soggetto: Castiel C


Incontro il soggetto in un parco alberato.


T: L'Angelo Castiel?


C: Castiel.


T: Grazie per essere venuto e per aver accettato di rispondere alle mie domande. Sarò breve...anche se in realtà vorrei chiederti un sacco di cose: non capita tutti i giorni di poter parlare con un Angelo del Signore.


C: Sam mi ha parlato di te.


T: Ah...spero bene...


C: Si, hai fatto colpo. Non...non l'ha detto sul serio... Era molto rilassato quando ci ha raccontato della vostra serata. Avete mangiato pizza. Mi piace la pizza.


T: Mi...mi fa piacere. Vedi, è importante che voi vi fidiate di noi. La nostra intenzione è solo quella di conoscervi meglio e di essere, per quanto possibile, un appoggio per voi.

A questo proposito...posso chiederti perchè non sei più voluto tornare in Paradiso?


C: Il Paradiso non è più casa mia. Adesso questa è casa mia, la mia vita è qui, sulla terra, tra gli umani.


T: Perchè?


C: Ho commesso troppi errori per il Paradiso, non sono più degno di risiedere nella luce della beatitudine, e poi...è qui che c'è la mia nuova famiglia, ed è mio dovere proteggerla.


T: Parli dei Winchester...tu vuoi veramente bene a quei ragazzi, vero?


C: Certo.


T: Tu lo sai, vero, che se loro sono qui adesso, se hanno fatto tutto quello che hanno fatto, se hanno sventato l'Apocalisse, sconfitto l'Oscurità e tutto il resto, è grazie al fatto che tu li hai amati da subito mettendo in dubbio tutto ciò in cui hai sempre creduto?


C: No, loro avrebbero fatto esattamente ciò che hanno fatto anche senza di me.


T: Sbagli! Tu per loro sei stato la salvezza! Se avessero dovuto pensare solo l’uno all’altro...si sarebbero persi presto lungo la strada. Tu hai dato un equilibrio al loro rapporto, un equilibrio di cui avevano un estremo bisogno. Da quando sei comparso nelle loro vite tutto è cambiato. Per Sam...sei stato la prova che tutte le sue preghiere non erano inutili e vane, la prova che la sua fede è giusta. Per Dean...beh, per lui sei stato letteralmente la salvezza, e non solo perchè l’hai strappato dall’Inferno. Improvvisamente Sam non era l’unica cosa per cui preoccuparsi: ogni volta che stai lontano da loro, Dean si preoccupa, teme che possa succederti qualcosa.

Castiel, Chuck ti ha dato un compito, ma non credo che si aspettasse un risvolto tale da cambiare il destino dell’intero creato.


C: Io...non credo che il Padre abbia pensato poi così tanto quando mi ha mandato sulla terra...è stato più come muovere una pedina su di una scacchiera.

Profumi di miele. Amo il miele. Cos’altro vuoi chiedermi?


T: Ehm si certo...vorrei chiederti di Lucifero. Perchè hai acconsentito ad essere il suo tramite?


C: Perché pensavo che lui fosse davvero l'unico in grado di sconfiggere Amara...mi sono fidato di lui.


T: Ma perchè? Voglio dire...è Lucifero, non è noto per essere la creatura più affidabile nel creato...Cosa ti ha spinto a fidarti della sua parola?


C: Lui è un arcangelo, ed è mio fratello...ed ero stanco di essere sempre e solo un ostacolo. Io non ero di nessun aiuto a Dean e a Sam, ma se Lucifero poteva avere anche solo una minima percentuale di successo...tanto valeva per dare il mio si. E l'ho fatto. Non me ne sono pentito, anche se ora è chissà dove. Almeno...Chuck, nel momento in cui il suo figlio prediletto era in pericolo, s'è palesato. Hanno parlato...


T: Ecco...Chuck...com'è stato incontrare tuo Padre per la prima volta?


C: Io non l'ho incontrato...l'ha fatto Lucifero. Però ero lì mentre si chiarivano, mentre il Padre chiedeva perdono a mio fratello, ed ero lì quando Lucifero ha trafitto Amara solo per compiacere  nostro Padre, per avere la sua approvazione, anche se sapeva che non sarebbe servito a nulla.


T: Cosa? Vuoi dire che...lui sapeva che era una causa persa?


C: Si. Si e nonostante questo non s'è tirato indietro. Inoltre, l'ho sentito soffrire quando s'è accorto di aver deluso nostro Padre.


T: Ma non è vero...non l'ha deluso...


C: Io lo so. Tu, a quanto pare, lo sai. Lui invece no.


T: Perdonami, ma pare quasi che tu sia dalla parte di Lucifero.


C: Ti sbagli.

Io lo troverò e lo riporterò al suo posto nell'Inferno. Lui è là fuori a causa mia, della mia debolezza, per cui tocca a me occuparmene. Non sono dalla sua parte, io sono dalla parte degli umani.


T: Si...perdonami, ho sbagliato ad esporre il mio pensiero. È solo che...non importa.

E riguardo Crowley e la vostra collaborazione? Nonostante le differenze...siete una coppia che funziona.


C: È fastidioso! Parla, parla, parla senza sosta, è insopportabile quasi quanto lo era Metatron, ma nelle indagini è comodo. Collaboriamo quando è necessario. Nella faccenda Lucifero abbiamo interessi comuni, entrambi lo vogliamo imprigionato per cui perchè non unire le forze? Certo...puzzasse di meno e stesse un po' più zitto lo preferirei.


T: In effetti, per l'Angelo del Silenzio non dev'essere piacevole.


C: Erano...secoli che non sentivo più quel titolo. Sai tante cose su di noi, mentre noi non sappiamo praticamente nulla su di voi.


T: Tutto a suo tempo...presto potrete torchiare noi allo stesso modo.

Castiel, posso farti una domanda personale?


C: Tutte le domande che mi hai posto le sono state...


T: Beh non proprio. Castiel, qual è il tuo più grande desiderio? Cosa desideri più di ogni altra cosa?


C: Non è facile risponderti. Guardati intorno. Tutto questo è meraviglioso, l'intero creato è un'opera d'arte, ed io voglio conoscerlo, proteggerlo. Sono combattuto tra quello che vedi e il mio egoismo.


T: Egoismo...cosa intendi?


C: Dovrei desiderare di proteggere tutto questo...ma in realtà tutto quello che voglio veramente è stare vicino alla mia famiglia umana, vegliare su di loro...vederli felici. È puro egoismo poiché dovesse succedere qualcosa a loro...io non saprei cosa fare, non avrei più nessuna ragione per rimanere qui sulla terra, per proteggere il creato: la loro vita è la mia unica ragione d'esistere, e ciò è egoistico...ma francamente non mi importa nulla.


T: Quello che dici...a mio parere esula dall'egoismo. È amore ed altruismo, poiché salvaguardare la famiglia Winchester vuol dire salvare il mondo. Sai...non dovresti essere così rigido ed esigente con te stesso...la perfezione non fa parte dell'umanità. Non sei egoista, provi solo tanto amore nei confronti di persone che per te significano molto. Non è una brutta cosa, anzi. Ma ricorda che anche tu ora fai parte della famiglia, per loro proteggerti è diventato una priorità.


C: Sam ha ragione, sei davvero molto intuitiva e rassicurante. Cosa volete veramente?


T: Posso capire che fidarvi non è facile...ma noi vogliamo solo esservi d'aiuto. Non vogliamo ostacolarvi, non vogliamo scambi di favori e, più di ogni altra cosa, non vogliamo cambiarvi. Voi funzionate bene esattamente così come siete. Semplicemente...vogliamo che sappiate che avete degli alleati pronti ad aiutarvi.

Non ho altre domande da porti in questo momento. Per me è stato un vero onore e un piacere poter parlare con te. Spero che potremmo rivederci presto e ancora grazie...grazie per tutte le volte che hai protetto e aiutato i Winchester.


C: La prossima volta mi permetterai di toccarti l'anima?


T: Ehm...va bene, mi pare una richiesta...bizzarra ma coerente. Tutto affinchè vi fidiate, non abbiamo nulla da nascondere.


C: Non ne sono totalmente sicuro, il mio istinto mi dice che sei sincera, ma vorrei esserne certo. Resta il fatto...che Sam si fida, e io mi fido di Sam.


T: Facciamo un patto: la prossima volta potrai toccarmi l'anima, in cambio passerai un'intera giornata con me, a stretto contatto in modo da potermi conoscere.


C: Un patto? Va bene, ci sto. Alla prossima volta.






Resoconto su Crowley, Re dell’Inferno e degli Incroci. Responso intervista: problematica. Soggetto Demoniaco. Possibilità di collaborazione: non pervenuta.


CROWLEY



Nome: Fergus Roderick

Cognome: MacLeod

Da demone: Crowley

Periodo umano: 1161-1723 (circa)

Anni da demone: 294

Compleanno: ?

Provenienza: Scozia


Aspetto tramite:

Altezza: 1,74 cm

Età: 52 anni

Occhi: verdi? nocciola? boh…

Capelli: Castani, stempiati, radi, lisci e disordinati




INTERVISTA:


Intervistatrice: Matilde Zema  

Soggetto: Crowley C


Intervista a seguito di evocazione.


C: E tu chi saresti?


Si presenta indispettito ma più che altro incuriosito.


M: Ci sono cose che devo chiederti.


C: Sul serio? Beh, non credo di averne voglia…


M: Capisco. Ma sono ordini per cui… temo di non poterti lasciare andare senza risposte.


C: Io ho l’eternità…


M: Io no.

Senti, mettiamola in questo modo… nei rapporti non fai una gran figura. Ho insistito perché avessi un’occasione di raccontare la tua versione. I miei superiori non piangeranno se non lo fai… solo sarebbe un peccato.


C: La mia versione? Secondo te mi interessa cosa pensano quattro imbrattacarte?


M: Magari ti interessa cosa pensano i Winchester.


C: Credi?


M: Beh, è un po’ che sembri… insomma… collaborativo, quasi fossero amici.


C: Io non ho amici


M: Uhm… immagino che demoni e dannati non siano una gran compagnia.


C: Torturarli dà la sua soddisfazione.

Non sei una strega qualsiasi, vero?


M: Non ti piacciono le streghe?


C: Mia madre è una strega e una maledetta stronza manipolatrice per cui no, non mi piacciono le streghe.


M: Nemmeno quelle che offrono Glen Craig?

Continuo a cercare di essere amichevole, per quanto me lo permette e sembra funzionare.

Sarai contento di aver ripreso la corona ed essere tornato sul trono dopo… dopo Lucifero…


C: L’Inferno… lascia che ti dica qualcosa dell’Inferno: l’Inferno è… un inferno! Sai cosa diceva Twain? Beh, Twain era un coglione e non aveva mai tentato di fare conversazione con un demone, credimi!


Si è rilassato, nascondendosi dietro i borbottii e l’ironia.


M: È pur sempre “casa” no?

Che c’è? Paura di mostrare il fianco?



C: Io

non

ho

paura

E di certo non ho paura di TE.


M: Dovresti averne.


C: È una minaccia?


M: Solo gli stupidi non hanno paura… e chi non ha niente da perdere.

Mi spiace per quello che ti hanno fatto.


C: Come prego?


M: Il sangue… e tutto il resto.


C: Come diavolo fai a sapere… Ascoltami bene, ragazzina, sono il Re dell’Inferno e non ho tempo di stare a giocare ai tuoi indovinelli. Ho un regno da mandare avanti per cui… non dirò più una parola, intesi?







Angolino delle autrici 

La Donna di Lettere ha fatto la sua scelta, ha inviato a Roma i resoconti censurati e ritoccati: ha scelto da che parte stare e questo segnerà il suo futuro e quello della sua compagna e collega, Matilde, nonché quella dei Soggetti in questione. Cosa succederà adesso? Lo scopriremo nell'ultimo capitolo di questa breve storia, preparazione per l'avventura di una vita. 

Un saluto da Astral e OcaPenna.





   
 
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