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Autore: janerizzoli    08/10/2017    3 recensioni
Non sei più la regina cattiva, io non mai visto la regina cattiva, io ho sempre e solo visto Regina.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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~~CAPITOLO 3

“ Ahi...ma cosa e successo?....dove mi trovo?....”

“ Tranquilla sei in ospedale hai avuto un' incidente”

Hope ricordò improvvisamente tutto.

“ Hen...cioè il ragazzino sta bene?”

Disse con tono preoccupato cercando di alzarsi dal letto, ma un dolore al torace, dovuto alle costole rotte, la fece subito tornare nei suoi ranghi.

“ No ferma non ti muovere, hai riportato delle ferite abbastanza serie, devi riposare”

Le disse Regina, aiutandola a sistemarsi e rimboccandole le coperte.
Gesto che non passò inosservato ad Emma.
Una voce, dal fondo della stanza, attirò la sua attenzione.

“ Sto bene grazie a te”

Henry con quel trambusto si era svegliato e si era portato accanto alla madre adottiva.

“ Meno male, sono contenta”

Disse Hope rilassandosi.
Rimase per qualche momento in silenzio fissando le due donne davanti a lei.
Poi disse.

“ Lei è lo sceriffo, giusto?”

Emma annuì.

“ E mi scusi, invece lei chi è?”

Si rivolse questa volta alla mora al suo fianco.

“ Oh che maleducata, mi chiamo Regina Mills e sono il sindaco di Storybrooke, piacere di conoscerti”

“ Piacere mio”

Rispose la ragazza.

“ Vado a dire al dottore che si è svegliata”

Disse Regina rivolta alla bionda, uscendo dalla stanza.
La ragazza la osservò uscire, poi si rivolse all'altra.

“ Accidenti, ci tenete davvero tanto ai turisti in questa città, lo sceriffo e persino il sindaco si sono scomodati per vedere se stavo bene”

Emma rise attirando l'attenzione della ragazza.

“ Non è proprio così, è che io sono la madre di Henry”

Disse indicando il ragazzo.

“ e il sindaco invece...”

Purtroppo fu interrotta dall'arrivo del medico.

“ Bene bene vedo che si è svegliata, come si sente?”

“ Come se mi avesse investito un'auto”

Rispose ironica Hope.
A Regina scappò un sorriso, quella sembrava una frase DA EMMA.

“ Vedo che il senso dell'umorismo non le manca, quindi deduco che stia decisamente bene”

“ Mi fa male il torace”

“ Lo credo bene, ha fatto un bel volo, e si è rotta due costole,  ma tutto sommato sembra che abbia la pelle dura, la testa invece come va?”

Chiese il dottore puntando la luce della piccola torcia negli occhi della giovane.

“ Tutto ok, quella è più dura della pelle, molto più dura, l'ho preso da mia madre, quindi non vedo perché due dottori mi debbano visitare”

“ Come due?”

Chiese il dottore allarmato.

“ Sto scherzando, la testa è a posto, non gira, e non mi fa male”

Disse Hope ridendo.

“ Non scherzi troppo, lei ha riportato un bel trauma cranico, e ha rischiato grosso”

“ Ok mi scusi”

Rispose Hope facendo gli occhioni, qualcosa in quell'espressione ricordò a Regina quando Henry da piccolo si fece male cadendo in giardino.

“ Dovrà stare a riposo, almeno per venti giorni, ha un posto dove stare?”

“ COME? VENTI GIORNI?”

Disse, alzandosi troppo velocemente, cosa che ne la sua testa ne le sue costole gradirono.

“ Non si agiti così, non le fa bene”

“ L'ho notato”

Rispose Hope, adagiandosi e riprendendo un respiro normale.

“ Prenderò una stanza da qualche parte”

“ E' qui da sola? Non ha nessuno da avvertire?”

Chiese il dottore.

“ No sono troppo lontani, e non voglio farli preoccupare”

“ Capisco, stare da sola nelle sue condizioni non è consigliabile ma se non può fare altro”

“ Può stare da noi! Abbiamo tanto spazio”

Disse Henry e tutti si girarono a guardarlo.

“ Dai mamma perfavoreeeeeeeeee”

 Henry si stava rivolgendo a Regina con i suoi occhi da cucciolo.

“ Dottore credo che il trama cranico stia peggiorando”

“ Cosa glielo fa pensare? Sente qualcosa di strano?”

“ Si, non era lei sua madre?”

Disse indicando Emma, le due donne si guardarono ridendo.

“ Ti spiego dopo”

Rispose Emma.

“ Mamma non hai risposto, può stare da noi?”

“ Non so Henry”

“ Ma mi ha salvato la vita, non può stare da sola, ha bisogno di noi”

Regina lo guardava.

“ Non importa ragazzino, non credo che tua madre voglia mettersi in casa una perfetta sconosciuta che per quanto ne sa potrebbe essere una serial killer”

Intervenne Hope.

“ Lei dottore che ne dice?”

Disse Henry rivolto al medico.

“ Come ho già detto non deve stare sola”

“ Sentito mamma lo dice anche il dottore”

“ Ascolta Henry”

Disse Hope

“ Non voglio essere un peso, non voglio che tua madre debba preoccuparsi ulteriormente, si sarà già spaventata abbastanza oggi”

“ BASTA, Hope andrà da Regina COSI' E' DECISO”

L'intervento di Emma, che fino a quel momento era stata in silenzio fece voltare tutti.

“ A si? E lo ha deciso LEI?”

Rispose Regina.

“ Si l'ho deciso IO! Non è una serial killer lo dice il mio super potere”

“ EVVIVA!”

Esultò Henry.

“ Un attimo Miss Swan!”

“ Siiiiiiiiiii?”

Fece Emma con fare innocente.

“ Non creda di cavarsela così, ok, la signorina Smith potrà stare da noi, ma ci verrà anche lei sceriffo” 

“ Cosa?”

“ Si, verrà a vivere con noi per tutto il tempo necessario, e si renderà utile”

“ Ancora meglio!”

Esultò più forte Henry.

Le due donne si sfidavano come al solito.

“ EHI, EHI, vi siete accorte che IO sono qui? Non credete che sia io a dover decidere dove stare?”

Intervenne Hope, le due donne si voltarono di scatto.

“NO!”

Dissero insieme, Henry si avvicinò alla ragazza.

“ Non osare contraddirle quando fanno così non ne usciresti bene fidati.”

Hope chinò il capo sconfitta

( Queste due sono tremende)

Pensò.
Regina prese un bel respiro e si rivolse alla ragazza.

“ Henry ha ragione, lo hai salvato, rischiando la tua vita, quindi non puoi essere una serial killer, e ora sei tu ad avere bisogno di aiuto”

Disse queste parole prendendo le mani di Hope e guardandola negli occhi, una sensazione di calore, pace e familiarità la pervase, c'era qualcosa in quella ragazza che la spingeva a volerla proteggere.
Poi rivolta ancora a Emma.

“ E lei Miss Swan è lo sceriffo, quindi è suo dovere assicurarsi che le persone siano al sicuro”

Emma socchiuse gli occhi in due fessure pronunciando.

“ Ok”


La notte mentre tutto intorno a lei c'era silenzio, Hope ripensò alla giornata

( Ho combinato davvero un bel disastro, meno male che mi aveva detto di non farmi notare...)

 

 

   
 
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