~~CAPITOLO 3
“ Ahi...ma cosa e successo?....dove mi trovo?....”
“ Tranquilla sei in ospedale hai avuto un' incidente”
Hope ricordò improvvisamente tutto.
“ Hen...cioè il ragazzino sta bene?”
Disse con tono preoccupato cercando di alzarsi dal letto, ma un dolore al torace, dovuto alle costole rotte, la fece subito tornare nei suoi ranghi.
“ No ferma non ti muovere, hai riportato delle ferite abbastanza serie, devi riposare”
Le disse Regina, aiutandola a sistemarsi e rimboccandole le coperte.
Gesto che non passò inosservato ad Emma.
Una voce, dal fondo della stanza, attirò la sua attenzione.
“ Sto bene grazie a te”
Henry con quel trambusto si era svegliato e si era portato accanto alla madre adottiva.
“ Meno male, sono contenta”
Disse Hope rilassandosi.
Rimase per qualche momento in silenzio fissando le due donne davanti a lei.
Poi disse.
“ Lei è lo sceriffo, giusto?”
Emma annuì.
“ E mi scusi, invece lei chi è?”
Si rivolse questa volta alla mora al suo fianco.
“ Oh che maleducata, mi chiamo Regina Mills e sono il sindaco di Storybrooke, piacere di conoscerti”
“ Piacere mio”
Rispose la ragazza.
“ Vado a dire al dottore che si è svegliata”
Disse Regina rivolta alla bionda, uscendo dalla stanza.
La ragazza la osservò uscire, poi si rivolse all'altra.
“ Accidenti, ci tenete davvero tanto ai turisti in questa città, lo sceriffo e persino il sindaco si sono scomodati per vedere se stavo bene”
Emma rise attirando l'attenzione della ragazza.
“ Non è proprio così, è che io sono la madre di Henry”
Disse indicando il ragazzo.
“ e il sindaco invece...”
Purtroppo fu interrotta dall'arrivo del medico.
“ Bene bene vedo che si è svegliata, come si sente?”
“ Come se mi avesse investito un'auto”
Rispose ironica Hope.
A Regina scappò un sorriso, quella sembrava una frase DA EMMA.
“ Vedo che il senso dell'umorismo non le manca, quindi deduco che stia decisamente bene”
“ Mi fa male il torace”
“ Lo credo bene, ha fatto un bel volo, e si è rotta due costole, ma tutto sommato sembra che abbia la pelle dura, la testa invece come va?”
Chiese il dottore puntando la luce della piccola torcia negli occhi della giovane.
“ Tutto ok, quella è più dura della pelle, molto più dura, l'ho preso da mia madre, quindi non vedo perché due dottori mi debbano visitare”
“ Come due?”
Chiese il dottore allarmato.
“ Sto scherzando, la testa è a posto, non gira, e non mi fa male”
Disse Hope ridendo.
“ Non scherzi troppo, lei ha riportato un bel trauma cranico, e ha rischiato grosso”
“ Ok mi scusi”
Rispose Hope facendo gli occhioni, qualcosa in quell'espressione ricordò a Regina quando Henry da piccolo si fece male cadendo in giardino.
“ Dovrà stare a riposo, almeno per venti giorni, ha un posto dove stare?”
“ COME? VENTI GIORNI?”
Disse, alzandosi troppo velocemente, cosa che ne la sua testa ne le sue costole gradirono.
“ Non si agiti così, non le fa bene”
“ L'ho notato”
Rispose Hope, adagiandosi e riprendendo un respiro normale.
“ Prenderò una stanza da qualche parte”
“ E' qui da sola? Non ha nessuno da avvertire?”
Chiese il dottore.
“ No sono troppo lontani, e non voglio farli preoccupare”
“ Capisco, stare da sola nelle sue condizioni non è consigliabile ma se non può fare altro”
“ Può stare da noi! Abbiamo tanto spazio”
Disse Henry e tutti si girarono a guardarlo.
“ Dai mamma perfavoreeeeeeeeee”
Henry si stava rivolgendo a Regina con i suoi occhi da cucciolo.
“ Dottore credo che il trama cranico stia peggiorando”
“ Cosa glielo fa pensare? Sente qualcosa di strano?”
“ Si, non era lei sua madre?”
Disse indicando Emma, le due donne si guardarono ridendo.
“ Ti spiego dopo”
Rispose Emma.
“ Mamma non hai risposto, può stare da noi?”
“ Non so Henry”
“ Ma mi ha salvato la vita, non può stare da sola, ha bisogno di noi”
Regina lo guardava.
“ Non importa ragazzino, non credo che tua madre voglia mettersi in casa una perfetta sconosciuta che per quanto ne sa potrebbe essere una serial killer”
Intervenne Hope.
“ Lei dottore che ne dice?”
Disse Henry rivolto al medico.
“ Come ho già detto non deve stare sola”
“ Sentito mamma lo dice anche il dottore”
“ Ascolta Henry”
Disse Hope
“ Non voglio essere un peso, non voglio che tua madre debba preoccuparsi ulteriormente, si sarà già spaventata abbastanza oggi”
“ BASTA, Hope andrà da Regina COSI' E' DECISO”
L'intervento di Emma, che fino a quel momento era stata in silenzio fece voltare tutti.
“ A si? E lo ha deciso LEI?”
Rispose Regina.
“ Si l'ho deciso IO! Non è una serial killer lo dice il mio super potere”
“ EVVIVA!”
Esultò Henry.
“ Un attimo Miss Swan!”
“ Siiiiiiiiiii?”
Fece Emma con fare innocente.
“ Non creda di cavarsela così, ok, la signorina Smith potrà stare da noi, ma ci verrà anche lei sceriffo”
“ Cosa?”
“ Si, verrà a vivere con noi per tutto il tempo necessario, e si renderà utile”
“ Ancora meglio!”
Esultò più forte Henry.
Le due donne si sfidavano come al solito.
“ EHI, EHI, vi siete accorte che IO sono qui? Non credete che sia io a dover decidere dove stare?”
Intervenne Hope, le due donne si voltarono di scatto.
“NO!”
Dissero insieme, Henry si avvicinò alla ragazza.
“ Non osare contraddirle quando fanno così non ne usciresti bene fidati.”
Hope chinò il capo sconfitta
( Queste due sono tremende)
Pensò.
Regina prese un bel respiro e si rivolse alla ragazza.
“ Henry ha ragione, lo hai salvato, rischiando la tua vita, quindi non puoi essere una serial killer, e ora sei tu ad avere bisogno di aiuto”
Disse queste parole prendendo le mani di Hope e guardandola negli occhi, una sensazione di calore, pace e familiarità la pervase, c'era qualcosa in quella ragazza che la spingeva a volerla proteggere.
Poi rivolta ancora a Emma.
“ E lei Miss Swan è lo sceriffo, quindi è suo dovere assicurarsi che le persone siano al sicuro”
Emma socchiuse gli occhi in due fessure pronunciando.
“ Ok”
La notte mentre tutto intorno a lei c'era silenzio, Hope ripensò alla giornata
( Ho combinato davvero un bel disastro, meno male che mi aveva detto di non farmi notare...)