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Autore: janerizzoli    04/10/2017    1 recensioni
Non sei più la regina cattiva, io non mai visto la regina cattiva, io ho sempre e solo visto Regina.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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~~CAPITOLO 2

Era passata più di un'ora da quando erano nella sala d'aspetto del pronto soccorso, Henry era stato visitato e non aveva niente di serio a parte qualche abrasione superficiale che sarebbe guarita in pochi giorni.
Ora stavano aspettando per avere notizie della ragazza.
Emma aveva avvertito Regina dell'accaduto e la donna si era precipitata al pronto soccorso, arrivò correndo, per quanto i suoi tacchi le permettevano e forse per la prima volta in vita sua si malediva per il suo abbigliamento.
Quando vide Henry lo abbracciò, baciandolo sulla testa.

“ Stai bene tesoro?”

Chiese preoccupata.

“ Si, sto bene mamma”

“ Ma cosa è successo?”

Emma al telefono le aveva solo detto che c'era stato un piccolo incidente , niente di grave ma che Henry doveva essere visitato al pronto soccorso.
Non voleva farla agitare più del dovuto.

Il ragazzo, alla domanda della madre abbassò lo sguardo sentendosi colpevole dell'accaduto.

“ Mi dispiace mamma, è colpa mia, ho attraversato senza guardare e...”

Non riuscì a finire la frase, le lacrime gli impedivano di continuare.
Intervenne Emma.

“ Mi ha vista e per venirmi a salutare ha attraversato la strada senza guardare, un'auto è sopraggiunta e li ha investiti”

“ COSA? CHI E' STATO? IO LO UCCIDO!”

“ Non so chi era alla guida, non sono riuscita a vederlo”

“ CHE RAZZA DI SCERIFFO E' SE NON RIESCE NEANCHE A PRENDERE UN NUMERO DI TARGA?”

Emma chinò la testa amareggiata, allontanandosi dal gruppetto, già che razza di sceriffo era se non riusciva a proteggere neanche suo figlio.
A quel punto intervenne Ruby che fino a quel momento se ne era stata in disparte.

“ Ehi! Un attimo, non la può accusare così”

“ Lei stia al suo posto cameriera”

“ No, non sto al mio posto, Emma ha visto investire suo figlio, in quel momento non era più lo sceriffo era una madre disperata, LEI signor sindaco come avrebbe reagito? Avrebbe preso la targa o sarebbe corsa da Henry?”

A quelle parole Regina realizzò che in effetti la ragazza non aveva tutti i torti, anche lei sarebbe corsa da Henry senza badare a nient'altro.
Guardo Emma che si era isolata.

“ Aspetta qui Henry”

Si avvicinò ad Emma.

“ Miss Swan”

La ragazza non rispose.
Si avvicinò ancora toccandole il braccio per farla voltare.

“ Mi scusi Miss Swan, ma ho avuto davvero molta paura per Henry”

“ No, hai ragione Regina dovevo vedere chi era alla guida, o prendere la targa o non so fare almeno qualcosa... è vero sono un pessimo sceriffo...e una pessima madre”

Emma iniziava ad agitarsi e i suoi occhi ad inumidirsi, la tensione del momento iniziava a dare i suoi frutti.

Regina le mise le mani sulle spalle, gesto inusuale per lei ma in quel momento sentì di doverlo fare.

“ No miss Swan, non è vero che è un pessimo sceriffo e men che meno una pessima madre, ha fatto quello che avrebbe fatto chiunque altro, è corsa da suo figlio”

“ Nostro”

“ Nostro cosa?”

“ Figlio, Regina, Henry è NOSTRO figlio”

A Regina si strinse il cuore.

“ Nostro figlio, che sta bene per fortuna”

Emma annuì.

“ E comunque ho chiamato David, gli ho spiegato tutto, detto modello e colore dell'auto, adesso sta raccogliendo le testimonianze e tutto il resto”

“ Visto, non è un pessimo sceriffo, mi perdona per quello che le ho detto?”

Ancora una volta annuì alla domanda della mora.

Non era da Regina scusarsi, lei non si scusava mai, ma la bionda riusciva sempre a metterla in situazioni bizzarre.
Tornarono da Henry e Ruby.

“ Ora che ci penso, ha detto LI ha investiti, chi altro è stato investito?”

“ Una ragazza, si è messa tra Henry e l'auto facendogli da scudo”

“ E ora come sta?”

“ Non lo sappiamo, ancora non ci hanno detto niente”

“ Ma chi è?”

“ Si chiama Hope Smith, pare che sia una turista di passaggio”

“ Non è possibile, il confine è incantato, nessuno può entrare”

“ E' quello che pensavo, avevo deciso di tenerla d'occhio, prima che accadesse l'incidente e poi di parlarne con te, Pensi che sia un pericolo? O forse l'incantesimo si è indebolito?”

“ Non saprei dovrei controllare...”

“ Dobbiamo solo aspettare”

Il gruppetto si mise seduto sulle poltroncine della sala d'aspetto, Emma ripensava alla ragazza ritrovandosi poi a fissare Regina, la guardava seduta accanto a Henry, era cambiata davvero tanto, qualche anno prima non si sarebbe mai scusata con lei, si ritrovò a seguire i lineamenti del suo viso, incantata da quegli occhi color ebano profondi e brillanti, la pelle liscia, le labbra rosse come il sangue solcate da quella cicatrice che le rendeva ancora più sexy, a quel pensiero si riscosse.

( Ma cosa pensi Emma, ti è dato di volta il cervello? E' Regina!)

La mora vedendo il movimento dell'altra si girò verso di lei e le sorrise, Emma non poté fare a meno che ricambiare, rimasero immobili in quella posizione per non so quanti minuti, quell'attimo fu interrotto dall'arrivo del Dottor Whale.

“ Dottor Whale come sta la ragazza?”

Tutti si riunirono attorno all'uomo in camice bianco.

“ La ragazza sta bene, visto il contesto dell'incidente, non è in pericolo di vita,  ha riportato un trauma cranico, di media entità, due costole rotte, ed escoriazioni varie su tutto il corpo dovute alla caduta, la terremo in osservazione”

“ Possiamo vederla?”

“ In teoria no, non siete parenti, ma visto che siete voi, vi lasceremo passare ma non ora, per il momento sta riposando, gli sono stati somministrati antidolorifici molto forti”

Essere lo sceriffo e il sindaco, non che la salvatrice e la ex regina cattiva, aveva i suoi vantaggi.

“ E quando potremo”

“ Nel tardo pomeriggio, andate a casa se ci saranno sviluppi vi chiameremo”

“ Grazie Dottore”

L'uomo se ne andò, tornarono tutti alle loro mansioni, fu per tutti un pomeriggio molto lungo, verso le sei Emma e Regina tornarono in ospedale, mentre aspettavano di parlare con il dottore una voce a loro molto familiare le chiamò.

“ Mamme!”

Si voltarono.

“ Henry che ci fai qui?”

Anche il ragazzino era tornato in ospedale, accompagnato da Mary Margaret.

“ Quella ragazza è qui per colpa mia, voglio esserci anche io quando si sveglia, per poterla ringraziare”

In quel momento le due donne erano davvero molto fiere di quel ragazzino che nonostante la giovane età si dimostrava sempre molto maturo.
Il dottore arrivò.

“ Sceriffo, Sig. Sindaco”

Le salutò di nuovo, le due donne risposero al saluto.

“ Come sta la ragazza?”
“ Devo dire che in queste ore ha reagito molto bene, per adesso dorme ancora ma l'effetto dei medicinali dovrebbe finire a breve, se volete potete accomodarvi nella sua stanza nell'attesa che si svegli”

“ Grazie dottore”

Era passata già un'ora da quando Emma e Regina, sedute ai due lati del letto, aspettavano il risveglio della ragazza, Henry invece si era addormentato sulla poltrona in fondo alla stanza, non avevano detto una parola, si limitavano ad osservare il volto della sconosciuta, quella sconosciuta che non aveva esitato un attimo a lanciarsi contro un'auto per salvare il loro bambino.
Fu Regina a rompere il silenzio.

“ Ha detto che era una turista?”

Emma si voltò richiamata alla realtà dalla voce della mora.

“ Si, mi ha detto che sta facendo un giro in moto”

“ Probabilmente è vero, ho controllato, in effetti è successo qualcosa, c'è stato come un abbassamento di tensione nell'incantesimo”

“ Provocato da cosa?”

“ Non so, per scoprirlo mi dovrà dare una mano lei”

Emma annui.
Passarono ancora alcuni minuti di silenzio.

“ Come ha detto che si chiama?”

“ Hope, Hope Smith”

“ Hope...è davvero un bellissimo nome”

“ Già”

La loro conversazione fu interrotta da un movimento proveniente dal letto, la ragazza si stava svegliando, le due si alzarono per avvicinarsi di più.
Piano piano la ragazza aprì gli occhi, mettendo a fuoco la stanza e le due donne, portandosi una mano alla testa.

“ Ma cosa?....cosa è successo?... dove mi trovo?...”


 

   
 
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