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Autore: Jack83    09/10/2017    3 recensioni
8 Anime 8 vite che stanno per essere sconvolte ma qualcuno proverà a evitare ciò
Genere: Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marco osservò l’aereo da trasporto che riposava nell’hangar.
Visto che dovevano andare a nell’Isola di Hokkaido quello era il mezzo più adatto, avrebbe caricato la squadra al completo su un pulmino, poi sull’aereo ed infine di nuovo via terra verso un enorme villa che avrebbero usato come base logistica per il week-end di ricerche.
Ryo avrebbe voluto partire subito ma la spia gli disse che non dovevano dare nell’occhio, quindi meglio attendere il fine settimana per poi andare lì ed investigare meglio.
Lui aveva già fatto una sua scappata là e doveva ammettere che la zona, divenuta metà di decine di scienziati e curiosi, non faceva presagire nulla di buono.
 
Intanto; fuori dalla scuola frequentata da Taruto, Ichigo, Kisshu e Purin, l’alieno più piccolo attendeva l’arrivo degli altri.
Il viso più corrucciato del solito faceva intendere che la mattinata non fosse andata benissimo per lui.
Ogni tanto alzava lo sguardo e lanciava occhiatacce ad altri ragazzi che ridacchiavano appena lo vedevano ma la piantavano nel momento in cui incontravano o sentivano il suo sguardo su di loro.
-Ehi nanetto- il grido di Ichigo lo distolse un momento da i suoi strani pensieri.
-Ehi gattaccia- rispose lui -Sempre in ritardo-
La ragazza rispose solo guardandolo male a come l’aveva chiamata -Sono in anticipo mio caro-
La mew rosa notò qualcosa nei suoi occhi -Ehi tutto bene? Non hai mica litigato con Purin spero?-
L’alieno scosse solamente la testa -No, io e la scimietta non abbiamo litigato solo che non sopporto le gatte morte e non sei te questa gatta morta.-
Ichigo sbatte le palpebre -Cosa intendi?-
-Bah, oggi una ragazzina di nome Ai ha cominciato a strusciarsi contro di me facendomi in sacco di moine e chiedendomi come facessi a stare con una ragazza strana come Purin-
-E te che hai fatto?- chiese leggermente irritata la rossa
-Io le ho detto che Purin non era strana e che lei era solamente una tipa brutta come uno scorfano-
Ichigo rise -Immagino già la sua faccia-
-Purin è arrivata in quel momento, Ai ha provato a dire che l’avevo lasciata per mettermi con lei ma la mia scimietta le ha risposto “ho sentito cosa ti ha detto vecchia ciabatta”-
La rossa rimase a bocca aperta per l’uscita della sua amica -Di solito Purin è molto più tranquilla-
-Già- fece l’altro -a questo punto questa tizia a preso e se ne andata indignata ma Purin è rimasta tutto il giorno imbronciata.-
-Forse a causa del tuo incontro- Ichigo incrociò le braccia al petto e guardò male l’edificio scolastico.
-Non credo vecchiaccia, era già irritata da stamattina.-
-Indagheremo nanetto, indagheremo-
 
Kisshu aveva dovuto fermarsi per raccogliere del materiale per una ricerca che gli era stata assegnata come compito a casa.
Cosa che l’aveva irritato non poco visto che una parte dei prof lo continuava a prendere di punta.
Come se, visto che erano l’ultimo arrivato e con un carattere un po’ ribelle, doveva essere messo alla prova.
Si stava avviando verso l’uscita quando notò che alle sue spalle stava arrivando di gran passo una zazzera bionda che lui conosceva bene.
-Ehi scimietta tutto bene? Ti accompagno da Taru-Taru così sei meno sola-
Lei guardò male l’alieno -No, meglio che facciamo la strada in maniera separata perché non voglio alimentare idiozie sul mio conto-
Lui alzò un sopracciglio -Cosa succede Purin? Tutto bene?-
Lei si fermò si guardò intorno e poi sospirò.
-E da un paio di giorni che mi arrivano strani messaggi sul telefono, prima gli ignoravo e basta ma stanno continuando e la cosa mi sta dando veramente fastidio.-
Il verde guardò la ragazzina con fare interrogativo -Che genere di messaggi?-
-Il genere di messaggi che tu avresti mandato a Ichigo cinque anni fa- Fu l’eloquente risposta della bionda.
Kisshu spalancò la bocca -Se quel nanetto ti ha…-
Purin lo bloccò prima che finisse la frase -No, non è Taru Taru a mandarmi certi messaggi ma altre persone che non conosco.-
-Meno male cioè nel senso che almeno il mio fratellino non è così idiota- fece l’alieno -Comunque sarebbe meglio indagare, non penso che tu sia il tipo di persona che da in giro il numero di cellulare al primo che capita.-
La ragazza annui -Dopo voglio parlarne con Pei, Ryo e Keii Onii-chan, forse loro potranno darmi una mano.-
Il verde annui -Si, quei tre cervelloni sono i più adatti a darti una mano ma credo che anche la nostra spia possa aiutarti.-
-Già- fece lei -Quel tipo potrebbe scoprire chi mi ha fatto questo scherzo di pessimo gusto.-
Detto ciò i due si divisero per arrivare poi insieme al cancello dove Ichigo e Taruto erano in attesa che arrivassero.
Quando lì videro arrivare Ichigo guardò pensierosa Purin
-Tutto bene?-  Chiese lei alla bionda che annui in risposta
-Tranquilla Ichigo One-Chan- fece lei osservando per un attimo un preoccupato Taruto -Dopo ti spiegherò tutto-
La ragazza più grande lanciò uno sguardo a Kisshu che fece cenno di non insistere.
Fu il momento di Kisshu però di notare che il fratello era decisamente pensieroso.
-Taruto non mi diventare come quel musone di Pei- fece lui per stuzzicarlo.
L’altro lo guardò malamente -Di sicuro non voglio diventare come te che viene considerato uno che va dietro a tutte le sottane di questo mondo.-
Il verde alzo solamente un sopracciglio -Cos’è successo?-
-Solamente che c’è qualcuno che cerca di mettersi fra il nanetto e Purin facendo la poco di buono- Ichigo rispose per il castano.
-Già, Ai si è attaccata a Taru Taru è straparlava che mi aveva lasciato per lei ma io mi fido di lui-
Spiego Purin all’alieno più grande che aggrottò la fronte pensieroso.
-Non voglio pensarci più, questa storia mi imbarazza troppo- Proruppe alla fine Taruto che aveva un colorito più roseo del solito.
-Beh almeno hai successo fra le donne- rispose sorridendo Kisshu.
-Preferisco avere successo con una sola ragazza.- detto questo prese la mano di Purin e l’alzò al cielo.
-Se per questo anche io- detto ciò Kisshu diede un leggero bacio sulla guancia di Ichigo che però lo guardava male.
-Ti sei salvato all’ultimo lo sai?- Fece lei
-Lo so- rispose l’altro donandogli uno dei suoi sorrisini.
Taruto sbuffò nel vedere quelle smancerie da parte del fratello.
-E’ meglio muoversi- disse lui -Se non vogliamo sentire quell’oca di Minto starnazzarci contro che siamo in ritardo oppure il biondino-
Dopo di che si appartarono e sparirono grazie al teletrasporto.
Arrivarono giusto in tempo, comparendo proprio nel corridoio che portava allo spogliatoio e proprio quando Minto stava uscendo da lì.
Lei alzò un sopracciglio, incredula del fatto che fossero arrivati per l’ennesima volta in orario.
-Ormai devo farci l’abitudine- constato la ragazza -Non è che siete diventate delle aliene?-
-Ma che cavolo dici!?- Ichigo e Purin si risentirono, come ovvio, alla battuta della ragazza mentre Taruto sbuffò invece Kisshu ridacchio -Cos’è sei invidiosa di noi?-
Minto per tutta risposta guardò male l’alieno -No, non vorrei mai quelle orecchie giganti-
Dettò ciò superò i quattro e si avviò verso la sala.
A quel punto l’alieno castano guardò le due mew mew e disse -Ma è sempre così irritante quella lì-
Le due sospirarono e annuirono -Sì, è fatta così-
 
Marco era chino sui suoi fogli, ormai la gente non faceva più caso a lui e al fatto che avesse preso uno dei tavoli del cafè come un suo ufficio personale, inoltre teneva pochissimo spazio visto che teneva tutto in maniera molto ben ordinata su di esso, così da non occuparlo in maniera completa e permettendo; a chi  aveva il coraggio di chiederlo, di far sedere altri avventori.
Fino ad allora nessuno aveva avuto questo coraggio ma quel pomeriggio qualcuno lo fece.
La spia era china sul suo computer a scrivere chissà cosa quando una voce fredda richiamò la sua attenzione
-Posso sedermi?- Lui alzò semplicemente gli occhi e vide che era Pie e che aveva sottobraccio una pila di foglio.
Il castano teorizzo che fossero dei compiti in classe e fece cenno all’alieno di sedersi.
L’altro annui, si sedette e spiegò i fogli cominciando poi a correggerli.
-Giornata dura?- Chiese il castano senza staccare lo sguardo dal computer.
Pie alzò solamente un sopracciglio ma anche lui non scostò lo sguardo dai fogli.
-In parte- ammise lui -diciamo che poteva andare meglio-
In quel momento arrivò Zakuro che sbatte il vassoio con il The di Marco.
-Ecco a lei- Fece lei freddamente.
Il servito fece un gesto con la testa per ringraziare -Potresti portare una tazza di The verde anche per Pei, per piacere?-
La ragazza annuì e si diresse verso la cucina.
-Zakuro non è il massimo come cameriera- notò Pei
Marco sorrise -Se vogliamo dirla tutta qui l’unica persona che sa fare la cameriera sembra che sia Ichigo-
L’alieno annui -Già- in quel momento sentirono il rumore di stoviglie rotte e una voce che chiedeva a ripetizione scusa
-Retasu non è molto coordinata- constato il viola con fare dolce e la spia annui sorridendo.
-Purin stai attenta!- A quel punto i due si voltarono verso Ichigo e la ragazza in questione, che stava portando dei piatti stando in equilibrio precario un monopattino.
-Purin è più adatta ad un circo- Stavolta fu Marco a notare le stranezze di quel locale.
-Già- fece l’altro alzando semplicemente un labbro.
-Ma il massimo è Minto…- i due si voltarono verso un tavolo dove videro la ragazza che beveva tranquillamente un the -che non fa quasi niente- Pei terminò il pensiero del castano.
-Bisogna però dire una cosa- fece la spia -I tuoi fratelli stanno dando una bella mano a Ichigo.-
Il viola si girò verso di loro e lì vide che stavano lavorando bene, più Kisshu che Taruto.
-Taruto mi sembra un po’ tirato ma non fa pura come Zakuro mentre Kisshu sembra a suo agio-
Pei confermò l’idea che aveva Marco che però notò qualcosa in Pei.
-Scusa ma sembri più serio del solito, c’è qualcosa che non va?-
L’alieno si girò verso il suo interlocutore -Le donne umane sono strane.-
Marco alzò la sua tazza per prenderne un sorso, lo guardò e poi chiese -Perché?-
-Tre ragazze oggi mi hanno abbordato-
In quel momento Zakuro arrivò con la tazza per Pei -Che ragazze?- fece lei.
Il viola guardò la ragazza scrutandola seriamente -Tre ragazze- cominciò a spiegare lui -Una bionda, una mora e una castana, non molto alte e decisamente maleducate-
Marco reputo la descrizione fatta da Pie troppo generica mentre Zakuro sembrò capire a chi si riferisse.
-Forse si tratta di vecchie conoscenze di Retasu- spiegò lei -qualche giorno fa ci ha spiegato che tre sue ex amiche hanno cercato di estorcergli informazioni su di te Pei.-
-Lei ha detto qualcosa?- Chiese lui
-No, ma ci ha detto che ha trovato stranamente il coraggio per mandarle a stendere.-
Pei sorrise a quella notizia mentre Marco sembrò pensieroso ma scosse la testa dicendosi che Retasu voleva rimarcare il suo territorio.
 
Era quasi giunta l’ora di chiudere e anche il castano stava ritirando il suo materiale quando Ryo, Pei e Keiichiro si avvicinarono a lui assieme a Purin.
I tre sembravano abbastanza nervosi mentre la ragazzina imbarazzata.
La spia gli osservò preoccupato -Cosa c’è?-
Ryo fece un cenno a Purin e lei porse il cellulare a Marco.
Lui lo prese e notò che era aperto sulla cartella dei messaggi.
-Scusa cosa dovrei farci?-
La biondina allora prese un respiro -Apri il primo messaggio-
Il castano fece una smorfia e lo aprì, lo lesse una volta poi due.
Passò al messaggio seguente, lo lesse e tutti notarono che si stava irritando.
Prese a scorrere velocemente tutti gli altri messaggi; notò che alcuni erano mandati da mittenti privati, dunque senza che il numero fosse visibile, mentre altri il numero era ben visibile.
-Di idioti ne è pieno il mondo- commento ad un certo punto Marco -Scommetto che vogliate che becchi chi ha mandato questi messaggi e chi ha cominciato tutto ciò.-
-Se per te non è di troppo disturbo- fece serio l’americano
-Sarà un piacere mettere alla berlina certi… maiali- Fu la risposta della spia
-Io preferirei fulminarli, mi fanno ribrezzo certi esseri- Pei sembrava leggermente accaldato
Purin invece guardò con una certa tristezza l’alieno, come ha dirgli non mettersi nei guai.
-Sappiamo dove probabilmente hanno preso il numero di Purin-Chan ma i nostri computer stanno  lavorando al problema di Hokkaido quindi siamo fregati.-
Spiegò Keiichiro.
La spia sospirò poi fece un sorriso leggermente diabolico -Datemi un paio d’ore- fece lui -Scoprirò sia chi ha mandato questi messaggi sia chi ha cominciato il tutto.-
 
Marco si mise subito al lavoro ed i ragazzi decisero di aspettare i suoi risultati dunque fecerò lì i loro compiti.
Quando però, passate le dieci, sembrava che le cose rischiavano di protrarsi Purin decise di andare a casa.
Ad accompagnarla, come sempre da quando era tornato sulla Terra, c’era Taruto.
Di solito percorrevano la strada chiacchierando, o meglio con la bionda che sommergeva di parole l’alieno e con lui ce rispondeva a grugniti e battutine.
Ma quella sera sembrava che il castano fosse più serio del solito o meglio meno vitale.
-Cosa c’è Taru-Taru?- Chiese alla fine lei, stanca dell’insolito silenzio del fidanzato.
L’altro sbuffo e poi la guardò con serietà -Dove dirmelo che ti arrivavano quei messaggi-
Esclamò con gravità
La più giovane delle mew si fece piccola -Non volevo farti preoccupare e non volevo che litigassimo per una cosa del genere- cercò di spiegare lei.
Taruto si guardò attorno e l’abbracciò -Non voglio litigare ma è una cosa che dovevi dirmi-
-Lo so- rispose lei -Ma non volevo farti preoccupare e non volevo che partissi in quarta per andare a picchiare qualcuno-
Il castano sospirò -Ma comunque mi hai fatto preoccupare e per andare a picchiare qualcuno.. beh ho paura che tra il biondino e Pei non riuscirei a farlo.-
Purin rise -Ti bloccherebbero in qualche modo?- l’alieno annui facendo un sorriso sgembo.
A quel punto sentirono una voce femminile sopra di loro.
-Che patetica visione- Eye era appollaiata sopra un lampione mentre Ringu galleggiava vicino a lei sorridendo in maniera pericolosa.
-Cosa volete vo due?- Chiese Taruto minacciosamente
-Noi?- Rispose l’alieno più anziano -Divertirci a farvi fuori-
-Vedremo- fu la contro risposta di Purin che non perse tempo e si trasformò mentre Taruto si tolse le medagli e riacquisì le sue sembianze.
 
Intanto al cafè Marco aveva terminato le sue indagini: scoprendo chi aveva inviato i messaggi, chi aveva cominciato il tutto, facendo in modo che chi provasse a mandare nuovi messaggi idioti a Purin si ritrovasse nella merda, oltre a chi li aveva già mandati e a chi aveva iniziato il tutto ovviamente.
Quando scattarono tutta una serie di sirene.
-Cosa cavolo…?-
-Sembra che i nostri amici ci vogliano dare un preavviso- Fece con sarcasmo Ryo che lanciò uno sguardo poi a Keiichiro che però sbiancò
-Taruto e Purin sono in pericolo!- Esclamò e si girò verso di loro.
Intanto Pei, Kisshu, Zakuro e Minto erano entrati nel locale e videro cosa stava sul monitor.
Pei guardò la Mew lupo che con un cenno di intesa capì cosa stesse per dire il più anziano degli alieni -Io e Zakuro andremo a prendere Retasu, Kisshu tu vai con Minto da Ichigo.-
La mew azzurra guardò indignata prima Pei e poi il mezzano -Se provi ad alzare le mani giuro che…-
Non riusci a finire la frase perché scomparve.
La spia guardò i due scienziati, il suo sguardo diceva tutto -Tipa decisamente interessante-
E prima che i due potessero rispondere anche lui partì.
 
-Ti spacco la faccia- la frase la fini di fronte ad una allibita Ichigo che, preavvertita da Ryo tramite il medaglione, gli stava aspettando.
-Cosa è successo?- Chiese lei -Niente Koneko-chan- rispose Kisshu -Solo che l’uccellino qui pensa che io sia molto più masochista di quanto non lo sia già-
-Conosci il significato di quella parola?- Chiese beffarda Minto
Il verde  sbuffo -fin troppo bene- quindi prese la mano di una attonita Ichigo e si teletrasporto via.
 
Purin e Taruto nel frattempo avevano dato battaglia, non stavano lasciando spazio ai loro avversari per creare chimeri perché ogni volta che ci provavano venivano colpiti dalle loro armi oppure dalle tecniche di Kung Fu della ragazza.
I due nemici si chiedevano come potevano i due ragazzi essere così affiatati, in loro notavano una strana luce negli occhi, una luce quasi diabolica.
Provarono anche con le loro armi ma anche con quelle non riuscivano a fare molto, erano costantemente sotto tiro e non riuscivano a lanciare i loro attacchi speciali.
Finché non arrivò il resto della squadra.
-Alla buon ora- disse Taruto che lì raggiunse assieme a Purin -Lì abbiamo messi sotto fino adesso- disse lei festante.
-Siete stati solo fortunati- Grido Eye -Vai Ringu-
A quel punto il ragazzo, decisamente malmesso come la ragazza, tiro fuori un parassita ed un verme e lì unì.
-Vediamo se vi piace questo chimero- detto ciò si precipitò verso la sua compagna e sparì.
Il mostro che si creò era un verme gigante con dei spuntoni, si era creata una bocca simile a quello di un uccello ma con tre becchi invece che due e; appena esso lo aprì che per emettere un grido stridulo, da cui spuntarono tre lingue che ricordavano dei serpenti.
Questa specie di verme provò subito ad attaccare le mew mew ma prima che potesse farlo Purin lanciò il suo attacco che lo immobilizzò ma qualcosa accadde.
Dall’interno del flan si scaturirono delle scariche elettriche che stordirono il mostro.
-Beh allora è il mio turno- fece Ichigo pronta ad attaccare ma Taruto lanciò il suo attacco prima che lei potesse fare lo stesso.
Dall’arma di Taruto si sprigionò una strana nuvola che trapasso il chimero finendolo.
A Mash non resto che prendere in consegna il parassita e al resto della squadra il solo essere spettatori della vittoria dei due più piccoli.
-A quanto sembra…- Fece Zakuro a bocca paerta.
-Siamo stati battuti dai due nanetti- finì Minto per lei.
Purin stava letteralmente saltando di gioia e abbracciò Ichigo -Hai visto one-chan! Io e Taru Taru abbiamo battuto da soli quel mostriciattolo-
-Abbiamo visto- fece ancora incredula la ragazza
-Beh piccoletto- fece Kisshu dandogli una pacca sulla spalla -Sei stato bravo-
L’altro lo guardò male e si massaggiò la spalla -Cavolo Kisshu mi stavi per far male-
L’altro rise per tutta risposta.
Retasu guardò con preoccupazione i due più piccoli -Hai una brutta sensazione Mew Retasu?-
La ragazza si voltò verso Pei ed annui -Tu no?- Chiese lei
L’altro non rispose ma lo sguardo diceva tutto.  
 
 
Marco aveva deciso di rimanere in disparte, dopo che aveva visto come si   stava evolvendo la situazione ma qualcosa si diceva non quadrava.
I ragazzi sembravano aver vinto con troppa facilità.
 
-Siete due cretini- Fu la voce che i due sentirono da parte di una delle ombre che li comandavano.
-Signori noi- fecero i due decisamente abbattuti.
-Siete stati fortunati, dovete pensare solo al piano originario e non fare azioni a sorpresa.-
I due annuirono avviliti pensavano che attaccando i due più piccoli avrebbero avuto gioco facile ma non era stato così e adesso si dovevano leccare le ferie.
   
 
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