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Autore: ScandalousLaRabiosa    09/10/2017    2 recensioni
Dicembre 2015: i BTS sono scomparsi.
Sono scomparsi perché lavoravano troppo e perché erano visibilmente a pezzi.
Nessuno avrebbe fatto niente per aiutarli per l'ennesima volta e i BTS avrebbero continuato a seguire queste sfiancanti schedule senza possibilità di opporsi.
Ed è proprio per questo che "loro" hanno deciso di muoversi.
I Bangtan avevano bisogno di evadere da questa gabbia.
E "loro" hanno dato una mano a farlo.
***
Ispirata all'MV "View" degli SHINee.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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3.
 

Un raggio di sole si infilò prepotentemente in una feritoia creata dalle due pesanti tende scure accostate e si andò a posare sulla sua faccia.

Namjoon storse il naso e provò a rigirarsi nel letto, ma quel raggio si rivelò essere più caldo del previsto e, anche se girato, riusciva a sentire il suo calore insopportabile sulla pelle.

Socchiuse gli occhi nella penombra della camera in cui era: molto ordinata, semplice, poche foto affisse al muro e i mobili praticamente spogli di averi affettivi. L'altro lato del letto matrimoniale in cui stava dormendo era sfatto e vuoto. Seokjin si doveva essere già alzato.

La sveglia elettronica sul comodino segnava le 11:30. Il sole era già arrivato all'altro lato della villa. E aveva senso che Seokjin fosse già in piedi.

Si passò una mano sul viso e sospirò: non aveva provato quel senso di smarrimento provato le prime mattine nello svegliarsi in quella stanza. Gli era già diventata familiare.

-Cinque giorni...- disse a sé stesso con voce impastata mentre si metteva a sedere.

Si, erano già passati cinque giorni.

Inaspettatamente, le ragazze avevano tenuto fede alla loro promessa e li avevano lasciati girare liberamente per cinque giorni senza rivolgere loro la parola o disturbarli, se non per loro esplicita richiesta.

Ed era stato impressionante constatare come più il tempo passasse e più quell'isola si rivelasse essere piena di meraviglie.

La prima giornata l'avevano passata sulla spiaggia davanti alla villa. Cronometrando, probabilmente sarebbe saltato fuori che fuori dall'acqua avevano passato solo pochi minuti, dato che erano rimasti lì a nuotare, tuffarsi, giocare finché il sole non si era abbassato a baciare il mare all'orizzonte.

Erano andati a fare la doccia prima di cena e si erano sentiti molto stanchi, ma era da tanto che non si sentivano così soddisfatti e leggeri nell'esserlo.

Era stato mentre mangiavano un ottimo piatto pieno di frutti di mare cucinato da Nari che Seokjin aveva acconsentito a prolungare per un altro pò la loro permanenza lì. Si era ricreduto in fretta sulle intenzioni di quelle ragazze. O meglio, si stava godendo troppo quel posto per volersene andare subito.

-Chissà quante altre cose ci sono su quest'isola...- aveva commentato una volta finito di mangiare.

La curiosità, effettivamente, era venuta a tutti loro. Del resto, andando per logica, ci avevano fatto atterrare un aereo lì, quindi doveva essere un posto più vasto di quanto pensassero.

Tuttavia, essendo che avevano ancora quattro giorni a disposizione da passare indisturbati, avevano deciso di passare un'altra giornata lì in spiaggia e di fare tutto con calma. Erano abituati a dover fare sempre tutto di fretta e con delle scadenze, ma quello si era rivelato non essere il loro caso.

Il secondo giorno, Yoongi era rimasto per la maggior parte del tempo sotto all'ombrellone a dormire.

E Jimin aveva scoperto che, sotto la scala in salotto, vi era una porta scorrevole vetrata che portava in un'altra parte della casa, nella quale vi era un corridoio su cui si affacciavano diverse porte e che concludeva in un ampio spazio, grande quanto il salotto, affacciato sulle ampie vetrate che mostravano l'altro lato dell'isola in tutto il suo splendore. Solo che quello spiazzo non era un salotto, ma una sorta di palestra, piena di attrezzi, macchinari, uno stereo per la musica e tappetini. Da quel lato della casa, in lontananza, era possibile vedere un piccolo molo dove due motoscafi bianchi stavano placidamente attraccati. Quanto erano ricche le loro rapitrici^

Esse quel giorno non erano state molto presenti: avevano sentito Hyena dire che doveva vedersi con qualcuno ed era sparita dall'altro lato della casa a prendere uno dei motoscafi sopracitati, Hyejin si era sistemata con un libro in veranda e ogni tanto li aveva osservati, per poi arrossire tutte le volte che l'avevano beccata. Nari e Woori avevano preso il karavan al limitare della spiaggia ed erano sparite all'interno della vegetazione.

Quello aveva incrementato ulteriormente la loro curiosità. Cosa c'era su quell'isola oltre a quell'angolo? C'erano altre persone? Non era un'isola ma una penisola in realtà? Dove finiva il luogo in cui erano "prigionieri"?

Il giorno seguente così, quasi fossero stati dei bambini che volevano andare in un posto senza farlo scoprire ai genitori, Hoseok, Jimin, Taehyung e Jungkook avevano deciso di alzarsi di buon ora e perlustrare l'isola.

Yoongi non si era voluto alzare perché aveva preferito dormire e a Namjoon e a Seokjin avevano preferito non dire niente perché non erano certi su quanto avrebbero approvato la loro decisione dell'andare in un luogo sconosciuto di cui non conoscevano nulla.

Namjoon si era trovato sorpreso nel sapere che Jimin e Jungkook fossero andati assieme: recentemente quei due avevano litigato e Jungkook non amava stare troppo assieme a Jimin perché gli sembrava di stargli troppo addosso, già che quest'ultimo era molto arrabbiato con lui.

Il problema era stato che, non vedendoli né in spiaggia, né in casa per diverse ore prolungate, avevano finito con il preoccuparsi molto e avevano chiesto l'aiuto delle ragazze per ritrovarli. E anche loro avevano finito con l'agitarsi. Perdere degli idols in casa propria non doveva essere stato il massimo.

In realtà ritrovarli era stato più facile del previsto: Hoseok aveva avuto un attacco di panico e aveva iniziato a urlare nel mezzo della foresta, con Taehyung che cercava di calmarlo, Jimin che urlava per un pò d'aiuto e Jungjook che si guardava intorno con fare spaesato.

Le ragazze si erano arrabbiate molto con loro, Woori aveva detto loro di non andare in giro per l'isola senza di loro perché sarebbe potuto diventare molto pericolosa e Nari aveva urlato loro diverse cose nel tragitto del ritorno. Jungkook era diventato paonazzo per l'imbarazzo e Taehyung non aveva smesso di scusarsi nemmeno per un secondo.

Era ufficiale il fatto che Nari gli mettesse parecchia soggezione.

Dopo essersi sorbiti la ramanzina anche da Namjoon e Seokjin, i ragazzi avevano spiegato loro cosa avevano scoperto riguardo il posto in cui si trovavano al momento: prima di tutto, si trovavano proprio su un'isola. Ci era voluta mezza giornata, ma alla fine erano riusciti a percorrere tutta la spiaggia dell'isola fino a ritornare dalla villa. E avevano scoperto che per la maggior parte il terreno era coperto da fitta vegetazione che rendeva difficile orientarsi. E dovevano esserci diversi animali ad abitare le foreste, perché ogni tanto avevano sentito dei versi sconosciuti che li avevano fatti agitare e basta. Erano sicuri di non aver visto tutto quello che c'era sull'isola, ma avevano capito che si trovavano su un posto più ampio di quanto avessero immaginato inizialmente.

Il quarto giorno, invece, era stato quello più teso, perché a tutti erano venuti dei dubbi sul perché Woori e le sue amiche si fossero arrabbiate così tanto quando avevano percorso la foresta: stavano nascondendo qualcosa? Non piaceva loro averli persi di vista e in realtà ci tenevano a tenerli stretti a loro più di quanto volessero dare a vedere? Erano finiti in un programma stile Battle Royale? L'ultima opzione era improbabile...ma anche l'essere portati a Cuba dal nulla lo era. Quindi...

Così avevano confabulato tutto il giorno a riguardo e anche i più scettici avevano finito con il farsi influenzare da tutti quei dubbi, cercando una qualche azione sospetta in quelle delle loro rapitrici. L'unica un pò più sospetta era Hyejin, che li osservava di sottecchi ogni tanto.

Alla fine, a cena, quando Hyena aveva chiesto loro se qualcuno volesse il bis, Hoseok era esploso.

-Perché non volete che giriamo per l'isola all'infuori di questa spiaggia?- aveva chiesto con voce più acuta del solito.

Hyena aveva aggrottato la fronte:- Come?

-Vi siete arrabbiate tanto quando ci avete ritrovato. E' stato sospetto.

Yoongi si era schiaffato una mano in faccia con fare sconsolato.

Nari aveva inarcato le sopracciglia:- E' stato sospetto il fatto che ci fossimo arrabbiate tanto perché pensavamo che aveste cercato di andarvene dall'isola da soli quando vi avevamo chiesto esplicitamente di non farlo?

Hoseok si era trovato molto in difficoltà per quella risposta e Seokjin gli aveva chiesto di sedersi di nuovo.

Woori aveva sospirato pesantemente:- L'isola non è del tutto bonificata volontariamente, per dare un effetto più naturale al posto. Ciò però comporta che vi siano diversi animali ad abitarla. A parte per un paio di sentieri costruiti da noi per spostarci con il karavan, non vi sono strade o indicazioni che possano far capire dove andare. Perdersi può essere quindi molto pericoloso.

-E vi assicuriamo che aver fatto tanta fatica per portarvi fin qui non è stato certo per uccidervi.- Hyena aveva fatto spallucce- Quindi ci piacerebbe evitare che voi incappaste in qualcosa che possa farvi male.

Il discorso non aveva fatto una piega. Visto ciò che avevano sentito nella foresta, non ci era voluto molto per prenderle in parola sulle bestie che abitavano le foreste.

Era calato un silenzio molto teso.

-Nel caso voleste visitare l'isola e altri posti all'infuori della baia, potete chiederci di portarvi a fare un giro...- aveva detto Hyejin con un filo di voce e Hyena aveva concordato.

Quella sera erano andati tutti a dormire abbastanza presto, forse perché avevano avuto da riflettere sulla discussione e da realizzare ancora come fossero segregati su quell'isola in un modo che nemmeno loro riuscivano a comprendere così bene.

Namjoon sospirò nuovamente mentre si infilava la t-shirt con cui era arrivato lì.

Quello era l'ultimo giorno di prova lì. Adesso dovevano decidere cosa fare.


 

La scalinata che collegava il pianoterra al secondo era composta da tutta una serie di parallelepipedi marmorei conficcati nel muro diagonalmente. Non vi erano ringhiere e tra un gradino e l'altro vi era il vuoto.

Namjoon era rimasto molto sorpreso di quella scelta, sicuramente era originale e si abbinava molto bene con il resto dell'arredamento. E poi comprendeva il perché avessero optato per quella scalinata senza alcuna sicurezza: scendendo al piano di sotto, era possibile avere la visione di tutto il salotto e di una buona porzione di cucina. E vista la bellezza di quella villa, con tanto di ampie vetrate che davano sulla spiaggia tropicale, lo spettacolo presentato aveva dell'incredibile. Non avrebbe mai pensato che potesse esistere un posto bello come quello.

Il grande televisore al plasma era acceso e sullo schermo Vegeth SSJ era intento a scontrarsi violentemente con Broly SSJ2 nella Camera Dello Spirito e Del Tempo. Sull'enorme divano bianco, Jungkook era in piedi, con le ginocchia tanto piegate da farlo rimanere a pochi centimetri con il posteriore sollevato dal cuscino, concentratissimo. Era troppo teso per stare seduto ma non voleva dare così tanta importanza alla sfida da alzarsi completamente in piedi. Tipico.

Al suo fianco, Hyejin era tranquillamente seduta e muoveva velocemente le dita sul joystick, quasi le mani fossero autonome rispetto al resto del corpo. Un sorrisetto era dipinto sulle sue labbra e il suo sguardo era sereno.

A circondare i due sfidanti vi erano dal lato di Jungkook Taehyung e Hoseok, intenti a incitare il maknae a farcela e a stracciare l'avversaria, disturbando tutta la quiete del posto. Dal lato di Hyejin, invece, Hyena canticchiava canzoni di incorraggiamento , molto più tranquilla, quasi sapesse già che l'amica avrebbe vinto.

Dopo tutta una serie di attacchi concatenati, Broly lanciò una semplice onda di energia contro Vegeth e sullo schermo comparve la grande scritta in rosso che segnava la fine dello scontro.

Taehyung, Hoseok e Jungkook si lasciarono cadere sul divano con versi affranti e drammatici, più diverse imprecazioni. Hyena invece saltò in piedi esultando e poi abbracciò una timida seppur contenta Hyejin.

-Non vale!- sbottò Taehyung.

-Perché, scusa? Hyejinnie l'ha stracciato onestamente!- gli fece notare Hyena con la soddisfazione negli occhi.

-Non è vero! Ci deve essere qualche trucco sotto!- Hoseok spalancò la bocca- Avete manomesso uno dei joystick!

Hyejin si strinse nelle spalle:- E' solo che, essendo sempre su quest'isola, siamo abituate a fare alcune cose spesso e Dragon Ball Budokai Tenkaichi ci piace molto...

-Hyejin! Così fai sembrare che ci annoiamo su quest'isola!- la redarguì Hyena con le braccia incrociate al petto- Il nostro segreto è un altro.

I tre ragazzi si rimisero a sedere dritti, incuriositi dalle parole della ragazza.

-Allora c'è qualcosa sotto!- la accusò Taehyung.

-Certo che c'è.- l'espressione di Hyena aveva un che di solenne- E il segreto è che ci masturbiamo molto.

-UNNIE!- la voce di Hyejin salì di tre ottave.

I tre ragazzi sul divano strabuzzarono gli occhi. Non dovevano essere sicuri di aver capito bene.

Namjoon soffocò a stento una risata quando passò dietro al divano per andare verso la cucina.

In cucina vi erano Nari, Seokjin e Jimin seduti al tavolo che osservavano la scena in salotto (la sfida di videogiochi aveva fatto così tanto casino da aver coperto la loro presenza al piano terra). La prima stava sorseggiando un caffé con un libro davanti, il secondo doveva aver già finito di fare colazione perché non aveva niente sul tavolo e Jimin stava mangiando una mela, guardando i suoi compagni discutere con Hyena. Woori dava loro le spalle, intenta a cucinare qualcosa ai fornelli.

-S-scusa?- chiese Jungkook con voce strozzata.

Hyena continuò senza perdere sfrontatezza:- Certo. E' per la nostra continua masturbazione: sapete, siamo sempre sole qui e raramente abbiamo compagnia, quindi ci arrangiamo con ciò che abbiamo.- sollevò due dita per evidenziare il concetto- Ormai le nostre dita sono veloci come la luce.

Jimin si strozzò con un morso di mela.

Jungkook deglutì e le sue guance assunsero una tonalità tanto rossa da risultare viola. La mascella di Taehyung si era bloccata a mezz'aria. Hyejin si nascose il viso con le mani. Hoseok non riusciva a smettere di sbattere le palpebre, incredulo.

Nari alzò gli occhi al cielo:- Quanto si diverte a mettere in imbarazzo le persone...

Hyena passò lo sguardo sui ragazzi con le sopracciglia inarcate:- Perché quelle facce sconvolte? Con la vita a ritmo serrato che conducete, volete dirmi che avete sempre il tempo per scopare?

-EH?- fu il turno di Seokjin ad alzare il tono di diverse ottave. Non era molto incline a quel linguaggio.

Hyena alzò gli occhi al cielo:- Suvvia, scommetto che anche voi sappiate bene come masturbarvi.- fece un gesto inequivocabole con la mano- Come noi siamo portate per i videogiochi, scommetto che voi siete portati per sparare con i fucili ad acqua.

Woori ridacchiò e a quell'ultima frase Namjoon non poté fare a meno di scoppiare a ridere. Quella ragazza sapeva il fatto suo.

-Dai, Hyena, smettila di metterli a disagio!- la rimbeccò Woori seppur ridendo. La ragazza mise un piatto davanti a Jimin e ci mise sopra dei pancake caldi direttamente dalla padella.

Il ragazzo era sorpreso:- Grazie, noona, ma ho già fatto colazione.

Woori passò lo sguardo da Jimin alla mela mezza mangiata:- Una mela avvizzita che ci ha messo tre giorni ad arrivare non è una colazione. E' da quando siamo arrivati che non mangi praticamente nulla e sei sempre molto più stanco dei tuoi amici. Devi mangiare di più.

Il suo sguardo era irremovibile ma con una punta di apprensione e Jimin rimase spiazzato da esso.

Ma Woori aveva ragione: era da tanto che Jimin non mangiava più regolarmente, tra stress e diete varie e ciò lo aveva indebolito notevolmente, nonostante lui non volesse ammetterlo.

Forse, quella pausa dal mondo che le ragazze avevano concesso loro avrebbe aiutato Jimin a riprendere un equilibrio alimentare. Era anche per quello che aveva acconsentito a fare quella prova di cinque giorni: sperava che tutti i suoi compagni di gruppo si riprendessero da tutti gli acciacchi e i disturbi provocati dalla loro carriera difficile da gestire.

Jimin abbassò lo sguardo sul piatto per qualche secondo, quasi stesse riflettendo su qualcosa. Poi mollò la mela e prese la forchetta che Woori gli porse.

Lei sorrise, soddisfatta e Namjoon e Seokjin le rivolsero un sorriso grato.

-Fai colazione?- gli chiese Woori.

Namjoon ci pensò su:- Un caffé, per favore. E uno di quei pancake dal bell'aspetto.

La ragazza gli rivolse un sorriso raggiante:- Arrivano subito.

Hyena batté le mani e si sedette al posto di Hyejin:- Su, è il mio turno!

Jungkook sospirò con fare affranto e porse il joystick a Hoseok:- Ti passo il testimone, hyung.

-Ma come posso farcela?- il ragazzo era diventato di punto in bianco scettico sulle proprie capacità.

-Prendi Super C-13!- saltò su Taehyung- E' fortissimo!

Hoseok annuì e selezionò il cyborg.

-Oh, scelta saggia!- concordò Hyena selezionando il proprio personaggio- Oggi mi sento buona, quindi darò la possibilità al tuo C-13 di mostrarsi come imbattibile contro la mia Videl.

-Videl?!- chiesero in stereo Taehyung e Jungkook.

-E' una presa in giro?- chiese Hoseok sospettoso.

Hyena fece spallucce:- Assolutamente no, semplicemente penso che Videl sia troppo sottovalutata e mi piace molto usarla per combattere. E poi, avete bisogno di un pò di autostima per giocare.

-E' da tanto che sono davanti a quel gioco?- volle sapere Namjoon passandosi una mano tra i capelli.

-Prima che arrivassi, io ho fatto solo una partita contro Taehyung.- lo informò Nari senza staccare gli occhi dal suo libro- Quindi no, ci stanno giocando da meno tempo di quel che sembra.

Namjoon aggrottò la fronte:- Giochi alla PlayStation?

Gli occhi severi della ragazza incontrarono i suoi:- Qualcosa in contrario?

Il leader parò le mani avanti in segno di resa:- Assolutamente no, solo che, superficialmente parlando, da una ragazza che legge con devozione un libro sulla filosofia occidentale non te lo aspetteresti.

Le sopracciglia di Nari si sollevarono impercettibilmente:- Come non ti aspetteresti un così acuto spirito d'osservazione da parte del leader di un gruppo musicale che piace a ragazzine la cui fascia d'età varia dagli 11 ai 18 anni.

Namjoon si ritrovò a sorridere per quell'osservazione:- Curioso quante cose si imparino conoscendosi meglio, vero?

Nari sbuffò con un sorriso appena accennato sulle labbra mentre ritornava alla propria lettura.

-MA COME E' POSSIBILE?!

Il grido disperato di Hoseok fece girare tutti i presenti: Videl aveva battuto in pochissimo tempo Super C-13 senza nemmeno farsi infliggere un danno.

Taehyung e Jungkook erano sotto shock. Hyejin applaudiva felice per la sua amica.

-Te l'ho detto che Videl è un personaggio fortemente sottovalutato!- fu l'unica spiegazione che Hyena gli fornì.

-E' tutto inutile, ragazzi, quelle ragazze sono imbattibili! Fossi in voi rinuncerei!- li canzonò Namjoon, sempre più divertito.

Jimin, intanto, aveva spazzolato via dal piatto i pancake di Woori senza lasciarne manco una briciola.

-Posso averne altri, noona?- chiese alla ragazza ai fornelli che assentì con entusiasmo.

-Yoongi dov'è?- chiese Namjoon a Seokjin, accortosi solo in quel momento che l'amico non era presente.

Il ragazzo sospirò:- Dove vuoi che sia? Sta ancora dormendo.

-Giusto, domanda stupida. Non dovremmo svegliarlo, prima che si svegli domani mattina?

-Perché, poverino? Lascialo dormire un altro pò, lo sveglieremo per pranzo.- gli disse Woori mentre gli posava davanti il piatto con due pancake fumanti e una tazza di caffé dall'odore invitante e rivitalizzante.

Non si era accorto di aver fame finché non addentò un boccone. Il sapore era anche meglio dell'aspetto.

Come se fosse stato evocato dalle parole di Namjoon, dal piano superiore arrivò Yoongi con passo trascinato e pesante e una felpa tanto grande (non sua) da arrivare a coprirlo fino alle ginocchia. Namjoon ci avrebbe scommesso tutto l'oro del mondo che sotto non portasse i pantaloni.

Il ragazzo aveva gli occhi praticamente chiusi e arrivò al tavolo della cucina senza andare a sbattere contro il muro probabilmente per fortuna sfacciata.

-'Giorno, Yoongi.- lo salutò allegramente Woori mentre versava altri pancake nel piatto di Jimin.

Il ragazzo bofonchiò qualcosa in risposta mentre si sedeva, poi poggiò le braccia sul piano e ci lasciò cadere la testa sopra.

-Sei andato a dormire dopo cena, come puoi essere così stanco?- questo Namjoon non lo comprendeva nemmeno dopo essere rimasto al fianco di Yoongi dopo diversi anni.

Yoongi mormorò un'altra risposta insensata e Namjoon rinunciò da subito a fare altre domande.

-Uuuuh, pancake!- Hyena irruppe in cucina come una furia e andò da Woori per farsene dare uno- Non sei simpatica a cucinarli dopo che noi abbiamo finito di mangiare!

Woori alzò gli occhi al cielo:- Li ho cucinati per Jimin. Non è colpa mia se sono venuti tanto bene da farli volere a tutti quanti!
Jimin sorrise intenerito, con un lieve rossore sulle guance:- Grazie mille, noona, erano buonissimi.

Hyena prese un pezzo di pancake con la forchetta e lo mangiò:- Hyejin-ah! Vuoi un pò di pancake?

Hyejin spense il televisore e sollevò un pollice per rispondere positivamente.

-Posso farvi una domanda?- chiese all'improvviso Seokjin rivolgendosi alle tre ragazze in cucina.

-Spara.- lo spronò Hyena continuando a mangiare il suo pancake direttamente dalla padella.

-Ieri ci sono stati dei problemi per la faccenda dell'esplorazione non tutelata dell'isola. Essendo che è stata tutta dettata dalla curiosità di visitare questo posto nuovo, ci chiedevamo se, per evitare altri problemi, poteste accompagnarci a visitarla.

-Anche perché noi non abbiamo partecipato alla spedizione clandestina e non abbiamo visto nulla di nuovo.- Yoongi sollevò appena il viso per dire ciò. Doveva tenerci particolarmente a specificarlo.

Woori passò lo sguardo sui ragazzi con fare intenerito:- Mi fa molto piacere sentirvi chiedere una cosa simile e a noi piacerebbe mostrarvi per intero dove viviamo, ma...

Nari chiuse il libro con un movimento secco del polso:- Ma non possiamo.

-Cosa? Perché?- Hoseok strabuzzò gli occhi con fare confuso e la maknae-line gli andò dietro.

-Per un semplice motivo.- continuò Woori- Oggi è il quinto giorno da quando vi abbiamo concesso il periodo di prova per la permanenza su quest'isola.

Yoongi aggrottò la fronte:- Non vedo il nesso con il non poterci mostrare l'isola.

-Beh, caro Mint-boy,- cominciò Hyena- la spiegazione è molto semplice: vi abbiamo portato qui in aereo. E lo abbiamo fatto con un viaggio con partenza dalla Corea Del Sud e arrivo a Cuba. Un viaggetto, come hai detto tu il primo giorno, abbastanza lungo. Che quindi richiede diversi preparativi per volare tutte quelle ore in sicurezza.

-Riconoscerete anche voi che è un pò difficile fare tutti questi controlli e nel contempo farvi anche da guide turistiche qui.- concluse Woori incrociando le braccia al petto ma mantenendo comunque un'espressione serena.

-Aspettate.- Namjoon non era sicuro di star capendo bene- Ci state per caso cacciando da qui?

-Dopo averci rapito?- Yoongi era scettico su questa possibilità.

Woori rise piano e scosse la testa:- No, non vi stiamo assolutamente cacciando. Dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per portarvi qui, non avrebbe senso. Solo che, cosa fare oggi, dipende esclusivamente da voi.

-Cioè?- Taehyung era confuso.

Nari alzò gli occhi al cielo:- E' molto semplice, testa di pigna: volete stare ancora qui o tornare a Seoul? E' questo che dovevate scegliere allo scadere dei cinque giorni di prova.

-Oh...- realizzò Taehyung.

In cucina seguì un lungo attimo di silenzio, rotto solo dal masticare nervoso di Hyejin.

-Quindi...state dicendo che, se decidessimo di andarcene, voi ci riportereste indietro?- Jimin sembrava molto sorpreso da questa possibilità.

-Ma certo! E' stata la prima cosa che abbiamo detto, dovreste imparare a fidarvi di più della gente.- notò Hyena.

Woori guardò velocemente l'orologio affisso alla parete:- Potete pensarci un pò prima di darci la risposta, ma gradirei che fosse entro la fine del pranzo.

I ragazzi si scambiarono tra di loro uno sguardo tra il nervoso e l'incerto.

Namjoon sapeva già cosa voleva fare, ma era sicuro che Hoseok, Taehyung, Jungkook e Jimin si fossero goduti quei giorni senza pensare a cosa sarebbe successo dopo, quasi si trovassero in una vacanza approvata dai manager, dalla casa discografica e che si incastrasse alla perfezione tra le loro schedule.

Ma non era così.

Era una cosa che non avrebbero mai permesso loro. Non era quasi più concessa loro una pausa simile.

Nessuno si era più curato delle loro condizioni fisiche, finché continuavano a esibirsi senza un lamento. Nessuno si era più preoccupato del loro stress, finché continuavano a sfornare successi. Nessuno si era più sprecato a controllare se fossero in salute, finché le fan continuavano a vederli bellissimi.

Erano arrivati al limite di delle bestie da esibire allo zoo.

Non erano quasi più artisti.

Questa era una cosa che aveva avuto modo di mettere bene a fuoco in quei giorni lontano da tutti.

E aveva messo a fuoco anche come in soli cinque giorni si stessero riprendendo. Erano tutti più rilassati, tutti più in forze e più nutriti.

Ma non era sufficiente per tornare a dare il massimo come ai primi tempi in cui erano diventati i BTS.

Forse non sarebbe piaciuto a tutti loro, ma Namjoon era pur sempre il leader.

E un leader doveva prendere le decisioni più importanti per il bene di tutti.

-In realtà- esordì Namjoon, sorprendendo i suoi compagni- noi avremmo già deciso.

 

  
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