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Autore: Seiyako    10/10/2017    1 recensioni
Londra (Inghilterra), periodo medievale. La principessa Isabella siede bella e imperiosa sul suo trono, sua madre è morta dandola alla luce e suo padre, il malvagio re Thomas, è passato a miglior vita da ben 5 anni. Non avendo eredi maschi, è toccato ad Isabella salire sullo scranno del castello. Pur essendo molto avvenente, non ha mai accettato una proposta di matrimonio da parte dei suoi tanti pretendenti. Sembra che l'idea di sposarsi non le passi neanche per la testa. Tuttavia, Isabella cede alle parole sagge dei suoi consiglieri e decide di lanciare una sfida.
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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 IL BANDO
 
Tutto il popolo si recò in piazza all’udire lo squillo delle trombe. Donne, uomini e bambini si avvicinarono incuriositi al gendarme che dall’alto della sua nera amazzone, reggeva una pergamena tra le mani.

Era il panciuto Lord Leonard l’incaricato a leggere il regio ministro. Indossava una calzamaglia rossa, ricucita con dei fili dorati. Alcuni ciuffi di capelli gli spuntavano radi e grigi dal copricapo piumato e la folta barba brizzolata gli dava un tocco di autorevolezza. Ma nonostante l’aspetto burbero e severo, era un uomo di buon cuore. Voleva bene alla sua signora e la trattava come se fosse sua figlia. Era consapevole del fatto che Isabella aveva bisogno di affetto e benevolenza, sentimenti che suo padre non le aveva mai dimostrato. Lord Leonard c’era sempre stato per lei e la consigliava ogni qualvolta nel migliore dei modi. Soffriva indicibilmente quando vedeva il re Thomas umiliarla e respingerla, come se la poverina fosse stata una bambola di porcellana da prendere e buttare via. In tutti quegli anni di servizio a corte non ricordava gesti d’affetto quali baci, abbracci o carezze paterne. Thomas sapeva solamente ubriacarsi, divertirsi e tradire la consorte con cortigiane diverse. La povera regina, Lady Margharet, non essendo altro che una donna, era costretta a rimanere in silenzio e a subire tutto ciò che le imponeva il marito. Solo la vita, che all’epoca stava crescendo dentro di lei, sembrava darle la forza di sopportare e andare avanti. Lady Margharet era davvero una splendida regnante, con lunghi capelli rossi, occhi cerulei e pelle diafana. Lord Leonard trovava che la gravidanza la rendesse ancora più incantevole, ma al momento del parto ci furono delle complicazioni. Lady Margharet morì poco dopo aver dato la figlia alla luce e re Thomas, quando venne a sapere che non era altro che una femmina, sputò a terra e andò via infuriato. Non si preoccupò nemmeno di recitare un requiem Aeternam per la moglie, lasciò che i suoi servi si occupassero dei funerali e della sepoltura. Il re Thomas non aveva un organo chiamato cuore battergli al centro del petto, pensava solo ai suoi interessi. Lord Leonard non aveva mai provato simpatia per il re e si occupava della piccola Isabella al posto suo. Con il passare degli anni, Isabella diventò uguale e identica a sua madre. Il buon uomo avrebbe voluto che Lady Margharet fosse stata ancora viva per vedere che donna straordinaria fosse diventata sua figlia. Forte, saggia, un po’ testarda e molte volte pestifera, ma di animo buono e misericordioso. Tutto l’opposto del padre.

 L’anziano lord slegò il nastro, ruppe il sigillo reale e srotolò la pergamena. Aprì la bocca e gridò con tutta la voce che aveva in gola, una voce rauca e acuta segnata dal tempo. - A tutti gli uomini di Londra, io, Lord Leonard Ashton, fedele suddito della corona reale inglese, vi porto un messaggio da parte della principessa Isabella. La nostra beneamata signora ha deciso di lanciare una sfida. Concederà la sua mano e il diritto di salire al trono, al valoroso che si recherà in terre lontane e riuscirà a trovare una corona di rame, adornata con sole pietre di colore verde. Chiunque tenterà a ingannare la principessa con un falso, sarà bandito dal regno.- Improvvisamente ci fu un forte brusio da parte della folla e molti giovani si sfregarono le mani alla notizia di quella offerta così allettante. Anche un cavaliere che aveva udito il proclamo del bando poco distante dalla piazza, ne fu molto contento. Rimase basito nell'apprendere tutto ciò. Il suo sbalordimento venne interrotto da una ragazzetta di dodici anni, venuta a tirargli la manica della camicia di tela. -Alexander, che fai qui. Ti sei incantato?- Il ragazzo si voltò leggermente infastidito. -Agata, lo sai che potrei rivolgerti la stessa domanda? Non dovresti essere a casa a badare al bestiame?-  -L'ho già fatto, fratellone- rispose lei con una linguaccia. -Torniamo al villaggio, signorina- disse Alexander tirando le bionde trecce della sorella minore e sfregandole il naso con la mano. Certamente Alexander non poteva svelarle il motivo del suo sbigottimento e il suo segreto.

 
  
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