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Autore: Ms Mary Santiago    10/10/2017    8 recensioni
[STORIA A OC - Conclusa]
Dal testo:
Un Torneo interscolastico sul modello dell’ormai abolito Tre Maghi, ma che coinvolgesse tutte e quattro le maggiori scuole di magia.
Il preside di Ilvermorny, Eric Miller consulente per il Macusa, era stato già messo al corrente dell’idea ed era stato a dir poco entusiasta.
O almeno così le aveva riferito Harry.
Viktor Krum, che dopo essersi ritirato dal Quidditch aveva dirottato la sua carriera verso l’insegnamento e successivamente la presidenza a Durmstrang, si sarebbe convinto facilmente le aveva assicurato Hermione.
E infine Beauxbatons.
Ron aveva dichiarato di essere certo della volontà di Gabrielle Delacour di adoperarsi per garantire l’amicizia e la cooperazione tra le scuole.
Non restava che il suo benestare per dare il via all’organizzazione delle cose.
- E a tutti i presidi sta bene che il Torneo venga ospitato a Hogwarts? –
Harry annuì. – Lo ritengono giusto dato che la proposta è partita da noi. –
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Gabrielle Delacour, Minerva McGranitt, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio, Viktor Krum
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 8

 

 

 

Salve!

Come vi avevo preannunciato nel corso dei due avvisi ho purtroppo dovuto eliminare anche Gabriel Jackson e così ho deciso di riaprire le iscrizioni e concedere a questa storia un’ultima occasione nella speranza che non scompaia nessun altro. Avendo trovato tutti e tre i Campioni di cui necessitavo vi comunico che, salvo ulteriori imprevisti, la storia giungerà alla sua conclusione.

Gli OC selezionati sono:

 

 Shana Leila Fine (PV Kaya Scodelario) – VI anno, Serpeverde. Campionessa per Hogwarts.

 

Joelle Doriane Bonnay (PV Lily James) – VII anno, Unicorno. Campionessa per Beauxbatons.

 

Killian Lawson (PV Francisco Lachowski) – VI anno, Corvonero. Campione per Hogwarts.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Questo torneo sta letteralmente decimando i partecipanti – constatò Robert mentre prendevano posto in attesa dell’annuncio programmato per quel pomeriggio.

Audrey annuì, sedendogli accanto e poggiando il capo sulla sua spalla.

- Dopo il ricovero al San Mungo di Tatiana, la malattia della madre di Marjorie e la morte del padre di Gabriel sembra proprio che ci sia una sorta di maledizione su quest’evento. –

- Credi che ci abbiano convocati qui per annunciarci la fine del torneo? –

Audrey si strinse nelle spalle.

Non aveva pensato a quell’aspetto della cosa, ma sperava vivamente che non andasse a finire in quel modo.

Lì a Hogwarts aveva fatto nuove amicizie e aveva trovato Robert.

L’idea di lasciarsi alle spalle tutto quello prima del tempo la riempiva di malinconia e angoscia.

- Non lo so – mormorò.

Sentì la mano del ragazzo cercare la sua e stringerla con delicata fermezza.

- Comunque vadano le cose non ho la minima intenzione di perderti. –

Sorrise, rincuorata, ricambiando la stretta.

- Lo stesso vale per me. –

Il tossicchiare dell’anziana preside di Hogwarts interruppe i mormori che echeggiavano nella Sala Grande.

- Credo che tutti voi vi starete chiedendo cosa ne sarà del Torneo dopo i recenti avvenimenti -, esordì la McGranitt, - ebbene abbiamo deciso all’unanimità di consentire alle riserve di prendere il posto dei concorrenti che hanno abbandonato il Torneo. Tuttavia ciò avviene in via del tutto eccezionale e non saranno operate ulteriori sostituzioni. Desideriamo che tutti voi comprendiate quanto siano seri gli impegni che prendete e quanto essi vadano rispettati e onorati. La correttezza dovrebbe essere sopra ogni cosa, anche sopra un’eventuale vittoria – concluse, mentre i restanti tre presidi annuivano come a voler confermare ogni singola parola da lei proferita.

Audrey tirò un sospiro di sollievo.

Nulla era ancora finito, non sarebbero dovuti tornare in Francia prima del tempo.

Accanto a lei sentì chiaramente che anche Robert si rilassava contro lo schienale della sedia.

Erano ancora insieme e avrebbero continuato a esserlo fino alla fine dell’anno.

Null’altro contava in quel momento.

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Lenochka aggrottò la fronte, perplessa, prima di voltarsi verso Joseph.

- Tu che sei di qui, che tipi sono Shana e Killian? –

Si strinse nelle spalle, abbassando la voce per non essere sentito dalla compagna di Casa che si era recentemente aggiudicata il ruolo di nuova Campionessa.

- Killian è un tipo … particolare oserei dire. Sta’ piuttosto sulle sue e non parla mai molto con il resto dei ragazzi del suo anno. È da prendere con le pinze, perché tremendamente imprevedibile, tutt’altra pasta rispetto a Gabriel. Quanto a Shana … fossi in te non mi fiderei troppo di lei. È molto abile nel manipolare persone e situazioni e volgerle a proprio vantaggio, ed è tremendamente determinata; adesso che ha l’occasione di rimpiazzare Tatiana e vincere il Torneo non se la farà di certo sfuggire da sotto il naso. –

Annuì, lanciando una lieve occhiata in direzione di Constance, che neanche a dirlo aveva provato a intavolare una conversazione con la mora.

Eppure sembrava che la Serpeverde non fosse minimamente interessata a dialogare con lei e stava evidentemente cercando di tagliare corto rispondendo con frasi brevi e ricche di sarcasmo.

- Credo di aver inquadrato il tipo. –

Posò poi lo sguardo sulla bionda al tavolo dei Corvonero che chiacchierava allegramente con William Glacier.

 Non restava che scoprire che tipo fosse quella Joelle Bonnay.

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

Charlotte volse lo sguardo verso Zahra, accennando a Lilith e Jason che sedevano vicini e sembravano completamente assorti nel loro mondo.

- E dire che quei due professavano a mari e monti di non sopportarsi. Eppure guardali adesso, tubano come piccioncini. –

- La forza dell’amore – sentenziò la bionda, per poi rivolgere un’occhiata penetrante all’indirizzo di Bentley, - tu invece, bel biondino, vuoi spiegarci perché improvvisamente vai tanto a braccetto con Erlend Holdberg? Cosa fai, fraternizzi con il nemico? –

Bentley gettò la testa all’indietro, ridendo di cuore.

- Per quanto la mia bisessualità sia cosa oltremodo conclamata, bella bionda, mi dispiace deluderti. Ho solo fatto un favore a un potenziale nuovo amico. –

Le due ragazze, tremendamente incuriosite, si sporsero maggiormente verso di lui con fare complice.

- Ti va di dirci di cosa si tratta? Chi voleva far ingelosire Erlend? –

Ben scosse il capo, mimando una zip a chiudere la bocca.

- Le mie labbra sono accuratamente sigillate, bellezze. –

Zahra sbuffò, mettendo il broncio come una bambina a cui fosse stato negato il giocattolo che tanto desiderava.

- Guastafeste. –

- Già – le diede man forte Charlotte, stupendo Bentley.

- Chi sei tu e cosa ne hai fatto della mia Charlie? – chiese incredulo, sgranando le iridi azzurro cielo.

Arrossendo lievemente, si strinse nelle spalle. – Colpa dell’influenza di Lilith e Zahra. –

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

Killian storse il naso, annoiato da tutto quel chiacchiericcio che lo vedeva suo malgrado protagonista.

Aveva accettato di candidarsi al Torneo per mettersi alla prova, non certo per attirare su di sé più chiacchiere e pettegolezzi di quanto fosse necessario.

Perciò approfittò di un momento di distrazione per sgattaiolare fuori dalla Sala Grande portando con sé quanto bastava per una cena veloce prima di andare a dormire.

La mattina seguente ci sarebbe stata la seconda prova e aveva intenzione di dedicarsi anima e corpo a preparare una strategia che potesse rivelarsi vincente piuttosto che lasciarsi distrarre da inutili chiacchiere.

- Fuggi dai festeggiamenti, Lawson? Decisamente da te. –

Si voltò verso la voce femminile alle sue spalle, inarcando appena un sopracciglio all’indirizzo di Shana Fine.

- Tu invece sei il tipo a cui piacciono feste e festeggiamenti, perciò perché non sei lì dentro a crogiolarti nella gloria? – la rimbeccò beffardo.

- Le feste mi piacciono -, riconobbe, - ma al momento sono concentrata su qualcosa di ancora più interessante: vincere. Ci sarà tempo per festeggiare in seguito. –

- Sembra quasi che tu dia già per scontata la vittoria. –

Gli rivolse un sorrisetto furbo.

- Perché, tu no? Potremmo non essere amici, Lawson, ma sappiamo benissimo entrambi che funzioniamo alla grande insieme. –

Già, effettivamente le lezioni di Cura delle creature magiche filavano sempre alla perfezione quando loro due venivano assegnati allo stesso lavoro di coppia.

C’era una forte intesa intellettuale anche se non propriamente caratteriale.

- Sento che sta per arrivare una proposta d’alleanza. –

- Molto bene, Lawson, davvero intuitivo. I campioni di Durmstrang fanno squadra insieme, quello di Ilvermorny si è fidanzato con l’amica della campionessa americana quindi è ragionevole supporre che si aiuteranno cambiando le carte in tavola, e i due francesi si conoscono da parecchio per cui anche loro sono una scelta ovvia. Io e te siamo alleati naturali – concluse, stringendosi nelle spalle.

- E siamo anche quelli che partono con il punteggio più basso. –

- Capovolgeremo le carte in tavola. È quello che sappiamo fare meglio. –

Killian si ritrovò suo malgrado a sorriderle di rimando.

C’era da dire che Shana Fine sapeva decisamente come convincere qualcuno.

- Andata, siamo alleati. –

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

Si era offerta di aiutare Nikolaj nell’elaborare una strategia per la prova dell’indomani, ma in quel preciso momento il suo cervello non riusciva a pensare ad altro che non fosse quanto fossero vicini i loro corpi e la sensazione di calore che l’assaliva quando le braccia scoperte si sfioravano.

Fu così che, mentre Nikolaj cominciava a snocciolare le incognite di non sapeva bene quale incantesimo l’istinto la spinse ad agire.

Si sporse verso di lui, baciandolo di getto.

Il contatto durò appena una manciata di secondi, dopodichè Nikolaj lo interruppe tirandosi indietro con gentilezza.

- Hel … - cominciò, ma la rossa lo interruppe.

- Lascia perdere, è colpa mia, non so cosa mi sia preso. Fa’ finta che non sia successo nulla, ti prego. –

Si alzò di scatto, correndo verso la porta che conduceva al dormitorio femminile e richiudendola dietro di sé con uno schianto.

Raggiunse la camera che condivideva con Lenochka e Constance, trovandovi all’interno solo la bionda.

Proprio l’ultima persona sulla faccia della terra che avrebbe voluto incontrare.

Incrociò appena il suo sguardo.

- Non cominciare, Constance, non è proprio serata – mormorò, gettandosi a pancia sotto sul letto a baldacchino e affondando la testa sotto il cuscino per soffocare i singhiozzi.

Dio, che stupida che era stata.

Era evidente che Nikolaj non la vedesse in altro modo che come una sorellina.

Uno scricchiolio le annunciò che qualcuno si era seduto sul bordo del letto.

Alzò appena il capo, vedendo Constance seduta accanto a lei che le porgeva una scatola di fazzoletti.

- Credo che questi servano più a te – disse soltanto, per poi alzarsi e tornare a sistemare le sue cose come se quel breve intermezzo non fosse mai esistito.

 

 

 

*

 

 

 

 

 

 

William era perfettamente consapevole dello sguardo di Erlend mentre sedeva sul divano accanto a Joelle e chiacchierava con lei a bassa voce e con fare complice.

Del resto tutti a Beauxbatons sapevano del loro flirt avvenuto a metà dell’anno precedente.

Era stato il biondo a giocare la carta della gelosia e lui lo stava semplicemente ripagando con la stessa moneta, si disse mentre rivolgeva un sorriso accattivante alla bella biondina che lo stava fissando con le iridi color cioccolato luccicanti di malizia mista a divertimento.

Joelle era furba, perciò sapeva benissimo che dietro a quell’improvvisa voglia di chiacchiere e confidenze doveva esserci qualcos’altro dietro ed era più che pronta a reggergli il gioco.

Lo si capiva da come ammiccava quando rideva, sporgendosi verso di lui a sfiorargli il braccio, la scintilla furba negli occhi.

- Spero che farmi incenerire con lo sguardo da Erlend serva a qualcosa e non sia solo il tuo nuovo passatempo, Will – mormorò a bassa voce, mentre giocherellava con una ciocca bionda fingendosi civettuola.

- Potrebbe servire – replicò, allungando una mano ad accarezzarle il bel volto, - immagino che lo scopriremo presto. –

Sentì il rumore di una sedia che veniva fatta scattare all’indietro e una chioma candida come la neve che marciava risolutamente verso il dormitorio maschile.

Chi di falsi corteggiamenti feriva, di falsi corteggiamenti periva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Eccoci con il nuovo capitolo. Spero di aver reso bene i nuovi personaggi e che vi siano piaciuti, personalmente adoro tutti e tre. A questo punto vi chiederei di mandarmi la classifica della seconda prova aggiornata e, per i creatori dei Campioni, di indicare la persona a cui il loro OC è più legato qualora non l’avessero già fatto.

Al prossimo capitolo con la seconda prova.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

   
 
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