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Autore: __Lily    10/10/2017    0 recensioni
«Non sopporto l’idea di lasciarti andare sapendo che un giorno sposerai qualcuno e che qualcuno non sarà mai degno di te, Lyanna Stark. Avrei dovuto sposarti io. Mi hai conquistato, il mio cuore è tuo e lo sarà sempre.»
Genere: Azione, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eddard Stark, Elia Martell, Jon Snow, Lyanna Stark, Rhaegar Targaryen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Eddard si svegliò presto quella mattina, la permanenza a Delta delle Acque era stata piacevole ma il suo posto era ancora nella Valle, al fianco di Robert e sotto la protezione di Jon Arryn, così dopo aver disposto tutto per la partenza andò a cercare i suoi fratelli.
Brandon era assieme a Catelyn Tully, la sua promessa sposa, passeggiavano sotto i tiepidi raggi del sole, cosa che a Grande Inverno non sarebbe stata possibile, sarebbe stato difficile per quella giovane lady del sud abituarsi alla rigidità del Nord, ma Ned tenne per se quei pensieri.
«Bran!» lo chiamò lui da lontano.
Brandon Stark e lady Tully si avvicinarono a lui.
«Ned, sei mattiniero oggi.»
«Sono venuto a salutarvi, devo tornare nella Valle. Robert mi sta aspettando e anche lord Arryn.»
Bran guardò con tristezza il fratello minore, per molto tempo avevano vissuto divisi e ora Ned stava andando via di nuovo.
«Capisco fratello, sta attento. I sentieri della Valle sono pericolosi, gli uomini delle tribù…»
«Farò attenzione, non temere. Vi auguro ogni bene» disse Eddard guardando la giovane Tully e suo fratello.
Chissà cosa penserà lady Ashara, del mio Nord - si chiese Ned.
«Fammi sapere quando arrivi.»
«Chiederò al Maestro di mandare un corvo. Bran, abbi cura di Lyanna. Non so cosa la stia tormentando così, ma sono preoccupato per lei…»
«Anch’io lo sono, ti prometto che sia io che lady Catelyn faremo del nostro meglio, le farà bene avere compagnia e così sarà più facile anche per te mia signora, abituarti a vivere al Nord.»
Lady Tully non rispose, osservò Brandon e Eddard e sorrise, anche se in realtà il pensiero di lasciare casa sua la stava distruggendo.
Dire addio al sole caldo, ai prati verdi, al fiume dove da bambina giocava con i suoi fratelli e con Petyr.
Bran attirò a se il fratello e lo strinse forte per qualche istante, sarebbe passato del tempo prima di rivedersi, forse un anno, forse meno.
Ned se ne andò e si mise alla ricerca di Lyanna, i servitori gli dissero di averla vista andare verso il fiume, così si diressi lì e la trovò con il vestito legato attorno alle cosce e con i piedi a bagno nel fiume.
«Ero certo che saresti venuta qui.»
Lyanna lo guardò quasi sorridente, era da tanto che sua sorella non sorrideva.
«Vieni Ned, siediti qui con me.»
Ned si sedette accanto a lei, il sole era tiepido e piacevole ma a lui mancava molto il vento del Nord.
«Sono venuto a salutarti.»
«Non rimani per il matrimonio di Bran?»
«Il mio posto è nella Valle, Bran lo sa, ma ti prometto che tornerò presto a Grande Inverno. Magari quando tornerò saremo diventati zii.»
«E io dovrò andarmene» rispose guardando altrove, non poteva guardare suo fratello senza provare un’infinita tristezza dentro.
«Capo Tempesta non è così terribile.»
«Non voglio parlarne, non ora.»
«Come vuoi tu Lyanna.»
Ned notò che tra i capelli portava una rosa azzurra, come quelle che componevano la corona della regina di amore e di bellezza che aveva ricevuto dal principe Rhaegar dopo il torneo di Harrenhall, quelle rose erano sempre state le sue preferite.
«Tra un paio di giorni nostro fratello sarà sposato, sarà difficile per lady Tully lasciare questo posto.»
«Immagino di si, infondo è casa sua come il Nord lo è per te.»
«Cercherò di aiutarla ad ambientarsi.»
«Ci riuscirai sicuramente. Non ho molto tempo, tra un’ora devo andarmene.»
«Ned… perché non resti fino alle nozze? La Valle non si sposterà di certo da lì.»
Eddard sorrise.
«No, sicuramente non se ne andrà.»
«Hai parlato con nostro padre?» chiese lei.
«Non ancora.»
«Ah Ned. Sei tanto coraggioso per alcune cose, così come sei tanto fifone per altre.»
«Mi hai dato del fifone?» disse, facendo finta di essersela presa.
«Tieni a quella ragazza?»
«Si» rispose tornando serio.
«Allora parla con nostro padre, sarà lieto di sapere che un altro dei suoi figli convolerà a nozze.»
Eddard e Lyanna rimasero lì finché il giovane lord non fu costretto ad andarsene, diede un bacio sulla fronte alla sorella che amava con tutta la sua anima e anche di più.
Quella sera mentre stava per prepararsi per la notte qualcuno bussò alla sua porta, Lyanna aprì ma non trovò nessuno, abbassò lo sguardo e a terra vide una lettera.
Si piegò e la prese, non c’era nessun sigillo, era semplicemente piegata su se stessa, si guardò attorno nel buio corridoio ma non trovò nessuno, chiunque fosse stato a lasciarla era stato molto lesto nell’andarsene.
Si sedette sul letto e al lume di una candela aprì quella misteriosa lettera.
“Ti aspetto nel Parco degli Dei”
Non diceva altro.
Si chiese chi avesse mandato quel biglietto e perché, era forse una trappola?
In ogni caso non si sarebbe tirata indietro.
Indossò il mantello e prese una spada, era il suo segreto, nessuno lo sapeva, nemmeno Hodor, suo padre non avrebbe mai e poi mai approvato, Bran l’avrebbe presa in giro, forse Ned l’avrebbe capita ma comunque non avrebbe approvato nemmeno lui.
Era buio quella notte, le stelle brillavano alte in cielo e la luna illuminava il suo cammino, era molto rotonda e gialla, le acque del Tumblestone brillavano sotto la sua luce eterea, Lyanna si muoveva con attenzione, scrutava tutto attorno a se, la spada in mano ma ben nascosta sotto il mantello.
Non vide nessuno nel Parco degli Dei, forse era stato solo uno scherzo.
Si avvicinò all’albero, era diverso da quello di Grande Inverno, lì scolpita c’era una faccia triste, quella di Grande Inverno invece faceva paura, a volte ancora oggi ne aveva.
Toccò l’albero con le dite, ripercorse il lineamenti scolpiti in rosso, esisteva da così tanto tempo, aveva visto così tante persone e tante altre ne avrebbe viste dopo di lei.
Era stata sciocca ad andare fin lì, da sola, di notte.
Stava per andarsene quando un fruscio la fece voltare, con il cappuccio ben tirato in testa si voltò.
«Chi sei? Fatti vedere!» urlò, ma non ricevette risposta, il mittente di quella lettera comparve ma anche lui aveva un mantello a coprirlo e se ne stava ben nascosto, «ti avverto che sono armata e so come usare la mia spada!»
Il misterioso messaggero si avvicinò, ancora con il volto coperto, finché non le fu difronte e il cuore di Lyanna Stark per poco non smise di battere.
Lo riconobbe dagli occhi, solamente lui aveva quegli occhi, lasciò cadere la spada a terra e si gettò tra le sue braccia senza dire nulla, gli dei avevano ascoltato le sue preghiere, alla fine.
«Rhaegar!» disse in lacrime accarezzando il volto del suo amato drago.
«No, niente lacrime» rispose, poi la baciò, non aveva desiderato altro in quei mesi trascorsi, abbracciarla, baciarla.
Si staccò da lui poco dopo, ancora con le lacrime agli occhi.
«Cosa fai qui?» chiese guardandosi attorno.
«Sono qui per te, solo per te.»
E’ forse un sogno? Si, sicuramente lo è, non può essere qui.
«No, questo… questo non è reale» disse indietreggiando.
«Lyanna, guardami», Rhaegar le si avvicinò prese le mani di lei e posò sul suo petto, «sono qui.»
«Ma… tu dovresti essere ad Approdo del Re.»
«Dovrei. Ci ho provato, te lo giuro, io… Lyanna Stark non posso vivere senza di te. Io ti amo» confessò il suo drago, i suoi capelli più chiari della luna, gli occhi viola come pietre preziose, «ho bisogno di te. Sposami.»
«Cosa?» chiese confusa.
«Sposami» ripeté lui.
I suoi occhi viola che brillavano.
Lyanna era bella, il suo volto incredulo come quello di una bambina la rendeva ancora più bella, quanto gli erano mancati quegli occhi grigi.
«Sai che questo non è possibile. Tu hai già una moglie e io… io prestò sarò sposta con Robert Baratheon.»
«Guardami negli occhi e dimmi che lo ami e allora ti lascerò andare e me ne tornerò ad Approdo del re.»
«Sai che non posso dirtelo.»
«Vieni con me allora e sposami.»
«Lo vorrei, lo vorrei davvero tanto ma è solo un sogno. Un sogno meraviglioso.»
«Può essere realtà se lo desideri.»
«No mio principe, sai che non è così…»
«Lyanna.»
«Ascoltami…»
«No, non voglio dover rinunciare a te!»
«Credi che io lo voglia?» urlò lei quasi con le lacrime agli occhi, «non abbiamo scelta.»
«Si invece, fuggire. Solo io e te.»
«E andare dove? Rhaegar, ci cercherebbero e ci troverebbero. Non capisci? Non esiste futuro per noi! Tu sei sposato con Elia Martell e avete due figli meravigliosi. Lo hai forse dimenticato?»
«No mai, sai quanto li amo.»
«E per questo non puoi abbandonarli» disse lei, mettendo al primo posto l’amore per quei bambini, un amore di cui lei li avrebbe privati.
«Lyanna non intendo rinunciare a te. Sistemerò le cose, te lo prometto, sarà solo per poco tempo.»
«Non c’è tempo. Presto Robert sarà mio marito e Capo Tempesta la mia casa.»
«Non sposarlo, condannerai te stessa.»
«Lo devo a mio padre, al Nord, non posso disonorare la mia casa in questo modo, fuggendo come una ladra. Imparerò ad amarlo.»
«Menti e non solo a me, ma anche a te stessa.»
Lyanna sospirò, il cuore stretto in una morsa di dolore, si impegnò per non piangere.
«Devo crederci, altrimenti non potrei sopportare l’idea di andarmene e di saperti lontano da me.»
Ma alla fine le lacrime le riparano il volto, dando sfogo al suo dolore.
«Un giorno, quando il momento arriverà, sarò ai piedi del Trono di Spade e ti guarderò diventare il re che i Sette Regni meritano di avere, amore mio.»
Lyanna si avvicinò a lui e lo baciò intensamente, inspirò il profumo della sua pelle, lo accarezzò sapendo che mai più avrebbe potuto percorrerei quei lineamenti perfetti con le dita.
I suoi occhi grigi si bearono dei suoi viola, asciugò una lacrima dal volto di Rhaegar e poi si separò da lui.
«Ti aspetterò qui fino a domani notte, se non verrai farò ritorno ad Approdo del Re e non saprai più nulla di me.»
Lo guardò per un’ultima volta e poi corse via.
Rhaegar rimase laggiù vicino all’albero, con il cuore a pezzi ad osservarla mentre la notte la inghiottiva.

  
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