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Autore: pentolina    11/10/2017    2 recensioni
Una semplice amicizia fra due bambini porterà Castle a incontrare l'amore.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexis Castle, Altro personaggio, Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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“Fermo!” Protesta cercando di allontanare l’uomo avvinghiato a lei.
“Non fare la preziosa…” Mormora sbottonandole i bottoni della camicia fino a scoprirle il reggiseno.
“Rick! Ci sono i bambini di là…” Gli ricorda continuando a impastare la pasta della pizza.
“Stanno giocando…” Risponde succhiandole il lobo dell’orecchio.
“Riallacciami la camicia… subito.” Ordina versando un po’ di farina sul piano.
“Non posso… ho le mani impegnate.” Afferma posandole sui fianchi della compagna e tirandola contro di se.
“Ti avverto: se ci scoprono ti uccidono a mani nude… lentamente.” L’avvisa prendendo in mano il mattarello.
“Basta che non mi picchi con quello.” Scherza scoprendole la spalla destra e iniziando a mordicchiarla.
“Rick… sul serio smettila. Eravamo d’accordo di parlare con loro prima che ci becchino in fragranza di reato.”
“Lo so ma… non riesco a fermarmi.” Ammette passando alla spalla sinistra.
“Cerca di fare il bravo sei vuoi che stasera ti mostri il giochino con i cubetti di ghiaccio.” Suggerisce Kate maliziosamente.
“Oddio… si ti prego.” Mormora sentendo improvvisamente caldo.
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“Ragazzi, sedetevi un attimo.” Dice Rick chiamando all’ordine i bambini impegnati a giocare a nascondino.
“Papà, stiamo giocando!” Protesta Alexis.
“Lo vedo… potete mettere in pausa un attimo?” Chiede lo scrittore.
“Ok…” Rispondo mettendosi seduti sul divano.
“Io e Rick dobbiamo dirvi una cosa…” Inizia a parlare Kate sistemandosi affianco del partner di fronte ai piccoli.
“Avete litigato?” Domanda Alexis preoccupata.
“No, tesoro… non abbiamo litigato.” La rassicura Rick.
“Dobbiamo tornare a casa prima?” Chiede Daniel altrettanto agitato.
“No… resteremo qui fino a giovedì, come promesso.” Risponde Kate.
“Siamo nei guai? Non volevo rompere il tuo vaso, papà… è stato Daniel a spingermi.” Confessa la bambina.
“Non è vero… è stata lei ha spingermi.” Si difende lui.
“Quale vaso?” Chiede confuso lo scrittore.
“Quello all’ingresso.”
“Vi prego… non metteteci in castigo!” Supplica Daniel.
“Grazie per la vostra onesta, ragazzi ma non è di quello che volevamo parlarvi.” Chiarisce Kate.
“Se è per le caramelle è stato papà a finirle tutte!” Si affretta a spiegare Alexis.
“Sul serio, Rick? Ti sei mangiato un barattolo di caramelle?” Domanda sorpresa guardandolo male.
“Saranno state dieci in tutto… comunque grazie per la tua sincerità figlia mia.” Precisa Rick.
“La confezione era da trenta!” Lo corregge Daniel.
“Ok, possiamo tornare all’argomento originario… invece che continuare a fare confessioni inutili?” Chiede lo scrittore.
“Sappi che sei nei guai…” L’avverte Kate.
“Allora… io e Kate vogliamo confessarvi una cosa… e vorremo sapere cosa ne pensate, ok?”
“Aspettate un bambino?” Domanda Alexis a bruciapelo.
“Io non voglio un fratellino.” Chiarisce Daniel seccato.
“No, nemmeno io…” Confessa Alexis.
“Ok… ma non è di questo che vogliamo parlare.” Risponde Kate.
“Scusate, ragazzi ma cosa sapete della nascita dei bambini?” Chiede curioso lo scrittore.
“Rick, sul serio ti pare il caso di tirar fuori l’argomento, ora?” Domanda sottovoce.
“La maestra ci ha spiegato che, quando due adulti dormono assieme, dopo un po’ di tempo nella pancia della mamma cresce un fagiolino che con il passare dei mesi diventando sempre più grande fino a trasformarsi in un bambino.” Spiega Alexis.
“E voi dormite sempre assieme!” Afferma Daniel.
“Vero, ma non c’è nessun fagiolino nella mia pancia.” Chiarisce Kate tranquillizzando i bambini preoccupati di dover accogliere un neonato nelle loro vite.
“Vi ricordate della prima volta che ci avete visti dormire assieme?” Domanda Rick.
“Si!” Rispondono all’unisono.
“Ok… e vi ricordate che litigavate per la stanza?” Chiede proseguendo con il ragionamento.
“Non possiamo stare sempre in camera assieme.” Spiega Alexis.
“Giusto… ma non avevate problemi a diventare fratello e sorella… ma ora ci state dicendo che non volete un fratello o una sorellina. Perché?”
“Perché i bambini piccoli piangono sempre…” Risponde Daniel.
“E perché non avreste più tempo per noi!” Aggiunge Alexis.
“Mi sembrano delle ottime argomentazioni… comunque come ha già detto Kate non c’è nessun fagiolino quindi potete star tranquilli che nessun neonato sta per rubarvi la scena.” Gli tranquillizza lo scrittore vedendogli parecchio preoccupati.
“Se non è nemmeno per questo… cosa volete dirci?” Domanda Daniel.
“Ecco… noi… stiamo insieme.” Rivela Kate guardando attentamente i bambini in attesa di una reazione.
“Come fidanzati?” Chiede Alexis.
“Si… esatto.” Risponde lo scrittore.
“Tutto qui?”
“Si… tutto qui. Avete qualcosa da chiederci o qualche commento da fare?”
“No… possiamo tornare a giocare?” Chiedono alzandosi in piedi.
“No, aspettate… Vorremo sapere cosa ne pensate.” Li blocca Kate obbligandoli a rimettersi seduti.
“Per noi va bene… Vero, Daniel?” Afferma Alexis rivolgendosi all’amico.
“Si… posso portare tutti i miei giochi a casa di Rick?” Chiede agitato all’idea di dover rinunciare alle sue cose.
“Certo, Daniel… puoi portare tutto quello che vuoi.” Lo rassicuro Rick.
“Aspetta un secondo… non abbiamo ancora parlato di questo.” Interviene Kate.
“Lo stiamo facendo ora.” Risponde lui.
“Perché non possiamo andare noi a vivere da loro?” Suggerisce Alexis.
“Ok… potete andare a giocare. Ne riparliamo dopo.” Gli interrompe Kate invitando lo scrittore a seguirla in cucina per avere un po’ di privacy.
“Che succede?” Domanda una volta soli.
“Rick, stiamo correndo e voglio evitare d’inciampare quindi ti chiedo di rallentare un attimo.” Cerca di spiegargli.
“Kate, viviamo praticamente già assieme. I nostri figli vanno d’amore d’accordo approvano la nostra relazione… non capisco quale sia il problema.” Ribatte lo scrittore.
“Il problema è che stiamo facendo troppi cambiamenti e nonostante siano tutte cose positive sono preoccupata… non voglio incomprensioni tra di noi e voglio evitare di creare confusione ai bambini. Non sto scappando… ti sto solo chiedendo di camminare assieme a me invece che correre per la tua strada. Ok?” Spiega prendendogli le mani fra le sue.
“Questo significa che non vi fermerete più a dormire da noi una volta tornati a New York o che le cose resteranno come sono adesso?” Chiede confuso.
“Io proporrei di lasciare le cose com’erano prima di venire in vacanza qui… cerchiamo di focalizzarci sul nostro rapporto e su l’influenza che avrà d’ora in poi sui bambini.” Suggerisce.
“Sicura che non stai cercando una via di fuga?”
“Sicurissima… non potrei essere più felice ma abbiamo molto su cui lavorare. Chissà quante volte ci scontreremo prima di riuscire a trovare un nostro equilibrio. Ci serve tempo, ci servono i nostri spazi e vivere assieme non è una cosa saggia per ora.” Lo rassicura baciandolo.
“Ok… accetto l’accordo se mi prometti che affronteremo assieme i problemi senza nasconderci nulla.” Propone ricambiando il bacio.
“Promesso…” Sussurra sulle labbra dello scrittore prima di approfondire.
  
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