Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Fanta Gaia    11/10/2017    1 recensioni
È stato il compleanno della McGranitt qualche giorno fa ed ho detto perché non fare una storia su di lei, quella donna severa ma che sappia avere del tenero dentro chi sa come si comporterà potrebbe stupirvi, sarebbe stata una buona mamma quante volte lo abbiamo pensato leggendo la saga perché allora non provare a scrivere una storia su di lei
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Minerva McGranitt, Un po' tutti | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Minerva non ci credeva era assurdo come una persona non ancora nata avesse portato tanta gioia nella sua vita, quel bambino era stato proprio una benedizione per lei, Minerva stava entrando nel secondo trimestre ed anche se la sua pancia era ormai evidente gli dava fastidio che gli studenti si fermassero a fissarle il ventre, una volta era stata anche sul punto di mettere in punizione un tassorosso per averlo fatto, Minerva stava insegnando, spiegava ad alcuni alunni del primo dei tassorosso perché dovessero studiare la trasfigurazione, si stava alzando per scrivere alla lavagna le leggi fondamentali quando si bloccò a metà del movimento aveva sentito un movimento ed una leggera pressione, quando il movimento fini si rimise in piedi ed uscì dall'aula senza dare il tempo agli alunni di capire cosa stesse succedendo, si avviò il più velocemente possibile verso l'infermiera, e chiamo Poppy ancora prima di essere entrata, Poppy si avvicinò scrutando Minerva aveva un aria preoccupata doveva essere successo qualcosa al bambino ma non riusciva a capire le parole sconnesse che Minerva le stava dicendo, dopo qualche minuto Minerva si zitti e riposo di nuovo le mani sul ventre, e sussurro in maniera appena udibili << di nuovo >> Poppy poso le sue mani sul ventre di Minerva per cercare di capire cosa stesse succedendo, poi fece un largo sorriso, Minerva non la guardo in faccia finché lei praticamente gli urlò quasi di tranquillizzarsi << scalcia il tuo bambino scalcia ed è una cosa buona >> Minerva era passata dall'essere terrificata all'essere eccitata, si tocco la pancia sperando di sentire di nuovo il suo bambino scalciare, ma il bambino non si mosse << visto che sei qui vogliamo fissare la prossima visita così scoprirete il sesso? >> Minerva prese appuntamento velocemente per la settimana successiva e poi torno dalla sua classe. La sera non vedeva l'ora di dire ad Albus quello che aveva fatto il loro bambino quel giorno, Albus rientro più tardi del solito, Minerva era già a letto e stava leggendo un libro, Albus si cambio velocemente prima di raggiungerla, la bacio dolcemente e la circondo con le braccia in quel momento il bambino si mosse di nuovo, Minerva prese la mano di Albus e gli fece sentire il bambino muoversi, Albus fece quasi un balzò << che succede? >> Chiese stupito << scalcia sai oggi lo ha fatto per la prima volta >> Albus la bacio di nuovo e poi torno a sentire il bambino scalciare. Nei giorni successivi Minerva dovette fare un grande sforzo per non fermarsi immobile ogni volta che sentiva il bambino scalciare, ogni volta che si muoveva aveva paura di fargli male anche se Poppy gli aveva spiegato che le sue paure erano infondate, la settimana seguente arrivo più in fretta del previsto Minerva non sapeva ancora se voleva sapere o meno di che sesso era il bambino, ma la curiosità di Albus la fece decidere che non avrebbero passato il resto della gravidanza facendosi quella domanda, arrivarono nell'infermeria e dopo i soliti esami Poppy prese una pozione e la fece bere a Minerva poi con un tocco della bacchetta sul pancione di Minerva comparve l'immagine della bambina, entrambi capirono che si trattava di una femmina ma aspettarono comunque la conferma di Poppy Albus teneva la mano di Minerva che guardava con aria sognante l'immagine della loro bambina << si tratta di una bambina >>. Minerva già stava iniziando a pensare ad un nome per la loro bambina voleva che fosse perfetto, poi c'erano ancora molte cose da preparare la cameretta ed una sistemazione per tutta la famiglia certo fino ad adesso una camera per solo loro due era bastata ma poi non sarebbe stata più sufficiente, Minerva stava entrando nel Settimo Mese ed Albus le fece una sorpresa la porto in un ala del castello dove non si tenevano lezioni, le fece vedere quella che da allora in poi sarebbe stata la loro casa, aveva usato la magia per creare un nell'appartamento da alcune aule che non venivano usate, le lezioni non si tenevano li vicino e ci avrebbe permesso a lei di avere un po' di privacy, Minerva non ci poteva credere Albus aveva fatto tutto quello senza che lei sospettasse minimamente di nulla, l'appartamento aveva una cucina completa, ed un bellissimo salotto che Minerva penso sarebbe stata la sua stanza preferita aveva un bel divano rosso e Delle poltrone dello stesso colore, aveva un bel caminetto che Albus aveva già acceso, dal salotto si poteva accedere ad un piccolo studio che Albus aveva creato in modo che potessero entrambi lavorare li, le pareti dello studio erano totalmente circondate da scaffali pieni di libri, Minerva apprezzo il fatto che quella stanza avesse lo stesso odore della biblioteca ma le sorprese non finivano li, Minerva fu portata in quella che sarebbe diventata la camera della bambina, Albus la fece sedere al centro della camera e seguendo le sue indicazioni la aggiusto come Minerva voleva, sapeva che se l'avrebbe fatta da solo probabilmente sarebbe mancato qualcosa ed aveva pensato che Minerva volesse partecipare alla preparazione della casa per la bambina, Minerva si sentiva bene e poté ammirare anche qualche piccolo ritocco fatto dalla magia spontanea che uscisse dal suo corpo, a quanto pare alla bambina piaceva il colore rosso perché aveva preso e rovesciato contro le pareti quello fatti comparire da Albus, la stanza nonostante le macchie rosse alle pareti per le quali Minerva aveva insistito che Albus non le cancellasse era davvero perfetta, dopo la costruzione della cameretta della bambina Albus la porto in camera da letto, le fece togliere le scarpe ed inizio a massaggiarle i piedi, Minerva amava ricevere attenzioni e mentre Albus la massaggiava lei gli racconto di come era andata la giornata, la bambina comincio a muoveresi Minerva si accarezzo diverse volte il pancione cercando di calmarla ma a quanto pare senza riuscirci, Albus si avvicinò al pancione ed inizio a parlargli Minerva lo trovava incredibilmente buffo ed allo stesso tempo dolce << piccola guarda che sto cercando di massaggiare i piedi alla mamma, sai oggi ha avuto un lunga giornata ti va se per ora la lascio i riposare quando sarai nata le potrai far passare tutte le notti insonne che vuoi >> la bambina diede un calcetto come per acconsentire, Minerva si era sentita per la prima volta chiamare mamma e le aveva fatto uno strano effetto, ci mise un po' a riprendersi in tanto Albus aveva ripreso a massaggiarle i piedi << ti piace papà a quanto pare >> Albus si voltò e le sorrise << cosa posso farci sono un bel uomo piaccio vedi voi due avete già in comune una cosa >> << penso che lei preferisca te comunque >> << le vorresti dare torto io sono il più grande mago di tutti i tempi >> << sai cosa fa la mamma se papà continuare a fare cosi? >> Chiese accarezzandosi la pancia << manda papà a dormire sul divano così abbiamo tutto il letto per noi è staremo più larghe >> Albus le smise di massaggiare i piedi è prese a baciare sua moglie, << due contro uno Sara dura da affrontare >> entrambi risero. Era così che Minerva si immaginava a trascorrere il resto della sua vita, voleva passare il resto della sua vita con la propria famiglia, non le sembrava di chiedere molto.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Fanta Gaia