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Autore: Rohan    11/10/2017    2 recensioni
Raccolta di drabble/flash fic sulle coppie Goku/Chichi, Gohan/Videl e Bardack/Miyiako.
Dal testo:
[-Chichi sorrise dolcemente e si inginocchiò al fianco di suo marito. «Hai saltato gli allenamenti oggi per aspettare i genitori di questo piccolino?» chiese, infilando l’indice tra le mani del marito per accarezzare il becco dell’uccello.
-«Ma guardala: è bellissima!» esclamò con un sorriso enorme, accarezzando la sella della sua nuova moto.
Lei sospirò. «È un mese che fai acquisti inutili. Prima il camper, poi il set da subacqueo e adesso una moto» elencò la moglie, incrociando le braccia al petto.
-Sarebbe tornato da eroe per aver difeso la sua patria, il suo popolo e, soprattutto, la donna che amava.]
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Chichi, Gohan, Goku, Videl | Coppie: Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La vita secondo i Son







Respiro
 
Tutto era buio intorno a lei.
Si guardava a destra e a sinistra, ma non vedeva nulla.
Alzò il viso verso l’alto, ma tutto quello che riuscì a vedere era solo il colore nero.
Ad un tratto sentì un forte tonfo e si voltò di scatto.
Una navicella spaziale stava andando a fuoco.
Si rese conto di fluttuare nello spazio, ma nessuna stella illuminava quell’infinita oscurità; solamente le fiamme che avvolgevano quel veicolo facevano luce.
Cercò di avvicinarsi, per vedere se fosse vuota e, mentre andava avanti, vide il portellone principale aprirsi e lasciare nello spazio dei libri e delle valigie.
Il suo cuore iniziò a battere all’impazzata.
Riconosceva tutto: la navicella era quella della Capsule Corporation e le cose che stavano cadendo fuori appartenevano al suo bambino.
Correva, correva fino a non avere più aria nei polmoni e quando si rese conto che nello spazio non c’era ossigeno iniziò ad annaspare.
Continuò comunque la sua corsa, pronta a tutto per cercare il suo bambino, ma le forze le vennero meno e mentre le palpebre le si abbassavano lentamente, vide un corpicino uscire dal portone principale, avvolto dalle fiamme.
Chichi sgranò gli occhi e si mise seduta sul letto, respirando affannosamente.
Si guardò intorno, girandosi a destra e a sinistra come un’ossessa, cercando qualcosa che neanche sapeva.
Guardò la sua mano, fermamente stretta alla canotta di Goku, e si rilassò.
Aveva solamente fatto un incubo.
Lasciar partire Gohan per Nameck, nonostante fossero passati anni, era stato traumatico e ancora faceva incubi terribili per quello.
Appoggiò il viso contro il petto caldo di Goku, accoccolandosi contro di lui.
Con un mugolio, l’uomo si girò di fianco, abbracciandola poi stretta.
Chichi sorrise e cercò di regolarizzare il respiro, seguendo il suo, calmo e rilassato.
 
Cameriere
 
Erasa gli aveva detto che quello era un metodo infallibile per capire se un ragazzo provava un interesse amoroso nei suoi confronti.
Ed era così sicura di sé, lei!
“Prova a farlo ingelosire, nessun uomo sopporta la presenza di qualcun altro che ronza intorno alla propria donna, te lo assicuro!”
Stavano organizzando il ballo di fine anno ed essendo la quinta classe, era loro compito far sì che tutto fosse perfetto.
Avevano già deciso il tema, come decorare l’intera palestra, il DJ e adesso, grazie alla generosa donazione fatta da Mr. Satan, si stavano accordando con dei camerieri per il catering.
Avrebbero servito per lo più roba da bere e stuzzichini, in modo da occupare meno spazio possibile con i tavoli.
E, cavolo, quel cameriere non la smetteva di fissarla e sorriderle maliziosamente.
Si erano presi l’incarico di parlargli lei e Gohan e in quel momento le tornarono in mente le parole dell’amica.
«Beh, se vuoi…» iniziò il cameriere. «Posso farti assaggiare tutto quello che vuoi, così deciderai cosa farmi servire al ballo» sorrise maliziosamente, ignorando bellamente il ragazzo.
Gohan alzò le sopracciglia ed incrociò le braccia, appurando quanto poco gli piacesse quel tizio.
Chi si credeva? Era alto quanto un comodino e decisamente troppo mingherlino, nonostante la faccia tosta che si portava dietro.
Non aveva speranze con Videl, eppure ci provava spudoratamente.
«Credo sia una buona idea» annuì la ragazza. «Si può fare anche subito?» chiese.
Lui scosse la testa, schioccando fastidiosamente la lingua. «Non sarebbe meglio se ti facessi assaggiare tutto a casa mia, stasera, con qualche portata un po’ più speciale?» ribatté lui, avvicinandosi pericolosamente a lei.
Videl deglutì.
In una normale circostanza avrebbe mollato un pugno sul suo volto senza pensarci neanche per un secondo, ma le parole dell’amica le risuonavano in testa come un disco impallato.
«Beh…» mormorò lei, rossa in viso.
Era rossa di rabbia, ma quei due babbei stavano fraintendendo.
«Sei timida, che carina!» esclamò lui, avvicinando la mano per accarezzarle la guancia.
Gohan lo bloccò, stringendo il suo polso con forza, fino a fargli scricchiolare le ossa.
«Ti conviene sparire, altrimenti quello che potrà assaggiare Videl sarà solo carne tritata» gli ringhiò contro.
E Videl sorrise, facendo un grosso sospiro di sollievo.
Quell’Erasa!
Ne sapeva una più del diavolo!
 
Bilancia
 
«Sai quanti chili ho messo per colpa tua?!»
Infervorata come un toro che vede un pezzo di stoffa rosso, Miyiako si diresse a passo di carica contro il suo uomo.
Bardack incrociò le braccia dietro la testa, cercando di capire perché se la stesse prendendo con lui.
Vedendo quell’espressione, la rossa non gli fece neanche porre la domanda. «Sì, bello, colpa tua! Una sera vuoi provare il Kebab, un’altra il ristorante Thai, un’altra ancora il ristorante cinese e qualsiasi altro tipo di ristorante etnico! Guarda qui: ho le maniglie dell’amore! Non le ho mai avute in vita mia e sì, in passato sono stata innamorata, ma mai avevo permesso a qualcuno di ridurmi in questo stato! Guarda qui» urlò come un’ossessa, mentre il colore dei capelli e quello del viso si assomigliavano sempre di più.
Lo afferrò per un polso, portandolo davanti alla bilancia. «Io non avevo mai visto quei numeri in vita mia, prima d’ora ed è tutta colpa tua! Adesso mi tocca almeno un mese di dieta ferrea e fare palestra» gli ringhiò contro. «E lo sai benissimo che non ho tempo di fare attività fisica!» concluse.
L’uomo la squadrò dalla testa ai piedi, non notando poi tutto quel gran cambiamento che diceva di aver fatto.
«Sembri più o meno sempre la stessa» le disse lui, con sincerità.
Miyiako ridusse gli occhi a due fessure. «Ah sì?» disse in un sussurro.
Si mise dietro di lui, spingendolo sopra la bilancia. «Visto che non mi credi, vediamo che effetto hanno fatto a te tutto queste cene!» esclamò. «Vedi? settanta chili esatti! Prima quanto eri?» chiese con le sopracciglia aggrottate.
«Sempre settanta» rispose lui.
Miyiako batté le palpebre. «Ma come…» sussurrò arrabbiata.
«Sono un Saiyan» le ricordò.
La donna sentì una vena della tempia pulsarle. «Quindi oltre al fatto che non vi allungano i capelli, avete una forza mostruosa e sapete volare… neanche ingrassate?!»
Voleva essere una Saiyan.
«Già, più o meno. Inoltre io faccio attività fisica ogni giorno» si girò a guardare la donna, ma era già sparita ed aveva sbattuto la porta furiosamente.
Dannati Saiyan.


























Angolo dell'autrice:
Salve a tuuuutti :D
Tentennando per tutto il giorno, senza la minima voglia di alzarmi e prendere il pc per aggiornare, alla fine ho adempiuto ai miei doveri u.u
Questa volta, sinceramente, mi piacciono tutte le flash che ho scritto.
Un po' meno l'ultima, ma delle prime due sono soddisfatta, soprattutto della Godel u.u
E sì, è strano, visto che in genere in questa raccolta mi stavano piacendo sempre di più i risultati finali delle altre coppie (?)
Spero che anche a voi piacciano ^^
Fatemi sapere ♥
A presto!


-
Rohan♫ *e dal Gohan dentro l'armadio*
  
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