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Autore: MaraWP    12/10/2017    2 recensioni
~ Il tempo passa, le stagioni si susseguono senza tregua ed io, nonostante il tempo, non riesco a staccarmi da te ~
From the final of season 4
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono passati alcuni giorni da quando Octavia ha fatto ritorno al bunker e da allora tutto sembra tacere. Non abbiamo ricevuto nessun tipo di notizia riguardo le sue intenzioni di tornare alla vecchia capitale, tanto meno dei due uomini da lei mandati per prelevarla che sembrano poi essere scomparsi nel nulla. Tutte le prove suggeriscono che siano entrambi sulla navicella, ma delle loro condizioni e del perché siano stati rapiti non sappiamo nulla, non c'è stato più un attacco da quest'ultimo e della navicella nemmeno l'ombra. Mi sono presa del tempo per pensare a tutto quello che sta succedendo ultimamente, ai motivi per cui quella gente dovrebbe ucciderci o rapirci ma soprattutto, il mio pensiero va a quella donna, così familiare che mi sembra di conoscerla da una vita. Continuo a sentire la sua voce nella mia mente e ogni volta sembro avvicinarmi a una risposta, fino a quando la razionalità non prende il sopravvento e mi fa abbandonare ognuna delle teorie che avevo ipotizzato. Restare nel bunker non servirà a nulla, soprattutto ora che Octavia sembra decisa a scatenare un'altra guerra che sembra già persa in partenza, visto le armi e le condizioni in cui versa, per ora, il suo esercito.

 

<< Clarke >>

La radio si attiva, distogliendomi dai miei pensieri.

<< Niylah?>>
<< E' bello risentire la tua voce >>
<< Anche per me >>

<< Ascolta ho poco tempo. Domani mattina alle prime luci dell'alba l'esercito di tutti i clan si sposterà verso Polis, devi impedirlo >>
<< Ci ho già provato ma Octavia non vuol sentir ragioni, al momento sono a corto di idee >>
<< Un modo c'è ma è rischioso >>
<< Ti ascolto >>

Il mattino dopo...

“ E' una follia Clarke, non ce la farai mai!”
“ Devo tentare mamma, altrimenti porterà al massacro tutta quella gente”
“ Non spetta a te farlo “
“ Invece si. Non siamo sopravvissuti al secondo Praimfaya per poi morire a causa di una decisione sbagliata”

Mi ricordi tanto tuo padre “ dice attirandomi a sé in un abbraccio.
“ Andrà tutto bene mamma, è pur sempre Octavia “

Mi allontanai dal suo caldo abbraccio per spostarmi al centro del sentiero. Per arrivare a Polis, l'esercito dovrà passare per forza da questa parte e io sarò qui pronta a impedirlo, sperando che l'idea di Niylah si dimostri efficace. Passano pochi minuti quando finalmente vedo gli stendardi della Trikru costeggiare gli alberi e dirigersi verso di noi, avvicinandosi velocemente, finché l'avanzata di Octavia si arresta a pochi metri da me.

“ Immaginavo che ti avrei trovata qui Clarke”
“ Allora non serve che io ti ripeta che quello che vuoi fare è sbagliato”
“ Proprio tu mi parli di decisioni sbagliate mh? Dovo ricordarti di quando hai ucciso trecento persone a Mounth Weather irradiando il livello in cui si erano rifugiate? O di quando hai ritenuto sacrificabile tutta questa gente, me e persino tua madre, scappando assieme a Lexa quando il missile ha colpito il Summit? Avanti Clarke, dimmi chi ha ha sbagliato adesso”
“ Quello che ho fatto l'ho fatto solo per proteggere le persone che amavo. Non passa giorno in cui io non pensi alle decisioni che ho dovuto prendere per provare a salvare più persone possibili, i sensi di colpa non mi abbandoneranno mai. Ma ora voglio far ragionare te, stai per portare tutte queste persone a morte certa, se non oggi, sarà domani! Sei pronta a tutto questo?”

L'esercito dietro di lei iniziò a mormorare e a guardarsi l'un l'altro in cerca di spiegazioni.

“ Non gliel'hai detto vero?” chiedo, accorgendomi dei volti confusi della gente. “ Il vostro ritorno a Polis potrebbe non arrivare mai! Un nuovo nemico minaccia la nostra sopravvivenza sulla terra e senza un piano e delle armi adeguate non riusciremo mai a difenderci. Non appena arriverete a ciò che resta della capitale, sarete esposti ai loro attacchi e nessuno si salverà!”

Un vociare confuso si levò alle spalle di Octavia.

Nou mou! ( E' abbastanza!)” urlò, voltandosi verso l'esercito.
“ Per anni siamo rimasti in quel bunker, privati del piacere di respirare aria fresca, di mangiare ciò che la natura ha da offrire, di crescere i nostri figli allo stesso modo in cui siamo cresciuti noi. Siamo sopravvissuti a due Praimfaya, sappiamo cosa sia la sofferenza e la morte, ma non per questo ci faremo spaventare dall'ultimo invasore arrivato qui per rubarci tutto questo! Il ritorno a Polis, alla nuova Polis, sancisce il nostro ritorno in queste terre. Volete morire in quel bunker per il resto della vostra vita o volete tentare, per i vostri figli, di riportare la capitale al suo antico potere?”

Urla di approvazione si scatenarono tra la gente, mentre il sorriso vittorioso di Octavia mi sfidava a destarmi dalla mia posizione.

“ Sono consapevoli di tutto ciò adesso, il tuo piano è fallito “
“ C'è sempre il piano B. “
dissi, cercando lo sguardo rassicurante di Niylah.” Ai, Clarke kom Skaikru , sfido a duello te, Octavia kom Skaikru, come da antica tradizione “
“ Heda, non siete obbligata ad accettare” sussurra a bassa voce Gaya.
Em don sad klin. Teik yu throudon in Clarke“( Ha fatto la sua scelta. Accetto la tua sfida Clarke )”

Cori di incitamento si levarono tra la gente, mentre Gaya dava disposizione ai soldati di creare un grande cerchio che sarebbe servito come luogo dello scontro. Gli antichi tamburi da battaglia iniziarono a risuonare in tutto il bosco mentre si stava per dare inizio al primo combattimento tra clan dopo l'ultimo Praimfaya.

“ Come da regola, entrambe potete scegliere un guerriero che vi rappresenti e combatta al vostro posto. Tu chi schieri Clarke?” chiede Gaya.
Nessuno, combatterò io stessa “
Comandante?”
Ai laik Heda. Ain gonplei ( Sono io il comandante. E' la mia battaglia )“
Bene. Il vincitore tra voi due diventerà, o rimarrà, comandante dell'esercito dei tredici clan e avrà diritto a ricevere la Fiamma contenente lo spirito dei precedenti comandanti “
“ Avresti ottenuto di più con le parole Clarke “
“ Forse questa volta non sarebbero servite “

Entrambe ci sistemammo all'interno del cerchio umano creato dai guerrieri del clan, con un'unica spada come arma. L'esito positivo di quella battaglia avrebbe potuto salvare molte persone, ma sapevo già di non poter vincere contro di lei in combattimento, o almeno, non in quell'occasione. Avrei solo dovuto resistere il tempo necessario perchè l'idea di Niylah funzionasse.

Teik em laud tunom-de ( Suona il corno )” pronunciò la custode della Fiamma.

Il combattimento iniziò. Cominciammo a camminare lentamente in senso orario tenendoci costantemente sott'occhio, cercando di prevedere la prima mossa dell'altra. Attaccare per prima mi avrebbe esposto di certo ad una contromossa che mi sarebbe stata impossibile evitare, perciò aspettai che fosse lei ad attaccare.

“ Aspetti sia io a venire da te? Pensi di battermi così?”
“ Se vuoi saperlo devi solo provare “

La provocai. E lei abboccò. Mi si scagliò contro con una ferocia inaudita, sferrando numerosi colpi di spada che fortunatamente riuscì a respingere, allontanandola da me. Ritornò all'attacco immediatamente e nel tentativo di bloccare la sua spada, abbassai la guardia quel tanto che bastò per farmi colpire al fianco con un calcio. Caddi in ginocchio, mentre un secondo colpo al volto mi fece cadere in terra, sanguinante.

“ Tutto qui Clarke? E' così che speravi di battermi?”

In un impeto d'ira, raccolsi le forze rimaste calciando violentemente la sua caviglia, facendola cadere in terra. Mi portai sopra di lei bloccando con le mani i suoi polsi, cercando in tutti i modi di tenerla ferma mentre tentavo di parlarle.

“ Ritorna sui tuoi passi, sei ancora in tempo prima che venga versato del sangue!”
“ Cos'è? Un modo per evitare di uccidermi se dovessi vincere l'incontro?”
“ Bellamy si vergognerebbe di te se ora potesse vederti “

Innescai la sua rabbia e con forza, mi spinse via da sopra di lei, ribaltando la situazione a suo favore. Iniziò a colpirmi sul viso ripetutamente, con cattiveria sempre più crescente, fermandosi solo quando il sangue nero sul mio viso fece scivolare i suoi pugni, rendendoli quasi vani. Si alzò traballante, allontanandosi da me per poter raggiungere la spada distante solo pochi metri. L'afferrò decisa e con sguardo colmo d'ira, si avvicinò al mio viso, puntando la lama contro il mio mento.

Octavia ti prego fermati!!” urlò mia madre, trattenuta a stento da Kane.
Mi dispiace debba andare così. Yu gonplei ste odon ( la tua battaglia è conclusa)”

Nello stesso istante in cui stava per sferrare il colpo finale, due corpi esanime caddero dal cielo, schiantandosi al suolo con un tonfo sordo. Alcuni degli uomini di Octavia accorsero immediatamente verso di loro, riconoscendo i due uomini scomparsi giorni prima mentre si recavano al bunker. Non passò nemmeno un minuto dalla caduta dei due corpi che subito comparve la navicella, proprio sopra le nostre teste, pronta a fare fuoco. Osservai Octavia fissare spaventata quell'astronave, incapace di prevedere una sua mossa o di poterla contrastare con le armi a sua disposizione, ma quello sguardo perso e vacillante scomparve nel giro di pochi secondi, lasciando che la rabbia e la brama di potere prendessero il sopravvento su di lei.

“ GON WOR! ( In guerra!)” urlò, sollevando in aria la spada.

L'esercito la seguì, inconsapevole della crudeltà e della forza con qui quella navicella poteva uccidere. Alcuni di loro usarono archi, frecce infuocate, altri erano muniti di alcuni fucili sottratti da Arkadia prima che venisse distrutta, ma nessuna di quelle armi riusciva a scalfire la dura corazza di metallo di quell'astronave. I proiettili sembravano rimbalzare come palle non appena venivano in contatto con la lamiera e le frecce incendiarie ricadevano al suolo, bruciando il prato su qui si erano conficcate. Ma il peggio doveva ancora arrivare. La navicella iniziò a far fuoco sull'esercito, solcando strisce di terreno con grandi proiettili, eliminando chiunque fosse nel suo raggio di tiro. Nel frastuono dei colpi e delle grida, vidi Niylah corrermi incontro, aiutandomi ad alzarmi e facendomi allontanare dal centro di quel campo, portandomi verso il Rover su cui mia madre e gli altri ci stavano aspettando.

Teik oso rownes laud! ( suona la ritirata )” gridò Octavia.

Sentì il suono del corno annunciare la fine della battaglia, mentre l'esercito dei clan scappare verso il bunker che li avrebbe tratti in salvo. Uno sguardo di disprezzo si dipinse sul volto del nuovo comandante mentre ci osservava andar via, dalla parte opposta, dirette al bunker da Maddie. L'adrenalina in circolo nel mio corpo iniziò ad esaurirsi e con essa le poche forze che mi erano rimaste per raggiungere in Rover.

“ Clarke è tutto apposto, ti riprenderai presto “

Sentì solo la voce di mia madre sussurrarmi quelle parole e poi, il buio.

   
 
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