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Autore: BlackNeko    13/10/2017    1 recensioni
“No, non ci credo” Kiyotaka affermò, la voce ferma e risoluta nonostante stesse cercando di impedire alle lacrime di scorrere sulle proprie guance con ogni briciolo di volontà che aveva in corpo. “Per favore digli che si sbagliano” lo implorò, afferrando il colletto della giacca di Mondo. “Per favore, Mondo”.
“Mi dispiace”.
// Questa one shot è ambientata nel secondo capitolo di Danganronpa: Trigger Happy Havoc, subito dopo la fine del secondo trial, quindi ci sono spoiler per quelli che non lo hanno ancora finito! //
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Kiyotaka Ishimaru, Mondo Oowada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“No, non ci credo” Kiyotaka affermò, la voce ferma e risoluta nonostante stesse cercando di impedire alle lacrime di scorrere sulle proprie guance con ogni briciolo di volontà che aveva in corpo, nonostante stesse rifiutando con tutto se stesso di accettare la realtà dei fatti che era stata rivelata agli occhi di tutti: Mondo aveva ucciso Chihiro. Lui era il colpevole, non Byakuya. Byakuya non aveva ucciso uno dei suoi amici, Mondo lo aveva fatto.
“Per favore digli che si sbagliano” Kiyotaka lo implorò, afferrando il colletto della giacca di Mondo, guardando l’espressione addolorata nei suoi occhi, la voce che lo affrettava a fare qualcosa che Mondo non era in grado di fare, non poteva fare. “Per favore, Mondo”.
“Mi dispiace”.
Mondo fissò lo sguardo negli occhi cremisi dell’altro, umidi a causa delle lacrime, che Kiyotaka non era più riuscito a controllare e che adesso scivolano sulle sue guance, bagnandole. “Mi dispiace così tanto”. Kiyotaka strinse i denti e abbassò lo sguardo, chiudendo gli occhi mentre scuoteva la testa. “No, non può essere vero!” ribatté, la voce che aveva perso la sua fermezza e decisione precedenti. “Tu non sei un assassino! Non uccideresti mai un tuo amico, io lo so!”.
Sentì una mano posarsi sulla sua guancia, la ruvidità di essa in contrasto con la pelle morbida del suo viso. “Mi dispiace così tanto Taka, per tutto. Mi dispiace per quello che ho fatto, so di aver commesso un atto terribile e so che non potrò mai tornare indietro per rimediare. E mi dispiace farti stare male così” Mondo parlava mentre con il pollice continuava ad asciugare le lacrime che cadevano una dopo l’altra dall’occhio arrossato di Kiyotaka, un’espressione addolorata gli contraeva i lineamenti del viso in una smorfia sofferente. “Mi dispiace di doverti lasciare”.
Kiyotaka prese a singhiozzare, il dolore che si diffondeva nel petto come se qualcuno gli avesse appena dato un pugno. “Non... ci credo... non è...”.
“Okay, avete intenzione di mettere la parola fine a questa vostra piccola soap opera, adesso? È l’oooora della punizione!” la voce allegra e pimpante di Monokuma risuonò nelle orecchie dei due ragazzi come il frastuono di campane in festa.
“Mondo” Kiyotaka trasalì, l’ansia e la disperazione che gli attanagliarono improvvisamente lo stomaco in una mossa ferrea gli fecero spalancare gli occhi. Mondo si mosse lentamente, posando le labbra sulla sua fronte. Sospirò pesantemente, il respiro tremolante si infranse sul viso di Kiyotaka. Quando si allontanò, i suoi occhi erano lucidi per le lacrime e la mano che stava abbandonando il suo posto contro la pelle di Kiyotaka stava tremando. “Se puoi, non odiarmi troppo”.
“Che stai dicendo...” Kiyotaka mormorò, la voce infranta a tratti dai singhiozzi. “Come potrei odiarti quando ti amo così tanto?”.
Mondo spalancò gli occhi per un secondo, prima che le sue labbra si distendessero involontariamente in un piccolo sorriso; sempre così sincero. Kiyotaka era sempre così onesto e sincero riguardo le proprie emozioni ed i propri pensieri, mai esitante nel difendere e perseguire le proprie convinzioni. Mondo lo amava.
Così tanto che il pensiero di dover morire, in chissà quale orribile e pazza maniera, non gli divorava il cuore tanto quanto il pensiero di non poter mai più stare vicino a Kiyotaka, di non poter mantenere la promessa di fargli fare un giro sulla propria moto mentre la città dormiva e le luci della strada la illuminavano come fosse pieno giorno, di non poter ascoltare Kiyotaka spiegargli calcoli troppo complicati di matematica per ore, perché proprio non riusciva a capirle, e interromperlo baciandolo, veloce e leggero prima che l’altro arrossisse e iniziasse a sbraitare su quanto inappropriato fosse.
Si allontanò da Kiyotaka e raggiunse Monokuma nell’ascensore che lo avrebbe portato verso il proprio destino. Si voltò e fisso lo sguardo in quello dell’altro.
“Mi dispiace di non aver mantenuto la nostra promessa tra uomini” si scusò un’ultima volta, prima che Monokuma portasse via per sempre il ragazzo che Kiyotaka amava.
“Ti amo anch’io”.
 
 




Spazio autrice.
Ho iniziato a giocare a Danganronpa: Trigger Happy Havoc alcuni giorni fa e dire che l’angst di questo capitolo, di questa scena, mi ha preso a manate, è dire poco! Mondo era uno dei miei personaggi preferiti, essendo Danganronpa mi aspettavo finisse male, ecco, ma quello che non mi aspettavo assolutamente era il fatto che Mondo diventasse uno degli assassini! Lo vedevo troppo un… cinnamon roll per fare una cosa del genere! Soprattutto a quel cuoricino di Chihiro! Anche se devo dire che Mondo mi piace ancora come personaggio.
A tutto questo si è aggiunta anche la reazione di Taka che io onestamente ho trovato devastante. E quindi niente, beccatevi un po’ di angst su Danganronpa e soffriamo tutti assieme (scusatemi…) !!!!
  
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