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Autore: LuckyGhost    13/10/2017    0 recensioni
L'equipaggio incontra un misterioso straniero, che li paga per essere portato su vari pianeti. Chi è, e perché il suo volto è un mistero? Potrebbe unirsi alla Ribellione?
Traduzione di una storia su Fanfiction.Net "Unexpected Rebellion"
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Darth Maul, Ezra Bridger, Hera Syndulla, Kanan Jarrus/Caleb Dume, Sabine Wren
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo Spettro atterrò, in una piccola città, su un pianeta senza nome situato nell'Orlo Esterno. L'equipaggio non era molto soddisfatto di dove era atterrata la nave, un posto probabilmente pieno di criminali e prosperi mercati neri, ma avevano bisogno di fare il pieno prima di ritornare su Lothal sperando di trovare un modo per ottenere crediti.

Essere Ribelli non era un vero e proprio lavoro con un reddito regolare, così alcune volte dovevano accettare le offerte dai contrabbandieri di trasportare persone o carichi illegali attraverso l'Impero. Ma di solito i ribelli erano occupati a procurare guai agli Imperiali.

Kanan scese dalla nave e si guardò intorno. L'intero pianeta sembrava essere colorato di sfumature di arancione e grigio ed era un po' deprimente. Gli esseri che camminavano nei paraggi erano lenti e silenziosi. Kanan notò che molti di loro portavano delle armi semi nascoste in modo tale che tutti potevano vederle e starne alla larga. Posto pericoloso, allora. Kanan si girò e vide Zeb ed Hera che stavano scendendo anche loro dalla nave.

"Kanan, ci occupiamo noi del pieno. Ho bisogno che tu vada a prendere dei rifornimenti, principalmente cibo." Hera gli diede una breve lista.

"E Sabine? Potrebbe venire con me." Consigliò Kanan.

"Kanan, guardati intorno. Questo non è un posto adatto a lei. Non mi piacciono tutti questi stranieri." Hera sospettosamente guardò alcuni uomini che palesemente stavano cercando di controllare la nave. "Questo non sembra un ambiente amichevole. Lei rimarrà a bordo."

"Va bene. Tornerò il prima possibile. Tu te la caverai qui da sola?" Chiese Kanan.

"Certo. Ma fai in fretta." Hera poi raggiunse Zeb, che stava decidendo il prezzo con il venditore.

Kanan si allontanò dalle banchine e si diresse verso un mercato. Diversamente dal resto del posto, il mercato era molto accogliente. I venditori urlavano le loro offerte che cambiavano costantemente a seguito delle reazioni di altri venditori. I compratori cercavano di attirare l'attenzione e di saltare la fila. C'erano anche litigi e lotte. Kanan fece il possibile per evitarli e cercò posti un po' più tranquilli.

Dopo che riuscì a ottenere il cibo, l'unica cosa sulla lista che mancava all equipaggio erano pezzi di ricambio per la loro nave. Kanan uscì dal mercato e si guardò in torno in cerca di un negozio di riparazioni. Mentre camminava ebbe la sensazione di essere seguito – giusto una piccola fitta nella Forza – ma quando si voltò, non vide nulla di sospetto.

Cercò di scrollarsi di dosso quella sensazione e di concentrarsi sul suo compito. Kanan era convinto che se qualcuno lo avesse attaccato, sarebbe stato in grado di difendersi. Mentre si allontanava dal centro della città, le strade divennero sempre più deserte. Ma Kanan era felice, poiché con poche persone in giro c'erano poche possibilità di incontrare ostacoli, che erano l'ultima cosa che gli serviva. Almeno la città era così remota che non c'erano soldati Imperiali in giro.

Finalmente Kanan riuscì a trovare il negozio. Non c'era nessuno oltre al proprietario. Kanan lo salutò ma in risposta ottenne soltanto qualche strano suono. Spero che conosca il Basic, pensò Kanan. Mentre stava prendendo le parti che gli servivano dagli scaffali, entrò un uomo incappucciato. Quando Kanan posò gli occhi sullo straniero la Forza lo avvertì. È possibile che quest'uomo mi abbia seguito fin qui? Non sembra uno del posto.

I vestiti dello straniero erano neri con delle strisce rosse ed una cintura. Portava con se un piccolo zaino assicurato saldamente alle sue spalle come se non dovesse essere di intralcio in un combattimento. I vestiti erano stretti in modo che si poteva vedere la muscolatura, ma anche abbastanza larghi da permettere di nascondere delle armi. Kanan decise di evitarlo se possibile, e semplicemente farsi i fatti suoi. Ma lo straniero, ovviamente, era interessato a Kanan.

Attentamente e silenziosamente si avvicinò a Kanan senza rilevare nessuna parte del volto. Kanan si allontanò, ma lo straniero lo seguì a passo veloce. Kanan realizzò che non lo avrebbe lasciato in pace e quindi gli parlò.

"Come posso aiutarti?" Chiese Kanan gentilmente, cercando di simulare un falso sorriso.

"Sono felice che tu me lo abbia chiesto." Rispose lo straniero. "Ho notato la tua nave poco fa." La sua voce era bassa e profonda e ovviamente non abituata a lunghe conversazioni.

"Mi hai seguito da quando ho lasciato la nave." Kanan era sorpreso. Di solito la Forza lo avvertiva e rivelava questi individui. Ma non questa volta. Ovviamente.

"Si, sto cercando un equipaggio che possa portarmi in un altro sistema dell'Orlo Esterno lontano da questo pianeta. Il denaro non è un problema. Qual è il tuo prezzo." Ovviamente lo straniero era un esperto. Kanan lo osservò attentamente.

Era tentato del denaro offertogli ma temeva per la sensazione che la Forza gli stava trasmettendo, lo straniero era un pericolo. "Perché dovrei crederti?" Gli chiese Kanan.

"Non dovresti. Noi non ci conosciamo. Ma come faccio io a sapere che non mi attaccherai una volta salito sulla tua nave, derubarmi, e poi scaricare il mio corpo nello spazio?"

"Wow. Come fai addirittura a pensare una cosa del genere?" Kanan era leggermente disturbato dalla calma dello straniero e dal fatto che parlava in un modo da rovinare la più bella delle giornate.

"Penso sempre al peggio." Affermò lo straniero con indifferenza.

"Hai ragione.' Kanan fece un passo indietro e si girò verso il commerciante per pagare il suo acquisto. Sperando che lo straniero lo lasciasse in pace.

"È perché non riesci a vedere il mio volto, vero?"

Kanan trasalì quando si rese conto che lo straniero era a pochi centimetri di distanza da lui. Perché non l'ho sentito avvicinarsi?

"Ho le mie motivazioni per nascondermi. Tu dovresti comprendere."

Kanan si voltò verso di lui per guardarlo in viso. Be 'in viso' per modo di dire, il volto dello straniero era totalmente oscurato. "Lasciami in pace." Kanan accentuò ogni singola parola.

"Non posso mostrare il mio volto, proprio come tu non puoi mostrare chi sei veramente." Lo straniero quasi sussurrò le ultime parole, poi fece un passo indietro per dare dello spazio a Kanan. Kanan rimase pietrificato.

Come può sapere? Non è possibile.

"Attenderò la tua decisione alla piattaforma di atterraggio." Lo straniero si voltò e se ne andò. Kanan fissò la porta, ormai chiusa, in shock, fino a quando il proprietario del negozio attirò la sua attenzione spazientito.
   
 
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