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Autore: BluCAstle    14/10/2017    1 recensioni
Katerine Beckett ha sgominato Locksatt ed e' quasi morta per farlo.
Sull'onda dei suoi successi professionali le propongono di candidarsi come Senatrice
Per farcela dovrà' dire le cose giuste.
E chi meglio dello scrittore Richard Castle per scriverle i discorsi e portarla alla vittoria?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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“Dovrebbe farlo più spesso”

La voce bassa e roca veniva da un angolo poco illuminato alle sue spalle.

“Che cosa?” si ritrovo’ a rispondere Katherine Beckett prima di ragionarci su.

“Sorridere con gli occhi come sta facendo ora.

Dev’essere il messaggio di una persona importante se le accende quella luce negli occhi.”

Katherine Beckett guardo’ quell’uomo alto e attraente emergere dalla penombra incuriosita.

“Per tutta la sera il suo sorriso non e’ mai arrivato agli occhi.Un vero peccato ora che vedo l’effetto che ha sul suo viso”.

“Ci conosciamo?Ha un volto familiare”.

“Mi chiamo Richard Castle”.

“Ma certo,lo scrittore.L’amico del Governatore Weldon. Mi avevano detto che sarebbe venuto.

E’ un piacere conoscerla” gli disse allungando la mano.

“Ed ecco che torna il sorriso di circostanza e si spegne la luce” disse lui avvicinandosi e prendendole la mano tra le sue.

“Cosa la fa sorridere davvero, Kate?” le chiese fissandola con degli incredibili occhi blu.

Katherine Beckett rimase in silenzio turbata dal suo tocco.

Stava per ritrarsi quando lo scrittore la precedette.

“Non serve allarmarsi,ne’ deve rispondermi”  disse lasciandole la mano e facendo un passo indietro.

Era strano.Sembrava che le leggesse dentro.

La guardava negli occhi e le arrivava nell’anima.

“Io…mi scusi signor Castle,mi sono gia’ assentata abbastanza.Si staranno chiedendo dove sono finita! E’ stato un piacere fare la sua conoscenza.”

E piu’ veloce delle ombre al sole ,si era voltata ed era scomparsa dietro alla porta che dava sul salone principale dove si stava tenendo il ricevimento .

Ric Castle rimase appoggiato ad una colonna assaporando la sensazione di pienezza che l’aveva assalito tenendo tra le sue la mano delicata della donna.

Quando si era avvicinato per stingerle la mano aveva avvertito un profumo che gli aveva ricordato le ciliegie mature.

Era davvero bella,alta e slanciata,e giovane,molto giovane per essere in lista per il Senato.

Aveva compiuto 32 anni mentre era in ospedale e la sua eta’ era stata sottolineata piu’ volte dai servizi giornalistici.

Se avesse vinto la corsa sarebbe stata la piu’ giovane Senatrice del Paese.

Di certo avrebbe votato per lei.

 

Quella sera a casa Kate,nonostante fosse esausta,non riusciva a prendere sonno.

Continuava a rivedere quegli incredibili occhi blu che l’avevano scrutata come se potessero davvero leggerle dentro.

Aveva sempre desiderato conoscere Richard Castle.

Era lo scrittore preferito di sua madre.

Quando era stata assassinata aveva trovato un suo libro sul comodino e aveva cominciato a leggerlo per sentire sua madre piu’ vicina.

E in quei mesi di dolore indicibile leggere i libri di Richard Castle era stata una consolazione.

Negli anni aveva sorriso leggendo le cronache mondane del famoso scrittore playboy miliardario. Lo avevano fotografato spesso alle serate di gala con top model o attrici famose.

Era sempre con una donna diversa appesa al braccio,elegante e sexy.

Se non si ricordava male aveva divorziato due volte ed aveva una figlia gia’ grande.

Era esattamente il tipo d’uomo che avrebbe fatto svenire il suo consulente politico tanto era inadatto per qualsiasi tipo di incontro con lei ad eccezione della sua firma su un generoso assegno a favore della sua campagna.

Allora perche’ non riusciva a smettere di pensare a lui?

 

 

Erano passate due settimane da quella serata e Richard Castle era seduto al tavolo verde nel salotto del suo loft col Governatore Weldon,il Giudice Markway e il capo della Polizia Montgomery.

La chiamavano la serata Gotham City e lui si immaginava di essere Batman.

Aveva sempre avuto una immaginazione sfrenata.

Mentre giocavano a poker Bob inizio’ a stuzzicarlo:”Allora Ric,che ne pensi di Katherine Beckett?Non e’ stupenda?”

“Tanto stupenda quanto glaciale.Ho provato ad andare oltre la superficie con lei ma si e’ immediatamente ritirata come in un guscio .Non credo che sia una donna semplice.”

“Oh via,amico,tu non sei uno che si ferma davanti agli ostacoli ,se ti interessa una donna.”

“Sembri dimenticare che quella non e’ il tipo di donna per un’avventura per la quale superare gli ostacoli e’ sufficiente.Penso che mi gelerebbe il cuore con uno sguardo se solo osassi avvicinarmi troppo. Eppoi non e’ fidanzata con un cardiochirurgo che e’ spesso in Africa ad operare bambini malati?”

“Si sono lasciati,Ric.Il dottore non reggeva il ritmo della campagna.Non era il tipo giusto per lei.Tu lo saresti!”

“Come ci pensi,Bob! la Senatrice Beckett e’ una donna di quelle che ti portano direttamente ad un altro livello.E con tutti miei casini ora lei e’ tutto quello che non mi ci vuole”.

Allora perche’ non riusciva a smettere di pensare al luccichio di gioia che aveva acceso gli occhi verdi di quella donna enigmatica mentre leggeva un sms che sembrava farla felice?

 

 

 

 

 

   
 
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