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Autore: pokepony10    15/10/2017    0 recensioni
Quante cose accadono nel mondo e noi nemmeno lo sappiamo? Sono tante e solo poche sono raccontate nelle pagine di storia, dopotutto il lavoro di uno storico non è raccontare la vita di un solo individuo, ma raccontare le grandi scoperte, errori ed evoluzioni del mondo che ci hanno portati fino ad oggi. Poi esistono gli scrittori, quello che provo ad essere io, che hanno il potere di dare voce a quelle persone di cui nessuno sa nulla. Poco tempo fa sono entrata in possesso di queste pagine e leggendole sono rimasta molto colpita. Ammetto che odio tenermi le cose interessanti solo per me, quindi ho deciso di trascrivere l'autobiografia e quindi di rendere il tutto pubblico. Il nome dell'autrice è kymyky, vive un'avventura che stravolge leggi fisiche e morali, ad essere sincera è piuttosto contorta quindi non temete, alla fine cercherò di chiarire alcune logiche sulle quali ho cercato di documentarmi il più possibile. Dopo questa premessa preferisco non dire altro, mi odiereste per i miei spoiler.
Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Eko ci guardò furioso -che fine le avete fatto fare?- domando puntandoci l'arma contro -ha fatto la fine che doveva fare qualcuno che non rispetta il nostro patto- rispose jack -stronzate!- ci urlò e sparò un colpo. Jack mi spinse oltre una vetrata mentre lui si lancio dal lato opposto evitando il colpo.

Negli occhi di eko leggevo la tristezza, non era più quel mocciosetto fastidioso che ci faceva dei dispetti, no, era diverso, aveva intenzione di ucciderci; dopotutto noi abbiamo fatto lo stesso alla sorella. -perchè? Perchè lo avete fatto?- ci domandò -perchè e ciò che si doveva fare- rispose jack avvicinandosi -tu ti rendi conto di cosa avete fatto?! Perchè me la avete portata via? perchè?! Io… io senza lei non sono più nulla…- disse con le lacrime agli occhi.  io suo sguardo si risolve verso di me -e ora ti porterò via ciò che ami… è per colpa tua se ora non ho nessuno kymyky.. Solo colpa tua... dici addio a ciò che ami- disse lui sparando un secondo colpo verso jack.

 Lo colpì alla gamba -voglio che lo vedi soffrire lentamente kymyky, lentamente come hai fatto soffrire la mia famiglia- disse, jack inizio a ridacchiare -patetico… davvero tanto ahahahahah-continuò jack avvicinandosi a eko -che vorresti dire con quella risata!- gli urlò i ragazzo prendendolo per il camice e puntandogli la pistola alla gola -nulla non voglio dire nulla, è vietato ridere?- gli domandò -non sai nemmeno supplicare per la tua stessa vita?- gli chiese eko lasciando il camice -e tu non mi ucciderai perchè, come te, oramai anche io sono morto dentro- rispose jack. 
Gli occhi di eko si spalancarono appena jack gli poggiò una mano sulla spalla -so cosa provi…- disse jack ma lui reagì indietreggiando -no, non mi toccare! non puoi capire nulla! non dire nulla! tu non sai nulla!- urlò indietreggiando -ti prego, ragiona eko, oramai non puoi fare nulla- disse jack facendo un passo verso di lui. Eko caricò la pistola e la punto contro di lui, jack prese il pugnale; io usci dal nascondiglio e lo fermai con un braccio -non macchiare la mia lama di sangue di qualcuno che rimarrà vivo- dissi. Lui mi guardò poi prese velocemente la mira e tirò il pugnale verso la mano armata, la pistola cadde colpita dal manico dell'arma.

 Eko ci osservò terrorizzato -no! Non fare un passo... non fare un passo!- grido osservandoci -eko, per piacere calmati- gli dissi avvicinandomi -tu non parlare! Non ti voglio sentire! non mi toccare mostro!- -ma io cosa c'entro con te!- gli urlai furiosa -credi che la tua casa fosse pulita per caso!? credi che il cibo che mangiavi era frutto dell'impegno di quella bestia di tuo padre?! No eravamo io e black a pensare a te e poi… e poi..- -tu eri innamorato di lei…- dissi incredula -si... l'ho accudita senza pensare a cosa mi fosse successo per colpa degli esperimenti fatti su di lei… io amavo tua sorella e tu mi hai tolto ciò che amavo.. Ed ora io farò lo stesso… questa e una legge troppo dura da accettare … occhio per occhio, dente per dente…- poi parti un colpo.

 Guardai eko e poi jack che cadde per terra con un foro sul petto. Corsi verso di lui, era ferito e io non potè trattenere le lacrime -quindi e così che finirà il mio amore…- dissi tra le lacrime -no, amore mio… guardami… sorrido, sono felice perchè sono tra le tue braccia… ma ti prego esaudisci il mio ultimo desiderio….- disse allungando il suo braccio verso il pugnale. Io guardai l'arma e poi jack -no! scordatelo non ti permetto di pensare una cosa simile!- dissi soffocando le mie lacrime sul suo petto -non lasciarmi amore mio… non lasciarmi…- dissi. Lui riuscì a prendere il pugnale e me lo porse -ti prego… fallo per me, se mi ami esaudisci il mio desiderio più grande: entrare nella tua collezione…- disse con un sorriso.

 Io poggiai delicatamente la punta in direzione del suo cuore -no…no…no…- dicevo tra le lacrime -non puoi volerlo davvero…- continuai piangendo. -ti prego…- mi disse con un filo di voce. Il suo volto era sofferente, ma anche felice e dolce, troppo da resistere a baciarlo. Appena appoggiai le mie labbra sulle sue lui mi afferrò la mano e insieme a me si trafisse lentamente il petto -grazie…- bisbigliò dopo il bacio, ci fu poi del silenzio straziante, insopportabile, mentre le mie mani si sporcarono lentamente del suo caldo sangue. la sua ultima parola fu agenda e poi chiuse i suoi splendidi occhi nei quali ero abituata a perdermi senza che lui lo notasse. Strinsi forte a me quel corpo che man mano perse il suo dolce e confortevole calore. Presi la fotocamera e poi posai piangendo la foto ottenuta, tolsi delicatamente e con lentezza il pugnale dal suo petto.

 -ora sei felice?- domandai con occhi vuoti ad eko -no tu lo puoi stringere a te io no, ne lei ne mia sorella…- disse per poi cadere disperato in ginocchia. Io distolsi lo sguardo da lui e presi l'agenda di cui parlava jack. Ne cadde una lettera -"cara kymyky se leggi queste parole allora sono nella tua collezione, sia chiaro che non mi pento di nulla, sono morto per mano di chi amo durante una missione importante. ti supplico non tornare indietro per me perchè sono morto con gioia, ora ti potrò stare accanto sempre. Sai avevi ragione ad aver risposto male a tuo padre… mi raccontò che un giorno disse che sembravi un angioletto e tu mi hai detto che gli angeli non esistono, ogni anima senza corpo vaga nel mondo in cerca di corpi dimenticati da tutti da riportare in vita… non ne sono certo ma da quel momento gli ho creduto… bhe se ora sto vagando, giro attorno a te piangendo perchè non posso accarezzarti per farti stare bene… perdona il mio egoismo per averti chiesto di uccidermi, ma so che ho fatto qualcosa di buono per me e per te… scusami ma  l'ho fatto solo perché ti amo…"- lessi nella mia mente. Stavo per ricadere in lacrime ma qualcosa mi strinse forte a se -scusami cuginetta… scusami…- mi disse eko.

 Io mi immobilizzai per un attimo e misi velocemente l'agenda nel mio zaino come il marsupio di jack, avevo l'impressione che mi sarebbe servito. Quando rimisi gli occhi sul foglio lessi altro -"riguardo eko abbine cura… abbi cura del mio migliore amico, prendi il mio marsupio e non domandarti nulla, sappi solo che ciò che c'è dentro ti servirà… ma prima di tutto abbi cura di te e di lui, ti affido eko… ci rincontreremo… ne sono certo"-  finì di leggere e quel abbraccio di eko venne ricambiato -non preoccuparti eko io mi prenderò cura di te perchè sei parte della mia famiglia… ti vorrò sempre bene- dissi. -allora perdona ciò che sto per fare…- disse lui, poi sentì un forte colpo alla testa -è giunta la mia fine…- dissi tra me e me abbandonandomi tra le braccia di eko.
   
 
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