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Autore: Mizu Ryu    16/10/2017    0 recensioni
La storia inizia 18 anni dopo dalla storia precedente (I Custodi della Vita II-Over the Heaven), ma se anche è un sequel si può leggere come storia a sè.
Sono passati quasi vent'anni da quando Michael e Lucifer sono precipitati all'Inferno.
Un giorno, Gianluca incontrò un ragazzo con la stessa collana dell'amico; era quasi certo che fosse lui.
Il ragazzo si chiamava Mario però non sapeva che grazie a quella collana il suo destino cambierà...
Ecco a voi l'inizio del terzo ed ultimo arco narrativo de "I Custodi della Vita"
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Michael aprì gli occhi e notò che era sdraiato a terra, probabilmente era precipitato e svenuto.
L’Arcangelo si alzò, la prima cosa che notò fu subito la puzza di furigine.
«Allora questa è la porta degli Inferi?» domandò il giovane Arcangelo trovandosi di davanti un’enorme porta simile all'Arco di Trionfo.
«Spes Huc Ingressis Nulla Superstes Erit… Lasciate ogni speranza o voi che entrate…» lesse e tradusse il giovane.
Senz’altro quella era la porta.
L’Arcangelo fece il primo passo e sentì qualcosa sotto i suoi piedi, guardò a terra e vide delle dracme d’argento e le raccolse.
Superò la porta e di fronte a lui vide l’intero Inferno.
Subito dopo la porta dell’Inferno si estendeva il fiume Acheronte dove non si vedeva né il principio e né la fine; subito dopo quel fiume si estendeva il primo livello: ACCIDIA dove gli accidiosi erano condannati a vagare con occhi coperti da fumo con polsi e caviglie incatenate a delle palle di pietra; poi c’era il secondo livello: LUSSURIA dove tutti i lussuriosi erano percossi e trasportati da una bufera di neve per cui non riuscivano a vedere nulla di fronte a loro, si riusciva a scorgere anche il terzo livello: GOLA dove tutti i golosi erano distesi sulla spiaggia esposti a pioggia, neve e grandine aspettando che Kerberus li squartasse; il quarto livello: AVARIZIA che, a confronto dei tre precedenti, si divideva in sezioni dove ognuno partiva una pena differente: prima sezione gli avari, seconda sezione i prodighi, terza sezione i simoniaci, quarta sezione i ladri, quinta sezione i barattieri e sesta sezione i falsari. Subito dopo la sesta sezione dell'AVARIZIA si riusciva a vedere una grande palude maleodorante, era lo Stigia dove i dannati del quinto livello, IRA, pativano le loro pene. Il quinto livello si estendeva in diverse sezioni: prima sezione gli iracondi, seconda sezione i giustizieri, terza sezione i vendicatori, quarta sezione gli eretici;  nel quarto livello c’era anche un fiume di sangue bollente: il Flegetonte dove gli altri condannati del livello dell'IRA scontavano le loro pene. In quel fiume c’erano la quinta sezione cioè i violenti contro il prossimo, la quinta sezione si divideva in tre gironi subalterni: primo girone della quinta sezione venivano condannati quelli che commettevano il peccato dell'omicidio, secondo girone della medesima sezione venivano puniti i tiranni ed, infine, c’era il terzo girone della quinta sezione  dove erano puniti i predoni. Nella sesta sezione del livello dell'IRA c’erano i violenti contro se stessi ed era diviso in due gironi: il primo c’erano i suicidi e nel secondo i scialacquatori; la sesta sezione c’erano i violenti contro Dio, la natura e l’arte. Questa sezione era divisa in tre gironi, rispettivamente: i bestemmiatori, i sodomiti e gli usurai. Dopo il fiume Stigia si estendeva il sesto livello: INVIDIA suddivisa in sei sezioni, essi erano rispettivamente: consiglieri fraudolenti, ruffiani e seduttori, adulatori e lusingatori, maghi ed indovini, ipocriti, scismatici e seminatori di discordia.
Tra il sesto ed il settimo livello c’era un pozzo dove cadevano i traditori; questo posso era suddiviso in quattro zone: la prima zona era la Caina cioè coloro che tradivano i parenti, nella seconda zona c’era la Antenora dove venivano buttati i traditori della patria, nella terza zona c’era la Tolomea dove venivano condannati i traditori degli ospiti infine c’era la quarta zona: Giudecca cioè i traditori contro i benefattori.
Dopo il pozzo dei traditori si riusciva a scorgere un lago ghiacciato chiamato Cocito.
Dopo il Cocito si estendeva il settimo ed ultimo livello: SUPERBIA. Questo livello era suddiviso in quattro sezioni: nella prima c’erano coloro che si credevano superiori agli altri, nella seconda c’era chi portava disprezzo verso il prossimo, nel terzo c’era chi si credeva superiori alle leggi ed al rispetto altrui, infine, c’era l’ultima sezione dove veniva condannato il peggior dei peccati; nella quarta sezione c’era chi si sentiva superiore o si eguagliava a Dio.
Michael raggiunse la rive del primo fiume infernale.
«Chi sei tu entità che non fa parte di questo luogo? – disse Caronte sulla sua barca mentre sbarcava – Non sei né un dannato e né un vivente, sei per caso un Angelo di Dio?» disse il traghettatore.
«Caronte, tu che sei il traghettatore delle anime perdute non riesci a riconoscermi? Sono Michael l’Arcangelo del Paradiso.» si presentò il giovane.
«Arcangelo? Anche se sei uno spirito pieno di purezza e candore, dovrai lo stesso pagare il pedaggio, questa è una delle leggi di questo Regno.» rispose l’altro.
«Prendi queste dracme, se saranno molto più del dovuto li userai per pagare il pedaggio dei miei compagni che verranno.» disse Michael, dando le monete d’argento al traghettatore.
«Adesso il viaggio verso l’Inferno può avere inizio, adesso sali.» gli ordinò Caronte e Michael eseguì quell'ordine.
Quando arrivò all’altra sponda l’Arcangelo mise piede a terra ed iniziò ad incamminarsi nel primo livello.
Vide i dannati vagare alla cieca, in un primo momento ne ebbe pena, ma doveva farsi coraggio ed andare nel secondo livello.
Appena mise il piede nel livello successivo una bufera lo travolse, si coprì gli occhi e, quando li riaprì, vide che quel livello era simile ad una foresta, ma sapeva che quella visione non era veritiera perché non era un dannato.
L’ansia e l’angoscia pian piano si fecero spazio nel cuore del ragazzo.
«Davvero questo è il luogo dove vengono puniti i lussuriosi?» si domandò tra se e sé l’Arcangelo.
Tra quelle foglie sentì un rumore, l’essere angelico trasalì ed, urlando dalla paura, scappò.
Dopo poco sì fermò.
«Aspetta! – disse girandosi – Ma quello era un dannato…» sospirò tranquillizzandosi.
Ma così non fu poiché un vento impetuoso lo travolse di nuovo e con esso una risata.
«Eccoti, ecco un Arcangelo. – disse una voce e davanti al ragazzo spuntò un demone – io sono Kerberus, lo spirito delle fiamme e del caos, colui che controlla i tre sacri poteri, imprigiono i peccatori ed mi infurio sulla terra!» disse il demone presentandosi.
Era il demone che controllava il terzo livello: GOLA.
Kerberus il demone con tre teste da cani, la sua pelle era color latte, la pelliccia delle teste era dorata e portava un’armatura d’oro. Aveva sei braccia, due per ogni testa, la testa di sinistra portava con sé un arco e controllava l’elemento del ghiaccio; la testa di destra portava con se due saias e controllava il fuoco infine la testa centrale portava una lancia per controllare i fulmini.
Guardando il demone Michael scappò impaurito, ma una ragnatela lo intrappolò.
«Ma che succede? Non posso muovermi!» disse il giovane Arcangelo.
«Non te la passerai liscia.» disse un altro demone.
Ella era Paimon una tsuchigumo che controllava il secondo livello: LUSSURIA.
Il demone era una donna ragno da una bellezza sconvolgente. Aveva un armatura d’oro, rosa e bianca. Aveva diverse catene dorate su diverse parti del corpo soprattutto sui capezzoli, nonostante Paimon avesse la parte inferiore di un ragno aveva diverse piume su tutto il corpo, aveva anche una fascia metallica sulla fronte, portava i suoi capelli platinati in una coda di cavallo bassa incoronati da un diadema di pietre preziose. Come arma aveva un tridente pieno di piume.
«Chi sei?!» domandò l’Arcangelo cercando di liberarsi.
«Paimon, occupiamoci di lui!» esclamò Kerberus correndo verso loro.
«Non riuscirete a toccarlo!» esclamarono due voci.
Michael alzò lo sguardo al cielo e vide Sealtiel e Barachiel che planavano mettendosi tra di loro.
«Cosa?» dissero i due demoni fermandosi.
«Ragazzi!» disse Michael con gli occhi lucidi vedendo i compagni.
«Stai bene?» domandò Barachiel liberandolo dalla ragnatela.
«Si, grazie.» rispose il giovane.
«Dobbiamo sbarazzarci di loro… KERBERUS!» urlò Paimon.
Il demone saltò verso i tre.
«Non così in fretta! Orator!» disse Sealtiel e, tra le sue mani, spuntò l’incensiere creando una barriera bloccando il calcio del demone.
«Incredibile…» disse sbalordito Michael.
«Michael devi andare avanti! Devi trovare gli altri e sconfiggere Lucifer.» disse Sealtiel.
«Non così in fretta!» urlò Paimon correndo verso gli Arcangeli.
«Non interferirai!» esclamò Barachiel bloccando la tsuchigumo con un calcio.
«Barachiel!» esclamarono in coro i due Arcangeli.
«Non ti devi distrarre.» disse il demone a tre testa annullando la barriera dell’Arcangelo.
Con un salto Barachiel raggiunse il demone che controllava il terzo livello ed iniziò a lottare corpo a corpo.
«Venite a me regali rose della bellezza e dell’assistenza: Adjutor!» disse Barachiel creando un turbine di rose che investì il nemico.
«Ti prego Michael, vai e non badare a noi.» lo supplicò Sealtiel mentre iniziò a combattere contro Paimon.
«Però… come me ne posso andare e lasciarvi in difficoltà?» domandò Michael.
«Sai… spero tanto che la promessa fatta sotto la ruota panoramica si avveri. Ci voglio fare un giro!» rispose Sealtiel.
❝Ti prometto che ci saliremo, ti do la parola di Michael.❞
«Il labirinto degli specchi… lo voglio fare insieme a te!» disse anche Barachiel mentre lottava contro Kerberus.
«Ma di cosa diavolo state parlando? Non dite sciocchezze!» esclamò Paimon, ma subì subito un pugno da Barachiel.
«Cerca subito gli altri.» disse ancora una volta il moro e fece un salto indietro avvicinandosi agli altri due.
«Dobbiamo anche provare le montagne russe!» disse Sealtiel facendo indietreggiare Kerberus.
«Ma anche no!» esclamò Paimon lanciando un’altra ragnatela.
Sealtiel si girò verso l’attacco della donna ragno.
«Non ti distrarre!» esclamò Kerberus dandogli un pugno da dietro.
Sealtiel si girò, prese il braccio del demone a tre teste e lo lanciò nella ragnatela di Paimon andando a finire anche su quest’ultima.
«Fai in fretta!» dissero i due.
Michael annuì è scappò verso il terzo livello.
 
 
 
 
 ANGOLO AUTORE
 Ciao bella genteeeeeeeeeeeee
Eccomi con il sesto capitolo, finalmente inizia la lotta!! 
Che ve ne pare? vi è piaciuto?
Per l'Inferno mi sono quasi totalmente ispirato all'inferno dantesco, l'ho solo modificato un pò levando tipo l'angolo dei non batezzati (per me quasi inutile). 
per avere uno schema preciso dovete aspettare il prossimo capitolo xD
Il nome dei demoni li ho presi dal grimorio chiamato "
Lemegeton Clavicula Salomonis"
XOXOXO MIZU RYU
   
 
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