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Autore: Elly_46    16/10/2017    2 recensioni
Una One-Shot Thiam, giusto per strapparvi un sorriso. Post!6B
" Non mi hai detto che succede se hai ragione tu" gli rispose semplicemente il lupo. La chimera ghignò, e Liam si pentì di averglielo effettivamente chiesto. Che diavolo stava facendo?
" Se ho ragione io – sussurrò Theo avvicinandosi – non ti darò tregua" concluse.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Theo non aveva idea di come ci era finito in quella situazione. Era assurda ed irreale a livelli soprannaturali. Dopo tutta la storia dei cacciatori e dell'Anuk-ite, la calma e la tranquillità era ritornata a Beacon Hills, e lui aveva deciso di restare. Scott non l'aveva ammesso all'interno del branco, non che si aspettasse il contrario, certo, ma era rimasto sorpreso quando l'alpha gli aveva stretto la mano ringraziandolo per l'aiuto. Alla fine, lo considerava un alleato prezioso, e Theo aveva deciso che quindi ne valeva la pena di restare. Ora, erano passati già un paio di mesi, e ne l'alpha ne gli altri erano ancora partiti per il college come avrebbero dovuto fare mesi prima, e quindi era capitato spesso che si vedessero tutti assieme. Gli unici ad essersene andati subito dopo erano stati Stiles e Derek. Il primo chiamato dall'FBI, il secondo era semplicemente ripartito. Persino Mason lo teneva più in considerazione da quando aveva portato via il dolore a Gabe quella notte. Quasi avesse visto uno spiraglio di luce in lui. A Theo la cosa andava bene, anzi, benissimo. Per una volta in vita sua poteva chiamare “casa” un posto, ma la cosa che non smetteva di arrovellargli il cervello era un'altra. Liam. Ecco, il beta gli stava dando non pochi problemi. Non che avesse fatto qualcosa di strano o altro, semplicemente sembrava quasi evitarlo da qualche settimana, ed era piuttosto strano. Insomma, gli aveva letteralmente salvato il culo più volte, avevano combattuto assieme. Se c'era qualcuno con cui poteva avere una sorta di rapporto lì in mezzo, quello era proprio Liam. Eppure, quello sembrava quasi inquieto quando lo vedeva. Quindi, non è che non sapesse davvero come si era ritrovato ad accettare di andare a casa di Lydia quella sera, l'aveva fatto proprio per cercare di ricavare qualche informazione sul comportamento del beta. Che poi la banshee se ne fosse uscita con un'idiozia come quella del gioco della bottiglia non era certo colpa sua. Ma a quanto pareva, nessuno all'interno di quel branco era capace di opporsi al volere della ragazza. Probabilmente la mancanza di Stiles le faceva parecchio male.

<< Lyds, sul serio? >> stava chiedendo Malia per la quinta volta. L'occhiataccia della banshee fu abbastanza come risposta.

<< Certo, che sì. Mi annoio, ed è un passatempo carino >> rispose la rosso fragola stringendosi nelle spalle.

<< E' una cosa stupida >> si ritrovò a dire Theo, e per la prima volta in vita sua vide Scott annuire alle sue parole.

<< Potevi restartene a casa allora >> gli rispose la coyote. Theo sbuffò, alzando gli occhi al cielo. Sentì Mason ridacchiare, e Liam accanto a lui lanciargli un'occhiata strana. La ricambiò, osservando come il beta abbassasse immediatamente lo sguardo.

<< Bene, iniziamo >> proruppe Lydia con un sorriso, e diede un verso di rotazione alla bottiglia che iniziò a girare velocemente, fino a fermarsi davanti a Corey. Il ragazzo si grattò il capo, indeciso.

<< Che devo fare? >> domandò. Theo lo fissò come se fosse stupido, ricevendo un'occhiataccia assassina da Liam. Ah, ma allora riusciva ancora a guardarlo in faccia?

<< Decidi tu >> rispose Mason, e quello scrollò le spalle.

<< Ok, beh . . .bacio sulla guancia? >> fece retorico, prima che Lydia tornasse a ruotare la bottiglia. Quella ruotò un po', e si andò a piazzare dinnanzi all'alpha che arrossì. Theo stava per schiaffarsi una mano in fronte. Facevano sul serio? Insomma, che poteva essere un bacino su una guancia? Quando vide la scena a dir poco pietosa tra i due, emise un uggiolio sconcertato e sbuffò.

<< Che c'è? >> gli chiese Malia con cipiglio.

<< E' una cosa patetica. Bacino sulla guancia, sul serio? Ma ci avete mai giocato seriamente? >> sbottò la chimera. Mason stava quasi per ridere, perchè in realtà trovava il tutto parecchio interessante. Lui non era cieco, aveva captato qualcosa tra il suo migliore amico e la chimera.

<< Bene – fece Lydia – se sei così bravo che proponi? >> lo sfidò porgendogli la bottiglia. La chimera l'afferrò senza farselo ripetere due volte.

<< Sette minuti in paradiso >> decretò, e poi la fece girare. Scott impallidì, mentre Malia sgranò gli occhi. Lydia sembrava incuriosita, e la cosa si accentuò quando la bottiglia puntò dritta su Liam. Il beta deglutì, spalancando gli occhioni azzurri. Mason fischiò, mentre sul volto della chimera spuntò un ghigno che non prometteva nulla di buono.

<< Che? No! >> proruppe immediatamente Liam.

<< Hai paura? >> lo sfidò con un sorrisino malizioso Theo, e il beta ringhiò innervosendosi. Theo lo sapeva che per incentivare Liam bisognava sfidarlo e istigarlo, e infatti ci stava riuscendo.

<< Non provocarmi >> ringhiò il più piccolo.

<< Allora che aspetti, Dunbar? >> ghignò alzandosi in piedi, mentre Liam lo seguì, dirigendosi al piano di sopra insieme alla chimera, sotto lo sguardo incredulo degli altri. Non si aspettavano che Liam cedesse così facilmente. Theo aprì la prima porta che gli capitò a tiro, ed era sicuramente la stanza degli ospiti. Liam lo seguì, e la chimera la richiuse subito. Stettero a guardarsi per quelli che dovevano essere secondi interminabili, quasi l'uno aspettasse la prima mossa dell'altro, ma nessuno pareva decidersi.

<< Quindi . . .>> iniziò Theo.

<< Quindi? >> fece Liam.

<< Perchè mi eviti? >> chiese di getto il più grande facendolo impallidire.

<< Non ti sto evitando >> rispose sulla difensiva il beta, e quello era un chiaro segno del contrario.

<< Lo fai. Mi chiedo perchè – fece l'altro – credevo potessimo considerarci non so, amici? O almeno conoscenti stretti >>

<< Io e te non siamo amici >> disse Liam incrociando le braccia al petto.

<< No. Però abbiamo fatto squadra assieme piuttosto spesso, e anche alla grande, direi. E ci siamo salvati la vita più volte >> gli fece presente la chimera.

<< Ma hai messo in chiaro che non moriresti per me >> ribeccò il biondo.

<< Lo hai detto anche tu. Eppure, non combatti con qualcuno se non ti fidi di lui >> sorrise Theo avvicinandosi. Liam deglutì e arretrò un po'. A Theo quella situazione stava piacendo più del dovuto. Liam lo incuriosiva come non aveva mai fatto nessuno, e in quel momento, mentre si mordeva il labbro, lo trovò addirittura carino. Non che lui avesse problemi di quel genere, gli erano sempre piaciuti sia i ragazzi che le ragazze, eppure, quel senso di insofferenza al pensiero che l'altro lo evitasse gli era del tutto nuovo.

<< Ti fidi di me? >> gli chiese di getto Liam. Theo non si aspettava quella domanda, ma si ritrovò ad annuire, perchè sì, si fidava di Liam. Lo aveva tirato fuori da quell'inferno, e se c'era qualcuno con cui avrebbe dovuto affrontare un pericolo potenzialmente mortale, quello era lui. Non aveva problemi ad ammettere che era l'unica persona di cui si fidava davvero in quella casa. E mentire non serviva a niente.

<< Sì – gli rispose, tanto sinceramente, da leggere lo stupore nel viso e negli occhi dell'altro – e tu? Tu ti fidi di me? >> Vide Liam mordersi nuovamente il labbro, mentre gli si avvicinava arrivandogli a un palmo dal naso. Il beta annuì, piano, quasi temesse una sua reazione.

<< Mi fido di te – gli disse in un sussurro – solo, non so ancora se è un bene >>

<< I tuoi amici non lo crederebbero un bene >> ghignò Theo.

<< Io non sono i miei amici >> fece quello.

<< Lo so >> si strinse nelle spalle il più grande. Liam deglutì, e si sentì strano, la presenza della chimera, la sua vicinanza, lo scombussolava da un po' di tempo, e non riusciva a distinguere ciò che provava. Sapeva solo che un giorno, si era alzato e aveva pensato a lui. Per la prima volta in vita sua aveva pensato a un ragazzo, a Theo, e aveva pensato a quanto l'altro fosse bello. Perchè se c'era una cosa che lo inquietava, quella era la bellezza di Theo. Lo aveva stravolto, come se non ci avesse già pensato quel giorno allo zoo dopo che se ne erano date di santa ragione, o ancora, quando gli aveva chiesto perchè continuasse a salvarlo. O in quel dannato ascensore, quando avevano mentito entrambi, solo che nessuno dei due aveva mai aperto l'argomento. La voce di Lydia li richiamò, e loro si diressero al piano di sotto senza dire un'altra parola. Ma Liam la sentì, la mano di Theo che aveva sfiorato la sua mentre scendevano le scale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo quella sera, nelle due settimane successive, Liam aveva provato a dimostrare all'altro che non lo stava evitando. Ci aveva provato, e in parte pensava di esserci riuscito, ma si era sbagliato. Perchè a un certo punto, persino Mason gli aveva chiesto che diavolo gli fosse preso. Mason gli aveva chiesto perchè sembrava scappare dall'altro quando lo vedeva, e a quel punto a Liam era saltato il cuore in maniera sconnessa, perchè si era reso conto che stava fallendo. Aveva imposto al suo cervello di non pensare all'altro, di non dare a vedere chissà cosa, ma quello faceva l'esatto contrario di ciò che voleva. Se vedeva Theo, i suoi occhi correvano immediatamente alla sua figura, sentendosi subito meglio, e se quello gli rivolgeva uno sguardo o una parola, si sentiva come un cretino che non era in grado di fermare il suo cuore dal muoversi come una trottola impazzita. E Liam si credeva un cretino, perchè non avrebbe dovuto sentire e provare quelle cose nei confronti della chimera, per nessuna ragione al mondo. Eppure, tutto quello che il più grande aveva fatto in passato stava passando in secondo piano. Il passato era passato, non c'era nulla che si potesse fare per tornare indietro, ma c'era molto da poter fare per andare avanti. E lui lo sapeva bene, eccome se lo sapeva. Non credeva nemmeno potesse guardare un altro ragazzo in quel modo, con quei pensieri, eppure la chimera gli mandava il sangue al cervello, perchè Theo era esageratamente bello. Bello e stronzo oltre ogni limite, ma sempre bello. E Liam davvero non voleva pensarci, ma non era minimamente possibile che non lo facesse. Come se non bastasse se lo ritrovava ovunque. Usciva con Mason e lo incontrava, andava ad allenarsi con Scott e sbucava fuori dal nulla. Persino al campo di lacrosse della scuola. Era qualche giorno che Theo andava a guardare gli allenamenti mettendosi su quei dannati spalti, che Liam pregò si rompessero e che quello cadesse, perchè non faceva che guardarlo, e a Liam non piaceva essere guardato in quel modo. Lo distraeva, e lui non doveva distrarsi. Così pensava di ignorarlo e basta, ma quando quel pomeriggio tornò negli spogliatoi, si rese conto che ignorarlo non avrebbe aiutato nessuno. In genere restava sempre un po' più a lungo al campo, e quando tornava per farsi la doccia era sempre da solo. Eppure quel giorno no. E il sangue gli ribollì nelle vene quando trovò quel deficiente di Thomas, della sua squadra, intento a parlare fitto e con troppa vicinanza a Theo. Fin troppa per i gusti di Liam che li fissò shoccato, rendendosi conto di come il suo compagno di squadra stesse effettivamente guardando la chimera, e di come sembrava avere tutta l'intenzione di toccargli una mano. E l'unica cosa sensata che Liam provò, o meglio insensata, fu la gelosia. Gli attanagliò lo stomaco in maniera furente, e si sentì quasi agitato.

<< Thomas, sparisci >> quasi ringhiò palesando la sua presenza. I due si voltarono a fissarlo. Theo con uno dei suoi soliti ghigni che gli avrebbe volentieri tolto a suon di pugni, e l'altro sorpreso di quel tono duro. Il ragazzo annuì, e salutò un po' troppo amichevolmente la chimera prima di andarsene. Liam sbuffò, e si strattonò la maglia per sfilarsela, avvicinandosi al suo armadietto e aprendolo con fare incazzato, cosa che non sfuggì affatto al ragazzo dietro di lui.

<< Sembri nervoso – commentò Theo – come mai? >>

<< Non lo so >> mentì Liam, ma quello lo sapeva troppo bene che non era la verità, e non perchè sentisse i suoi battiti, ma semplicemente perchè ormai lo conosceva meglio delle sue tasche.

<< Liam? – gli sussurrò a pochi centimetri dalla pelle della nuca, perchè Liam rabbrividì al modo in cui aveva pronunciato il suo nome – perchè ce l'hai con me? >> Il lupo si voltò verso di lui, lo sguardo arrabbiato e furente. Theo non aveva motivo di chiedersi quale fosse il vero motivo della tensione proveniente dall'altro. L'aveva sentito, quell'odore di fastidio, quando l'aveva trovato insieme a quel tizio nello spogliatoio.

<< Non lo so – ripetette in un ringhio il più piccolo prima di sbottare – quello che so è che non puoi venire qui ad amoreggiare con chi ti pare. Non lo conosci nemmeno >>

<< Quindi devo amoreggiare con qualcuno che conosco? >> ridacchiò Theo divertito, leggendo sul volto dell'altro che fosse a corto di parole.

<< Non era quello che intendevo >> ringhiò Liam.

<< E allora cosa? Che ti importa con chi vado ad “amoreggiare”? >> chiese la chimera facendogli pure segno con le dita. Il lupo a quello non sapeva rispondere, o meglio, non voleva rispondere. Che poteva dirgli? Che gli dava fastidio? Gli avrebbe riso in faccia. Ma il punto era che quella era effettivamente la verità. Perchè sì, gli dava fastidio. Thomas voleva prendere la mano di Theo prima, e lui lo sapeva com'era calda la mano di Theo, e lo sapeva perchè si erano tirati in quel modo chissà quante volte.

<< Allora? – lo riportò alla realtà Theo studiandolo con lo sguardo, pareva quasi lo stesse sfidando – che te ne importa? >>

<< Infatti non mi importa >> rispose il lupo evitando appositamente di guardarlo, e Theo si lasciò andare a un risolino divertito. Non gli credeva, e Liam non era mai stato bravo a dire bugie. Non si credeva nemmeno da solo, figurarsi se poteva farlo uno come Theo che a mentire era sempre stato un genio.

<< Io lo so perchè ti importa >> disse a quel punto la chimera, e Liam si ritrovò a fissarlo con occhi sgranati, perchè quell'uscita non se l'aspettava, ma dato che si parlava di Theo, non si sarebbe dovuto meravigliare così tanto.

<< Beh, ti sbagli >> proruppe lui alzando le spalle.

<< Non sai nemmeno a che mi riferisco >> lo sfidò la chimera.

<< Sicuramente a qualche stronzata da egocentrico >>

<< Ok – disse Theo – mettimi alla prova. Io penso di avere ragione, e posso dimostrartelo >>

<< Non mi interessa >> ringhiò tra i denti il lupo.

<< Se hai ragione tu – continuò imperterrito il più grande – ti lascio in pace >>

<< E se hai ragione tu? – chiese Liam – cosa che non accadrà mai, ovviamente >>

<< Se ne sei così sicuro, allora non ti costa permettermi di dimostrartelo, no? >> Liam si strinse nelle spalle a quella richiesta. In verità Theo lo spaventava nella sua franchezza, ma quella volta non avrebbe potuto avere ragione, per nessun motivo al mondo.

<< Non mi hai detto che succede se hai ragione tu >> gli rispose semplicemente il lupo. La chimera ghignò, e Liam si pentì di averglielo effettivamente chiesto. Che diavolo stava facendo? 

<< Se ho ragione io – sussurrò Theo avvicinandosi – non ti darò tregua >> concluse, e senza dargli il tempo di capire cosa stesse effettivamente succedendo, fu sulle sue labbra. Liam si irrigidì appena sentì la bocca dell'altro collidere con la sua, ma invece di scostarsi, lasciò che l'altro muovesse le sue labbra a suo piacimento, sfiorandole e mordendole quasi a marchiarle. E le labbra di Theo erano così morbide che gli mozzarono il respiro, perchè non se lo sarebbe mai aspettato. E non si sarebbe nemmeno aspettato che l'altro lo baciasse con così tanta dedizione e gentilezza. E poi, quando il suo cervello gli disse che stava baciando la chimera senza rendersene conto, si chiese perchè cavolo non lo spingesse via. Ma poi . . .poi la lingua di Theo gli leccò le labbra, e gli chiese accesso alla sua bocca, e Liam le schiuse, permettendogli di invaderlo ovunque. E la lingua di Theo era così calda da mandarlo fuori di testa, sentì le mani della chimera toccargli i capelli e la schiena nuda. Liam non stava nemmeno più capendo che stesse succedendo, tutto quello che sapeva era che Theo continuava a baciarlo, e lo stava facendo così bene da lasciare che un gemito gli sfuggisse dalle labbra. E se ne sarebbe anche vergognato a morte se non fosse stato così occupato a rincorrere la lingua dell'altro con quella bramosia. E poi, senza che nemmeno se ne accorgesse, Theo si scostò, e gli sospirò sulle labbra, mentre lui apriva i suoi occhi increduli e li incrociava con quelli lucidi e blu della chimera.

<< Avevo ragione >> gli sussurrò solamente Theo, e Liam deglutì, perchè effettivamente, non c'era niente con cui avrebbe potuto rispondere. Il fatto era che adesso si sentiva del tutto scombussolato, e la vicinanza dell'altro non lo stava affatto aiutando.

<< Dio, è stato fantastico – ridacchiò la chimera continuando a guardarlo – volevo farlo da quel dannato ascensore >> gli confessò, e Liam si irrigidì, sbattendo un po' le palpebre.

<< Cosa? >> gli chiese con un filo di voce. Theo lo fissò leccandosi le labbra, e qualcosa nello stomaco di Liam si smosse prepotentemente.

<< Hai delle labbra così piene che non hai idea di che ti farei – continuò Theo, e Liam sgranò gli occhi arrossendo completamente – e sembri sempre così innocente >>

<< Mi hai baciato? – fece Liam retorico, e l'altro lo fissò abbastanza ovvio – cosa...adesso che . .>>

<< Adesso non ti do tregua. Te l'avevo detto che avevo ragione. Ci si vede, piccoletto >> gli ghignò, e prima di sparire gli scoccò un bacio così rumoroso che a Liam scoppiarono le coronarie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E Theo davvero non gli aveva dato tregua. Erano passate tre settimane, e la chimera sbucava ovunque per afferrarlo e trascinarlo da qualche parte baciandolo come se non ci fosse un domani. Addirittura Scott si accigliava di quelle strane uscite, ma non aveva fatto domande di nessun tipo. E Liam si era ritrovato col dover ammettere a se stesso di provare qualcosa per quell'arrogante di Theo. Non ne aveva parlato con nessuno, nemmeno con Mason. Il fatto era che voleva prima capirci qualcosa lui di quella situazione, soprattutto perchè le cose si stavano scaldando parecchio ultimamente. Come in quel momento. La chimera si era appunto intrufolata nella sua stanza e gli era praticamente saltato addosso come se non ci fosse un domani. E adesso era lì, spiaccicato contro il letto, con Theo che lo sovrastava, e che gli aveva strappato di dosso la maglietta che stava indossando. Il più grande si fermò un secondo, sfilandosi la sua e insediandosi tra le sue gambe per riprendere a baciarlo, fino a quando il respiro non divenne una vera e propria necessità. Si separarono, e Theo lo guardò negli occhi, sembrava quasi combattuto, e Liam ne ignorava davvero la motivazione, perchè in genere Theo era quello che arrivava e si prendeva cosa voleva. Non perdeva tempo in chiacchiere, o a domandare per favore.

<< Che succede? >> gli chiese Liam guardandolo. La chimera si morse il labbro, e si mise seduta sulle sue stesse ginocchia, restando però tra le gambe del lupo. Liam si alzò per mettersi seduto, non riuscendo a capire che diavolo stesse passando nella testolina di Theo davanti a lui.

<< Tu lo vuoi? >> spezzò poi il silenzio la chimera. Liam si accigliò, prima di mordersi il labbro e capire dove stata andando a parare l'altro. Avevano pomiciato per settimane come ragazzini di quindici anni, e loro quindici anni non ce li avevano da un bel po'. Doveva saperlo che prima o poi sarebbero arrivati a quel punto.

<< Mi stai chiedendo se . . >> iniziò Liam, venendo interrotto subito dall'altro. Theo si portò di nuovo su di lui, sovrastandolo e facendolo stendere nuovamente.

<< Ti sto chiedendo se vuoi fare l'amore con me, Liam – gli sussurrò sulle labbra facendolo tremare da capo a piedi – perchè se non vuoi non ho motivo di stare qui >> Liam deglutì a forza, era sicuro di star andando completamente a fuoco in quel momento, e non era solo per le parole della chimera. Era anche perchè un tono così dolce da parte di Theo non se lo sarebbe mai aspettato. Si ritrovò ad annuire, d'improvviso con la gola secca, e l'altro non se lo fece ripetere due volte, tornando a far scontrare le loro labbra in un bacio bagnato e pieno di desiderio. Ed è così che si sentì Liam, quando poco dopo Theo lo aveva spogliato di ogni cosa e stava baciando ogni angolo di lui, desiderato. E il lupo non si era mai sentito desiderato da qualcuno in quel modo, non da Hayden, non da nessun altro. Ogni tocco che Theo gli stava lasciando sulla pelle, sembrava urlargli che lo stava facendo solo per lui, solo per farlo stare bene. E Liam era sicuro di non essere mai stato meglio in vita sua. Theo lo stava quasi coccolando in ogni movimento, in ogni bacio, ogni carezza, non era minimamente frettoloso o rude nei gesti. I baci aggressivi e bagnati che gli aveva dato in quei giorni erano spariti, sostituiti da alcuni talmente dolci da farlo sentire quasi speciale. E Liam sapeva che non era mai positivo sentirsi in quel modo con qualcuno, perchè quello era il momento in cui regalavi a quel qualcuno il potere di farti male. E c'erano una miriade di sensazioni in Liam in quel momento che gli gridavano che dopo quella sera, avrebbe potuto farsi davvero male, come nessuno ci era mai riuscito. E si sentì ancora più desiderato e speciale, quando dopo momenti lunghi ed estenuanti, ma pieni di un piacere mai provato prima, Theo lo prese e lo fece suo. E il ringhio che gli arrivò ad accarezzargli i timpani, gli fece ruotare lo stomaco e il cuore in ogni dove.

<< Mio >> gli ringhiò in un orecchio Theo, con tono talmente deciso e suadente da scombussolarlo, e Liam si ritrovò ad annuire assuefatto, sentendo come in realtà, qualcosa in lui gli urlava che quell'ammissione non era così scostante dalla realtà.

<< Sei mio >> gli disse ancora la chimera, baciandogli ogni parte del viso, mentre continuava a spingere in lui con forza e dolcezza allo stesso tempo. E Liam sentiva che ci sarebbe potuto morire in quella presa così ferrea e delicata al tempo stesso.

<< Tuo >> gli rispose Liam in preda al piacere e alla frenesia mordendogli una spalla, e sentendo Theo ringhiare di piacere contro la sua gola. E Liam non lo sapeva quanto tempo era passato da quando il più grande l'aveva preso in quel modo così perfetto e assurdo, ma lo sentì chiaramente quando quello si riversò in lui fino alla fine, e come la cosa lo mandò così fuori di testa dal piacere e dall'eccitazione da farlo venire tra di loro senza nemmeno toccarsi. Theo gli crollò addosso, il sorriso malizioso sulle labbra, e il cuore che pompava così velocemente da sembrare che volesse correre via dal suo petto. Liam ansimò, mentre quello gli rotolava affianco e lo guardò, gli occhi blu più luminosi che il beta avesse mai visto.

<< E' stato . . . – sospirò Theo riprendendo fiato – è stato grandioso. Di sicuro il miglior sesso che abbia mai fatto >> Liam arrossì di botto, rendendosi conto che sì, l'avevano fatto davvero.

<< Quindi . .adesso, cosa – tossicchiò il più piccolo – cosa facciamo? >> La chimera lo guardò qualche secondo, prima di ridacchiare divertita, come se a Liam stesse sfuggendo qualcosa che era in realtà sotto ai suoi occhi.

<< Per adesso questo >> gli rispose Theo tirandoselo contro di lui per baciarlo, e Liam non si tirò di certo indietro. Sebbene, sentisse nuovamente quella fitta al petto avvisarlo che stava rischiando di farsi molto male. Ma in quel momento, l'unica cosa che voleva era continuare a sentire le mani di Theo accarezzargli la schiena lentamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Mason aveva capito che qualcosa non andava, e che lui non aveva intenzione di confidarsi. Lydia aveva intuito qualcosa dagli sguardi che lui e la chimera si lanciavano, e Scott . .persino Scott iniziava ad annusare qualcosa nell'aria. Per fortuna di Liam, non letteralmente. Dopo quella prima volta, ce ne erano state altre, ormai ne aveva persino perso il conto, ma sapeva solamente che i giorni erano diventati settimane, e le settimane mesi. Tre per la precisione. E Liam si odiava un po' per aver portato il conto, perchè lui quelle cose non le dimenticava mai. Per questo la storia gli piaceva, perchè era bravo nel portare il conto, nel ricordare tutti i particolari. Si meravigliava ancora di come l'avessero tenuto nascosto agli altri fino a quel giorno. Gli sembrava addirittura surreale. E ora, dopo tre mesi così, Liam ne era certo. Si era scottato, e si era fatto male. Si era fatto malissimo, perchè si era innamorato di quell'arrogante egocentrico senza che lui facesse il minimo sforzo per rendersene conto. Theo era andato così a fondo dentro di lui da spezzargli ogni cosa, e ricomporla con il suo nome inciso sopra. Ed era così che a volte si sentiva, come se ogni cosa in lui gli gridasse di appartenere alla chimera in maniera totalizzante. Ed era così che si sentiva quando quello gli lanciava uno sguardo carico di mille parole non dette, o quando gli sorrideva, e Liam aveva imparato che amava quel sorriso così impertinente da volerglielo strappare a morsi. Si sentiva di appartenergli ogni volta che Theo lo faceva suo, e ogni volta che gli ringhiava quel “Mio” ovunque, sentendolo risuonargli sotto la pelle e nelle ossa. E Liam lo sapeva che stava per farsi male in maniera permanente, perchè sapeva che avrebbero dovuto parlarne. Perchè il lupo non sapeva più che aspettarsi, perchè non gli bastava più il loro nascondersi ovunque, non gli bastava più quel rapporto consumato quando erano soli. E Liam li notava gli sguardi che gli altri mandavano in direzione di Theo, lo notava come parecchi ragazzi a scuola avrebbero voluto avvicinarsi a lui e parlargli. Come in un qualche modo lo guardavano notando che Theo guardava lui. E in quei momenti il lupo si sentiva bene, si sentiva felice, perchè Theo era lì e guardava lui. Ma poi ricordava che questo lo sapeva solo lui, e la cosa tornava a rompergli metaforicamente le ossa. Ed era per quello che voleva parlargli, ma di certo non si aspettava una chiamata urgente da parte di Lydia che gli diceva che erano stati tutti convocati per una riunione da Scott. E quando Liam arrivò, gli bastò vedere anche la presenza della chimera, per rendersi conto che le cose non erano buone. Scott non aveva fatto entrare Theo nel branco, ma aver chiamato anche lui voleva dire che le notizie non erano affatto positive. E infatti, c'era un problema con un branco vicino. Liam ascoltò poco e niente, almeno fino a che il campanello di Scott non suonò, e Malia andò ad aprire, sebbene un po' scocciata. E Liam si sarebbe aspettato di tutto, ma non che dietro la coyote, facesse la sua apparizione Hayden. Mason gli lanciò un'occhiata, come a chiedergli che ci facesse la ragazza lì, ma Liam non aveva idea di come rispondergli, perchè non ne aveva idea nemmeno lui. Hayden salutò tutti loro, e fece per avvicinarsi a Liam, che con un groppo in gola la fissò confuso. Ma prima che quella potesse avvicinarsi, Theo si era parato davanti a lui con le braccia incrociate al petto. Gli sguardi degli altri e della ragazza corsero alla chimera, che sembrava tutt'altro che rilassata.

<< Tu – ringhiò Hayden – che ci fa lui qui? >> disse voltandosi a guardare Scott. L'alpha fece per rispondere, ma il ghigno della chimera lo precedette.

<< La vera domanda è che ci fai tu qui >> ribeccò Theo. Hayden lo fissò con cipiglio e si voltò a guardare Liam, che sembrava quasi assente accanto alla chimera. Theo, che intercettò lo sguardo della ragazza, emise un ringhio, mentre Lydia stava quasi per ridacchiare, sotto lo sguardo confuso di Scott.

<< Liam >> lo chiamò Hayden, e il lupo si voltò a guardarla. Non aveva nemmeno idea di cosa dirle. Non aveva la minima idea del perchè lei fosse lì.

<< Perchè sei qui? >> gli chiese lui, facendo nascere un risolino sulle labbra della chimera accanto a lui, mentre la sua ex ragazza lo fissava come se fosse impazzito.

<< Sono tornata – rispose lei con ovvietà – per te >> concluse poi. Liam si morse il labbro, non sapeva come metterla. In realtà, si stava già facendo male con tutta quella storia con Theo, e magari con Hayden sarebbe ritornato tutto come prima. No, certe che no. Prima che potesse anche solo dirle qualcosa, il ringhio di Theo risuonò talmente forte da far vibrare le pareti, mentre le rispondeva con quella che alle orecchie e agli occhi di tutti era chiara e semplice gelosia. E a Liam il cuore poteva schizzare fuori dal petto in quel momento e non gli sarebbe nemmeno importato.

<< Spiacente, ma lui è mio. Quindi vedi di defilarti il più lontano possibile da qui >> proruppe Theo, mentre Malia stava per affogarsi con l'acqua che stava bevendo. Lydia sorrise sorniona, e a Mason per poco non caddero le orbite. Liam non aveva il coraggio di guardarli. Hayden saettò lo sguardo su Liam, quasi a chiedergli perchè non mandasse al diavolo la chimera, ma lo sguardo del lupo fu abbastanza eloquente.

<< Aspetta, che? >> fece Scott grattandosi il capo.

<< Liam >> urlò Mason, più per il non averglielo detto che per la cosa in se.

<< Questo è un incubo >> mormorò Hayden scuotendo il capo, quasi non ci credesse.

<< Liam? E' così? >> gli chiese Scott, che faceva passare gli occhi da lui alla chimera.

<< Beh, ecco . . noi, è successo e basta >> rispose alla fine. Non sapeva più se arrossire dall'imbarazzo o saltellare ovunque perchè Theo aveva effettivamente vuotato il sacco davanti a tutti, dicendo addirittura che lui fosse suo.

<< Oh >> lasciò in sospeso l'alpha.

<< Già, oh – fece la chimera, rivolgendosi poi a Hayden – quindi vedi di girare alla larga o ti stacco le mani a morsi, e non sarò molto gentile >> sbottò, afferrando poi Liam per un braccio e trascinandolo fuori da casa di Scott a tutta velocità. Solo quando furono a qualche isolato di distanza lo lasciò andare, e si voltò a guardarlo. Liam aveva un sopracciglio inarcato, e sembrava indeciso se parlare o meno.

<< Cosa? >> sbottò la chimera.

<< Quello che hai detto prima – fece ovvio il lupo – lo pensavi sul serio? >> Theo ridacchiò, e si avvicinò a lui con passo lento e calcolato.

<< Credevi che avessi l'esclusiva per niente? – gli sorrise mordendogli un orecchio – Quando ti ho detto che sei mio. Intendevo sul serio, e soprattutto a tempo indeterminato >>

<< Quindi noi stiamo, beh . .stiamo assieme? >> deglutì Liam, cercando di non guardarlo negli occhi. Poteva scoppiare felicità da tutti i pori, perchè era stupidamente innamorato di lui, e quello gli stava dando l'unica cosa che voleva. Se stesso.

<< Cosa del concetto “mio” non ti è chiaro? – ghignò Theo – e tanto per la cronaca, non è mi è mai importato di nessuno prima di te >> gli disse con sincerità, e Liam capì perchè quella prima volta avesse detto “fare l'amore” e non “fare sesso”. Liam capì che quello era il modo di Theo per dirgli che sapeva perfettamente che fosse innamorato di lui, e che per la chimera era la stessa cosa, ma nessuno dei due era ancora pronto a dirlo. E Liam non fu mai così felice di aver rischiato di farsi male in quel modo.

 

 

 

 

 



E niente, mi è uscita così all'improvviso, e spero davvero che sia stata di vostro gradimento. Liam e Theo sono il cuore, ragazzi, non c'è niente di più da aggiungere.
Spero di avervi fatto un regalino con questa storia, o di avervi almeno strappato un sorriso. Fatemi sapere se vi è piaciuta, una piccola recensione aiuta sempre noi autori a impegnarci di più. Vi ringrazio già in anticipo se siete arrivati fino alla fine. E niente, che dire. . . se non siete ancora passati, e amate questi due, fate pure un salto sulla mia long Thiam in corso. Sperando di avervi fatto piacere, un bacio

Elly

  
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