Angolo autrice:
Rieccomi
qua con questa piccola KiddxLaw che spero non vi faccia venire troppo
mal di stomaco. L'idea mi è venuta così
all'improvviso e non si
tratta di chissà cosa ma ci tenevo comunque a metterla
giù per
iscritto per farla leggere anche a voi. Se vi è piaciuta, o
anche se
c'è qualcosa che non vi piace, ditemelo pure con un
commentino.
Ah,
so che non faccio parte del Forum FairyPiece ma sono stata invitata
dalla amministratrice a partecipare a questo contest e ho anche il
suo permesso per la pubblicazione. Quindi tranquilli che non sto
cercando di fare la furba.
Quando la matita per occhi ci mette lo zampino
Trafalgar
Law ci aveva pensato a lungo a quella cosa che lo tormentava
già da
qualche giorno. Prima o poi sarebbe arrivato il momento in cui
avrebbe dovuto smettere di nascondersi dietro a quel suo costante
silenzio. Di solito, anche se non era certo un tipo impulsivo, non
rimuginava così tanto sulle cose.
Del resto cosa aveva da temere
tanto? Stava con Kidd già da più di un anno
ormai, perchè era così
titubante all'idea di chiedergli di venire a vivere insieme a
lui?
Forse era il suo orgoglio a dominarlo, timoroso di non
poter sopportare un eventuale rifiuto da parte del rosso.
Ormai
era da parecchio che quella idea si era formata nella sua mente e ci
pensava continuamente. Lo tormentava la notte prima di andare a
dormire, mentre faceva colazione, quando guidava e perfino mentre
asciugava i capelli, come il quel preciso momento.
Ormai metà
delle cose di Kidd si trovava nel suo appartamento e si ritrovavano a
pranzare o cenare insieme almeno tre volte a settimana, per non
parlare delle innumerevoli volte in cui si fermava a dormire da lui.
Insomma la situazione a pensarci bene non sarebbe cambiata di
molto.
Quella era sicuramente la cosa giusta da fare se volevano
scalare un altro gradino delle loro relazione. Non c'era altra
soluzione se volevano passare più tempo insieme.
Inoltre le cose
sembravano andare abbastanza bene, almeno fino a quando non
iniziavano a litigare anche per motivi sciocchi, quindi come ogni
coppia normale avrebbero anche potuto iniziare una sana
convivenza.
Mentre sistemava l'asciugamano nel cesto della
biancheria sporca urtò involontariamente la matita nuova per
occhi
di Kidd, di chissà quale costoso marchio, ma non fu quello a
fargli
sgranare i suoi occhi grigi. La maledetta matita sembrava dotata di
vita propria mentre rotolava lungo il ripiano sotto lo specchio e
terminò la sua corsa solo quando cadde dentro al gabinetto.
Law
deglutì mentre si rendeva solo in quel momento del casino in
cui si
era appena cacciato. Col cazzo che Kidd non lo avrebbe ucciso se lo
avesse scoperto. Era più che fottuto. Come aveva fatto ad
urtare
quella stracazzo di matita? Ma soprattutto cosa ci faceva quella
matita lì?
Terminò di sistemare il consueto disordine che
seguiva la sua doccia, come se all'interno del bagno fosse esplosa
una bomba, e uscì mantenendo la sua solita espressione
impassibile.
-Kidd?- disse per attirare l'attenzione del rosso che
giocava con la play station seduto con le gambe incrociate sul
tappeto.
-Mh.- fu la sua risposta.
-Se ti ricompro la tua
matita per occhi nuova verrai a vivere con me?-
Il rosso mise la
pausa prima di dedicare tutte le sue attenzioni verso il moro.
-Cosa
cazzo c'entra la mia matita con il venire a vivere qua? Non
capisco...- disse con le sopracciglia aggrottate.
-Non è
importante ora, rispondi alla mia domanda.-
-No, tu rispondi alla
mia. Cosa. E'.Successo. Alla. Mia. Matita?- sibilò furioso
Kidd. -Te
la sei infilato su per il culo?-
Law poggiò una mano tatuata
sulla fronte, in un gesto esasperato, davanti alla volgarità
gratuita del suo compagno.
-Ha avuto un piccolo incidente ma visto
che ci tieni tanto te la ricompro. Ma solo alla condizione che ti ho
spiegato.-
Kidd digrignò i denti sempre più furioso prima di
avvolgere le sue mani attorno al collo del moro.
-Ti ammazzo
maledetto. Lo sai quanto costa quella matita? Te ne rendi conto?-
Law
improvvisamente capì il motivo della sua precedente
preoccupazione
all'idea di compiere quel passo. Non aveva paura perchè
sarebbe
stata una svolta importante nella loro relazione , ma semplicemente
per il brutto carattere di Kidd.
Gli diede un calcio sullo stinco
per liberarsi da quella presa ferrea. Solo che il rosso lo
trascinò
con sè nella sua caduta e Law gli franò addosso
dandogli una
involontaria testata sul mento.
Il tatuato si massaggiò la fronte
dolorante mentre rotolava ad una distanza di sicurezza dal rosso.
Mentre aspettava che il dolore scemasse e il respiro si
regolarizzasse voltò la testa verso il compagno.
-Certo che ne
fai di storie per una cazzo di matita.-
-E tu sei un pezzo di
merda. Sai bene che nessuno deve toccare i miei trucchi.- disse
l'altro che si toccava il mento lievemente arrossato.
-Non l'ho
mica fatto apposta.-
-Non ti basta dire così ogni volta. Come
quando dici "senza offesa" prima di vomitare insulti e
critiche su chiunque.-
Law si voltò completamente e si ritrovò a
pensare che, nonostante il pessimo carattere di Kidd, non sarebbe
stata la stessa cosa senza di lui a sbraitare in giro per la casa in
mutande. In fondo non gli dispiaceva svegliarsi la mattina affianco
al lui o quando il rosso provava a sorprenderlo preparando le sue
ormai celebri fallimentari colazioni.
Era proprio per quello che
lo amava, no?
Kidd si sistemò sui gomiti senza smettere di
guardare quel medico da strapazzo che lo faceva continuamente
imbestialire. Ormai la sua matita era andata, e non voleva neppure
cosa le fosse successo, ma perché doveva sempre rimetterci
le sue
cose?
Si passò una mano tra i capelli, che sembravano fatti di
fiamme, e una idea folle gli balenò per un istante.
-E va bene,
verrò a vivere qui con te.- disse con un ghigno sadico. -Ma
non
credere che mi accontenterò della sola matita. Voglio anche
tutta la
nuova edizione limitata per l'autunno della Chanel.-
-Chanel?-
ripetè il moro, sicuro di stare andando incontro ad una
fregatura.
-O Chanel o non ne ne parla.- continuò l'altro.
Law
chiuse gli occhi per un istante. Era davvero disposto a spendere
tutti quei soldi solo per fare pace con il suo fidanzato?
Aprì
nuovamente gli occhi plumbei e annuì soddisfatto.
-Affare
fatto allora.-
-Visto che quando vuoi sai anche essere
ragionevole?- disse il rosso rotolando verso il moro per posargli un
bacio, che a dir la verità somigliava più ad un
morso.