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Autore: TeamFreeWill    21/10/2017    6 recensioni
What if e missing moment della 11*17.
Dean, credendo Sam morto, tenta il suicidio. Billie riesce a mieterlo portandolo nel vuoto. Quel luogo dove finiscono angeli e demoni quando vengono uccisi.
Dean qui incontrerà qualcuno di inaspettato. :)
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester
Note: Missing Moments, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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"Ti supplico! Puoi prendere me al suo posto!” chiese Dean supplichevole alla mietitrice che, implacabile, godeva alla vista del corpo del maggiore dei Winchester in quelle condizioni disperate.

La risposta calma gelò il sangue di Dean nelle vene.

“Non sono qui per fare affari con te, ma per portarti via” minacciò e si fermò ad assaporare il momento. Oh era troppo divertente quello che stava per dire!!

Un leggero sorriso soddisfatto apparve sulle labbra di Billie, mentre il ragazzo di fronte a lei era pietrificato sentendo quelle parole. Sia lui che Sam erano praticamente morti e il mondo era nelle mani di Amara e di Lucifero.
Il mondo era fottuto! Tutti lo erano. Avevano fallito questa volta.

La voce fastidiosa della traghettatrice di anime riprese la parola, riportandolo alla realtà. Ad un’assurda realtà.

“La cosa assurda è che Sam è ancora vivo, ma tu non lo sei. Morirai molto presto” e dicendo così il tempo riprese a scorrere implacabile, mentre il corpo di Dean andava in arresto cardiaco.

“Vieni con me, Dean, è ora. Ti aspetta il vuoto” e porse la mano al biondo. Lui rimase a fissarla, incredulo che il fratello fosse vivo. Felice che la spina del fianco del suo fratellino fosse vivo.

Si voltò appena. Guardò di sottecchi la dottoressa dietro di lui, distante pochi metri.

Lei cercava strenuamente di rianimarlo, ma niente, non c’era verso che il cuore riprendesse a battere. Che la vita ritornasse in quel ragazzo così giovane che si era suicidato.

Nonostante fosse un medico, si sentì comunque impotente. Non era riuscita a salvare una vita.

A malincuore la dottoressa dovette indicare l’ora del decesso. Le 10.41.

Che ironia!, pensò Dean. La stessa ora in cui morì suo padre.

Sorrise. Consapevole di quello che aspettava alla sua anima. Un ultimo pensiero si rivolse al suo fratellino prima di compiere pochi passi verso la mietitrice.

“Sammy saprai cavartela. Mi fido di te.” disse orgoglioso e poi, sicuro, si avvicinò e prese la mano dell’entità, che era fredda.

Il contatto lo fece rabbrividire immediatamente. Un’anima non può provarlo, eppure lui lo stava percependo. Poi comprese. Il gelo proveniva da dentro sé.

Sospirò arrendevole e seguì Billie attraverso la luce da cui era apparsa poco prima. Una luce accecante, stranamente calda e avvolgente, bellissima.

Fu un battito di ciglia e della luce non c’era più traccia, come pure della mietitrice.

Era solo, in mezzo al nulla. L’aria era densa, quasi liquida. Tutto era nero. Silenzio. C'era solo un silenzio opprimente.

Non percepiva il suolo sotto di sè, non sentiva niente.

Era sospeso, galleggiava in quel limbo fatto di vuoto.

Credeva di annullarsi, che, una volta in quel piano esistenziale, semplicemente smettesse di esistere.

Invece, sorprendendosi, era ancora con i suoi ricordi e i suoi pensieri che puntualmente finivano su suo fratello.

“Chissà cosa starà facendo Sammy.” si ritrovò a pensare, quando un dolore al petto lo fece gridare.

“Cazzo! Che succede?!” ansimò affannato quando una fitta più forte lo costrinse a portarsi una mano al petto, ad allentare la camicia divenuta incredibilmente stretta.

Cos’era quel dolore?

Un’anima non prova dolore, a meno che non fosse torturata all’inferno.

Quindi perché soffrire così?

Addirittura il dolore, incredibilmente, superò di gran lunga quello procurato da Alastair.

Passarono diversi minuti o ore, non sapeva quanto. Iniziava a sentire un certo intorpidimento alla testa. Non era lucido. E il dolore era sempre più accecante e viscerale.

Ogni cellula gli mandava stilettate continue.

“Basta!” cercò di gridare al nero intorno a sè, ma la voce non gli uscì. Fu un grido muto il suo.

Spaventato iniziò a toccarsi e con orrore non sentì quasi più la consistenza del suo corpo.

Guardò in basso e le gambe non c’erano. Sparite.

Erano filamenti che si stavano fondendo con il nero attorno a lui. Stava diventando un tutt’uno con il vuoto.

Ecco cosa voleva dire Billie quando disse a Sammy che dal vuoto non si ritorna.

Come si poteva ritornare in vita se la tua anima si fondeva con esso a livello molecolare?

Era nel panico! E più si agitava più il processo si velocizzava.

“Mio Dio!” e alzò la testa verso quel nero che lo stava inghiottendo sempre più.

Una lacrima sola scivolò dai suoi occhi che comunque erano rimasti verdi e vivi.

La lacrima solitaria scivolò lungo la guancia e cadde in quel mare nero di morte.

Quella singola goccia rimase sospesa, ferma anche lei come lui.

Poi qualcosa accadde.

La gocciolina si alzò e si fermò dinanzi al viso sbalordito del cacciatore.

“Ma che cosa..?” pensò, ma i suoi stessi pensieri si spensero quando da quella stessa lacrima uscirono delle immagini di suo fratello Sam che piangeva dinanzi alla sua pira funeraria, solo, senza nessuno. Distrutto da quell’ennesima morte del fratello. Impotente. Incapace di reagire.

“Sammy!” pensò cercando di toccare l’immagine, ma non ci riuscì perché questa sparì proprio come era apparsa.

“Ciao Dean!” disse una voce all’improvviso,nello stesso punto in cui c'era la lacrima un secondo prima. Una voce familiare. Calma. Glaciale.

Il maggiore alzò appena il capo e osservò l’essere dinanzi a lui.

Alto. Viso scheletrico. Con indosso un cappotto nero e, stretta nella sua mano destra, la sua piccola falce. Quella stessa falce che poteva mietere Dio stesso.

Il biondo deglutì, incredulo e schioccato. “Morte” pensò terrorizzato. In fondo se Morte era lì, era per causa sua. Ce l’aveva spedito lui in quel posto pur di salvare Sam.

L’essere non si scompose, alzò una mano e fermò il processo di fusione con il vuoto. Congelò il tutto.

“Già! Come vedi la morte non va in vacanza! Mi hai solo spedito nel vuoto!” disse scocciato avanzando verso di lui.

“Tu e tuo fratello avete complicato la mia lunga esistenza. C’è da darvene atto. Siete le creature più fastidiose che Dio abbia mai creato” constatò puntando i suoi occhi in quelli del cacciatore.

Dean lo osservava e sebbene non parlasse, la sua espressione parlava per lui.

“Ho ottenuto l’effetto sorpresa vedo!” constatò mentre Dean annuiva timoroso. ”Ma ora passiamo a noi! Tu, caro Dean, non dovresti essere qui, in questo luogo creato dall’oscurità prima di essere rinchiusa!” raccontò estremamente calmo.

“Chi credi abbia impedito a tuo fratello di morire? Io! Esercito ancora il mio potere, anche se tutti mi credono morto! Perfino i miei sottoposti. Comunque tu hai agito avventatamente e stavo per intervenire anche con te, ma non sono riuscito a raggiungerti in tempo! Billie ti ha trovato prima e ti ha spedito qui”. Dean era ancora più incredulo.

Billie faceva il suo lavoro certo, ma era una vera bastarda e stronza che ce l’aveva con loro!

“Suicidandoti, hai causato un effetto domino sull’intero universo dalle conseguenze cosmiche! Morendo lascerai vincere l’Oscurità! Solo tu puoi sconfiggerla. Tu che sei legato a lei” finì questo incredibile racconto.

Dean sospirò, ma poi gli rispose solo con il pensiero.

“Senti” e sorrise timidamente, ma fu incapace di sostenere il suo sguardo “io…non riesco a ucciderla…Mi blocco quando sono con lei! Quindi ti sbagli! Solo Lucifero può riuscirci. Stiamo... cercando le mani di Dio per…”

Ma fu interrotto bruscamente. “Zitto! Microbo! Vi avevo avvertiti di non liberarla, ma voi non ascoltate mai!” la voce adirata leggermente.

“Resetterò la linea temporale e farò in modo che tu non muoia e tutto si ristabilirà come giusto che sia. Io ho visto quello che succederà! Tu la fermerai!” fu la risposta del cavaliere.

Dean non seppe che replicare, così osservò Morte.

L’entità alzò la falce, la mosse piano dinanzi a lui facendola roteare. Immediatamente tutto iniziò ad andare a ritroso.

La stessa anima di Dean si ricompose a livello molecolare e quando si toccò le braccia era consistente.

“Wow! Magnifico” riuscì perfino a dire, felice di sentirsi di nuovo intero!

“Grazie” fu, invece, la prima cosa che disse a Morte, mentre il cavaliere era intento a creare un portale da cui il maggiore sarebbe passato riportandolo nel passato.

“Non ringraziami. Sto solo sistemando un tuo ennesimo casino! Ora attraversa il portale! Ritornerai a qualche minuto prima della tua morte. Non interverrò ancora se tu o tuo fratello dovreste morire di nuovo”.

Dean annuì soltanto, e attirato dal portale come da una calamita, lo attraversò.

L’ultima cosa che vide fu una luce accecante. Poi più niente.

Il tutto fu talmente veloce che non se ne rese conto. Dimenticò tutto immediatamente. Ogni cosa fu ristabilita e la linea temporale aggiustata.

Il maggiore boccheggiò in cerca d‘aria, poi dovette vomitare la schiuma che gli si era formata in bocca a causa delle medicine ingerite.

La mente era confusa quando si sedete sul pavimento e lo aiutarono a tirarsi su.

Appoggiò le mani su un tavolino li vicino, si guardò attorno e la prima cosa che disse fu “E’ vivo!”, pensando a Sam. La voce era sofferente e affannosa, ma comunque sollevata.

La ragazza accanto a lui rispose “Chi? Sam?” e Dean annuì.

“Oh grazie a Dio” rispose a quel gesto, ma il maggiore si sorprese della risposta che dette a quella dolce ragazza.

“Non esattamente!”, poi quella strana sensazione che gli si era formata nel petto svanì, quello strano dèjà vù, sparì lasciandogli il cuore leggero, almeno per qualche istante.

Un altro pensiero, però, si fece largo nella sua mente subito dopo.

Sammy era comunque ferito gravemente ed era solo in quel rifugio. Doveva raggiungerlo immediatamente.

“Mi serve un'auto!” disse, girandosi verso il poliziotto dietro di lui “Dammi un auto!”.

Negli stessi istanti, Morte dal vuoto, impassibile, osservava come ogni evento fosse ritornato perfettamente al suo giusto posto.

Come ogni tessera di quel puzzle, chiamato destino, fosse di nuovo incastrata perfettamente.



Note autrice
Un grazie particolare a cin75 che me l'ha betata, a balto97 e a Lilyy che mi ha scovato gli errori.
Grazie a chiunque ha avuto la pazienza di leggerla. Ciao a tutti.
  
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