Incubi
Incubi, paura, buio...
<< Ahhhhh! >>.
<< No ti prego! Non lo fare!!! >>.
Solitudine.
<< Vattene via mostro! >>.
<< No ! No! Aiuto! >>.
<< Tu non sei mai stato amato >>.
Violenza.
<< E' finita. Ce ne andremo insieme! >>.
BOOM
Il ragazzo si svegliò completamente intriso di
sudore, respirava affannosamente. Si mise a sedere poggiando la testa sulle
mani, si guardò intorno, faceva un freddo cane, Konoha
doveva essere vicina, la tenda era completamente chiusa, eppure si sentiva benissimo
il temporale che non dava tregua, proprio come quegli incubi che non gli davano
pace.
Per quanto ancora lo avrebbero tormentato?
Da quando Shukaku non
occupava più il suo corpo credeva di poter dormire tranquillo come una persona
normale, e invece...
Perchè?
<< Dannazione perchè?
>> si disse in preda alla rabbia.
Si sdraiò e cercò di non pensarci, ma l'unico
risultato era la eco dei bambini che imploravano pietà.
<< Ora basta, dannazione! >>.
Cominciò ad urlare e muoversi scompostamente, c'era
tanta rabbia dentro di lui, rabbia generata dal rimorso e dal pentimento, si
mise le mani in testa imprecando.
Lui era un mostro. Con o senza Shukaku
e quegli incubi l'avrebbero perseguitato per sempre!
All'improvviso sentì la zip della tenda alzarsi, si
voltò di scatto verso quella direzione.
<< Sensei, è tutto a
posto? >>.
<< Eh? Ah... SìSì, che
ci fai sveglia a quest'ora? >>.
La ragazza parve imbarazzata.
<< Ecco... ehm... Con questo tempo la tenda mi
si è danneggiata, sono uscita per sistemarla e ho sentito degli strani
rumori.... Così sono venuta a controllare, è mio dovere visto che sono l'unica
scorta >>.
Gaara
si sporse verso l'esterno per vedere le condizioni della tenda della ragazza.
<< Altro che danneggiata! La tua tenda è
completamente distrutta- rifletté un attimo -ti verrà un malanno se resti
fuori, coraggio entra >>.
La ragazza arrossì << No, ma non è il caso...
>>.
<< Matsuri, non è la
prima volta che condividiamo la tenda >>.
<< Sì, ma ora non sono più sua allieva
>>.
<< Vuoi dormire sotto il temporale? >>.
Lei si irrigidì un attimo, senza dire una parola
entrò nella tenda, si tolse il giubbotto bagnato e le scarpe, poi si mise sotto
il sacco a pelo accanto al suo ex maestro.
<< Grazie >> bisbigliò.
La fissò, si era messa in posizione fetale e
nascondeva il viso, poi tornò a pensare ai suoi errori e i suoi incubi, una
morsa gli chiuse lo stomaco, pochi minuti dopo si sentì tirare per un braccio, Matsuri si era addormentata e inconsciamente lo aveva
abbracciato, lentamente Gaara si distese e osservò
quel viso angelico, piano piano gli occhi si fecero pesanti, finché non si
chiusero definitivamente.
E
quella notte gli incubi non lo turbarono più.