L'inquieta anima del Mare
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Ieri,
una spiaggia
dalla riva colma di dune.
Oggi,
una spiaggia liscia
e piana, levigata.
La notte
e le sue forti onde
l'avevano plasmata.
L'impatto violento
delle carezze del mare.
La sabbia resa morbida
come nuvole.
Sprofondano,
i miei passi
tra la docile rena.
Ove fori di respiro
segnano la vita profonda
e serena.
Ma onde furiose
e temerarie
fronteggiano la quiete.
Il tripudio di schizzi e schiuma perlacea:
spezzate tra di loro,
sono le onde liete.
Prede di fame insaziabile
alimentate dal forte, ma piacevole vento
che incentiva il loro vigore.
Si gretola, il fondo
punteggia il mare: ed implacabile è
la tempesta di sabbia dentro di sé.
E tornano a riva,
lenzuoli trasparenti punteggiati
e incorniciati di bianco.
Immergono i passi,
ora delicate come carezze,
con giocosi schizzi.
Bimbi paion
ed io madre loro,
poiché questo sembrano:
che allo spaurirsi o
alle marachelle compiute
giungono per aiuto o sostegno
al fine di placare i loro animi inquieti
con il conforto materno.
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