Eccoci di nuovo con prossimo capitolo. Chiedo venia per l'orario improponibile, purtroppo però domani sarò troppo impegnata per pubblicare per questo ho deciso di farlo stasera anche se è tardi. Spero di sentire presto le vostre opinioni. Invito anche i moltissimi che seguono a farmi sapere che ne pensano. Vi lascio ad una buona lettura e vi ringrazio come sempre di seguire, leggere e commentare.
“Buongiorno
Alien-Girl!” esclamò Hunter aprendo le porte della
stanza di
contenimento.
Serena al suo interno rimase seduta sul letto e non
emise sillaba, si limitò ad alzare il sopracciglio in
risposta,
quasi a domandargli cosa volesse.
“Sono il comitato di benvenuto
ovviamente” continuò Hunter
“Wow allora”lo prese in giro
lei
“Sai dovresti trattarmi bene, sono l'unico qui che ti
crede”
disse allargando le braccia come a voler indicare tutto lo
SHIELD.
“Questa non è di alcuna assicurazione”
disse Daisy
entrando in quel momento
“Chissà come mai non avevo alcun
dubbio”rispose Serena “siete venuti a
prendermi?”chiese
“Si,
io avrei preferito dormire un altro po' ma sono ordini del capo per
cui eccoci qui” le rispose Hunter
“Dove andiamo allora?”
chiese l'aliena
“Da Coulson ovviamente” disse
Hunter
“Ovviamente”ripetè Serena con un
sorrissetto.
Così
uscirono.Daisy guardò Hunter e rimase leggermente dietro di
loro.
“Aaaaallora, dato che sono il tuo unico alleato qui
immagino tu mi voglia dire tutti i tuoi piccoli segreti”
disse
l'uomo
“Ovviamente”rispose lei
“Uh mi pare che qualcuno
non sia molto loquace di mattina” continuò lui
Lei prontamente
sbuffò.
“Semplicemente quella stanza era abbastanza
confortevole. Immagino non sia stata usata molto. A parte poche cose
riguardanti i muratori ,elettricisti e manutentori non ho percepito
granchè, appena uscita di qui sono stata investita da mille
storie e
ricordi e non sempre è piacevole“
“Vuoi dire che sai tutto
ciò che riguarda chi ha lavorato nella stanza di
contenimento?”chiese Hunter
“Ovviamente no, vedo che ieri non
eri per nulla attento alla mia spiegazione, forse pensavi ancora al
porno che stavi guardando”
“Ehy!” esclamò Hunter
Dietro
di loro sentirono Daisy ridacchiare.
“Non era un porno, solo un
film vietato ai minori e ti ridordo che sei arrivata nel cuore della
notte ovviamente ero assonnato” spiegò
“ora spiega un po' il
fatto della stanza “la incitò
“Ovviamente non posso vedere
tutto non sono.. uhm.. come dite voi?... ah si una Veggente. Ho
percepito semplicemente le storie di chi ha lavorato li dentro, e i
loro pensieri al momento in cui lo facevano” tentò
di
spiegare
“Quindi sai chi sono? E cosa stanno facendo ora?E cosa
gli accadrà?”chiese ancora l'uomo
“No, so i loro nomi ma non
prevedo il futuro, so solo ciò che era correllato a quel
momento
delle loro vite” disse
“Se non conosci il futuro come farai a
fermare il problema temporale di cui tu parli?”si intromise
Daisy
“Semplicemente perchè non mi è dato
sapere il futuro di
tutti ma solo il futuro laddove servisse. Mi spiego meglio,
lentamente con la mia permanenza qui e con la vicinanza al l'unico
indizio che ho ora, vale a dire Coulson avrò il sentore di
ciò che
sta per accadere. Dei momenti fissi nel tempo che non dovrò
in alcun
modo disturbare, ne io ne altri, fino a giungere al problema”
“Questo
è un vero casino”esclamò Hunter
“Oh tu non ne hai veramente
idea” disse l'aliena sospirando
“Spiegami se ho capito bene,
quello che tu farai è stare qui o meglio con Coulson ed
aspettare
cosa? Una visione? Che ti avviserà quando
intervenire?”chiese
Daisy
“Bè l'hai spiegata in maniera un po' contorta ma
sommariamente è questo. Io non ho alcun permesso di
intervenire
prima nel corso della vostra vita, il Tempo mi permetter di essere
qui a patto che la mia presenza non danneggi in maniera irreversibile
il corso della vostra storia. Il mio compito è solo di
fermare il
problema temporale, ciò puo essere fatto solo bloccando un
qualche
evento” spiegò
“Evento di che tipo?”chiese Hunter
“Può
essere qualsiasi cosa. Un matrimonio, una morte, un incontro o altro.
Qualsiasi cosa potrebbe scatenare un problema temporale”
disse
l'aliena
“Io continuo a non capire”dise Hunter
“Provo
a farti un esempio pratico. Qualcosa di realemente accaduto. Una
volta sono dovuta scendere sulla terra per salvare dei piccoli
boy-scout che erano in campeggio per una settimana. Per fortuna la
missione si è rivelata subito perchè entrare nel
gruppo e fare la
vicecapo-scout non è stato tanto divertente. Il mio unico
indizio
era il capo -scout, col progredire dei giorni la cosa si
rivelò alla
mia mente. Quello che dovevo fare era impedire un incedio. Il capo
scout era un ex fumatore che portava con se per ricordo un sigato
regalatogli dal padre. C'era un ragazzo Alex che era molto curioso,
la sua curiosità gli avrebbe portato a rubare il sigaro per
provarlo
con gli altri ragazzi, portando ad un tragico incendio che oltre ad
uccidere 15 ragazzini e 2 uomini,avrebbe comportato un problema
temporale perchè quei ragazzini e quei 2 uomini erano
destinati nel
corso delle loro vite a cose molto importanti, ad eventi fissi nel
tempo che non possono essere modificati”
raccontò
"Ma da cosa è stato causato
quel problema temporale?"domandò allora Daisy
"Dall'esposizione di forme di vita aliene
agli umani"spiegò Serena
"Vuoi dire che ogni alieno che
incontriamo provoca un problema temporale?"domandò sconvolto
Hunter
"Uhm.. non necessariamente"
precisò "Quello fu un evento particolare. Ma questo
è troppo
complicato per voi da capire" cercò di evitare di dare una
risposta
“E in questo caso cosa hai fatto per fermare il
problema?” chiese Daisy
“Bè avrà buttato il sigaro o se lo
sarà fumato lei”rispose Hunter al suo posto
“Bè non
proprio, io non posso fare fisicamente qualcosa, il problema
temporale può essere evitato solo tramite una scelta, scelta
che non
spetta a me. Quindi scoperto che il giorno dell'incendio ricorreva
l'anniversario della morte del padre del capo-scout , l'ho persuaso a
fumare il suo sigaro in ricordo “ disse con un sorrissetto
furbo
“Oh Dio l'hai fatto riprendere a fumare” disse
scandalizzata Daisy
“Bè è stata una sua scelta”
si
giustifico l'aliena alzando le mani
Proseguirono ancora qualche
passo ma Serena non manco di notare lo sguardo che Hunter e Daisy si
scambiarono, gongolavano come se non gli avesse servito lei su un
piatto d'argento la risposta alla loro domanda.
Li avrebbe
lasciati fare solo perchè voleva che si fidassero di lei.