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Autore: Sakura Kurotsuki    24/10/2017    0 recensioni
Piangere non le dispiaceva: quello che le sarebbe veramente dispiaciuto era che qualcuno la cogliesse sul fatto, pensò proprio mentre un rumore la richiamò dalla sua contemplazione del dolore. Fortunatamente la poltrona era girata in modo da dare le spalle ad entrambi i dormitori. Qualcuno aveva sceso le scale e ora, chiunque fosse e per chissà quale ragione, se ne stava fermo sull’ultimo gradino.
Prima classificata al Contest "If you want me to stay" indetto da Himeko Kuroba sul forum di Efp.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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If You Need Me To, I’ll Be There


 




 
Il buco del ritratto si richiuse dietro di lei, separandola per sempre da quello strano ragazzo con i capelli lunghi e neri che cadevano ai lati di un volto che non riconosceva più. Quella era la fine, Lily lo sapeva e, ad essere completamente sincera con se stessa, un po’ se l’era aspettata.
Con la sensazione che il pavimento della sala comune di Grifondoro le andasse a mancare sotto i piedi, barcollò verso una delle poltrone rosse accanto al fuoco, tenuto sempre acceso, anche a notte fonda, dagli zelanti quanto invisibili elfi domestici. Quando Severus era emerso da quella siepe con quel ridicolo – a distanza di anni lo riconosceva -  cappotto addosso e insieme si erano distesi sull’erba sotto il cielo estivo, Lily aveva creduto che sarebbero stati amici per sempre. Nella sua mente, Severus e Hogwarts erano sempre stati un binomio indissolubile, quasi come se fosse stato lui a condurla ad Hogwarts e non il professor Silente, che aveva percorso il vialetto di casa sua con un mantello da viaggio viola addosso e un cappello a punta dello stesso colore.
Lily ricordò, con qualcosa di simile al divertimento, del suo risentimento sentendosi chiamare “strega” da Sev; poi quell’immagine colorata svanì sostituita da un buco nero da cui riecheggiavano le parole “lurida mezzosangue”. La prima espressione aveva segnato la scoperta di un altro mondo, la seconda segnava la fine di un’amicizia. Avrebbe dovuto imparare a concepire Hogwarts senza Severus. Dal lieve sorriso nostalgico in cui si erano arricciate le sue labbra, Lily avvertì le lacrime calde segnarle il viso infreddolito. Chiuse gli occhi beandosi di quel contrasto, e quando li riaprì alcune lacrime rimasero impigliate alle sue ciglia, mentre il fuoco, nel caminetto, danzava sfocato. Piangeva in silenzio, Lily, senza singhiozzi, senza preoccuparsi di asciugare le lacrime che le colavano lungo il collo, lasciandole scomparire sotto la vestaglia. Piangere non le dispiaceva: quello che le sarebbe veramente dispiaciuto era che qualcuno la cogliesse sul fatto, pensò proprio mentre un rumore la richiamò dalla sua contemplazione del dolore. Fortunatamente la poltrona era girata in modo da dare le spalle ad entrambi i dormitori. Qualcuno aveva sceso le scale e ora, chiunque fosse e per chissà quale ragione, se ne stava fermo sull’ultimo gradino. Il silenzio era tale che Lily poteva percepire il suo respiro. Cosa diavolo vuoi, avrebbe voluto urlargli, ma se solo avesse proferito una sillaba la sua voce spezzata l’avrebbe tradita. Il rumore di qualcuno che si tastava le tasche alla cieca, riempì l’aria: poi Lily pensò di immaginarselo, il rumore di un paio di stanghette che venivano spiegate, e di un paio di occhiali che venivano indossati. Non può essere.
Ma perché non si avvicina, pensò poi Lily, che avrebbe giurato di poter sentire i suoi occhi color nocciola trapassare lo schienale della poltrona. Si chiese quanto avesse sentito, se in realtà dentro di lui non stesse esultando. Per ora rimaneva lì, ritto ai piedi delle scale – o almeno così lei se lo immaginava - come a guardia del suo dolore. Non si avvicinava, ma nemmeno lo permetteva a qualcun’altro. Era rispetto, quello? Aspettava un suo ordine. Sarebbe bastato un gesto, di lei, e qualcosa di nuovo avrebbe potuto nascere quella notte stessa.
“Se tu vuoi che io rimanga” rispose al silenzio la voce grave di James Potter. Ma era ancora troppo presto e Lily lo congedò senza parlare. Anche senza volerlo, qualcosa di nuovo era già nato.     





 

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Prima classificata al Contest "If you want me to stay" indetto da Himeko Kuroba sul forum di Efp.


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