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Autore: Elisa24g    24/10/2017    0 recensioni
In una terra dove la parola pace vuol dire solo un intermezzo tra una guerra e l'altra, senza possibilità di scampo dal terribile popolo del Vento, una famiglia decide di non arrendersi e di prepararsi alla battaglia, apprendendo i segreti e le magie di chi si nasconde da anni, in attesa della vendetta.
Teresa: dolce e buona;
Enn: curiosa, testarda e coraggiosa;
Rodd: di buon appetito, impaziente e sempre pronto alla risata;
Marcus: allegro e vivace, a volte provocatorio
Serin: reso muto dalla sofferenza, leale.
I genitori : innamorati, forti e coraggiosi, saranno disposti a rinunciare a tutto pur di proteggere la loro famiglia.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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Arsea, appena riuscì ad allontanarsi da tutta la folla che l’aveva assalito, si diresse alla ricerca di mia sorella, maledicendosi per non averli inseguiti subito.
Non aveva idea di dove potessero essere andati, i luoghi sacri per il  Vento  che lui conosceva erano tre: lo stesso posto  dove Teresa era riuscita a parlare, la montagna che aveva scalato con lei quando era appena arrivata e un piccolo spiazzo lungo il lago dove si versa il fiume del villaggio. Escluse il primo, perché sarebbe stato troppo facile, per lei, superare la prova, sul secondo ed il terzo nutriva comunque poche speranze, ma, non avendo altre possibilità, montò a cavallo e si diresse in entrambi i luoghi. 
Prima raggiunse il monte dove l’aveva portata sulle spalle, rendendosi conto solo in quel momento che nessuno degli anziani sarebbe stato in grado di portarla di peso fin là, visto che loro erano troppo vecchi, e lei troppo incinta.
Quindi si rimise in marcia verso il lago, maledicendosi ancora per la sua stupidità.
Arrivò in questo posto bello da mozzare il fiato, con l’acqua cristallina, i ciuffi d’erba tutti intorno, e un albero che sembrava volersi tuffare. Nessuna traccia, di loro.
Dopo alcune ore in preda all’angoscia più totale, si decise a tornare al villaggio, capendo che non avrebbe avuto nessuna possibilità di trovarla. Non sapeva che prova avessero in mente, per quanto avrebbero viaggiato né in che direzione; non aveva speranza.
Appena attraversate le porte della loro città, gli venne incontro la principessa.
<< So dove sono andati! >>  gli disse appena lo vide, << Li ho sentiti parlare con mia madre,  andavano verso le Terre del Fuoco! >>
<< Grazie >> le disse quasi urlando e stringendole la mano con foga, poi corse via.

Le Terre del Fuoco, erano un posto sperduto, dove non crescevano alberi, né piante, né fiori, dove non c’erano animali, dove non c’era vita. Per raggiungerlo dovevi passare  in mezzo a radure rigogliose, che rendevano  il distacco era ancora più evidente, come se un incendio avesse raso al suolo ogni cosa, e da questo derivava il suo nome.
Avrebbero impiegato tre giorni per raggiungerlo, considerato che lei era incinta e non era in grado di cavalcare per troppo tempo. Lui ci avrebbe messo di meno, ma era già indietro di un giorno di marcia.
Corse in casa e prese tutti i viveri che aveva a disposizione, così da poterla nutrire, prese anche un coltello, da mettere alla cintola, ma in ogni caso non avrebbe avuto difficoltà ad uccidere  gli anziani, non nella lotta per lo meno. I problemi sarebbero arrivati dopo, nel  convincersi che aveva fatto la scelta giusta, che non avrebbe scatenato l’ira del Vento, ma a questo avrebbe pensato più tardi, prima doveva salvarla.
Montò a cavallo e partì senza fermarsi mai, cavalcando giorno e notte finché non vide quel luogo in lontananza. Poi mise il cavallo al passo e lo fece avvicinare ancora per qualche metro.
Smontò e gli disse di aspettare lì, cosa che il cavallo avrebbe sicuramente fatto. Continuò a piedi, muovendosi in modo circospetto, non sapeva cosa l’avrebbe aspettato. 
Poi la vide, stesa per terra, raggomitolata su se stessa, senza forze, senza speranza, senza voglia di vivere.
Facendo qualche conto, doveva essere rimasta là , senza cibo né acqua, dalla mattina, o dalla sera prima. 
Intorno non c’era nessuno, ma sapeva che la dovevano stare osservando da qualche parte. 
Non aveva alcuna importanza, si disse, e corse da lei.
<< Teresa..sono io. Non avere paura. >>  le disse mentre la sollevava di peso. Lei aprì appena gli occhi, per richiuderli un attimo dopo.
<< Sta tranquilla, ora ti porto via. Andiamo dal mio cavallo, ho cibo e acqua, non ti preoccupare… non ti preoccupare... ti porto in salvo. >> continuava a ripetere, come una cantilena, fino a che non raggiunse l’animale, la fece bere e le diede qualche cosa da mangiare.
<< Lo so..vorresti riposare; ma non c’è tempo. Dobbiamo andare, tranquilla, ti porto in salvo. >>
“Dove andremo? Non al villaggio. Quando gli anziani saranno di ritorno, avrò tutti contro di me, loro comandano. Dobbiamo scappare. Per dove? Per il cibo non c’è problema, caccerò. Per l’acqua c’è sempre il fiume … però serve un nascondiglio. Un nascondiglio … dove la porto?! Resteremo nei boschi... spostandoci spesso… ma è incinta... non potrà continuare a muoversi…  già è difficile farlo adesso. Dove possiamo andare?!”

Quando si fermarono per riposare, lei iniziò a riprendersi.
<< Arsea… >>
<< Sono qui, sta tranquilla. >> disse accarezzandole la fronte.
<< Sono stanca. >>
<< Lo so… >>
<< Dove siamo? >>
<< Nella foresta, non so di preciso in quale punto. A metà strada tra le Terre dei Fuochi ed il villaggio. >>
<< Le Terre…? >>
<< È dove ti avevano lasciata. >>
<< Cosa faremo... cosa farai adesso? Loro non volevano che mi portassi via. >> disse capendo in quel momento a cosa lui aveva deciso di andare incontro. Lei sarebbe morta, sia se fosse rimasta lì, sia se l’avessero trovata adesso; ma lui avrebbe potuto continuare con la sua vita, tranquillo come se niente fosse successo . Invece adesso era in pericolo, l’aveva fatto per il bambino… no l’aveva fatto per lei.
<< Adesso… non ti preoccupare. Ci penso io a te. >> le disse.
Teresa chiuse gli occhi, e dormì.
Durante la notte Arsea decise che avrebbero seguito il fiume, quando avesse trovato un posto adatto si sarebbe fermati, spostati un po’ più all’interno del bosco e sarebbero rimasti lì, almeno per i primi tempi. Poi avrebbero deciso il da farsi. Non l’avrebbe abbandonata.
<< Buongiorno. >>  gli disse Teresa svegliandosi.
<< Buongiorno. >> le rispose lui mentre le dava una fetta di pane e del formaggio.
<< Tra poco dovremo ripartire. >> le disse con uno sguardo pieno di tenerezza. Lei annuì e mangiò in silenzio.
<< Devo... allontanarmi un attimo. >> gli disse.
<< Perché? >> chiese lui, << Ah… va bene, fa in fretta. >>  disse dopo qualche istante. Ovviamente, aveva bisogno di andare al “bagno”.


   
 
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