25/10/2017
2 recensioniSalve! Questa sarà una raccolta di flash fic SENZA PRETESE, ispirata al mondo di Harry Potter (niente crossover, solo i nostri amati Teme e Dobe piazzati in un altro universo). Il perché di tale raccolta è presto detto. Da tempo volevo dedicare una raccolta di flash fic ai NaruSasu, è una cosa che faccio con tutte le mie otp del cuore. Quindi perché negare loro questo privilegio? In più, attualmente sto rileggendo Harry Potter e quindi mi sono lasciata influenzare. Btw, non so se magari inserirò qualche altra coppia, idk. Magari sì, dipende un po' da come gira e dall'ispirazione.
E nulla, vi lascio a questa flash!
Buona lettura!
E nulla, vi lascio a questa flash!
Buona lettura!
~ Di pozioni, incantesimi e amore ben nascosto ~
- Bagno dei Prefetti -
La divisa di Grifondoro e quella di Serpeverde giacevano disordinatamente sul pavimento del Bagno dei Prefetti, gettate lì a casaccio, nella foga del momento.
Se il professore di Pozioni, Orochimaru, si fosse, per caso, aggirato per il corridoio, a quell'ora tarda di notte, probabilmente avrebbe tolto loro cinquanta punti ciascuno, visto e considerato che stavano infrangendo una miriade di regole. Ma in quel momento sembrava non importare minimamente a nessuno dei due.
Naruto era immerso nell'ampia vasca rettangolare di marmo, l'acqua tiepida lo avvolgeva fino alle clavicole e l'odore di bagnoschiuma impregnava l'intero bagno.
Sasuke era avvinghiato a lui, le labbra schiuse premute contro le sue, la pelle candida e bagnata a contatto con quella bollente dell'Uzumaki, le punte dei capelli nero pece che gocciolavano sulle spalle umide.
Le dita di Naruto scivolarono lentamente lungo la spina dorsale dell'altro, tastandola vertebra dopo vertebra, fino a giungere alla spaccatura del fondoschiena tondo e sodo.
Sasuke avvertì l'ennesimo brivido invadergli il corpo. Increspò le labbra in un sorriso, continuando a sfiorare con esse la bocca del Grifondoro. Gli mordicchiò il labbro inferiore e, senza districare le proprie dita dai quei capelli biondi, lo guardò negli occhi azzurri.
Naruto gli restituì uno sguardo liquido, annegato nel desiderio e carico d'aspettativa, mentre sentiva la propria erezione pulsare e sfregare contro quella di Sasuke.
«Dillo che hai versato un filtro d'amore nel mio succo di zucca, teme» sussurrò a fior di labbra.
Sasuke ondeggiò il bacino.
«Sai che non ne avrei alcun bisogno, vero?» rispose scaltro e sicuro di sé.
E Naruto non faticava a credergli.
Poi le loro labbra si congiunsero nuovamente e il biondo strinse ancora di più a sé quello che tutti consideravano il suo acerrimo rivale.
Se il professore di Pozioni, Orochimaru, si fosse, per caso, aggirato per il corridoio, a quell'ora tarda di notte, probabilmente avrebbe tolto loro cinquanta punti ciascuno, visto e considerato che stavano infrangendo una miriade di regole. Ma in quel momento sembrava non importare minimamente a nessuno dei due.
Naruto era immerso nell'ampia vasca rettangolare di marmo, l'acqua tiepida lo avvolgeva fino alle clavicole e l'odore di bagnoschiuma impregnava l'intero bagno.
Sasuke era avvinghiato a lui, le labbra schiuse premute contro le sue, la pelle candida e bagnata a contatto con quella bollente dell'Uzumaki, le punte dei capelli nero pece che gocciolavano sulle spalle umide.
Le dita di Naruto scivolarono lentamente lungo la spina dorsale dell'altro, tastandola vertebra dopo vertebra, fino a giungere alla spaccatura del fondoschiena tondo e sodo.
Sasuke avvertì l'ennesimo brivido invadergli il corpo. Increspò le labbra in un sorriso, continuando a sfiorare con esse la bocca del Grifondoro. Gli mordicchiò il labbro inferiore e, senza districare le proprie dita dai quei capelli biondi, lo guardò negli occhi azzurri.
Naruto gli restituì uno sguardo liquido, annegato nel desiderio e carico d'aspettativa, mentre sentiva la propria erezione pulsare e sfregare contro quella di Sasuke.
«Dillo che hai versato un filtro d'amore nel mio succo di zucca, teme» sussurrò a fior di labbra.
Sasuke ondeggiò il bacino.
«Sai che non ne avrei alcun bisogno, vero?» rispose scaltro e sicuro di sé.
E Naruto non faticava a credergli.
Poi le loro labbra si congiunsero nuovamente e il biondo strinse ancora di più a sé quello che tutti consideravano il suo acerrimo rivale.