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Autore: paige95    25/10/2017    4 recensioni
Che cosa succederebbe se Goku e Vegeta accettassero, incoscientemente, una sfida lanciata dalle loro mogli? E quali sarebbero le conseguenze di un'eventuale sconfitta?
Chissà, magari, alla fine di questa storia, i due sayan più testardi dell'universo potrebbero addirittura imparare una piccola lezioncina.
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fame del Principe mode-on

 
 
Dopo una lunga ed estenuante giornata di lavoro forzato, la stanchezza, contro ogni previsione del malcapitato, cominciò seriamente a farsi sentire, si insinuava nelle sue viscere e supplicava pietà. Già, pietà, forse l’unica forma di compassione che lo spietato Principe avrebbe assecondato, visto che ne andava, più che della sua salute fisica, della sua sanità mentale.
 
Non strisciava solo per orgoglio, si reggeva in piedi a stento, ma, nonostante le vicissitudini, resisteva. Perché, si sa, il grande e valoroso combattente è tale dalle piccole alle grandi imprese. Anche se, nella fattispecie, ciò che lo spaventava di più era la penitenza celata architettata dalla mente malata della psicopatica moglie del suo eterno rivale.
 
Era inspiegabilmente riuscito a terminare tutti quei compiti impartiti, quando si accorse, dal grande e prorompente orologio a muro, fissato appena sopra il laboratorio di sua moglie, che era passata da un pezzo l’ora di pranzo.

Sacrilegio!

Come aveva osato Bulma far scorrere il tempo senza rifocillare quel pover’uomo di suo marito?
 
‘Eh no! Questo è decisamente troppo! Scommessa o no, mi prepara il pranzo’
 
Esattamente con questa determinazione, Vegeta fece il suo plateale ingresso nell’ufficio dove la donna stava diligentemente svolgendo il proprio lavoro.
 
<< Bulma! >>
 
Con nonchalance la moglie, proseguendo la sua ricerca, rispose amorevolmente al sayan.
 
<< Ciao, tesoro, hai già finito di pulire tutto il resto? Devi solo occuparti del laboratorio? >>
 
Se ve lo state chiedendo, a Bulma non è affatto passato inosservato il tono prepotente del marito, solo che, come ben sappiamo, la nostra scienziata più sembra tranquilla, più dentro di lei inizia a prendere vita uno tsunami forza dieci.
 
Erano proprio questi casi specifici in cui l’ingenuità di Vegeta sfiorava il limite storico. Lui che di ingenuo aveva proprio nulla, non era ancora riuscito a decriptare il carattere sbarazzino e alquanto pericoloso della moglie in determinate circostanze della vita. Quella era una delle situazioni in cui non era decisamente il caso di svegliare il cane che risposava dentro di lei.
 
L’uomo si avvicinò alla scrivania altamente sprezzante e ignaro del rischio a cui stava andando incontro. Si fermò appena dietro la sedia di lei a braccia e la squadrava dall’alto verso il basso con sdegno.
 
Bulma faticava, nonostante l’irritazione per il tono impiegato dal marito, a celare un istintivo divertimento, notando la figura dell’uomo con la coda dell’occhio. Come faceva a prendere sul serio l’irritazione di lui con quel grembiulino a cuori che spiccava sul suo petto, in netto contrasto con la postura e l’espressione del suo viso?
 
<< Ehy, donna, sto parlando con te >>
 
Uscì un tono grave dalla voce di Vegeta, profondamente scostante e adirato.
 
<<
Non hai ancora pranzato? >> si voltò verso il marito con l’evidente intenzione di prendersi gioco di lui << Vegeta, oggi ti occupi tu della casa, quindi di ogni cosa che la riguarda, compresi pranzo e cena >>
 
Spiegò quell’incompreso e fondamentale dettaglio, parte integrante del loro contratto, come se davanti avesse avuto un bambino alle prime armi, a cui era necessario chiarire tutto ciò che lo circondava.
 
L’aria di sfida del principe non sembrava svanire, anzi, fece esattamente quello che non avrebbe mai e poi mai dovuto fare, se voleva avere ancora la prospettiva di una lunga e serena esistenza. Si tolse con strafottenza il grembiule e lo sbatté con violenza sulla tastiera del computer.
 
<< Questo è davvero troppo! Te lo scordi! >>
 
Era stato un affronto insopportabile, la scintilla che aveva innescato la miccia dentro la donna che aspettava solo una più piccola scusa per accendersi. Bulma si alzò palesemente infuriata per quell’insubordinazione.
 
<< Vegeta! >> il tono era inquietantemente pacato << Ti avverto, se non prepari il pranzo da solo, oggi muori di fame. Quindi io ti consiglio di tirarti su le maniche e di sbrigarti se non desideri che ci sia l’avvento della tua dipartita >>
 
Lo fissava dritto negli occhi per mostrarsi il più convincente possibile.
 
<< Non ti consento di umiliarmi così, Bulma >>
 
E fu in quell’esatto istante che il nostro principe si umiliò da solo, dando libero sfogo alla fame attraverso i crampi del suo stomaco ultra terrestre.
 
La donna gli rise spudoratamente in faccia.
 
<< Dicevi, caro? >>

​L'uomo, in preda all'imbarazzo, cercò le argomentazioni giuste per giustificarsi e difendersi.

 
<< E poi non ti domandare per la quale ragione Bra è così insolente >>

​Forse però aveva toccato un tasto dolente.
 
<< Cosa vorresti insinuare? >> tornò seria a quella considerazione, lo prese per un braccio e lo guidò verso la porta << Cammina, fuori dal mio laboratorio >>
 
<< Ma non dovevo pulire il pavimento? >>
 
Il sayan proferì quella domanda con celata soddisfazione.
 
‘Ma non mi dire, sono riuscito a sgravarmi di dosso un lavoro?’
 
<< Ci penso io >> il marito oltrepassò la cornice della porta << Basta non dovermi più vedere davanti la tua faccia. Oggi mi hai davvero stufata >>
 
Il principe approfittò di quell’attimo di vulnerabilità per sferrare il suo attacco.
 
<< Quindi interrompiamo la scommessa? >>
 
<< Te lo puoi anche scordare. Anzi, prima di pranzare, sistemi la camera di Trunks e Bra >>

Il panico più assoluto attraversò gli occhi del sayan.

 
<< Ma sono un macello, non sanno nemmeno cosa voglia dire l’ordine!>>
 
<< Appunto. Credo che gradiranno. Così vedrai che tua figlia sarà meno insolente >>
 
Detto ciò, sbatté la porta in faccia al marito, senza concedergli nemmeno la possibilità di replica.
 
‘Perché diamine mi sono sposato? Dovevo vivere come un eremita e sicuramente molti grattacapi me li sarei risparmiati’
 
Sbuffò tra i mille pensieri e imprecazioni contro se stesso per essersi condannato con le sue stesse mani, e si avviò verso la camera di sua figlia.
 
Entrò senza bussare con veemenza e per poco non provocava alla ragazza una rovinosa caduta dal letto per lo spavento.
 
<< Papà! Ma che diavolo ci fai in camera mia?! E da quando entri senza nemmeno bussare?! >>
 
<< Poche storie, fuori di qui! >>
 
Le indicò la porta, iniziando a spostare sedia e scrivania. Bra lo guardava perplessa come se avesse difronte a sé un estraneo.
 
La ragazza non accennava a reagire davanti a quella sconcertante scena, così il padre proseguiva nel suo lavoro e, ignorandola, spostò il letto su cui lei si era accomodata ad ascoltare la musica.
 
<< Papà, stai bene? >>
 
<< Mai stato meglio >> si interruppe e sovrappensiero si voltò verso la ragazza << Sai che ti dico, a non stare bene è tua madre. È una pazza psicopatica >>
 
Bra fece per ribattere, ma il padre la anticipò.
 
<< E, ragazza mia, anche tu non scherzi. Ma da qualcuno avrai pur preso, no? >>
 
Quello di Vegeta era diventato un isterico monologo. La figlia lo ascoltava, cercando di contenere il divertimento per la piega che quella banale scommessa aveva preso.
 
<< Dai, papà, consolati, secondo me Goku se la sta passando peggio. A proposito, mamma mi ha detto che avresti preparato tu il pranzo. È pronto? >>
 
Vegeta sbuffò esasperato.
 
<< Non ti ci mettere pure tu, Bra. Non so nemmeno da che parte prendere, forse a voi altri sfugge questo dettaglio >>
 
La ragazza buttò uno sguardo alla porta per essere sicura che nessuno stesse comparendo all’improvviso, e si avvicinò al padre, abbassando il tono di voce.
 
<< Se vuoi posso aiutarti. Mamma non lo verrà mai a sapere e, sinceramente, ne trarrei vantaggio anche io, visto che non ci tengo proprio ad essere avvelenata da te >>
 
Il padre la guardò con diffidenza, quella volontaria proposta di alleanza lo lasciò estremamente perplesso.
 
<< Che vuoi in cambio? >>
 
Bra gli rispose con disinteresse.
 
<< Ma nulla di importante, solo un paio di vestiti e qualche concessione in più sull’uscita dopo il coprifuoco >>
 
‘Piccola peste! Bulma mi uccide davvero stavolta’
 
<< Va bene >>
 
Vegeta si sentiva attaccato da ogni singola parte, ma almeno, nella disperata situazione in cui riversava, provò a salvaguardare quella briciola di orgoglio che ancora gli era rimasta.
 
 
Spazio dell’autrice
 
Ciao ragazzi!
 
Perdonatemi come sempre per l’immenso ritardo!
 
Ho messo un po’ di suspance per le sorti del nostro principe XD

Non mi dilungo e lascio a voi la parola ;)
 
Spero a presto 😊
Baci
-Vale
   
 
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