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Autore: XtinaA    26/10/2017    2 recensioni
Nessuno si sarebbe più spaventato vedendo quel tatuaggio che la legava al perfido capo della banda di uomini-pesce.
Mai più le sue lacrime sarebbero state versate per quel maledetto aguzzino che la teneva in pugno.
Ora la sua pelle poteva essere purificata da tutto ciò e risplendere con ciò che di piacevole aveva avuto nella sua vita.
*
Pugno di Fuoco giurò sulla salma del suo compagno, che bruciava sulla piccola barca che lo avrebbe accompagnato nel suo ultimo viaggio, che lo avrebbe vendicato a qualunque costo.
E non lo diceva solo per un impulso momentaneo ma perché Teach, compiendo quel gesto, aveva sputato sopra tutto quello che il loro padre aveva insegnato ai suoi figli. Aveva gettato fango sul nome del grande pirata.
*
La morte era la triste compagna della sua vita, ecco perché si era tatuato il suo nome sulla mano, provando un immenso dolore ma non lasciandosi sfuggire neppure un lamento.
Lo sapeva bene che era stato scelto dalla cupa mietitrice per metterlo costantemente alla prova.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami, Portuguese D. Ace, Trafalgar Law
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il dottore del villaggio di Coco, in cui Nami aveva vissuto per dieci anni, non si sarebbe aspettato che la rossa non avrebbe emesso un solo urlo mentre le ricuciva per bene la ferita che si era procurata per cancellare il tatuaggio di Arlong. Avrebbe immaginato scenate di ogni tipo ma forse aveva sottovalutato la ragazza.

Dopo tutto quello che aveva passato, quel dolore era insignificante per lei.
Inoltre Nami era troppo impegnata a sorridere mentre pensava che finalmente la sua prigionia, durata dieci lunghi e penosi anni, era giunta al termine.
Giurò a se stessa che nessuno avrebbe più potuto marchiare la sua pelle morbida e candida per puro sadismo. Si sarebbe opposta con tutte le sue forze.
Con quel maledetto tatuaggio cancellava tutto ciò che aveva significato per lei.
Prigionia.
Rabbia.
Tristezza.
Terrore.
Insoddisfazione.
Paura.
Punizioni.
Violenza.
Nessuno si sarebbe più spaventato vedendo quel tatuaggio che la legava al perfido capo della banda di uomini-pesce.
Mai più le sue lacrime sarebbero state versate per quel maledetto aguzzino che la teneva in pugno.
Ora la sua pelle poteva essere purificata da tutto ciò e risplendere con ciò che di piacevole aveva avuto nella sua vita.
Con il nuovo tatuaggio esprimeva tutto il suo amore per coloro che aveva sempre considerato come i suoi veri genitori e che l'avevano cresciuta senza pregiudizi, facendola diventare la donna che era.
E anche se Bellemere non c'era più, i suoi mandarini continuavano ad essere la cosa più preziosa che avesse, tanto da imprimere il loro profumo sulla sua pelle liscia.
La girandola era il simbolo della felicità che ora non sarebbe più appartenuta ai suoi ricordi passati ma al suo presente e al suo futuro. Genzo le ricordava i giorni felici e spensierati della sua infanzia, prima che iniziasse il periodo buio della sua vita.
Ora avrebbe pianto solo di gioia.

*
*
*
Lontano da quel villaggio, il comandante della seconda flotta dei pirati di Barbabianca veniva a sapere che il suo caro amico Satch, comandante della quarta flotta, era stato brutalmente assassinato da un suo stesso compagno.
Pugno di Fuoco giurò sulla salma del suo compagno, che bruciava sulla piccola barca che lo avrebbe accompagnato nel suo ultimo viaggio, che lo avrebbe vendicato a qualunque costo.

E non lo diceva solo per un impulso momentaneo ma perché Teach, compiendo quel gesto, aveva sputato sopra tutto quello che il loro padre aveva insegnato ai suoi figli. Aveva gettato fango sul nome del grande pirata.

E lui questo non poteva permetterlo dopo tutto quello che il babbo aveva fatto per lui.
Lo giurò sul suo onore mentre sfiorava la S barrata sul suo braccio. Molti pensavano che il tatuatore a cui si era rivolto avesse sbagliato scrivendo il suo nome.
Ma non era così.
Quell'unica lettera barrata era impressa nella sua pelle per ricordarsi del suo amico Sabo, unica persona insieme a Rufy e ai suoi nakama ad avergli fatto capire il significato della sua vita.
Lo aveva perduto troppo presto ma non lo aveva mai dimenticato.

Era stato compagno di gioie e dolori, ecco perché aveva volto imprimere la sua iniziale sulla sua pelle.
La S era anche l'iniziale del secondo nome di sua madre, Portuguese D. Rouge Soleil. Una madre che aveva perso ancora in fasce ma a cui doveva la sua miserabile vita.
Una madre che aveva dato i suoi ultimi istanti di vita solo per infondere tutta la sua energia, il suo amore e la sua forza vitale in quel piccolo corpo piangente.
Non l'aveva mai conosciuta e più volte si era ritrovato a pensare a lei, e a come sarebbe stata diversa sua vita se avesse potuto conoscerla e crescere con lei.
Gli sarebbe piaciuto godere un pò del suo affetto e del suo calore, per Ace probabilmente paragonabile a quello del sole di cui sua madre portava il nome.
La S ora gli avrebbe riportato alla mente anche Satch, il suo compagno di abbuffate, bevute e combattimenti insieme a Marco.
Gli doveva molte cose e, per colpa di quel bastardo di Teach, non avrebbe più potuto ricambiare ciò Satch aveva fatto per lui. Lo aveva fatto sentire a casa in quella ciurma sgangherata e non lo aveva mai considerato come il figlio del demonio, aiutandolo a capire che Barbabianca avrebbe potuto prendere il posto dei genitori che non aveva conosciuto.
Ed Ace giurò sul tatuaggio che gli decorava la schiena, simbolo della sua fedeltà incondizionata al grande pirata, che lo avrebbe vendicato.
O sarebbe morto nel tentativo.
*
*
*
Da un'altra parte del globo, nelle fredde terre circondate dal North Blue, un giovane uomo si apprestava a diventare capitano della ciurma dei pirati Heart.
Alle orecchie di un estraneo quel nome sarebbe potuto sembrare ridicolo ma per lui non lo era affatto.
E se qualcuno lo avesse deriso, gli avrebbe mostrato il perché del suo futuro soprannome.
Questo aveva deciso mentre si faceva tatuare un grande cuore decorato sia sul petto che sulle braccia. Quelli gli servivano a ricordare lo strano uomo che non aveva avuto paura di lui ma lottando contro tutti, lo aveva portato di paese in paese, solo per poter avere un debole raggio di speranza e che qualcuno gli dicesse che quel bambino sarebbe potuto guarire.
Ma anche Rocinante se n'era andato, finendo uccisi come tutti quelli che incrociavano il suo cammino.
Prima la sua famiglia di sangue, poi tutto il suo villaggio e, alla fine, anche il suo unico, vero padre. L'unica persona del quale si potesse fidare.
La morte era la triste compagna della sua vita, ecco perché si era tatuato il suo nome sulla mano, provando un immenso dolore ma non lasciandosi sfuggire neppure un lamento.
Lo sapeva bene che era stato scelto dalla cupa mietitrice per metterlo costantemente alla prova. Lo sapeva bene Law che la sua vita sarebbe stata un continuo susseguirsi di morte e dolore ma doveva assolutamente provare a cambiare il suo destino, così formò una ciurma di persone bizzarre tanto quanto lui e si tatuò il suo simbolo sugli avambracci e sulla schiena.
Quello sarebbe stato il suo portafortuna negli anni a venire e gli avrebbe continuamente ricordato che aveva una ciurma che lo seguiva e credeva in lui.
Forse la loro fiducia nei suoi confronti era mal riposta ma lui avrebbe fatto in modo di non metterli mai in pericoli mortali e avrebbe vegliato su di loro.
Ecco perché li aveva allontanati ed era entrato nella flotta dei sette e si era gettato contro la causa del suo dolore insieme alla ciurma del cappellaio.
Voleva tenerli fuori la giro di morte che lo perseguitava da sempre e li avrebbe protetti da quello che era stato costretto a subire lui.
Nessuno di loro meritava quel dolore.
E, in fondo, neppure lui.

*

*

*

*

Angolo Autrice:

Eccomi qua con questa nuova FF. Allora ovviamente, come avrete di sucuro notato, ho dovuto inventarmi alcune cose che mi servivano per la trama, come ad esempio il secondo nome di Rouge, che mi serviva per parlare del suo rapporto di Ace legandola a quella S del suo tatuaggio.

Ho anche immaginato che questi avvenimenti stessero accadendo tutti più o meno nello stesso periodo e spero mi perdonerete questa libertà che mi sono presa per “esigenze di copione”.

Spero di non aver sbagliato parlando dei tatuaggi di Law, ovviamente ho ricontrollato per bene ma siccome ne ha veramente tanti mi auguro di non aver fatto confusione.

Per il resto spero che questa ff vi sia in qualche modo piaciuta e che me lo facciate sapere con un commentino, o anche se c'è qualcosa che non vi ha convinte. Ve ne sarei molto grata visto che è stato molto difficile per me scrivere questa ff, anche se breve.

Grazie per essere arrivati fino a qui e alla prossima!



   
 
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