PERCEPISCO SOLO GELO
Percepisco solo gelo attorno a me;
e te,
pezzo di ghiaccio.
Io parlo a te,
e non fare il pagliaccio;
non rido alle tue battute,
sono pessime, sono scadute.
Non credo alle tue parole;
tu mi narri di un grande amore
che nella vita d’ogni giorno si
tramuta in rancore;
perché l’astio esiste,
è ciò che dentro ci logora,
ci sovrasta e ci distrugge;
l’odio c’è,
e si erge alle spalle dei fratelli,
sotto i pesanti mantelli,
nelle mani e nei coltelli;
l’odio umano è come droga,
puoi lottare, ma la dipendenza resta.
E son tutti dispetti i tuoi,
maschera d’acciaio,
sono tutti dispetti i tuoi,
volto pieno d’astio.
Tu ridi assieme a me,
ma mi faresti fuori al tuo tre;
il prossimo è carne da macello,
e tu credi sono in te stesso, fratello.
La tua maschera è sgargiante,
alla gente piace.
Sai far colpo, bel burlone,
ma sotto il mascherone
c’è solo un gran rancore.
Ridi per farti bello e singhiozzi per
far pietà,
nella realtà,
in una società
che corre,
e non ha tempo per chi non segue la
sua corsa.
Corri per te stesso,
non aver fardello,
il premio finale sarà tutto tuo,
fratello,
il premio finale non sarà suo,
fratello.
E allora come posso credere nel Bene,
quando in vita sono quasi tutte pene?
Tu credi in te,
io non credo in me,
tu sotto la tua aura mi schiaccerai,
e magari un giorno mi distruggerai.
Il mondo è tuo, predatore,
non è di chi si piega; plagiatore,
le tue parole pronunciate col sorriso
mediocre
ti nascondono, non ti rendono inviso
ai fratelli che ascoltano le tue
bugie avare,
che sanno solo di inganno, e di
lacrime imbevute di dolore.
NOTA DELL’AUTORE
Poesia scritta durante cinque minuti di svago. E’ un componimento
senza alcuna pretesa, come sempre.
Grazie di cuore ^^