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Autore: temishira88    27/10/2017    0 recensioni
Prologo
Siamo al quarto anno di Hogwarts, ho messo insieme alcune cose del IV e V libro perchè mi era più congenniale per la storia, Harry e tutti quelli della sua età hanno 17 anni, quindi sono maggiorenni.
La ff comincia con i menbri dell'E.S. che stanno comnattendo dentro il ministero per recuperare la profezia tnto agognata da Voldemort, tuttavia ci sarà una svolta decisiva da parte di uno dei personaggi ed una sorte diversa per uno dei miei protagonisti preferiti: Sirius.
Buona lettura e commentate!!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Il trio protagonista, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 1: Ufficio Misteri
Harry stava combattendo contro i Mangiamorte all'ufficio Misteri; erano in netto svantaggio, tutti feriti, chi con qualche graffio, chi più seriamente. La situazione stava peggiorando, la sua cicatrice bruciava sempre di più, sintomo che Voldemort si stava avvicinando ed i Mangiamorte erano agguerriti. Harry aveva messo la profezia nella tasca dei pantaloni per avere tutt'e due le mani libere, cercava di riunire i suoi compagni in modo da fronteggiare meglio i loro nemici. All'improvviso Bellatrix uscì allo scoperto:"Dammi la profezia Potter o uccido la tua sporca amica!" disse puntando la bacchetta alla gola di Hermione. Harry si guardò intorno, cercando i suoi compagni; loro si avvicinarono pian piano guardandolo per capire quale soluzione attuare. Harry abbassò la bacchetta "Non lo fare Harry! " disse Hermione "Se dai la profezia a Voldemort" "Come osi pronunciare il suo nome con quella sudicia bocca? CRUCIO" Bellatrix era fuori di se "Bella non esagerare"disse Malfoy "Non vorremmo privare l'Oscuro Signore dal dilettarsi a torturare una Mezzosangue così famosa" disse con tono schifato e derisorio il biondo. Bella lo guardò contrariata ma terminò la maledizione. "Ora Potter dammi la profezia o non sarò responsabile d quello che le sarà fatto" continuò il Mangiamorte, Harry guardò negli occhi l'amica che lo pregava di non cedere alla richiesta, il ragazzo sospirò profondamente e fece un passo verso il biondo, "Fate venire Hermione verso di me e io v darò la profezia" "Harry no!! È l'unica via di uscita che abbiamo! " "Non posso Herm, sei la mia migliore amica" "Ma Harry... " "Oh guardali, che carini... sei la mia migliore amica " scimmiottò Bellatrix; Harry guardò Malfoy, nonostante fosse vero quello che diceva Hermione, lui voleva avere la sua morte sulla coscienza, decise di fidarsi del biondo, la donna non si sarebbe fatta alcuno scrupolo, ma forse con lui si poteva ancora ragionare. "Lascia andare Hermione "disse Harry, Bella guardò il suo compagno "La profezia è più importante di una sporca Mezzosangue, l'Oscuro ci ricompenserà " disse facendo cenno alla donna di liberare la ragazza. Bellatrix tolse la bacchetta dalla gola di Hermione che avanzò lentamente verso il gruppo di ragazzi, ad ogni suo passo Harry si spostava in direzione di Malfoy; quando lei era quasi arrivata, i due si guardarono ed in contemporanea, mentre lei si tuffava letteralmente verso i suoi amici, Harry lanciò la profezia a Malfoy che, afferratala, diede l'ordine di ripiegare. "Malfoy che dici? Li abbiamo in pugno! Dobbiamo portarli al Signore Oscuro! " ribatté Bellatrix "Tra pochi istanti si riempirà di Auror con tutto il casino che abbiamo fatto! Non possiamo facci catturare proprio ora!" disse il biondo "Hai paura Malfoy di affrontare dei ragazzini? Ah dimenticavo... lo sei anche tu! " disse ridendo sguaiatamente la donna. I ragazzi guardarono il Mangiamorte biondo sbigottiti, erano convinti di avere davanti Malfoy senior ed invece era Draco. Un istante dopo la sala si riempì di pop, qualcuno era riuscito a rompere la barriera anti-smaterializzazione: l'Ordine della Fenice al completo era venuto in loro soccorso. "Sirius! " disse Harry andando incontro al suo padrino "Io... mi dispiace... pensavo che ti avesse catturato e ti stesse torturando" disse dispiaciuto il ragazzo "Sto bene Harry, ma la prossima volta usa lo specchio ". Harry in quel momento realizzò quando era stato stupido a non aver usato quel prezioso oggetto magico con cui Sirius e suo padre comunicavano quando erano a scuola; l'aveva nascosto nel baule per non avere la tentazione di utilizzarlo raccontandogli delle visioni che aveva su Voldemort e di quanto era spaventato, sapeva che lui avrebbe messo a ferro e fuoco il mondo intero pur di proteggerlo, anche rischiando di essere catturato. Lui non aveva nessuna intenzione che questo accadesse, ma così facendo, lo aveva messo in pericolo ancora di più. Ora stava combattendo contro i Mangiamorte per lui, per James e Lily e, se gli fosse successo qualcosa, Harry non se lo sarebbe mai perdonato. Bellatrix, non appena riconosciuto suo cugino incominciò a battersi duramente con lui, negli occhi di lei c'era solo la folle determinazione di ucciderlo. Harry ebbe paura come non mai e puntò anche lui la bacchetta contro Bellatrix, non le avrebbe permesso di portargli via l'unica famiglia che gli era rimasta. Lampi di magia volavano da tutte le parti, molti rossi da parte dei ragazzi e dell'Ordine che, principalmente, cercava di schiantare gli avversari, i Mangiamorte, invece, utilizzavano la magia oscura e alcuni Avada. Per un soffio Sirius ne schivò uno che distrusse un intero scaffale alle sue spalle, il rumore era assordante, tutti i membri dell'E.S. erano allo stremo delle forze ed avevano profondi tagli sul corpo. Hermione si stava destreggiando molto bene contro Grayback e Ron lanciava incantesimi uno dietro l'altro spalleggiandola. Neville, Luna e gli altri stavano dando parecchio filo da torcere ai Mangiamorte e, le orti della battaglia sembravano volgere a loro favore, finché... "Avada Kedavra!" Bellatrix lanciò l'Anatema contro Sirius, in quel momento per Harry il tempo rallentò. Provò a frapporsi fra il suo padrino e la maledizione, come aveva fatto sua madre con lui, ma si sentì strattonare la maglia e cadde a terra. Si voltò subito verso Sirius e vide che la mano di lui stava ancora artigliando la stoffa della sua felpa. Non voleva che il suo figlioccio si sacrificasse per lui. "Nooo! Sirius!! Bastarda!" Harry cominciò a lanciare una serie di magie sempre più complicate per cercare di uccidere Bellatrix, il dolore che provava in quel moneto era terribile, Sirius era la sua famiglia, la sua unica famiglia e, per colpa del ministero non aveva potuto averlo vicino ed ora quella dannata donna gliel'aveva portato via. Harry sentiva il cuore spaccato, una parte di lui non c'era più ed era tutta colpa di quella pazza sanguinaria. Questo non poteva sopportarlo, lui era l'unico che aveva cercato di dare ad Harry una casa ed un appoggio su cui contare, certo anche i Signori Weasley lo avevano accolto come se fosse uno dei loro figli, ma Sirius era speciale, era il suo padrino, la persona a cui i suoi genitori lo avevano affidato quando non sapevano quale gli sarebbe toccata. Sirius era una padre per lui,, ed ora che non c'era più, ad Harry era rimasta solo la forza della disperazione ed una rabbia che non aveva mai conosciuto; fu quello a fargli pronunciare un crucio così potente che prese Bellatrix alla sprovvista facendola volare di parecchi metri. Draco aveva assistito a tutta la scena e, anche se dal canto suo, gli era sempre stato insegnato a disprezzare il fratello di Regulus, in quanto indegno Grifondoro, capì che cosa provava Harry, dopotutto se lui non avesse avuto Piton come riferimento, avrebbe passato un infanzia ancora più buia. Certo lui aveva una madre che cercava di proteggerlo a suo modo e che gli voleva bene, ma che si era piegata al volere del marito; e questo Draco non lo sopportava, sapeva che non sarebbe mai stato capace di fare ciò che il Signore Oscuro aveva progettato e che avrebbe condannato sua madre. Così decise, per la prima volta, di agire secondo la sua volontà: con un incantesimo depositò la profezia nelle vesti di sua zia e cercò di defilarsi per smaterializzarsi in un posto sicuro. Doveva calmasi prima, o si sarebbe spaccato. Si nascose dietro uno degli scaffali, cercò di rallentare i battiti e di svuotare la mente, si concentrò e con leggero pop sparì. Dopo qualche istante seguirono suoni di altre materializzazioni ed apparvero gli Auror con Silente ed il Ministro della Magia in persona. Tutti i Mangiamorte si smaterializzarono,, non avrebbero potuto fronteggiare tutti quei maghi, soprattutto se uno di loro era Silente. Bellatrix riprese i sensi nell'esatto istante in cui il preside di Hogwarts fece il suo ingresso nella sala, Harry era per terra vicino al suo padrino e lei rise in modo folle:" E' morto potteruccio, non puoi farci niente!", il ragazzo si riscosse ed una luce verde partì dalla sua bacchetta, mancando di un soffio la donna che si era smaterializzata.
  
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