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Autore: valevre    21/06/2009    0 recensioni
Promettimelo!-disse un bambino dai denti bianchi e lucenti e gli occhi penetranti. Te lo prometto! Non mi dimenticherò di te.-dissi io quando avevo solo 10 anni. Ero piccola quando lo incontrai. E lui forse più piccolo di me. Ormai avevo ventidue anni e non potevo continuare a rimuginarci e sperare di ri-incotrarlo.
Genere: Romantico, Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap 4 – è una promessa


io iniziai di sicuro ad arrossire perchè sentivo su di me il suo sguardo.

  • perchè mi guardi così?

  • Scusa, ma hai un modo singolare di eliminare i nemici!

  • Oh be, solo i vampiri, perchè ci hanno dato questo dispositivo che ci consente, se applicato in qualsiasi parte del corpo del vampiro, di eliminarlo tramite una forte scarica elettrica che si tramuta in fiamma e deriva da una reazione chimica tra il vampiro e le sostanze contenute in questo dischetto.- concluso ciò presi un dischetto nero dall'interno dei miei stivali. Lui stava per prenderlo ed io ritrassi la mano.

  • Cosa di produce una forte scarica elettrica quando in contatto con la pelle del vampiro non ti è chiara?! O vuoi morire ora?!

  • Se proprio devo morire vorrei che mi riservassi lo stesso trattamento che ha avuto quel vampiro- disse con un sorriso malizioso

  • forse, un giorno, chi lo sa....-dissi scherzosa.

  • lo spero- sorrideva lui. Io per un attimo rimasi basita con un espressione interrogativa sul volto,ma mi ripresi giusto in tempo per rendermi conto che rideva in maniera favolosa....”che risata bella e dolce” pensai come la stupida.


  • dai ora basta!parlami di annie- disse, io tirai un sospiro e cominciai

  • bè io ho conosciuto annie il primo anno che iniziai il mio lavoro. Lei era nel campo ormai da cinque anni, ma il suo compagno era stato ucciso dalle spie nemiche orientali e lei era sola. Io ero una novellina ancora inesperta e lei in un primo momento non era convinta che la nostra collaborazione avrebbe dato frutti. Io ero tenace e lo sono tutt'ora come anche molto sensibile e questo suo disdegno nei miei confronti mi intristì non poco...ma mi diedi da fare e cercai con ogni mezzo di farle cambiare idea e così avvenne. Io la stupì per la mia arguzia e occhio per i dettagli. Sono un ottima osservatrice. - dissi sorridendo. Lui ricambiò e mi incitò a continuare. Eravamo seduti su una panchina. Lui mi teneva la mano. Non mi ero nemmeno resa conto di quando lui avesse dato inizio a quel contatto. Lo guardai e poi ripresi a concentrarmi su un punto indefinito nella vegetazione.

  • Io e lei diventammo ottime amiche e in seguito migliori amiche. Era lei, dopo mia madre, la mia confidente a cui raccontai tutto quello che avevo vissuto con i vampiri, Edward, le mie prime cotte, i litigi e di Enrico.... tutto andava al meglio fino a quella missione.... - “è mia impressione o quando ho pronunciato il nome di Edward ha fatto un mezzo sorriso?!” pensai..

  • quale missione?- interruppe il flusso dei miei pensieri dato che mi ero fermata..

  • quella contro i vampiri. C'è un clan, il clan di Gustavo. È un clan numeroso di circa 30 vampiri. Tanti, lo so. Loro sono accomunati dal desiderio di vendetta nei confronti del mondo. Desiderano conquistare il mondo e sottomettere gli uomini che diventerebbero semplicemente schiavi e cibo per loro.- tanti ricordi tornarono alla memoria- io ed annie sconfiggemmo ed uccidemmo Gustavo..

  • come?

  • Bè, lui aveva un potere, quello di incantare e quindi manipolare la gente. Lui credeva che il suo potere su di me avesse effetto e decisi in concomitanza con annie di mostrarmi fedele a lui e alle sue scelte. Annie venne rinchiusa in carcere e fingeva di essere la spia tradita dalla compagna, ma noi sapevamo che non era così. Gustavo si invaghì di me e allora ne approfittai per applicare sul suo bel petto scolpito il dischetto.- mi lasciai sfuggire un sospiro.....

  • che c'è?

  • Bè, a parte la sua mania di conquistare il mondo, Gustavo...bè....mi ero affezionata a lui, dopo 2 mesi sempre con lui che aveva modi così dolci con me e lui...bè.... desiderava che diventassi la sua compagna.....lui mi amava- dissi tutto d'un fiato sentendo gli occhi lucidi. Non avevo mai detto quella cosa a nessuno se non a mia madre e ad annie, le persone più care e fidate che avevo, ma lui mi ispirava sicurezza...

  • mi dispiace- provò lui.

  • Io ero affezionata a lui non come un ragazza ama un ragazzo o fidanzato, ma come un'amica ama un amico... ma non dimenticherò mai il suo sguardo, proprio dopo il primo bacio che gli concessi mentre applicavo il dischetto, così penetrante. Lui lo sapeva. Lui sapeva tutto. Sapeva che non mi manipolava, che ero indipendente e che il mio compito era di eliminarlo. Non si staccò il dischetto. Una lacrima gli rigò il volto e qualche secondo prima di perdere la vita sospirò un “ti amo, piccola, e lo ti amò anche se mi hai fatto questo”. Io mi sentivo morire. Il mondo però era salvo grazie a me ed annie. Almeno così abbiamo creduto fino a pochi mesi fa quando annie è scomparsa ed abbiamo trovato un foglio con scritto: “ saremmo lieti se ti ripresentassi da noi. Noi non dimentichiamo e il capo va vendicato!”. - io rabbrividì e lui mi strinse a sé. Non mi ero resa conto che stavo effettivamente piangendo fino a quando un singhiozzo mi percorse fino a raggiungere la bocca. Lui mi strinse in un abbraccio forte e protettivo.

  • Shhhh...vedrai che la troveremo sana e salva e si sistemerà tutto....- cercò di consolarmi.

  • Ti chiedo scusa...non so cosa mi sia preso....-

  • vedrai la troveremo... è una promessa!-

  • io ho paura che le abbiano fatto qualcosa-

  • non pensarlo! È un pensiero puramente masochistico! Non ti ricordavo così pessim...- il discorso rimase per aria come note suonate da un pianoforte. Io lo guardai.

  • In che senso mi ricordavi?!- chiesi allibita

  • bè, ecco...io....-




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grazie mikaname. può essere che scrivendolo velocemente ho sbagliato qualcosa, chiedo scusa e spero che questo capitolo sia di tuo gradimento:D
  
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