“Co-cosa? Non credo di aver
capito!” farfugliò incerta
Victoria, rimanendo in piedi di fronte a Ryan.
Era convinta che, una volta certo del
suo coinvolgimento, se
la sarebbe data a gambe levate, ed invece era ancora lì, e
le aveva appena
confermato di essere a sua volta innamorato di lei.
“Sono sicuro che hai capito
benissimo, comunque ho detto che
anche io mi sono innamorato di te” disse di nuovo, con un
tono così dolce e
rassicurante, da farle sentire le gambe di gelatina. Forse si era fatta
tante
paranoie per niente. Sembrava che avesse ragione Skyler, bastava dirgli
apertamente cosa sentiva, ed ora forse sarebbe andato tutto a posto.
“Ma…”
riprese a dire lui, e bastò quel ‘ma’
per farla nuovamente
precipitare nei dubbi “Sai che non posso farti promesse. E
non perché non
voglio, ma perché non sono certo che potrei
mantenerle” precisò serio.
“Non la lascerai mai,
vero?” lo incalzò lei, con un sorriso
amaro.
“Vic, la mia situazione
è complicata. Sono sposato, non
posso divorziare così, su due piedi, con
leggerezza” le fece notare più serio.
“Non ti sto chiedendo di
divorziare domani, ma voglio sapere
se è nei tuoi piani. Oppure vuoi continuare a vederci
così, come due ladri,
fino alla fine dei tempi?” aggiunse.
“Non ho detto questo, ma
non posso nemmeno divorziare dall’oggi
al domani! Sono coinvolte anche due bambine piccole, e poi ci sono
tante cose
da considerare, non è sempre tutto semplice
Victoria” tagliò corto, recuperando
i jeans ed infilandoli.
“Ma dai? Io pensavo di si!
Per me di solito è tutto così
semplice!” rimarcò ironicamente lei.
“Ci vediamo da sei mesi,
cosa pretendi da me? Che divorzi e
ti sposi nel giro di una settimana?” sbottò lui,
che a quel punto stava
iniziando a spazientirsi.
“Vorrei solo sapere la
verità! Sei sposato con Blake, ma hai
appena detto di essere innamorato di me. E’ normale che mi
aspetti una
decisione, no? O a te va bene restare sposato con una donna che non
ami?”
rimarcò stranita.
“Ho mandato a monte un
fidanzamento di 5 anni per sposare
un’altra donna da cui poi ho divorziato, non posso fare altri
passi falsi! Tu
non hai idea di come funzioni nel nostro ambiente! Ne fai parte, ma non
sai
davvero come funziona per un attore, anche se ne incontri ogni giorno!
Ci ho
messo vent’anni ad arrivare dove sono, ho pagato ogni passo
falso che ho fatto
e non voglio rischiare di mandare tutto all’aria prendendo
decisioni avventate!
La mia carriera non supererebbe un altro scandalo!” concluse
concitato.
“Oh! Adesso è
tutto chiaro” osservò lei, che quasi non
credeva alle sue orecchie, fissandolo come se avesse davanti un
estraneo ora.
“Vic, aspetta, non
è come sembra. Fammi spiegare meglio”
cercò di dire lui.
“No no, non serve, ho
capito perfettamente” tagliò corto
lei, recuperando la biancheria con un moto di stizza.
“E’ una questione
di carriera e di immagine, ovvio! Sei
innamorato di me, ma ami di più la tua carriera e non sia
mai che la tua bella
immagine da bravo ragazzo e quella tua e di tua moglie come coppia
d’oro di
Hollywood venga infangata solo perché in realtà
non ami lei. E comunque stento
a credere che tu ami me, penso invece che ti importi solo della
carriera e
della tua apparenza, tu ami solo te stesso”
continuò a dire nervosamente, come
un fiume in piena, senza argini.
“Eh no, questo non lo
accetto. Sei libera di non credermi,
ma non ho mentito poco fa. Ero sincero quando ho detto che sono
innamorato di
te, e voglio stare con te, ma devi darmi tempo”
cercò di rimediare lui,
avvicinandosi a lei.
“Tempo? Quanto
tempo?” lo incalzò.
“Non lo so, non posso
dirtelo ora, ma mi serve tempo”
rispose.
Le scappò una risatina
nervosa e finì in fretta di vestirsi.
“Andiamo, non puoi
pretendere che decida su due piedi, senza
valutare niente! La vita non funziona così”
aggiunse serio, ed in quel momento
si sentì come una bimbetta capricciosa rimproverata dal
padre.
“Ah no? E come funziona,
sentiamo?” lo provocò.
“Se pensi che ti stia
prendendo in giro o che l’abbia fatto
dall’inizio, non è così, sei fuori
strada” disse lui, dopo aver preso un bel
respiro nel tentativo di calmarsi, perché erano entrambi su
di giri.
“Non mi sono mai spacciato
con te per quello che non sono e
non ti ho mai mentito. Il mio matrimonio non è perfetto come
sembra da fuori,
non l’ho mai negato e lo sapevi dall’inizio. Ho
tradito Blake un paio di volte,
ma sono state cose di una notte e senza alcuna importanza, non ho mai
preso una
vera sbandata per un’altra donna prima di te. Libera di non
crederci se vuoi,
ma è la verità. Vorrei davvero poter stare con
te, ma per ora e forse anche per
i mesi a venire, non posso darti più di quello che abbiamo
avuto finora. Ci ho
messo anni a levarmi di dosso la merda che mi hanno buttato addosso
dopo il mio
primo divorzio. A te sembrerà assurdo, ma se la reputazione
va a puttane, ci va
anche la carriera, funziona così. Poi quando ho incontrato
Blake sul set di
Green Lantern, i nostri agenti hanno pensato che un po' di
pubblicità non
avrebbe fatto male né a noi né al film. Anche lei
non passava un bel periodo,
erano uscite delle foto hackerate sue, c’erano voci che fosse
stata a letto con
un attore sposato. Abbiamo iniziato a vederci, ad uscire, a farci
paparazzare.
All’inizio doveva essere una specie di recita, poi
è scattato qualcosa ed
abbiamo deciso di provarci sul serio. Forse per un periodo sono stato
davvero
innamorato di lei o almeno lo credevo. Forse avevamo solo bisogno di
qualcuno
in quel momento, e alla fine la recita è diventata
realtà e sono arrivate le
bambine. Ma quello che ci legava si è sgretolato, non era
abbastanza forte o
profondo a quanto pare, e magari se non avessimo avuto figli avremmo
già
divorziato, ma ne abbiamo, e non lo rimpiango, perché volevo
diventare padre
con tutte le mie forze e pensavo che avrei fatto solo lo zio. Prima o
poi
divorzieremo, ma non posso dirti quando né farti promesse.
E’ questo che cercavo
di spiegarti poco fa. Non ti ho mai mentito, mai. E forse ora ti faccio
pena o
schifo, ma non sono né il primo né
l’ultimo attore il cui matrimonio è
un’appendice legata a doppio filo alla sua carriera. Nel mio
mondo l’apparenza
è tutto, non ho fatto io le regole” concluse serio.
“Non le hai fatte tu, ma
hai deciso di seguirle” osservò
asciutta lei, recuperando le ultime cose, mentre lui la osservava,
ancora
incredulo, perché erano passati dal fare l’amore
al litigare pesantemente.
“Quindi finisce
così?” riprese a dire Ryan serio.
“Siccome non voglio darti
dei tempi, reagisci così? Come se
non avessi saputo dall’inizio in che situazione
sono” osservò.
“Certo che lo sapevo,
sapevo esattamente a cosa andavo
incontro, ma non immaginavo cosa ci fosse dietro e non pensavo che ti
fossi
venduto l’anima al diavolo per diventare famoso”
sbottò lei.
Lui incassò il colpo,
cercando di mascherare quanto le sue
parole lo avessero ferito.
“Bene, se è
questo quello che pensi, allora non abbiamo
davvero più niente da dirci” tagliò
corto, andandosene proprio via dal salotto,
e salendo di sopra.
Lei lo seguì con lo
sguardo, poi si sfilò la catenina che le
aveva regalato, la lasciò sul tavolino e se ne
andò di fretta, come se fosse
inseguita da un vampiro.
Voleva mettere quanta più
distanza possibile fra di loro e
quanto prima possibile. Vagò in auto senza meta per un po',
poi decise di
raggiungere casa di Skyler. Era arrabbiata e anche sconvolta, non
voleva farsi
vedere così dal padre, si sarebbe accorto subito che
qualcosa non andava e le
avrebbe dato il tormento per capirne le ragioni. Gli mandò
solo un messaggio
per avvisarlo che sarebbe rimasta fuori a cena e forse anche a dormire
dall’amica, e poi spense il cellulare.
Skyler si accorsa subito che Victoria
era nervosa e turbata,
la lasciò sfogare e si assicurò che non mancasse
del buon prosecco per
stemperare il suo nervosismo, ma questa volta non era del tutto in
accordo con
la reazione dell’amica. E l’altra se ne accorse,
visto che stranamente si stava
astenendo dal commentare.
“Scusa, ma non sei stata tu
ad insistere nel dire che dovevo
parlargli?” rimarcò Victoria ad un certo punto.
“Si, si, certo! E hai fatto
bene a dirgli la verità, a
confessargli cosa provi per lui,
però…così si è sentito
messo nell’angolo”
disse solo.
“Che avrei dovuto fare? Mi
dice che mi ama, ma non vuole
divorziare per non rovinarsi la carriera. E’
assurdo!” esclamò seria.
Skyler sospirò e poi
sorrise.
“Tesoro, sei la figlia di
un produttore, sei cresciuta fra
attori ed attrici e davvero ti meravigli di quello che ti ha detto
Ryan?” le
fece notare “Sai quanti matrimoni funzionano come il suo, si
basano
sull’apparenza e non sulla sostanza? Almeno il 90%.
E’ brutto, è triste anche,
forse squallido, ma è così che funziona in questo
ambiente. Ci sono tanti
fidanzamenti combinati che poi saltano perché scade il
contratto fra il Pr di
lui e quello di lei ed altri che invece sfociano in un matrimonio.
E’ un mondo
a parte. Io sono una Pr, ma non accetterei mai certe condizioni
né le ho mai
imposte ai miei clienti, ma la maggior parte è disposta a
sottostare a questo
ed altri compromessi pur di sfondare. Se ti interessa la mia opinione,
è già un
gran risultato che lo abbia ammesso e, soprattutto, che ti abbia detto
che è
innamorato di te. Sai anche tu che non ha mentito e non l’ha
detto tanto per
dire. So che questo modo di vivere è molto lontano dal tuo e
dai tuoi ideali,
ma esiste. Dipende da te capire se quello che senti per lui
è più profondo e
forte di quello in cui credi.” osservò.
“Mi sono innamorata di lui,
ma non voglio continuare a fare
la terza incomoda a tempo indeterminato” osservò
seria Victoria “E’ chiaro che
per lui l’immagine è più importante di
me, di noi, di quello che sente, quindi
la scelta l’ha già fatta lui” aggiunse.
“Ho preso una
cantonata” riprese a dire “Il rischio
c’era,
l’ho corso, ed è andata male. Avrei capito se mi
avesse detto di non voler
divorziare subito per le figlie, ma mettere in mezzo la carriera, la
reputazione per me non ha senso” disse ancora.
“Non voglio giustificarlo,
ma fammi fare l’avvocato del
diavolo per una volta” riprese a dire Skyler “se si
sapesse ora della vostra
storia, sarebbe un casino anche per te. Immagini la reazione di tuo
padre se lo
venisse a sapere? Io credo che Ryan sia solo stato pratico, non lo ha
fatto per
ferirti, ma ha un modo di ragionare diverso dal tuo, e ha considerato
la
situazione da una prospettiva diversa” aggiunse.
“Mi spiace, ma non riesco a
trovare giustificazioni. Sono
molto delusa, credevo fosse diverso, invece è come tutti gli
altri. Adesso
capisco perché mio padre mi ha sempre detto di stare alla
larga dagli attori.
Sono inaffidabili ed egocentrici, pensano solo alla fama,
all’immagine che
danno di sé, e passano il loro tempo indossando una
maschera, sul set come
nella vita. E lo fanno così a lungo che alla fine non si
ricordano più nemmeno
come sono davvero, diventano dei personaggi, e smettono di essere delle
persone. Credevo che Ryan fosse diverso, sembrava diverso, ma ho
proprio
sbagliato” concluse amareggiata.
Skyler la lasciò sfogare,
senza obiettare più nulla. Capiva
la delusione di Victoria, ma, come Pr, era abituata a certi meccanismi,
l’amica
invece no. Alla fine, la ospitò per la notte, per evitare
che si mettesse in
auto visto che si era fatto buio ed avevano bevuto un po'.
I giorni seguenti furono
particolarmente pesanti ed
impegnativi per Victoria. Come sempre, cercava di affogare delusioni e
pensieri
buttandosi a capofitto nel lavoro, ma stavolta non era così
semplice, perché
Ryan faceva sempre capolino nei suoi pensieri. Si sforzava di
cancellarlo dalla
sua mente, dalla sua memoria, ma con scarsi risultati. Aveva ripensato
alle
parole della sua amica, si era chiesta se fosse davvero stata troppo
dura e
severa con lui, se lo avesse fatto sentire giudicato, e spesso era
anche stata
sul punto di chiamarlo o scrivergli, ma si era sempre fermata prima di
far
partire la telefonata o il messaggio. Dal canto suo, lui non si era
più fatto
sentire, probabilmente convinto di non aver fatto o detto nulla di
male. Lei
era stata molto chiara, e non si erano lasciati propriamente bene.
Charlotte si era accorta che la
nipote era particolarmente
pensierosa, sembrava come ‘spenta’ ultimamente, e
la cosa strideva molto
rispetto al suo buonumore delle settimane e dei mesi precedenti.
Victoria alla
fine si confidò anche con lei, ma senza fare il nome di Ryan
né entrare troppo
nel dettaglio.
Inutile dire che quel Natale fu particolarmente difficile per la
ragazza, in
pratica faceva il conto alla rovescia alla fine del periodo festivo ed
a poco
servirono i tentativi delle amiche ed in particolare di Skyler di farla
uscire
per distrarla. Alla fine, come accadeva quasi ogni anno,
seguì il padre prima
ad Aspen e poi brindò all’anno nuovo sulle alpi
svizzere, dove il padre aveva
uno dei tanti appartamenti. Anche Andrew si era reso conto che la
figlia non
era serena come al solito, la cosa era lampante per chi la conosceva
bene.
Aveva cercato di capirne le ragioni, ma lei era riuscita a minimizzare
e
svicolare, dando la colpa alla tensione per il lavoro ed alla
stanchezza
accumulata durante l’anno. In realtà nemmeno
mettere chilometri ed un oceano di
distanza da Ryan l’avevano aiutata a lasciare
nell’anno appena archiviato la
loro relazione. Oscillava fra la fase in cui metteva in dubbio tutto
dall’inizio,
arrivando anche a pensare che lui l’avesse irretita solo
perché era la ‘figlia
di’, a quella in cui si colpevolizzava, ripercorrendo in
particolare l’ultima
discussione, e sentendosi come una specie di strega cattiva per averlo
giudicato e messo nell’angolo, con pretese fosse affrettate.
Era troppo
orgogliosa per fare il primo passo e chiamarlo, sperava si facesse vivo
lui, ma
in quanto ad orgoglio erano degni concorrenti l’uno
dell’altra, quindi non ci
fu alcuna comunicazione.
L’idea di tornare a Los
Angeles proprio a ridosso
dell’inizio della stagione, non esaltava minimamente la
ragazza, anche perché
aveva avuto conferma che Ryan sarebbe stato uno dei presentatori ai
prossimi
Golden Globes, oltre ad essere nominato per Deadpool 2. Già normalmente
non era entusiasta di
partecipare a questi appuntamenti mondani, figuriamoci ora, col
concreto
rischio di incappare in Ryan e nella moglie, perché era
certa che l’avrebbe
seguito sul red carpet. Aveva anche considerato la
possibilità di dare forfait
e di non presenziare, ma da quando aveva 19 anni era solita
accompagnare il
padre in queste occasioni e l’unico modo per tirarsene fuori
sarebbe stato
avere la febbre a 40, altrimenti Andrew si sarebbe insospettito.
Mancavano una manciata di giorni alla
cerimonia dei Golden
Globes, e la ragazza pregava in ogni lingua di beccarsi anche solo una
tonsillite per restare a casa, ma non ci sperava, visto il clima sempre
piuttosto mite della California. Aveva già scelto un abito
con l’aiuto di
Skyler, aveva fatto l’ultima prova il giorno prima, e stava
spendendo i giorni
che mancavano al grande evento trottolando dall’ufficio alla
fondazione, con
alcuni incontri di lavoro con sceneggiatori e registi vari nel mezzo. Era un periodo molto
impegnativo per le case
di produzione, e visto che suo padre stava facendo avanti ed indietro
da New
York in quei giorni, la figlia lo sostituiva appena possibile agli
incontri a
Los Angeles. Quel
pomeriggio, stava
appunto uscendo da uno di questi appuntamenti di lavoro in una delle
sale
private del ristorante del Four Seasons, quando incrociò una
bionda dal viso
molto familiare: Blake, la moglie di Ryan. Era vicina ad uno degli
ascensori,
fasciata in un tubino rosa pesca che sembrava poco adatto al primo
pomeriggio,
con tacchi vertiginosi. Victoria rimase spiazzata, soprattutto
perché la donna
non era sola, ma in compagnia di un uomo che non era Ryan. Si tenevano
per
mano, lui si era sporto per sussurrarle qualcosa
all’orecchio, e lei sorrideva
come una gattamorta. Stava per tornare indietro, per evitare di passare
davanti
a loro, ma in quel preciso istante Blake si voltò e la vide. Dallo sguardo che le
riservò, Victoria
intuì che doveva averla riconosciuta e, soprattutto, che
doveva temeva che
potesse correre a spifferare tutto a qualcuno, magari proprio a Ryan. A
quel
punto, però, era tardi per sgattaiolare fuori
dall’uscita secondaria, così scelse
il male minore, prendendo la via della toilette e sperando che, una
volta
uscita, quei due non fossero più nei paraggi. Era appena
entrata nel bagno
delle donne, e si stava lavando le mani, quando sentì dei
passi, e poco dopo
vide avvicinarsi proprio Blake.
Era una situazione quasi surreale, ma
decise di fare finta
di nulla, e si limitò ad abbozzare educatamente un sorriso,
come avrebbe fatto
con chiunque altro. Blake sorrise di rimando, ma sembrava un sorriso
forzato e tirato.
Si avvicinò al lavandino, controllò il trucco, ma
distrattamente osservava
Victoria.
“Tu sei la figlia di Avery,
vero?” disse ad un certo punto,
rompendo quell’imbarazzante silenzio.
Victoria annuì e sorrise
nuovamente “Ci siamo incontrate ad
una festa a casa di mio padre, proprio l’anno scorso di
questi tempi.”
Confermò.
“Ah si, giusto, ora
ricordo. Eri in terrazza e stavi
parlando con mio marito Ryan” precisò
l’altra, calcando la mano sulle parole
‘mio marito ’, o almeno questa fu
l’impressione della ragazza.
“Si, si, è
vero” rispose Victoria.
“Senti Victoria, non so
cosa pensi di aver visto, ma quel
tipo è solo un amico” riprese a dire la donna.
“Io non voglio sapere
niente, non sono affari miei” tagliò
corto Victoria, ma evidentemente quella risposta non bastò a
Blake, che
continuava a fissarla, come se la stesse studiando per carpirne le
intenzioni.
Seguirono alcuni istanti di silenzio,
che la moglie di Ryan
spezzò nuovamente con una domanda diretta ed inaspettata.
“Ti scopi ancora mio
marito?” le domandò a bruciapelo.
Victoria quasi trasalì, ma
cercò di non darlo a vedere.
“Come, prego?”
rispose, voltandosi verso di lei.
“Ti prego, non fare la
santarellina con me, non attacca
proprio” rimarcò l’altra
“Quelle come te le conosco da una vita. Fate tanto le
superiori, ma siete gattemorte di prima. Ho visto come ti guardava Ryan
già
quella sera, e poi a quel party dell’Amfar a New York. E poi
i viaggi
improvvisi per incontri di lavoro qui, incontri di cui la nostra agente
non
sapeva nulla. E’ pessimo a nascondere le sue tracce, sembra
quasi che voglia
farsi beccare.” Disse, con una tranquillità
disarmante, come se stesse parlando
del tempo e non del tradimento di suo marito. Ma ancora Victoria non
rispondeva
nulla. Si sentiva in colpa, era stata scoperta, e non riusciva a capire
se
fosse un bluff o se Blake fosse certa di quanto asseriva.
“Non pensare che sia la
prima volta né di essere speciale
per lui. Lui è fatto così, ogni tanto scivola, ma
so che torna sempre a casa da
me. Prima o poi si stancherà anche di te e ti
scaricherà” continuò a dire e
sembrava provare un gusto quasi sadico nel metterla
nell’angolino, a dispetto
della sua aria angelica e mite.
“O forse ti ha
già scaricata?” la incalzò, facendo
qualche
passo verso di lei ed incrociando le braccia al petto, fissandola con
aria di
sfida.
“Non so di che parli Blake,
non ne ho proprio idea. E
francamente, dopo quello che ho visto, direi che sei proprio
l’ultima persona
al mondo a potermi fare lezioni di morale” rispose a quel
punto la ragazza,
sforzandosi di sembrare sicura. Si era fatta mille paranoie ed ora
invece
scopriva che anche lei tradiva il marito.
“Ho letto dei messaggi sul
suo cellulare” riprese a dire
Blake “Te l’ho detto, lui in fondo vuole che lo
becchi. Non cambia il pin del
cellulare da anni. Dove vi vedete? In qualche motel da quattro soldi
fuori mano
oppure ti ha per caso portata in una casa a Beverly Hills. Ti ha detto
che è
sua? O ti ha propinato la balla dell’amico che lavora fuori e
gli fa un favore?
E’ lì dove porta le sue conquiste quando
è qui. Non avrai davvero pensato di
essere l’unica?” sottolineò quasi a
volerla schernire.
A quel punto, però,
Victoria iniziò a spazientirsi. Non era
orgogliosa di essere stata l’amante di un uomo sposato, ma
non ci stava a
prendere tutta la colpa ed il biasimo, tanto più ora che
aveva visto anche la
signora Reynolds con un altro uomo.
“Se sai tutto,
perché stiamo qui a parlarne? Perché non ne
parli con tuo marito?” rispose seria.
L’altra sorrise, sempre con
quell’aria insopportabilmente
provocatoria.
“Non serve che ne parli con
lui. So già come andrebbe a
finire. Discussioni, litigate, poi tornerebbe con la coda fra le gambe
a
scusarsi, come qualsiasi altro uomo beccato in flagrante. Dopo la
delusione
iniziale, ho pensato che fosse equo rendergli pan per focaccia, e
ripagarlo con
la stessa moneta. E se mai dovesse anche solo parlare di divorzio gli
renderei
la vita molto molto difficile. Per non parlare delle bambine. Le
vedrebbe col
contagocce “ aggiunse con una calma irritante. Era veramente
una strega. Era
disposta a passar sopra a tradimenti di cui era a conoscenza per non
perdere la
faccia e non subire l’onta pubblica di un divorzio. E
naturalmente, nel frattempo,
anche lei si dava da fare e non rimaneva a subire passivamente le
corna. Forse
quei due si meritavano davvero a vicenda e Victoria non li invidiava
minimamente. Dovevano essere entrambi due infelici per accettare una
vita a due
a queste condizioni.
“Non vedo e sento Ryan da
mesi. E non ho altro da dire. Non
voglio essere coinvolta nelle vostre beghe.”
Tagliò corto Victoria, oltrepassandola
per guadagnare l’uscita, perchè non vedeva
l’ora di uscire di lì.
“Sarà meglio che
sia vero” aggiunse Blake “Altrimenti
qualche pettegolezzo potrebbe arrivare a qualche sito di gossip o,
peggio
ancora, a tuo padre” le disse Blake, minacciandola davvero
poco velatamente.
A quel punto sentì davvero
una gran rabbia, tornò sui suoi
passi e si avvicinò con aria seria ed altrettanto minacciosa
alla donna.
“Come ti ho detto, non vedo
e sento tuo marito da mesi. I
vostri problemi coniugali non mi riguardano e non mi interessano. Non
permetterti mai più di minacciarmi” aggiunse.
“Altrimenti cosa fai,
ragazzina?” la provocò.
“Non sei l’unica
capace di giocare sporco. Non dimenticarti
di chi sono figlia. Potrei crearti problemi anche io, il tipo di
problemi che
non ti permetterebbero nemmeno di essere presa per la
pubblicità di un
dentifricio, sono stata chiara?” disse seria e con un tono
perentorio che non
pensava di avere.
Blake cambiò espressione,
si ammutolì di colpo e la ragazza
riuscì, finalmente, ad andarsene di lì.
Quell’incontro, tuttavia, la lasciò
davvero con l’amaro in bocca, e con una lunga serie di
domande in testa. Non
aveva ancora dimenticato la relazione con Ryan, ma quantomeno era
riuscita a
ritrovare una parvenza di equilibrio, che era però appena
stata spazzata via
dall’incontro inaspettato con Blake. Le aveva rivelato che
Ryan l’aveva tradita
più volte, che quella villa di Beverly Hills era sua, e
cominciava davvero a
pensare di essere stata solo una stupida, e di essere caduta bella
classica
tela del marito fedifrago, come da cliché. Che razza di
matrimonio era il loro?
Entrambi sembravano ossessionati dalla loro immagine pubblica e si
tradivano a
vicenda. Che razza di persone erano? E quanto era stata ingenua lei a
farsi
irretire in queste trame da soap opera di serie B? Era delusa,
arrabbiata,
anche disgustata, e quasi schifata perché comunque faceva
parte, pur se con un
ruolo diverso, di quell’ambiente e di quel mondo anche lei.
Come spesso accadeva ultimamente,
anche in quel caso fu
Skyler la sua confidente.
“Che strega! Povero
Ryan” commentò la sua amica.
“A me fanno pena tutti e
due, guarda! Si preoccupano così
tanto di restare sposati ma si riempiono di corna a vicenda”
osservò
Victoria “Comunque,
affari loro! Non
voglio saperne niente, mi fanno pena entrambi. Come si fa a restare
sposati a
queste condizioni? Senza amore, senza fiducia, con tradimenti forse
reciproci,
sempre sul chi vive, sempre pronti a pensare a come fregare
l’altro. E’
allucinante! Che razza di gentaglia è? Ma sono tutti
così gli attori? No perché
allora ho sbagliato lavoro, forse dovrei andare al McDonald’s
e fare la
cameriera” concluse stranita.
“Oddio, vorrei vedere la
faccia di tuo padre quando gli
dirai che cambi lavoro” rise Skyler, cercando di
sdrammatizzare.
“Io te l’avevo
detto che la stragrande maggioranza delle
relazioni fra attori e gente famosa è così, ma
ogni volta mi tacci di essere
cinica e non mi dai retta” aggiunse l’amica
“So che è squallido e triste, ma
così è. E resto sempre convinta che in fondo
comunque Ryan sia il meno peggio
che ti poteva capitare. “ disse ancora.
“Non credo proprio.
Chissà quante se n’è scopato prima di
me
in quella casa o chissà dove” rispose piccata
Victoria.
“Non fare il gioco di
Blake. Non sto dicendo che non sia
vero, ma non prenderei per ora colato quello che ha detto quella
vipera. Ha
fatto apposta, voleva ferirti ed umiliarti perché si
è sentita umiliata anche
lei. Con tutti gli impegni che Ryan ha avuto negli ultimi mesi, pensi
davvero
che sarebbe riuscito a tenere in piedi altre storie parallele? O che
abbia
fatto con altre quello che ha fatto con te? Insomma, io so quello che
mi hai
raccontato, non stavo con voi, ma anche se è andata a finire
male, non penso
dovresti mettere in dubbio tutto per i deliri di sua moglie. Mi hai
raccontato
di come si è aperto con te, delle sue confidenze, e tutti
gli incontri rubati
qua e là. Dai, se ha finto per tutto il tempo avrebbe
già dovuto vincere un
Oscar!” le fece notare.
“Anzi, secondo me dovresti
avvisarlo che la moglie sa di voi
e che ti ha minacciata” disse ancora.
“Pure?”
rimarcò perplessa Victoria.
“Io credo sia il caso.
Intanto perché sei coinvolta anche
tu, e poi perché è un comportamento scorretto.
E’ un ricatto bello e buono ed
una gran vigliaccata, soprattutto minacciare di non fargli vedere le
figlie in
caso di divorzio. Io sinceramente adesso capisco perfettamente la
reazione che
ha avuto con te. Sa bene di cosa è capace la moglie, per
forza non se la
sentiva di divorziare senza essersi cautelato prima”
aggiunse. Ed in effetti,
per quanto Victoria fosse ancora arrabbiata con lui e basita dalla sua
situazione matrimoniale, non poteva dar torto all’amica, la
sua analisi non
faceva una piega.
“Non lo so” disse
sospirando “Non lo sento da mesi, da
quando ho troncato e non so se mi va di risentirlo” ammise,
giocherellando con
una collana che portava.
“Non devi farlo oggi,
nemmeno domani, ma almeno pensaci” le
suggerì l’amica.