Fanfic su attori > Ryan Reynolds
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Autore: bebe    28/10/2017    1 recensioni
Una ragazza ricca, figlia unica di un famoso produttore, fidanzata con il rampollo di un'altra agiata famiglia californiana, ovviamente approvato dal padre, incontra un attore più grande di lei, con un intenso passato sentimentale e se ne innamora. ricambiata. Ma riuscirà il loro sentimento a resistere alle malelingue, ai pettegolezzi, ed all'ostilità del padre di lei?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Co-cosa? Non credo di aver capito!” farfugliò incerta Victoria, rimanendo in piedi di fronte a Ryan.

Era convinta che, una volta certo del suo coinvolgimento, se la sarebbe data a gambe levate, ed invece era ancora lì, e le aveva appena confermato di essere a sua volta innamorato di lei.

“Sono sicuro che hai capito benissimo, comunque ho detto che anche io mi sono innamorato di te” disse di nuovo, con un tono così dolce e rassicurante, da farle sentire le gambe di gelatina. Forse si era fatta tante paranoie per niente. Sembrava che avesse ragione Skyler, bastava dirgli apertamente cosa sentiva, ed ora forse sarebbe andato tutto a posto.

“Ma…” riprese a dire lui, e bastò quel ‘ma’ per farla nuovamente precipitare nei dubbi “Sai che non posso farti promesse. E non perché non voglio, ma perché non sono certo che potrei mantenerle” precisò serio.

“Non la lascerai mai, vero?” lo incalzò lei, con un sorriso amaro.

“Vic, la mia situazione è complicata. Sono sposato, non posso divorziare così, su due piedi, con leggerezza” le fece notare più serio.

“Non ti sto chiedendo di divorziare domani, ma voglio sapere se è nei tuoi piani. Oppure vuoi continuare a vederci così, come due ladri, fino alla fine dei tempi?” aggiunse.

“Non ho detto questo, ma non posso nemmeno divorziare dall’oggi al domani! Sono coinvolte anche due bambine piccole, e poi ci sono tante cose da considerare, non è sempre tutto semplice Victoria” tagliò corto, recuperando i jeans ed infilandoli.

“Ma dai? Io pensavo di si! Per me di solito è tutto così semplice!” rimarcò ironicamente lei.

“Ci vediamo da sei mesi, cosa pretendi da me? Che divorzi e ti sposi nel giro di una settimana?” sbottò lui, che a quel punto stava iniziando a spazientirsi.

“Vorrei solo sapere la verità! Sei sposato con Blake, ma hai appena detto di essere innamorato di me. E’ normale che mi aspetti una decisione, no? O a te va bene restare sposato con una donna che non ami?” rimarcò stranita.

“Ho mandato a monte un fidanzamento di 5 anni per sposare un’altra donna da cui poi ho divorziato, non posso fare altri passi falsi! Tu non hai idea di come funzioni nel nostro ambiente! Ne fai parte, ma non sai davvero come funziona per un attore, anche se ne incontri ogni giorno! Ci ho messo vent’anni ad arrivare dove sono, ho pagato ogni passo falso che ho fatto e non voglio rischiare di mandare tutto all’aria prendendo decisioni avventate! La mia carriera non supererebbe un altro scandalo!” concluse concitato.

“Oh! Adesso è tutto chiaro” osservò lei, che quasi non credeva alle sue orecchie, fissandolo come se avesse davanti un estraneo ora.

“Vic, aspetta, non è come sembra. Fammi spiegare meglio” cercò di dire lui.

“No no, non serve, ho capito perfettamente” tagliò corto lei, recuperando la biancheria con un moto di stizza.

“E’ una questione di carriera e di immagine, ovvio! Sei innamorato di me, ma ami di più la tua carriera e non sia mai che la tua bella immagine da bravo ragazzo e quella tua e di tua moglie come coppia d’oro di Hollywood venga infangata solo perché in realtà non ami lei. E comunque stento a credere che tu ami me, penso invece che ti importi solo della carriera e della tua apparenza, tu ami solo te stesso” continuò a dire nervosamente, come un fiume in piena, senza argini.

“Eh no, questo non lo accetto. Sei libera di non credermi, ma non ho mentito poco fa. Ero sincero quando ho detto che sono innamorato di te, e voglio stare con te, ma devi darmi tempo” cercò di rimediare lui, avvicinandosi a lei.

“Tempo? Quanto tempo?” lo incalzò.

“Non lo so, non posso dirtelo ora, ma mi serve tempo” rispose.

Le scappò una risatina nervosa e finì in fretta di vestirsi.

“Andiamo, non puoi pretendere che decida su due piedi, senza valutare niente! La vita non funziona così” aggiunse serio, ed in quel momento si sentì come una bimbetta capricciosa rimproverata dal padre.

“Ah no? E come funziona, sentiamo?” lo provocò.

“Se pensi che ti stia prendendo in giro o che l’abbia fatto dall’inizio, non è così, sei fuori strada” disse lui, dopo aver preso un bel respiro nel tentativo di calmarsi, perché erano entrambi su di giri.

“Non mi sono mai spacciato con te per quello che non sono e non ti ho mai mentito. Il mio matrimonio non è perfetto come sembra da fuori, non l’ho mai negato e lo sapevi dall’inizio. Ho tradito Blake un paio di volte, ma sono state cose di una notte e senza alcuna importanza, non ho mai preso una vera sbandata per un’altra donna prima di te. Libera di non crederci se vuoi, ma è la verità. Vorrei davvero poter stare con te, ma per ora e forse anche per i mesi a venire, non posso darti più di quello che abbiamo avuto finora. Ci ho messo anni a levarmi di dosso la merda che mi hanno buttato addosso dopo il mio primo divorzio. A te sembrerà assurdo, ma se la reputazione va a puttane, ci va anche la carriera, funziona così. Poi quando ho incontrato Blake sul set di Green Lantern, i nostri agenti hanno pensato che un po' di pubblicità non avrebbe fatto male né a noi né al film. Anche lei non passava un bel periodo, erano uscite delle foto hackerate sue, c’erano voci che fosse stata a letto con un attore sposato. Abbiamo iniziato a vederci, ad uscire, a farci paparazzare. All’inizio doveva essere una specie di recita, poi è scattato qualcosa ed abbiamo deciso di provarci sul serio. Forse per un periodo sono stato davvero innamorato di lei o almeno lo credevo. Forse avevamo solo bisogno di qualcuno in quel momento, e alla fine la recita è diventata realtà e sono arrivate le bambine. Ma quello che ci legava si è sgretolato, non era abbastanza forte o profondo a quanto pare, e magari se non avessimo avuto figli avremmo già divorziato, ma ne abbiamo, e non lo rimpiango, perché volevo diventare padre con tutte le mie forze e pensavo che avrei fatto solo lo zio. Prima o poi divorzieremo, ma non posso dirti quando né farti promesse. E’ questo che cercavo di spiegarti poco fa. Non ti ho mai mentito, mai. E forse ora ti faccio pena o schifo, ma non sono né il primo né l’ultimo attore il cui matrimonio è un’appendice legata a doppio filo alla sua carriera. Nel mio mondo l’apparenza è tutto, non ho fatto io le regole” concluse serio.

“Non le hai fatte tu, ma hai deciso di seguirle” osservò asciutta lei, recuperando le ultime cose, mentre lui la osservava, ancora incredulo, perché erano passati dal fare l’amore al litigare pesantemente.

“Quindi finisce così?” riprese a dire Ryan serio.

“Siccome non voglio darti dei tempi, reagisci così? Come se non avessi saputo dall’inizio in che situazione sono” osservò.

“Certo che lo sapevo, sapevo esattamente a cosa andavo incontro, ma non immaginavo cosa ci fosse dietro e non pensavo che ti fossi venduto l’anima al diavolo per diventare famoso” sbottò lei.

Lui incassò il colpo, cercando di mascherare quanto le sue parole lo avessero ferito.

“Bene, se è questo quello che pensi, allora non abbiamo davvero più niente da dirci” tagliò corto, andandosene proprio via dal salotto, e salendo di sopra.

Lei lo seguì con lo sguardo, poi si sfilò la catenina che le aveva regalato, la lasciò sul tavolino e se ne andò di fretta, come se fosse inseguita da un vampiro.

Voleva mettere quanta più distanza possibile fra di loro e quanto prima possibile. Vagò in auto senza meta per un po', poi decise di raggiungere casa di Skyler. Era arrabbiata e anche sconvolta, non voleva farsi vedere così dal padre, si sarebbe accorto subito che qualcosa non andava e le avrebbe dato il tormento per capirne le ragioni. Gli mandò solo un messaggio per avvisarlo che sarebbe rimasta fuori a cena e forse anche a dormire dall’amica, e poi spense il cellulare.

Skyler si accorsa subito che Victoria era nervosa e turbata, la lasciò sfogare e si assicurò che non mancasse del buon prosecco per stemperare il suo nervosismo, ma questa volta non era del tutto in accordo con la reazione dell’amica. E l’altra se ne accorse, visto che stranamente si stava astenendo dal commentare.

“Scusa, ma non sei stata tu ad insistere nel dire che dovevo parlargli?” rimarcò Victoria ad un certo punto.

“Si, si, certo! E hai fatto bene a dirgli la verità, a confessargli cosa provi per lui, però…così si è sentito messo nell’angolo” disse solo.

“Che avrei dovuto fare? Mi dice che mi ama, ma non vuole divorziare per non rovinarsi la carriera. E’ assurdo!” esclamò seria.

Skyler sospirò e poi sorrise.

“Tesoro, sei la figlia di un produttore, sei cresciuta fra attori ed attrici e davvero ti meravigli di quello che ti ha detto Ryan?” le fece notare “Sai quanti matrimoni funzionano come il suo, si basano sull’apparenza e non sulla sostanza? Almeno il 90%. E’ brutto, è triste anche, forse squallido, ma è così che funziona in questo ambiente. Ci sono tanti fidanzamenti combinati che poi saltano perché scade il contratto fra il Pr di lui e quello di lei ed altri che invece sfociano in un matrimonio. E’ un mondo a parte. Io sono una Pr, ma non accetterei mai certe condizioni né le ho mai imposte ai miei clienti, ma la maggior parte è disposta a sottostare a questo ed altri compromessi pur di sfondare. Se ti interessa la mia opinione, è già un gran risultato che lo abbia ammesso e, soprattutto, che ti abbia detto che è innamorato di te. Sai anche tu che non ha mentito e non l’ha detto tanto per dire. So che questo modo di vivere è molto lontano dal tuo e dai tuoi ideali, ma esiste. Dipende da te capire se quello che senti per lui è più profondo e forte di quello in cui credi.” osservò.

“Mi sono innamorata di lui, ma non voglio continuare a fare la terza incomoda a tempo indeterminato” osservò seria Victoria “E’ chiaro che per lui l’immagine è più importante di me, di noi, di quello che sente, quindi la scelta l’ha già fatta lui” aggiunse.

“Ho preso una cantonata” riprese a dire “Il rischio c’era, l’ho corso, ed è andata male. Avrei capito se mi avesse detto di non voler divorziare subito per le figlie, ma mettere in mezzo la carriera, la reputazione per me non ha senso” disse ancora.

“Non voglio giustificarlo, ma fammi fare l’avvocato del diavolo per una volta” riprese a dire Skyler “se si sapesse ora della vostra storia, sarebbe un casino anche per te. Immagini la reazione di tuo padre se lo venisse a sapere? Io credo che Ryan sia solo stato pratico, non lo ha fatto per ferirti, ma ha un modo di ragionare diverso dal tuo, e ha considerato la situazione da una prospettiva diversa” aggiunse.

“Mi spiace, ma non riesco a trovare giustificazioni. Sono molto delusa, credevo fosse diverso, invece è come tutti gli altri. Adesso capisco perché mio padre mi ha sempre detto di stare alla larga dagli attori. Sono inaffidabili ed egocentrici, pensano solo alla fama, all’immagine che danno di sé, e passano il loro tempo indossando una maschera, sul set come nella vita. E lo fanno così a lungo che alla fine non si ricordano più nemmeno come sono davvero, diventano dei personaggi, e smettono di essere delle persone. Credevo che Ryan fosse diverso, sembrava diverso, ma ho proprio sbagliato” concluse amareggiata.

Skyler la lasciò sfogare, senza obiettare più nulla. Capiva la delusione di Victoria, ma, come Pr, era abituata a certi meccanismi, l’amica invece no. Alla fine, la ospitò per la notte, per evitare che si mettesse in auto visto che si era fatto buio ed avevano bevuto un po'.

I giorni seguenti furono particolarmente pesanti ed impegnativi per Victoria. Come sempre, cercava di affogare delusioni e pensieri buttandosi a capofitto nel lavoro, ma stavolta non era così semplice, perché Ryan faceva sempre capolino nei suoi pensieri. Si sforzava di cancellarlo dalla sua mente, dalla sua memoria, ma con scarsi risultati. Aveva ripensato alle parole della sua amica, si era chiesta se fosse davvero stata troppo dura e severa con lui, se lo avesse fatto sentire giudicato, e spesso era anche stata sul punto di chiamarlo o scrivergli, ma si era sempre fermata prima di far partire la telefonata o il messaggio. Dal canto suo, lui non si era più fatto sentire, probabilmente convinto di non aver fatto o detto nulla di male. Lei era stata molto chiara, e non si erano lasciati propriamente bene.

Charlotte si era accorta che la nipote era particolarmente pensierosa, sembrava come ‘spenta’ ultimamente, e la cosa strideva molto rispetto al suo buonumore delle settimane e dei mesi precedenti. Victoria alla fine si confidò anche con lei, ma senza fare il nome di Ryan né entrare troppo nel dettaglio.
Inutile dire che quel Natale fu particolarmente difficile per la ragazza, in pratica faceva il conto alla rovescia alla fine del periodo festivo ed a poco servirono i tentativi delle amiche ed in particolare di Skyler di farla uscire per distrarla. Alla fine, come accadeva quasi ogni anno, seguì il padre prima ad Aspen e poi brindò all’anno nuovo sulle alpi svizzere, dove il padre aveva uno dei tanti appartamenti. Anche Andrew si era reso conto che la figlia non era serena come al solito, la cosa era lampante per chi la conosceva bene. Aveva cercato di capirne le ragioni, ma lei era riuscita a minimizzare e svicolare, dando la colpa alla tensione per il lavoro ed alla stanchezza accumulata durante l’anno. In realtà nemmeno mettere chilometri ed un oceano di distanza da Ryan l’avevano aiutata a lasciare nell’anno appena archiviato la loro relazione. Oscillava fra la fase in cui metteva in dubbio tutto dall’inizio, arrivando anche a pensare che lui l’avesse irretita solo perché era la ‘figlia di’, a quella in cui si colpevolizzava, ripercorrendo in particolare l’ultima discussione, e sentendosi come una specie di strega cattiva per averlo giudicato e messo nell’angolo, con pretese fosse affrettate. Era troppo orgogliosa per fare il primo passo e chiamarlo, sperava si facesse vivo lui, ma in quanto ad orgoglio erano degni concorrenti l’uno dell’altra, quindi non ci fu alcuna comunicazione.

L’idea di tornare a Los Angeles proprio a ridosso dell’inizio della stagione, non esaltava minimamente la ragazza, anche perché aveva avuto conferma che Ryan sarebbe stato uno dei presentatori ai prossimi Golden Globes, oltre ad essere nominato per Deadpool 2.  Già normalmente non era entusiasta di partecipare a questi appuntamenti mondani, figuriamoci ora, col concreto rischio di incappare in Ryan e nella moglie, perché era certa che l’avrebbe seguito sul red carpet. Aveva anche considerato la possibilità di dare forfait e di non presenziare, ma da quando aveva 19 anni era solita accompagnare il padre in queste occasioni e l’unico modo per tirarsene fuori sarebbe stato avere la febbre a 40, altrimenti Andrew si sarebbe insospettito.

Mancavano una manciata di giorni alla cerimonia dei Golden Globes, e la ragazza pregava in ogni lingua di beccarsi anche solo una tonsillite per restare a casa, ma non ci sperava, visto il clima sempre piuttosto mite della California. Aveva già scelto un abito con l’aiuto di Skyler, aveva fatto l’ultima prova il giorno prima, e stava spendendo i giorni che mancavano al grande evento trottolando dall’ufficio alla fondazione, con alcuni incontri di lavoro con sceneggiatori e registi vari nel mezzo.  Era un periodo molto impegnativo per le case di produzione, e visto che suo padre stava facendo avanti ed indietro da New York in quei giorni, la figlia lo sostituiva appena possibile agli incontri a Los Angeles.  Quel pomeriggio, stava appunto uscendo da uno di questi appuntamenti di lavoro in una delle sale private del ristorante del Four Seasons, quando incrociò una bionda dal viso molto familiare: Blake, la moglie di Ryan. Era vicina ad uno degli ascensori, fasciata in un tubino rosa pesca che sembrava poco adatto al primo pomeriggio, con tacchi vertiginosi. Victoria rimase spiazzata, soprattutto perché la donna non era sola, ma in compagnia di un uomo che non era Ryan. Si tenevano per mano, lui si era sporto per sussurrarle qualcosa all’orecchio, e lei sorrideva come una gattamorta. Stava per tornare indietro, per evitare di passare davanti a loro, ma in quel preciso istante Blake si voltò e la  vide. Dallo sguardo che le riservò, Victoria intuì che doveva averla riconosciuta e, soprattutto, che doveva temeva che potesse correre a spifferare tutto a qualcuno, magari proprio a Ryan. A quel punto, però, era tardi per sgattaiolare fuori dall’uscita secondaria, così scelse il male minore, prendendo la via della toilette e sperando che, una volta uscita, quei due non fossero più nei paraggi. Era appena entrata nel bagno delle donne, e si stava lavando le mani, quando sentì dei passi, e poco dopo vide avvicinarsi proprio Blake.

Era una situazione quasi surreale, ma decise di fare finta di nulla, e si limitò ad abbozzare educatamente un sorriso, come avrebbe fatto con chiunque altro. Blake sorrise di rimando, ma sembrava un sorriso forzato e tirato. Si avvicinò al lavandino, controllò il trucco, ma distrattamente osservava Victoria.

“Tu sei la figlia di Avery, vero?” disse ad un certo punto, rompendo quell’imbarazzante silenzio.

Victoria annuì e sorrise nuovamente “Ci siamo incontrate ad una festa a casa di mio padre, proprio l’anno scorso di questi tempi.” Confermò.

“Ah si, giusto, ora ricordo. Eri in terrazza e stavi parlando con mio marito Ryan” precisò l’altra, calcando la mano sulle parole ‘mio marito ’, o almeno questa fu l’impressione della ragazza.

“Si, si, è vero” rispose Victoria.

“Senti Victoria, non so cosa pensi di aver visto, ma quel tipo è solo un amico” riprese a dire la donna.

“Io non voglio sapere niente, non sono affari miei” tagliò corto Victoria, ma evidentemente quella risposta non bastò a Blake, che continuava a fissarla, come se la stesse studiando per carpirne le intenzioni.

Seguirono alcuni istanti di silenzio, che la moglie di Ryan spezzò nuovamente con una domanda diretta ed inaspettata.

“Ti scopi ancora mio marito?” le domandò a bruciapelo.

Victoria quasi trasalì, ma cercò di non darlo a vedere.

“Come, prego?” rispose, voltandosi verso di lei.

“Ti prego, non fare la santarellina con me, non attacca proprio” rimarcò l’altra “Quelle come te le conosco da una vita. Fate tanto le superiori, ma siete gattemorte di prima. Ho visto come ti guardava Ryan già quella sera, e poi a quel party dell’Amfar a New York. E poi i viaggi improvvisi per incontri di lavoro qui, incontri di cui la nostra agente non sapeva nulla. E’ pessimo a nascondere le sue tracce, sembra quasi che voglia farsi beccare.” Disse, con una tranquillità disarmante, come se stesse parlando del tempo e non del tradimento di suo marito. Ma ancora Victoria non rispondeva nulla. Si sentiva in colpa, era stata scoperta, e non riusciva a capire se fosse un bluff o se Blake fosse certa di quanto asseriva.

“Non pensare che sia la prima volta né di essere speciale per lui. Lui è fatto così, ogni tanto scivola, ma so che torna sempre a casa da me. Prima o poi si stancherà anche di te e ti scaricherà” continuò a dire e sembrava provare un gusto quasi sadico nel metterla nell’angolino, a dispetto della sua aria angelica e mite.

“O forse ti ha già scaricata?” la incalzò, facendo qualche passo verso di lei ed incrociando le braccia al petto, fissandola con aria di sfida.

“Non so di che parli Blake, non ne ho proprio idea. E francamente, dopo quello che ho visto, direi che sei proprio l’ultima persona al mondo a potermi fare lezioni di morale” rispose a quel punto la ragazza, sforzandosi di sembrare sicura. Si era fatta mille paranoie ed ora invece scopriva che anche lei tradiva il marito.

“Ho letto dei messaggi sul suo cellulare” riprese a dire Blake “Te l’ho detto, lui in fondo vuole che lo becchi. Non cambia il pin del cellulare da anni. Dove vi vedete? In qualche motel da quattro soldi fuori mano oppure ti ha per caso portata in una casa a Beverly Hills. Ti ha detto che è sua? O ti ha propinato la balla dell’amico che lavora fuori e gli fa un favore? E’ lì dove porta le sue conquiste quando è qui. Non avrai davvero pensato di essere l’unica?” sottolineò quasi a volerla schernire.

A quel punto, però, Victoria iniziò a spazientirsi. Non era orgogliosa di essere stata l’amante di un uomo sposato, ma non ci stava a prendere tutta la colpa ed il biasimo, tanto più ora che aveva visto anche la signora Reynolds con un altro uomo.

“Se sai tutto, perché stiamo qui a parlarne? Perché non ne parli con tuo marito?” rispose seria.

L’altra sorrise, sempre con quell’aria insopportabilmente provocatoria.

“Non serve che ne parli con lui. So già come andrebbe a finire. Discussioni, litigate, poi tornerebbe con la coda fra le gambe a scusarsi, come qualsiasi altro uomo beccato in flagrante. Dopo la delusione iniziale, ho pensato che fosse equo rendergli pan per focaccia, e ripagarlo con la stessa moneta. E se mai dovesse anche solo parlare di divorzio gli renderei la vita molto molto difficile. Per non parlare delle bambine. Le vedrebbe col contagocce “ aggiunse con una calma irritante. Era veramente una strega. Era disposta a passar sopra a tradimenti di cui era a conoscenza per non perdere la faccia e non subire l’onta pubblica di un divorzio. E naturalmente, nel frattempo, anche lei si dava da fare e non rimaneva a subire passivamente le corna. Forse quei due si meritavano davvero a vicenda e Victoria non li invidiava minimamente. Dovevano essere entrambi due infelici per accettare una vita a due a queste condizioni.

“Non vedo e sento Ryan da mesi. E non ho altro da dire. Non voglio essere coinvolta nelle vostre beghe.” Tagliò corto Victoria, oltrepassandola per guadagnare l’uscita, perchè non vedeva l’ora di uscire di lì.

“Sarà meglio che sia vero” aggiunse Blake “Altrimenti qualche pettegolezzo potrebbe arrivare a qualche sito di gossip o, peggio ancora, a tuo padre” le disse Blake, minacciandola davvero poco velatamente.

A quel punto sentì davvero una gran rabbia, tornò sui suoi passi e si avvicinò con aria seria ed altrettanto minacciosa alla donna.

“Come ti ho detto, non vedo e sento tuo marito da mesi. I vostri problemi coniugali non mi riguardano e non mi interessano. Non permetterti mai più di minacciarmi” aggiunse.

“Altrimenti cosa fai, ragazzina?” la provocò.

“Non sei l’unica capace di giocare sporco. Non dimenticarti di chi sono figlia. Potrei crearti problemi anche io, il tipo di problemi che non ti permetterebbero nemmeno di essere presa per la pubblicità di un dentifricio, sono stata chiara?” disse seria e con un tono perentorio che non pensava di avere.

Blake cambiò espressione, si ammutolì di colpo e la ragazza riuscì, finalmente, ad andarsene di lì. Quell’incontro, tuttavia, la lasciò davvero con l’amaro in bocca, e con una lunga serie di domande in testa. Non aveva ancora dimenticato la relazione con Ryan, ma quantomeno era riuscita a ritrovare una parvenza di equilibrio, che era però appena stata spazzata via dall’incontro inaspettato con Blake. Le aveva rivelato che Ryan l’aveva tradita più volte, che quella villa di Beverly Hills era sua, e cominciava davvero a pensare di essere stata solo una stupida, e di essere caduta bella classica tela del marito fedifrago, come da cliché. Che razza di matrimonio era il loro? Entrambi sembravano ossessionati dalla loro immagine pubblica e si tradivano a vicenda. Che razza di persone erano? E quanto era stata ingenua lei a farsi irretire in queste trame da soap opera di serie B? Era delusa, arrabbiata, anche disgustata, e quasi schifata perché comunque faceva parte, pur se con un ruolo diverso, di quell’ambiente e di quel mondo anche lei.

Come spesso accadeva ultimamente, anche in quel caso fu Skyler la sua confidente.

“Che strega! Povero Ryan” commentò la sua amica.

“A me fanno pena tutti e due, guarda! Si preoccupano così tanto di restare sposati ma si riempiono di corna a vicenda” osservò Victoria  “Comunque, affari loro! Non voglio saperne niente, mi fanno pena entrambi. Come si fa a restare sposati a queste condizioni? Senza amore, senza fiducia, con tradimenti forse reciproci, sempre sul chi vive, sempre pronti a pensare a come fregare l’altro. E’ allucinante! Che razza di gentaglia è? Ma sono tutti così gli attori? No perché allora ho sbagliato lavoro, forse dovrei andare al McDonald’s e fare la cameriera” concluse stranita.

“Oddio, vorrei vedere la faccia di tuo padre quando gli dirai che cambi lavoro” rise Skyler, cercando di sdrammatizzare.

“Io te l’avevo detto che la stragrande maggioranza delle relazioni fra attori e gente famosa è così, ma ogni volta mi tacci di essere cinica e non mi dai retta” aggiunse l’amica “So che è squallido e triste, ma così è. E resto sempre convinta che in fondo comunque Ryan sia il meno peggio che ti poteva capitare. “ disse ancora.

“Non credo proprio. Chissà quante se n’è scopato prima di me in quella casa o chissà dove” rispose piccata Victoria.

“Non fare il gioco di Blake. Non sto dicendo che non sia vero, ma non prenderei per ora colato quello che ha detto quella vipera. Ha fatto apposta, voleva ferirti ed umiliarti perché si è sentita umiliata anche lei. Con tutti gli impegni che Ryan ha avuto negli ultimi mesi, pensi davvero che sarebbe riuscito a tenere in piedi altre storie parallele? O che abbia fatto con altre quello che ha fatto con te? Insomma, io so quello che mi hai raccontato, non stavo con voi, ma anche se è andata a finire male, non penso dovresti mettere in dubbio tutto per i deliri di sua moglie. Mi hai raccontato di come si è aperto con te, delle sue confidenze, e tutti gli incontri rubati qua e là. Dai, se ha finto per tutto il tempo avrebbe già dovuto vincere un Oscar!” le fece notare.

“Anzi, secondo me dovresti avvisarlo che la moglie sa di voi e che ti ha minacciata” disse ancora.

“Pure?” rimarcò perplessa Victoria.

“Io credo sia il caso. Intanto perché sei coinvolta anche tu, e poi perché è un comportamento scorretto. E’ un ricatto bello e buono ed una gran vigliaccata, soprattutto minacciare di non fargli vedere le figlie in caso di divorzio. Io sinceramente adesso capisco perfettamente la reazione che ha avuto con te. Sa bene di cosa è capace la moglie, per forza non se la sentiva di divorziare senza essersi cautelato prima” aggiunse. Ed in effetti, per quanto Victoria fosse ancora arrabbiata con lui e basita dalla sua situazione matrimoniale, non poteva dar torto all’amica, la sua analisi non faceva una piega.

“Non lo so” disse sospirando “Non lo sento da mesi, da quando ho troncato e non so se mi va di risentirlo” ammise, giocherellando con una collana che portava.

“Non devi farlo oggi, nemmeno domani, ma almeno pensaci” le suggerì l’amica.

  
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