Speciale
di Halloween 2017
Spin off :
Renzoku-Tekina
«La più antica e potente emozione umana è la paura,
e la paura più antica e potente è la paura dell’ignoto».
- Howard Phillips Lovecraft
Non
trattengo un urlo
quando il mio sguardo incrocia il calendario, Max alza gli occhi dal
libro per lanciarmi un'occhiata perplessa e priva di
positività.
“A cosa devo
quest'esuberanza, Ivan?”.
Domanda e incrocia le
braccia esili contro al petto, assumendo il portamento di chi
è
pronto a farmi la classica ramanzina da uomo maturo e intellettuale.
Eppure non riesco a smettere di sorridere e mi avvicino al tavolo a
cui è seduto il mio collega, l'eccitazione mi trasforma in
un vero e
proprio ragazzino.
“È
Halloween, Maxie!” esclamo senza controllare il tono della
voce, mi
abbasso per posare il braccio muscoloso lungo le sue spalle e
stringerlo. “Lo sai cosa succede in questo giorno speciale, a
notte
fonda ci riuniamo nella cella di Gerardo per ascoltare le sue storie
dell'orrore. Ormai è diventata una ricorrenza, non dirmi che
te lo
sei dimenticato!”.
Lui sbuffa per mantenere
la calma e rotea lo sguardo, dimenandosi per liberarsi dalla stretta
di ferro.
“Continuo a non
trovarci niente di interessante” mormora con scetticismo e
sistema
gli occhiali sul naso. “E poi voglio ricordarti
com'è andata a
finire l'anno scorso, hai passato una settimana a dormire con me
perché eri spaventato dai mostri che vivevano sotto al tuo
letto.
Sei sicuro di volerci riprovare?”
Comincio subito a
ridacchiare, leccandomi i denti con un gesto svelto della lingua.
“Non sembravo un vero
e proprio disturbo per te, scienziatuccio” lo stuzzico
aggiungendo
una leggera gomitata, conosco fin troppo bene Max e so come
provocarlo nel giro di pochi istanti. “Lo so che fai l'uomo
maturo
che non crede nei fantasmi, ma quella sera c'ero anche io e ho visto
che te la sei fatta sotto dalla paura”
“Staremo a vedere!”
Siamo riuniti nella
cella di Gerardo e le luci del carcere si sono appena spente, il
silenzio dei corridoi è ideale per creare l'atmosfera
giusta. Per un
attimo volto lo sguardo verso Max e sorrido, non è stato
difficile
coinvolgerlo nella serata all'insegna del terrore, è bastato
mettere
in discussione la sua fiducia per la scienza e si è
presentato senza
battere ciglio. Respiro con calma e gli stringo forte la mano, sono
sicuro che mi aiuterà a non dare di matto com'è
successo l'ultima
volta.
Gerardo è seduto nel mezzo del cerchio che abbiamo creato,
tiene il grosso libro posato sulle ginocchia e si schiarisce la voce,
poi comincia a narrare la prima storia.