Pov Bella
 Erano 4 anni che mancavo da casa, durante i quali avevo vissuto a Londra, da mia nonna. Lei non stava molto bene, si sentiva sola e così i miei decisero di mandarmi lì per le vacanze estive ma poi mi trovai bene, mi feci degli amici e così chiesi ai miei di rimanere lì; inizialmente non vollero ma riusci a convincerli e a casa non tornai più. Erano i miei a venire a trovarmi durante le vacanze, questo fino a una settima fà quando trovai mia nonna morta nel suo letto, si era sentita male duarante la notte e così ora ero costretta a tonare a casa. I miei vennero per il funerale ma dovettero ripartire subito dopo per il lavoro; mio padre dirigeva una multinazionale e mia madre lavorava come architetto in uno studio con altre due sue amiche, aveva ripreso a lavorare dopo che io mi ero trasferita diceva che in questo modo sentiva meno la mia mancanza. Io invece ero rimasta a Londra per poter salutare gli amici e sistemare tutto per il trasferimento. Ora mi trovavo sull' aereo il cui pilota annunciava l'arrivo all'aeroporto dove ad attendermi ci sarebbe stato un'autista che mi avrebbe portato alla  nuova casa ad Hartford. Erano le 18.40 quando varcai la soglia di casa che si trovava in un quartiere molto esclusivo dove vivevano altre famiglie molto facoltose.
 " Ehilà? C'è nessuno?" chiesi non appena entrai.
"Salve miss Swan - dissse una donna un po' robusta- Io sono Tabata, la governante. I suoi mi hanno detto di riferirle che saranno a casa per cena".
" Grazie Tabata" risposi gentilmente.
"Venga signorina, la conduco in camera sua" e così mi accompagnò in una camera che era arrredata con i toni del bianco eccetto per un copriletto blu, il mio colore preferito. Subito notai due porte una apriva la "stanza" armadio dato le sue dimensioni mentre dall'altra si accedeva al mio bagno personale.
"Bene signorina - disse Tabata- le lascio sistemare i bagagli e poi penso che vorra riposarsi e rinfrescarsi prima di cena. Sarà servita alle 20 e per qualunque cosa le occorra non esiti a chiamarmi".
"grazie mille Tabata" riposi io. Rimasta sola mi guardai allo speechio del bagno e notai che avevo proprio bisogno di rinfrescarmi i miei capelli a boccoli erano tutti scompigliati e i miei occhi coloro nocciola erano circondati da profonde occhiaie dato che non dormivo bene da più di qualche giorno.
Verso le 20 scesi al piano di sotto e lì trovai ad aspettarmi i miei genitori: Charlie e Renèe "Ciao mamma. Ciao papà" dissi loro. "Ciao Bells. tutto ok? il viaggio è andato bene? e la casa ti piace?" chiese mia madre. " Si mamma - risposi io- La casa è fantastica. Il viaggio è andato bene e io sono una po'stanca ma sto bene". Ci mettemmo a tavola e iniziammo a parlare del più e del meno "Allora Bells - disse mio padre- domani inizi la scuola:. é la migliore dei dintorni" " si tesoro - intervenne mai madre- ci vanno tutti i figli delle famiglie più facoltose di Hartford. Vedrai che ti troverai bene" . Era fissata mai madre con la storia che avrei dovuto frequentare solo persone del mio rango e non le davo del tutto torto, con loro ci si divertiva di più tra feste private, serate fuori e vacanze in montagna o negli Hamptons. "e come ci vado scuola?" chiesi io " Con la macchina. é parcheggita qui fuori. è una Bmw X6." rispose mio padre "posso vederla?" chiesi io entusiasta "certo che puoi. é tua" e così corsi furori e la vidi lì che faceva bella mostra di sè. Era fantastica, era di  un intenso blu notte e con un auto di quella stazza sarei uscita indenne in qualsiasi scontro. "Grazie mamma. Grazie papà" diedi loro un bacio e dopo aver dato loro la buonanotte andai a letto. Il giorno dopo mi aspettava la nuova scuola e la mia nuova vita.