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Autore: Caramell_    29/10/2017    5 recensioni
[...] E poi su, in Paradiso, Gabriel si appoggia alla sua schiena, chiede – Da quando sei così felice? – e Castiel ha gli occhi che brillano, dice – Da Dean
[Baby!Dean - Adult!Dean - GuardianAngel!Castiel]
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Balthazar, Castiel, Dean Winchester, Famiglia Winchester, Gabriel
Note: AU, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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Tenete la croce in alto, cosicché io possa vederla anche attraverso le fiamme.
(Giovanna d’Arco mentre veniva bruciata sul rogo)
 
 
 

 
 

 

 
 





 
1)
A Dean piace disegnare (amerà dipingere, Mary ne è sicura) Gli compra un set di pastelli. E matite colorate. Fogli spessi, resistenti all’acqua. Dean le ricopre la faccia di baci, dice – Sei la migliore – si nasconde nella sua camera, non ne esce fuori fino a sera. Mary l’osserva trotterellare via, le ginocchia storte, tutte le lentiggini a fuoco.
Pensa – Sono solo pastelli
Pensa – Fa che John non lo sappia
 
 

 

 
2)
Dean disegna Sam. Continuamente. È bravo però. Ancora troppo piccolo. Mary ha due occhi grossi così piantati sulla sua schiena ricurva. Sui fogli, le iridi di Sam si fanno d’un bel blu acceso, grandi e tondi. Luminosi. Mary li conserva tutti (imperfetti, ruvidi e raffazzonati) nel cassetto della biancheria, sotto le mutande, tra i calzini.
Accarezza il viso di Dean col pollice. Mormora – Amore mio – e Dean si accartoccia su se stesso. Arrossisce.
 
 
 

 

3)
Castiel lo vede, il fuoco. Si mangia il legno, la terra, le mura perfette delle dimore degli angeli. Gabriel lo trascina per i piedi, l’afferra per le spalle. E gli ripiega le ali, il serpente che gli corre sulla schiena. Puzza di fumo, di cenere.
Dice – Sia fatta la Sua volontà
Castiel sospira – Mio Dio
Nei suoi occhi l’uomo, adesso, brucia.
 

 

 
 
4)
Le ali di Balthazar sono fatte di perle. Lo stesso fuoco che la pioggia ha or ora spento gli arde sul viso, tra i capelli. Dice – Lo meritavano – e Castiel si arrotola tutto, annuisce – Ecco – sussurra – Io darò l'ordine e li farò ritornare contro questa città; essi la assedieranno, la conquisteranno, la daranno alle fiamme; Io farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti[1] – e gli bruciano gli occhi, le labbra.
Così dice il Signore.
 
 
 

 

5)
John non se ne accorge nemmeno. Ha la bocca spalancata, la pancia tutta di fuori, le orbite girate, cieche. Beve tanto, quella sera, che crolla sul divano, sfinito, le cosce divaricate, la radio ancora accesa.
All’inizio è uno scoppio silenzioso, una miccia innocua, minuscola. È sempre così, con quei dannati fornelli. Il caffè ci fai e fanno rumore per una settimana. Poi comincia il caldo. E il fumo. È tutta fatta di legno, la casa. L’ha costruita lui, solo – A mani nude – dice. Se ne vanta con Dean. E Dean s’osserva le braccia sottili, le dita, s’imbroncia come il bambino che è.
Castiel lo conosce, il fuoco, ma questo non lo sente arrivare. Attecchisce in cucina, tra gli stipiti, sulla culla di Sam. Ed è come l’ultima volta, il tempo d’un respiro, un colpo d’ali.
Gabriel prova a trascinarlo coi piedi, ad afferrarlo per le spalle.
Di là, a piedi scalzi, Dean comincia a piangere.
 
 
 


 
6)
Dean ha un sacco di lentiggini. Mary non capisce da chi possa averle ereditate. Al sole, sembra che qualcuno gli abbia dipinto la faccia. Che piccoli insetti gli camminino sul naso, tra il solco morbido degli occhi, sulle ciglia e sulle palpebre, ai lati del viso, sulle orecchie.
Mary pensa siano adorabili. Ma ha visto come John lo guarda, il suo bambino, e non le piace.
Sussurra – I baci degli angeli
E, sorridendo, s’addormenta.
 
 
 

 

7)
Mary ha detto – John – e poi – lascio qui il bambino. Vado a riposare – ma a John non gliene frega niente, di quello che dice, non quando è in quello stato.
Castiel l’osserva arrotolarsi un dito fra i capelli, fissare stranito la macchia di birra che gli si allarga sul petto – Non è un brav’uomo – gli ha detto Balthazar – Ama troppo se stesso
Castiel inclina la testa. John ridacchia nel sonno, stiracchia una gamba, i piedi.
Non guarda Sam nemmeno una volta.
 
 
 


 
8)
Gabriel ha tutta la forza che a Castiel manca. Tuona – Non interferire –  e le sue ali gli imprigionano i fianchi, le gambe. Ma Castiel allunga un braccio e socchiude gli occhi. E la fronte di John Winchester è calda, tutta sudata, fatta di fumo.
Ci vuole poco, sussurra, così poco, per compiere un atto d’amore.
 
 
 
 
 
 
 



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
[1] Geremia, 34:22

  
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