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Autore: Chameleon94    29/10/2017    2 recensioni
Sonic è morto? Oppure gli è successo qualcos'altro? Venite con noi in questa nuova avventura, che si svolge in un altro mondo, un regno fantastico abitato da creature meravigliose e minacciose. Al centro della storia c'è Amy Rose, che, insieme alle sue amiche Sticks, Cream e un altro personaggio che verrà rivelato a fine primo capitolo, si imbarcano in questo nuovo regno, investigando su ciò che è capitato al riccio blu. Stavolta Amy è accompagnata anche da una nuova amica, uno spiritello porpora di nome Twinkle (pensate alle fatine di Sonic Dash 2: Sonic Boom) che abita nel suo martello e ne conferisce nuovi, strabilianti poteri! Nel cast troviamo vecchie conoscenze e nuovi personaggi, alcuni oscuri e perfidi, che daranno vita a tante storie intrecciate fra loro. Buon divertimento e buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Amy Rose, Sonic the Hedgehog
Note: AU | Avvertimenti: Furry
Capitoli:
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Capitolo 3: Quello che fa Blaze

 

Forbidden Fortress – Oggi

Tutte le reclute si erano radunate nell’ala ovest del castello, il loro allenamento era stato breve ma duro, era quasi giunto alla fine. Duellavano a colpi di spada, riuscivano a utilizzare la propria arma con maestria, nonostante la giovane età di molti di loro, erano davvero in gamba.

Si trattava soltanto un’esercitazione ma era come se facessero sul serio, stoccate verso ogni parte del corpo, attutite dalle armature scintillanti; ma uno di loro spiccava per le sue doti di combattimento, con un paio di colpi ritmati riuscì a mettere k.o. i suoi avversari.

Partì un piccolo applauso da un angolino, proveniva da una delle guardie personali dell’Imperatrice, che sorvegliava l’addestramento delle nuove reclute.

Il cavaliere, completamente coperto da un’armatura bianca, pesante ma non ingombrante per i movimenti, si voltò verso la guardia di alto livello, ma notò un piccolo rumore alle sue spalle: uno degli altri cavalieri che aveva affrontato si era rialzato e stava per sferrare un colpo di sorpresa. Il cavaliere dall’armatura bianca aveva i riflessi pronti, pose la sua spada in modo da parare il colpo della spada avversaria, lo spinse e lo colpì ai guanti per disarmarlo, e ci riuscì. Il cavaliere nemico cadde nuovamente al suolo, con la lama puntata vicino al collo, ma fu risparmiato, l’allenamento era terminato.

“Molto bravo, ma questo non rientrava nel nostro addestramento. Chi ti ha insegnato quelle mosse da maestro, ragazzo?”

Il cavaliere ancora in piedi si rivolse nuovamente verso la guardia della sovrana: “Mi è stato tramandato tutto dalla mia famiglia, quando ero ancora in tenera età” rispose con un tono serio e misterioso.

“Ad ogni modo, sarai perfetto per servire l’Imperatrice, sei il primo a riuscire a completare l’addestramento in così poco tempo. Complimenti per la promozione, Ser… ehm?”

Il cavaliere dall’armatura bianca alzò la visiera dell’elmo, scoprendo i suoi occhi gialli dallo sguardo intenso.

“Il mio nome è Ser Percival” Rivelò Blaze.

 

Skull Mount – Due giorni prima

Dalla cima del monte si poteva vedere ogni cosa, ogni parte del regno, come le cascate di GreenShadow, il deserto freddo di Stormhold, e vari altri luoghi, mentre all’orizzonte si intravedeva una terra arida e bianca come una pagina vuota all’interno di un libro, priva di colore e della magia che rinvigoriva questo mondo.

In alto, al centro del regno, galleggiava in aria l’isolotto dove abitava Trixiana con le sue truppe.

“Come ci arriviamo?” Chiese Blaze.

“Non a caso ti ho portato qui” Disse Twinkle

Si trovavano in un luogo particolare, una montagna, ci erano arrivate scalando per parecchi chilometri, passando attraverso scheletri giganti, fossili di drago, infatti Twinkle raccontò:

“In questa terra una volta regnavano i draghi, volavano attorno a questa montagna, purtroppo la maggior parte di essi si è estinta nei secoli, ne sono rimasti solo piccoli gruppi, o almeno questo è quanto narra la leggenda, noi fate siamo spaventate da queste creature”

“Ti confesso che anche io ho molta paura, ma non dei draghi, delle altezze, non so come farò a volare fin lassù, ma lo devo ai miei amici, sai, loro mi hanno aiutato a conoscermi meglio, mi hanno aiutato ad abbattere delle barriere che avevo dentro di me”

“Barriere?”

“Sì, sono nata con il potere di controllare il fuoco, e questo mi ha isolato dal resto del mondo, mi sono chiusa in me stessa per proteggere gli altri da, beh… me, finchè non ho incontrato Sonic, Cream, Amy e gli altri, mi hanno insegnato molto sull’amicizia e sul lasciarmi andare, a non affrontare le avversità da sola, così sono riuscita a essere una persona migliore, e ad essere una principessa degna del mio mondo.”

“Sei una principessa???”

“Si, la mia dimensione è la SOL Zone, non so se ne hai sentito parlare, siamo circondati dal mare e da un arcipelago di piccole isole, quindi non sono mai stata abituata ai posti alti.”

“Mi dispiace per la tua paura, vorrei ci fosse un modo più semplice per raggiungere il castello di Trixiana, ma io posso solo incantare degli oggetti speciali, e ho stabilito una connessione particolare con Amy, lei mi ha salvata quando ero nel suo mondo, ci trovavamo entrambe in pericolo e ci siamo unite per aiutarci a vicenda!” Raccontò Twinkle, continuando: “Ad ogni modo, l’unica cosa da fare è invocare un drago, se abitano ancora da queste parti… ma non sarà facile controllarlo e cavalcarlo…”

Lo spiritello consegnò nelle mani di Blaze un oggetto, una specie di flauto, fatto di osso di drago; secondo la leggenda un canto creato da quello strumento avrebbe attirato gli esemplari di quella razza, sebbene ne fossero rimasti pochi al momento, valeva la pena tentare.

Twinkle spiegò alla gatta che la melodia si tramandava da tante generazioni di fate, era uno strumento incantato da esse, dopo aver attivato manualmente le prime 4 note avrebbe continuato a suonare da solo, magicamente, quindi era corto e semplice da apprendere.

Blaze si apprestò a porre le dita sul flauto magico, e lo avvicinò alle sue labbra, ma fu interrotta dall’arrivo, ancora una volta, di Rouge:
“Ciao bellezza, come mai sei sola soletta?”

Blaze fu colta di sorpresa, non si fidava del pipistrello dopo il loro incontro avvenuto all’ingresso del reame, il modo in cui le aveva trattate, quindi le rispose in modo piuttosto rigido:

“Cosa vuoi stavolta? E comunque, la tiranna di questo posto le ha catturate”

“Oh, quanto mi dispiace, e adesso scommetto che andrai a salvarle eroicamente, Blaze che salva Amy, una missione romantica, magari? Ci si potrebbe scrivere una storia sopra” Rise la ragazza.

Blaze inizialmente la ignorò, incrociando le braccia in segno di impazienza: “Capito. Sei venuta qui solo per sfottere o hai qualche intenzione più seria?” Disse sbattendo il piede sinistro.

“Certo, voglio aiutarti, ti devi recare su quella fortezza volante, giusto? Vedi le mie ali come svolazzano bene? Te più me, facciamo squadra, che ne dici, principessa?”

La gatta fece una smorfia, guardò velocemente Twinkle per cercare un’opinione, e poi rispose, molto riluttante: “Grazie… ma stavolta passo. Ti conosco, e so che con te c’è sempre un prezzo”.

“Mi offendi, sai?”

“Oh, davvero? Non dirmi che non cercheresti di mettere le mani sul MIO scettro di famiglia una volta avermi accompagnata lassù”

“Quindi è così che stanno le cose? Valuti di più il tuo scettro delle tue amiche? Haha, non sei cambiata affatto, principessa” Disse la ragazza, cercando di ferire Blaze in modo da convincerla.

“Io… non ho mai detto questo, sei tu che giochi sempre con le parole! Di sicuro non mi fido di te, quindi non voglio il tuo cosiddetto aiuto” Rispose la gatta, attaccando la rivale.

“Se la metti in questo modo, è meglio che me ne vada davvero. Ma non ti aspettare che starò dalla tua parte la prossima volta che ci incontriamo!” E così come era apparsa, svanì nel cielo.

Questa visita aveva solo turbato la principessa, e l’aveva distratta inutilmente dalla missione, quindi, si ricompose e, facendo finta che non fosse successo niente, riprese a suonare, preferiva affidarsi alle grinfie di un drago piuttosto che fare affidamento su Rouge. Un paio di dolci note vennero emesse dal flauto, dopo che ebbe premuto sui giusti buchi, e la melodia iniziò a continuare da sola; era davvero, per mancanza di termini migliori… incantata, Twinkle la accompagnò muovendosi a ritmo della musica come in una danza elegante. Ci fu un forte vento provenire dal burrone al di sotto della montagna, qualcuno aveva decisamente ascoltato il suono armonioso.

Il vento era stato creato da tre creature di colori diversi, che sbucarono dal nulla e cominciarono a volare attorno al monte, in cerchio, ma non erano venuti in pace, a quanto sembrava. La melodia terminò, e i tre draghi iniziarono ad abbassarsi in quota e ad attaccare la gatta e lo spiritello.

“Spostati, Twinkle! Nasconditi!” Avvertì Blaze.

La ragazza-gatto fece un salto in alto per evitare le tre creature, avvitandosi per arrivare più in alto possibile, salì sul drago di colore rosso, il quale cercò in tutti i modi di farla cadere: non si trovavano più sullo Skull Mount, bensì sopra il burrone, a miglia e miglia di altitudine, cioè, la cosa che più terrorizzava Blaze. Cercò di adattarsi alla “guida” per poter controllare il drago, mentre gli altri due gli svolazzavano attorno. Il drago rosso tentò tutti i movimenti possibili per scacciare quella gatta invadente, ma invano, Blaze era resistente, e non mollava, soprattutto perché sapeva che la sua vita dipendeva da quel momento. Il drago si voltò, ruotando al contrario, e tornò verso la montagna; stavolta riuscì a strappare Blaze dalla sua pelle. La principessa planò per un breve tratto, in modo da atterrare sana e salva su quel suolo alto.

Il drago fece un nuovo tentativo per annientarla: Si pose a terra, proprio davanti a lei, e iniziò a sputare fuoco in un modo mai visto prima, e colpì in faccia Blaze. La temperatura era più alta che mai, ma ovviamente per Blaze il calore non era un fastidio, i suoi abiti regali vennero strappati dalle fiamme, ne rimasero solo brandelli che coprivano le parti giuste, ma lei rimase intatta, e continuò a fare passi in avanti verso la creatura gigantesca, controllando il suo fuoco e facendolo tornare nelle sue fauci.

Il drago non seppe più cosa fare, le aveva provate tutte ormai, fu sorpreso e cambiò atteggiamento, abbassando la testa; il fatto che Blaze fosse sopravvissuta alle bruciature era stato come un rito, una prova per conoscerla. La ragazza-gatto si avvicinò lentamente alla fiera e salì sul dorso.

Incitò Twinkle ad avvicinarsi e ad aggrapparsi da qualche parte, presero una rincorsa e la creatura iniziò a spiccare il volo, insieme a loro.

Ci volle un po’ perché si stabilizzasse in volo, Blaze era molto insicura, aveva delle strane sensazioni, tutto il regno era al di sotto di lei, a miglia e miglia di distanza, fu colta da vomito e nausea prima di abituarsi a quell’esperienza, ma resistette, era una tipa tosta e voleva dimostrarlo a sé stessa.

Una volta saliti fino all’altezza dell’isola galleggiante, la attraversarono in diagonale per posizionarsi dietro la fortezza. L’isola ricordava molto Angel Island, che Blaze aveva visto poco durante la sua visita nel mondo di Sonic.

La principessa e il suo “cucciolo” atterrarono sull’isolotto, in qualche modo, Blaze credeva di riuscire a comunicare con il suo drago toccandolo in fronte, mentre lui aveva la testa abbassata, sperava di trovarlo ancora nei paraggi una volta che avessero finito, per poter scappare da quel posto dopo che avrebbe salvato le ragazze, non ne era certa, ma aveva fiducia.

“Per essere una che ha paura di volare, sei stata bravissima!” Esultò Twinkle.

Blaze arrossì, ma subito le disse di fare silenzio, non voleva che fossero scoperte, le spiegò il piano: avrebbe preso il posto di una dei cavalieri della sovrana, era l’unico modo per infiltrarsi nel castello e avvicinarsi alla prigione delle ragazze. Non era sicura della copertura, eppure non c’era altra possibilità.

Viaggiarono in un paio d’ore fino all’ingresso del castello, Blaze escogitò un altro stratagemma: una delle nuove reclute del castello notò una piccola fiammella, e un’altra ancora, che formavano un piccolo percorso che conduceva al giardino davanti al castello; con molta convenienza per l’eroina, decise di avventurarsi da solo verso quella scia di fiamme, a mano a mano che passavano, queste si spegnevano, sapeva che lo avrebbero condotto verso qualcosa di strano… o qualcuno, voleva investigare sulla faccenda, ignaro che si trattava di un’imboscata. Il neo-soldato in armatura continuò ad attraversare il lungo prato, Blaze e Twinkle si nascosero dietro un cespuglio e cercarono di fare meno rumore possibile, ma, a un certo punto, le foglie che si muovevano a causa del vento, sventolavano attorno al naso della gatta, provocandole un fragoroso starnuto, cosa che fece saltare, purtroppo, l’effetto sorpresa della missione. Il cavaliere-recluta si voltò, ma prima che potesse cercare nel cespuglio, Blaze decise di venire allo scoperto.

“Chi sei? Non fai parte della servitù dell’Imperatrice, cosa ci fai qui… ho capito, sei una spia!”

Il cavaliere alzò la spada verso di lei, la gatta gli lanciò una palla di fuoco sulle mani, disarmandolo molto facilmente.

“Buonanotte” disse Blaze al ragazzo, stordendolo con una gomitata in faccia. Il giardino, per fortuna, era vuoto in quel momento; Blaze trasportò la sua vittima in un angolino, per sicurezza, per non essere vista, lo spogliò rapidamente e rimpiazzò quei suoi vestiti stracciati dal fuoco di drago con l’armatura scintillante della guardia. Completò il travestimento con l’elmo, che l’avrebbe coperta completamente, in questo modo non sarebbe stata riconosciuta da nessuno. Si separò da Twinkle, e le raccomandò di tenere d’occhio la guardia, nasconderla e fermarla quando si sarebbe svegliata, per evitare che andasse a spifferare tutto ai suoi colleghi.

“Non so quanto tempo ci vorrà, forse giorni, ma devo scoprire dove sono rinchiuse Amy e le altre, e cercare di avvicinarmi il più possibile a loro” Rispose decisa allo spiritello.

 

Forbidden Fortress – Un giorno fa

Mentre Ser Percival si allenava e cercava di raccogliere informazioni, nelle stanze di Trixiana, venne convocato Syrio, il suo pupillo, diciamo così.

La sovrana lo accarezzò sulla pelliccia di lupo attorno al viso, e gli fece uno sguardo da sirena, come solo lei sapeva fare.

“Ho bisogno che tu faccia qualcosa per me” Disse Trixiana, delicatamente.

“Tutto quello che desidera, maestà”

“Prima di tutto devi tenermi d’occhio quelle tre mocciose, mi raccomando, non devono scappare, Pensaci tu, ti prego”

Il lupo ninja annuì: “C’è dell’altro che posso fare per lei?”

“Sì, ho un grosso favore da chiederti. Tu sei stato il mio servo per tanto tempo, mi sei stato accanto quando ho conquistato tutti quei regni, e sei stato sempre fedele, sei davvero una persona su cui posso contare! Quando avrò catturato quel pestifero riccio blu, non ci sarà più niente che mi intralcerà la conquista dell’Enchanted Valley Zone, ma avrò bisogno di qualcuno con cui regnare…”

Syrio era molto confuso da queste parole: “Non capisco, cosa c’entro io?” In realtà il lupo aveva capito bene, infatti arrossì.

“So che sei solo un fedele soldato, però avrò bisogno di un marito e Imperatore che mi accompagni in questa nuova avventura. Che ne diresti di essere tu quella persona? Non ti rifiuterai alla tua sovrana, vero?” Chiese al suo suddito, facendo degli occhioni dolci.

A questo punto era chiaro che Syrio provava dei sentimenti per lei, aveva sempre desiderato di esserle accanto, ma non come comandante delle sue truppe, qualcosa di più… intimo. E sembrava che il suo sogno si stesse avverando, ma lui era un tipo chiuso, non voleva ammettere le sue forti emozioni, quindi si limitò a rispondere: “Come lei desidera, ne sarei onorato”.

Ma non era tutto; la sovrana fu lieta che lui avesse accettato l’offerta, e lo condusse vicino alla sua scrivania: c’era una pergamena, scritta in rune antiche, che lui non capiva, ma lei era in grado di leggerle.

“Cosa… di cosa si tratta?” Chiese il lupo.

“E’ una profezia” spiegò la sua futura moglie “Dice… che questo regno un giorno verrà salvato da una grande minaccia, verrà salvato da una donna… ebbene, quella donna sono io. Ma non ce la posso fare da sola, per questo ho bisogno di te, Syrio.”

 

Forbidden Fortress, segrete sotterranee – Oggi

Le ragazze erano molto giù di morale, affamate, non mangiavano da giorni, e non sapevano ancora che le attendeva un interrogatorio e che sarebbero state giustiziate presto.

Sticks era stesa sull’asfalto metallico della gabbia, Amy aveva continuato ad agitare il martello verso le sbarre per un po’, ma anche lei si era arresa alla fine.

“Non ci posso credere che siamo state catturate così facilmente, dovevamo salvare Sonic, e adesso ci ritroviamo noi a dover essere salvate! Questa doveva essere la nostra avventura, e invece appena entriamo in questo regno ci sconfiggono! Arrrrgh!” Amy continuò a sbattere il suo martello privo di poteri.

“Ti conviene smetterla, se continui così la catena sopra la gabbia cederà e noi cadremo nel fuoco” Le fece notare Sticks.

Cream era triste ma la sua personalità restava, più o meno, intatta, mentre stava giocando con Cheese.

Si sentivano sole e abbandonate, perché Sonic non era venuto a salvarle? Dove era finito? Sapevano di sicuro che si trovava in quel regno.

All’improvviso sentirono il rumore della serratura, qualcuno entrò: era Syrio, venuto per controllarle.

“Sei tu, il comandante dell’esercito di quella strega” Indicò Amy. Sticks ricordava ancora l’umiliante sconfitta contro di lui, avvenuta nel villaggio di Tenkai.

La riccia non sapeva più cosa fare, cercò quindi di convincerlo: “Ti prego, lasciaci andare, ti aiuteremo, ti libereremo da quella Trixiana”. Amy era brava a convincere le persone, molto tempo prima, quando era prigioniera sull’Egg Carrier, riuscì a plasmare l’atteggiamento di Gamma, il robot che si convertì alla causa di Sonic e agli altri, e lasciò andare lei e il suo Flicky. Ma stavolta era chiaramente una situazione diversa.

“Beh, peccato, perché io non ho bisogno di essere liberato. Sono dove voglio essere.” Disse il lupo, con una risposta glaciale.

“Vuoi dire che ti fa piacere essere il servo di una persona così malvagia? Non riesco a capire…”

“E’ la mia padrona, sono fiero di servirla, parla di lei con rispetto!”

“Perché, altrimenti cosa farai? Non ci puoi gettare fra le fiamme, se ci tenete qui dentro è chiaro che vi serviamo a qualcosa” Disse Amy in tono di sfida.

“Questa conversazione finisce qui” Concluse il ninja, uscendo dalla prigione infuocata, mentre due nuove guardie entrarono a sorvegliarle.

Mentre Amy aveva parlato con Syrio, Sticks e Cream si erano date da fare in segreto, e avevano escogitato un piano di fuga per conto loro: avevano notato che in fondo alla stanza c’era una manovella che controllava la gabbia con delle catene scorrevoli, in modo da spostarla e abbassarla manualmente dalle fiamme. Decisero di fare un tentativo.

Innanzitutto, Cheese, l’unico in grado di uscire dalla gabbia, volò via e andò verso i due cavalieri, prima che la porta si chiudesse per il cambio di guardia, scappò proprio dalla porta e i due lo inseguirono, lasciando il campo libero. Approfittando di questa astuta distrazione, Sticks prese la rincorsa e lanciò il suo boomerang con un colpo da maestro in lontananza, colpendo la manovella.

La gabbia scivolò alla destra della stanza, inclinandosi leggermente, e la allontanò dal tappeto di fuoco. Senza alcun controllo manuale, la gabbia venne spostata velocemente urtando contro il muro della stanza, e fu distrutta. Sticks e Cream e Amy ora erano libere, finalmente, il tasso e il coniglio batterono il cinque in segno di vittoria, e Amy si congratulò per il piano. Sticks raccolse il suo prezioso boomerang e cercarono di uscire dalla segreta, ma… brutta sorpresa, i cavalieri che erano usciti per inseguire il Chao avevano chiuso a chiave la porta.

Amy cominciò a sbattere il suo martello controllo la porta, inutilmente. Ma, dall’altro lato, qualcuno stava incenerendo la maniglia e la serratura, permettendo alla porta di aprirsi. Le ragazze trovarono un cavaliere in armatura bianca, e si prepararono all’attacco.

“Ferme, sono io” Ser Percival si tolse l’elmo, scoprendo il viso di Blaze. La gatta, grazie alla sua copertura brillante, era riuscita ad avvicinarsi ai piani inferiori del castello e a trovarle.

“Blaze quanto sono felice di vederti! Come sapevi che eravamo qui dentro?” Chiese Cream.

“Non lo sapevo, infatti vi sto cercando da un po’, ho dato un’occhiata a diverse prigioni, ma voi come avete fatto a scappare?”

“E’ stato un piano di Sticks e Cream, ma adesso dobbiamo trovare Cheese, che era il nostro diversivo” Rispose Amy, “A proposito, dov’è Twinkle?”

Blaze le spiegò che si era nascosta nel giardino fuori dal castello, quindi decisero di sgattaiolare fuori di lì alla ricerca di Cheese. Purtroppo però, il rumore causato dalla rottura della gabbia era stato sentito ai piani superiori della fortezza, quindi molti cavalieri dell’imperatrice corsero a vedere cosa fosse accaduto.

Cheese era in fuga, volava alto per non farsi catturare dai due soldati, corse via fino a quando non si trovò in un vicolo cieco. Credeva di essere in trappola, ma le guardie furono colpite di spalle, a sorpresa, da Blaze e Amy, che, in poco tempo, avevano trovato il Chao.

“Bene, adesso dobbiamo solo scappare da qui dentro” Disse Amy.

“Non dimenticarti dello Scettro Ingioiellato, ce l’ha quella perfida donna” Le ricordò Blaze.

“Quella perfida donna vi ha sentito” Interruppe Trixiana, arrivata all’improvviso alle loro spalle, circondandole con le sue guardie. Non fu neanche necessario l’intervento dei cavalieri, sempre pronti a combattere, poiché l’Imperatrice usò i suoi poteri provenienti dallo scettro e creò delle catene magiche a tutte e quattro le ragazze.

Poche ore dopo… si ritrovarono tutti al di fuori della fortezza, nella piazza del patibolo, davanti a una folta folla di abitanti di quell’isola.

Trixiana fu portata dai cavalieri su un trono mobile, per assistere alla scena, mentre le ragazze erano bloccate in una ghigliottina, una struttura interamente in legno che stringeva il loro collo e le impediva di liberarsi, con un arco sopra le loro teste e una lama di metallo, pronta a decapitarle.

“Iniziamo l’interrogatorio” Pronunciò formalmente la tiranna “Ci sono tre domande a cui dovrete rispondere, e poi potremo passare alla fase successiva. Chi siete? Come conoscete questo Sonic e dove possiamo trovarlo?”

Le ragazze si limitarono al silenzio, Sticks sputò per terra, Blaze ringhiò verso i soldati, ma Amy cominciò a parlare in tono deciso: “Siamo gli - Angeli - di Sonic e siamo qui per proteggerlo. Proveniamo dal suo stesso mondo… ma non sappiamo dove si trova, per questo lo stiamo cercando. E’ la verità” Le ragazze si voltarono verso di Amy, con le loro teste inclinate, come per chiedere per quale motivo avesse parlato.

La riccia continuò “Adesso lasciaci andare, ti abbiamo risposto”.

L’imperatrice chiese ai suoi “scienziati” di analizzare il battito e l’atteggiamento della ragazza e verificare la risposta per capire se stava mentendo o meno. Una sorta di macchina della verità, ma con un metodo molto rustico.

“Maestà, pensiamo che la prigioniera dica il vero”

Trixiana annuì, e poi fece segno ai suoi boia di procedere con l’esecuzione. Amy e le altre furono colte di sorpresa.

“Grazie per aver risposto… secondo i miei sudditi, onestamente. Adesso mi siete inutili, non mi servite più a niente quindi posso lasciare che la ghigliottina faccia il suo lavoro, muovetevi!” Annunciò senza scomporsi affatto, lei era abituata a decidere il fato dei suoi sudditi.

“Adesso ho io una domanda: perché lo fai?” Chiese Amy, le lacrime agli occhi.

Cream la accompagnò: “Perché sei così malvagia? Cosa ti abbiamo fatto?”

La sovrana non rispose, non si curò delle loro domande, si limitò a dare di nuovo il segnale per procedere alla decapitazione. A quel punto anche la popolazione voleva vedere uno spettacolo, era venuta ad assistere a un’esecuzione e non se ne sarebbe andata se non fosse avvenuta.

Blaze continuava ad accumulare rabbia dentro di sé, purtroppo, dal suo punto di vista, quella situazione era stata colpa sua, lei doveva salvarle e aveva fallito, loro si erano liberate da sole e il suo contributo era riuscito solo a farle catturare di nuovo e a farle uccidere.

Così perse il controllo totalmente, divenne come una belva, iniziò a cambiare il suo stato come nella sua forma di Burning Blaze, anche senza il potenziamento dei Sol Emerald, in qualche modo, divenne un mostro di fuoco e incendiò tutta la struttura in legno. L’arco con la lama diede segni di cedimento e le quattro ragazze e il Chao fecero subito una scivolata in avanti per evitare di essere spaccate in due.

Ma in quel momento non potevano scappare: Blaze era fuori di sé, cominciò a sferrare colpi infuocati da ogni parte, travolgendo e arrostendo diversi cavalieri e anche delle persone comuni, non coinvolte da questa situazione.

Cream e Cheese cercarono di avvicinarsi alla gatta inferocita per tentare di fermarla, ma lei creò un muro di fuoco per proteggersi e isolarsi.

Dovevano trovare un modo per farla calmare. Le guardie suggerirono alla loro imperatrice di fuggire, ma lei non volle lasciare il lavoro incompiuto; cominciò quindi a raccogliere luce dall’atmosfera e caricare il suo scettro, e iniziò a lanciare lunghi lampi bianchi, densi di energia, verso la gatta. Blaze fece un lungo scatto per scostarsi, non solo evitò i fulmini diretti verso di lei, ma partì subito all’attacco della tiranna, anche se in quel momento non capiva nulla delle sue azioni.

Le guardie erano decise a occuparsi della questione e rinchiudere la sovrana nel castello, ma lei insistette che voleva occuparsi personalmente di quell’insubordinazione.

Pose davanti a sé lo scettro, ma Blaze non si curò del suo cimelio di famiglia e continuò l’assalto, la presa fu bloccata dallo scettro, e da un campo di energia attorno ad esso.

Trixiana sferrò una potente bastonata verso Blaze, e la lanciò per aria, come se fosse stata una palla baseball, lo scettro era davvero potente, nonostante la gatta lo avesse privato della magia per evitare che venisse rubato di nuovo, come la prima volta da Eggman; in qualche modo la tigre aveva trovato una nuova fonte di potere, racchiusa in quella sfera al centro dell’oggetto sacro.

Nel frattempo le sue amiche combattevano contro i cavalieri come meglio sapevano fare: Amy colpiva forte a suon di Piko Piko, Sticks aveva sfoderato due pesanti mandrini dal suo arsenale misterioso, e Cream ovviamente attaccava attraverso Cheese.

In quel momento arrivò Twinkle in aiuto, sbucata dal nulla, per unirsi al combattimento.

Trixiana decise di cambiare tattica: con un raggio magnetico proveniente dallo Scettro Ingioiellato, attirò verso di sé Cream, proponendo alla gatta un ultimatum: le imponeva di darsi una calmata, altrimenti avrebbe stritolata la sua amica.

Cream era visibilmente spaventata, l’unica cosa che poté fare Blaze fu arrendersi e tornare in sé, rendendosi conto della scena che aveva messo su.

L’imperatrice, intenzionata a stritolare comunque Cream, iniziò la sua manovra ma fu fermata dalla riccia, che la colpì a sorpresa alle spalle. Nonostante questo, non era svenuta, ma continuava ad attaccare con la sua magia.

Erano circondate dalle guardie ormai, erano in troppi, quindi restava una sola cosa da fare: affidarsi alla magia imprevedibile di Amy, non sapendo cosa sarebbe avvenuto dopo che il martello fosse stato sbattuto a terra.

Amy fece la sua mossa, dicendo alle amiche di aggrapparsi a lei, e i colori attorno a loro furono come invertiti per un attimo, tornarono subito normali, ma qualcosa era avvenuto… il tempo si era bloccato, le persone erano rimaste immobili come bambole, inclusa l’antagonista della storia.

Blaze e le altre non furono colpite dalla magia perché avevano toccato la riccia nel momento in cui il martello fu premuto sul suolo della piazza.

“Come hai fatto a bloccare il tempo?” Chiese Sticks, incuriosita.

“Veramente non sapevo neanche di avere questi poteri, ho immaginato un modo per riuscire a scappare, et voilà”

Intervenne Twinkle: “E’ meglio se ce ne andiamo, c’è un mezzo di fuga che ci aspetta, non possiamo sapere quanto durerà l’effetto del tempo fermo, credo non molto…”

Le ragazze si avviarono e fuggirono in mezzo alla folla per raggiungere l’altra sponda dell’isola, navigando fra le persone e i cespugli della foresta oltre il castello, ma Blaze rimase indietro… non se la sentiva di lasciare il suo scettro di famiglia nelle grinfie di quella tigre.

Velocemente toccò lo Scettro Ingioiellato e cercò di strapparlo dalla mano di Trixiana, ma fu spinta via da una scossa, lo scettro non si mosse da quella mano, ma i colori dell’atmosfera si alterarono per un altro istante, e il tempo tornò a scorrere.

“Cosa ho combinato…?!” Esclamò la gatta, preoccupata.

Trixiana si guardò intorno per un attimo di confusione, ma non disse nulla, non perse tempo e ordinò ai cavalieri di inseguirla mentre fuggiva.

Non c’era tempo per riprendere lo scettro, la priorità era restare vivi. Purtroppo Blaze aveva ancora addosso la pesante armatura bianca, quindi le risultava difficile correre come sapeva fare lei, cercò di attivare una fiamma ai piedi, che scoppiò come un razzo e la lanciò in aria a velocità maggiore, ma il vantaggio tra lei e i soldati, ugualmente, non era molto cambiato.

Dei pezzi di terra si strapparono dall’asfalto, sollevandosi in aria magicamente, divennero infuocati e da soli si lanciarono verso i cavalieri e l’Imperatrice, dando a Blaze un ulteriore scarto: Amy era venuta in suo aiuto, e aveva sollevato quelle zolle sbattendo il martello.

“Afferra la mia mano!” Disse Amy alla svelta, in questo modo corsero più velocemente.

All’improvviso arrivarono in volo Sticks e Cream, le quali si erano portate avanti con il passo, in groppa al drago di Blaze, e raccolsero le due ragazze e lo spiritello dopo aver incendiato una manciata di soldati, il resto delle truppe indietreggiarono, impauriti.

Mentre si allontanavano in volo, l’Imperatrice gli continuava a lanciare dei lampi di energia, che loro cercavano di schivare facendo fare a quella creatura rossa rotazioni e avvitamenti aerei spettacolari, cosa che fece girare la testa, non poco, a Blaze.

“Procuratevi anche voi dei mezzi volanti e inseguiteli, ora!” Pronunciò la tigre ai suoi servi.

“Sua Maestà Imperiale, noi non abbiamo a disposizione dei draghi, se ne trovano pochi al di sotto dello Skull Mount e sono tutti di pessimo carattere.”

“Allora assaggerai il mio di carattere” Disse Trixiana trasformando quella guardia in cenere in pochi secondi con il suo prezioso scettro. Così si concluse l’esecuzione delle ragazze: con la loro fuga e la rassegnazione della regnante.

 

Lost Woods, nel profondo interno della Foresta – Qualche ora più tardi

Dopo aver detto addio al loro amico gigante e sputafuoco, le nostre protagoniste si erano rimesse sulla strada principale del loro viaggio, ovvero la ricerca dell’amato Sonic. Amy non riusciva a credere di aver perso tutto quel tempo e averlo sottratto alla missione, ma almeno era viva, e il pensiero del riccio blu non la aveva abbandonata in quei momenti di prigionia e di terrore.

Blaze si fece avanti: “Vi chiedo scusa, ero venuta a salvarvi ma ho combinato solo guai, ho fatto un sacco di casini, dal perdere il controllo ricoprendomi di fiamme, a distruggere l’incantesimo creato da Amy e Twinkle per farci scappare. Sono stata veramente un disastro” Disse coprendosi il volto con le mani.

Cream e Cheese cercarono di consolarla, ma fu Amy a prendersi la vera colpa della situazione:
“Non sei stata tu a creare questo guaio, è colpa mia, ho fatto quella figura quando ci trovavamo al villaggio, dovevamo nasconderci e invece mi sono fatta conoscere, non ci ho visto più quando quella vipera ha dato dell’assassino a Sonic, non so proprio cosa mi è preso. E poi, ovviamente, mi dispiace per te Blaze, che non sei riuscita a riprenderti il tuo scettro, al posto tuo avrei fatto lo stesso.” Concluse la riccia rosa.

Ci fu un abbraccio tra Blaze e Amy, molto tenero, che chiuse definitivamente la questione. Il sorriso tornò finalmente sul volto della gatta, e decisero di mettere una pietra sopra sul fatto di chi si dovesse addossare le colpe e per i loro errori.

“Riguardo a quello che hai detto quando stavano per ammazzarci, Amy…” Iniziò Sticks, “Hai detto che siamo… Angeli? Hihi, è un po’ strambo ma devo dire che mi piace come titolo, ha stile!” Disse ridendo.

“Sì, nonostante tutti i pasticci in cui ci ficchiamo, siamo delle eroine, siamo persistenti nella nostra missione, e vegliamo su di Sonic, siamo i suoi Angeli, ne sono più che convinta!” Disse la rosa, dando una buona dose di energia positiva al gruppo, che ne aveva proprio bisogno in quel momento.

Anche le altre concordarono di farsi chiamare Angeli. Twinkle consigliò di rimettersi a cercare il riccio scomparso, dicendo: “Continuiamo per questa strada, qui ci sono delle facce familiari per me, so a chi posso chiedere di Sonic, fidatevi!” Rivolgendosi alle ragazze, enigmatica ma con un sorriso stampato in faccia.

 

Forbidden Fortress – Nello stesso istante

Trixiana era giù col morale, dopo una sonora sconfitta subita da quattro dilettanti e uno spiritello, aveva cercato di scaricare la rabbia sui suoi sudditi.

“Esigo qualche buona notizia… vi prego”

“Maestà, ne ho una arrivata proprio da poco, solo per lei” Disse Syrio, incuriosendola.

“Cosa ti hanno riferito, comandante?”

Syrio esitò un momento a parlare, per creare un po’ di suspense, ma poi annunciò: “Alcuni dei nostri mobiani hanno trovato il riccio che stiamo cercando!”

“Finalmente” Disse la tiranna strofinandosi le mani dall’eccitazione “Dove lo avete scovato?”.

“E’ meglio se viene personalmente a vederlo…”

 

FINE TERZO CAPITOLO

 

 

 

 

   
 
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