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Autore: Sir Joseph Conrard    30/10/2017    4 recensioni
A Zootropolis, Judy ha risolto il caso degli Ululatori Notturni e si prende una meritata vacanza, insieme a Nick, per andare a trascorre due settimane all'insegna del divertimento sul Lango Landlake. Ma non può sapere che proprio lì avrà inizio un'avventura straordinaria e ricca di colpi di scena.
Nascerà un'amicizia fuori dal comune, si scopriranno nuovi complotti e ci saranno nuovi nemici da sconfiggere. Tutto questo ambientato nell'universo di Zootropolis con i nostri due eroi prefeiti
A tutti una buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4
Una sorpresa scioccante
 
Stava camminando da quasi un’ora sotto il sole cocente, ormai non si sentiva più le zampe
“Carotina, potremmo fermarci un minuto ? Il tempo che le mie povere e delicate zampe riprendano la normale temperatura” disse Nick dirigendosi verso una zona all’ombra, al ciglio della strada e appoggiandosi a una recinzione in legno, che delimitava un campo di carote
“Di nuovo ?!” esclamò spazientita la coniglietta “D’accordo, ma solo un minuto” disse appoggiandosi a sua volta alla staccionata

Calò un silenzio di tomba, rotto solo dalle continue ansimazioni della povera volpe che cercava di riprendere fiato
“Ma dico … vuoi vedermi tirare le cuoia, prima del mio tempo ? Se vuoi vedermi morto, basta che investi con la macchina o che ingaggi un sicario, ma questa …” disse indicando prima la strada e poi le sue povere zampe “ questa è una vera e propria tortura. Si può sapere che cosa ho fatto per meritarmi questo ?”
Per tutta risposta la coniglietta si mise a ridere
“Almeno vedo che qualcuno è felice delle sofferenze che sta passando questa povera volpe, saperlo mi riempie il cuore di gioia”
“Oh andiamo Nick siamo quasi arrivati, non farne una tragedia”
“Avevi detto così anche 30 minuti fa …”
“Ho detto che in 30 minuti saremmo arrivati a casa” precisò Judy “ma visto che un animale di mia conoscenza continua a fermarsi ogni tre per due, ci stiamo mettendo il doppio del tempo” disse rivolgendo uno sguardo di rimprovero a Nick, che rimase in silenzio
“Comunque, superato il vecchio silos dei fratelli Scott e Lou” disse indicando un vecchio silos di colore rosso “c’è una curva che porta direttamente a casa mia”
“Spero di arrivarci tutto intero”
“Su, basta lamentarsi, rimettiamoci in marcia”
“Carotina, ammiro la tua energia e la tua vitalità, davvero … ma un tipo di città come me, non è abituato al clima della campagna, con questo caldo afoso e l’asfalto che raggiunge i 60 gradi. Ho bisogno di tempo per ambientarmi, quindi se aspettassimo ancora 10 minuti …”
“Assolutamente no ! Dobbiamo arrivare prima dei miei genitori, devo ancora incartare il loro regalo”
“Regalo ?! Quale regalo ?”
“Questo” disse la coniglietta tirando fuori dalla giacca viola, una fotografia raffigurante una volpe e una coniglietta che sorridevano. La cosa veramente bella, era la scritta di colore bianco, riportata in basso a destra che diceva: Non preoccupatevi, c’è già qualcuno che mi tiene d’occhio qui

“Allora, cosa ne pensi ?”
“Direi che è perfetta … d’altronde con tipo fotogenico come me”
“Uhmm … che modesto” disse la coniglietta sarcasticamente “Su, muoviamoci”
“Io non mi muovo da questa staccionata e NIENTE E NESSUNO mi farà cambiare idea” disse la volpe incrociando le zampe
“Ne sei sicuro ?” disse Judy giocherellando con la sua famigerate penna-carota
La volpe sgranò gli occhi “Questo è un colpo basso pure per te, e lo sai”
“Andiamo, l’ho già fatto una volta e se ricordo bene, hai collaborato senza battere ciglio”
“Sì, ma quello è un altro discorso …”

Mentre i due animali discutevano animatamente, un piccolo furgoncino, di colore rosa con una striscia bianca, si stava dirigendo nella loro direzione. Quando il conducente intravide i due animali, cominciò a rallentare fino ad accostarsi sul ciglio della strada
“Oh, c-c-ciao Judy”
Entrambi gli animali si girarono verso il proprietario della voce che era sceso dal suo mezzo di trasporto e stava fissando i due soggetti
“Gideon ?!” disse la coniglietta guardando perplessa la volpe con il grembiule da pasticcere “Ciao ! Da quanto tempo non ci vediamo, come stai ?” disse la leporide avvinghiandosi al collo della povera volpe
“Ehi, q-q-q-uanto affetto mi s-s-s-stai dimostrando, c-c-c-osì mi s-s-strozzi” disse Gideon cercando di liberarsi dalla presa della coniglietta

Nick intanto era rimasto immobile a fissare quella scena. Era incredibile  come Judy trattava quel Gideon, come uno di famiglia, come un suo parente. Si vede, che  l’aveva perdonato per come aveva agitato nei suoi confronti quando aveva 8 anni. D’altronde c’era da aspettarselo, lei aveva un cuore troppo grande e buono, un cuore che non poteva covare rancore o rabbia.

“O scusami tanto …” disse la leporide, lasciando la presa e permettendo alla volpe di riprendere fiato
“A proposito, Gideon, conosci il mio partner di lavoro ? Nick ti presento Gideon, Gideon ti presento Nick”
“P-P-Piacere di conoscerti N-N-Nick, J-J-Judy mi ha p-p-parlato molto di t-t-te” disse la volpe porgendo la zampa al suo simile
“Ah, davvero ? D’altronde c’era da aspettarselo, è una coniglietta chiacchierona, non riesce mai a stare con la bocca chiusa” disse Nick stringendo la zampa
Gideon scoppiò a ridere “G-G-Già … s-s-sempre a p-p-parlare e p-p-parlare”
“Per non parlare della sua mania di svegliarsi due ore prima la mattina e di costringere gli altri a fare quello che vuole, pensa che mi ha costretto a farmi il tragitto dalla stazione a casa dei suoi a piedi. Io, che non sono un tipo atletico, sto per tirare le cuoia, si vede proprio che mi vuole bene da morire” disse Nick accentuando l’ultima parola, per far capire la battuta e facendo l’occhiolino alla sua collega, mentre Gideon continuava a ridere
“E poi le sue espressioni facciali sono impagabili, come quella che sta facendo proprio ora, ci potresti fare un calendario” disse la volpe indicando il viso tutto imbronciato della collega e mettendosi a ridere insieme a Gideon

“ S-S-Sei sicuro che sei u-u-un poliziotto ? Perché s-s-secondo me s-s-saresti p-p-perfetto come c-c-cabarettista” disse Grey continuando a ridere
P-P-Penso che a-a-andremo d’accordo i-i-io e te Nick”
“Già lo penso anch’io”
“Bene … se voi due avete finito di prendere in giro un tutore della legge ...” disse la coniglietta dando una gomitata al fianco di Nick “Gideon, per caso hai visto i miei genitori ?”
“S-S-Sì, sono ancora alla b-b-bancarella, e n-n-ne avranno p-p-per un bel po’”
“Perfetto, forza Nick muoviamoci ! “ disse la coniglietta cominciando a correre “Grazie Gideon, ci vediamo alla fiera”
“Adesso pure a correre ?! Te l’avevo detto che era una cosa fuori dal comune” disse rivolgendosi a Gideon “ Ci vediamo” disse la volpe seguendo a ruota la coniglietta
“Dì, la verità l’hai fatto apposta !”
“Non ti sento, continua a correre”
Gideon rimase qualche minuto a guardare quei due animali, finchè non scomparvero dietro al silos dei fratelli Scott e Lou “S-S-Sono proprio una b-b-bella squadra” disse mentre rientrava nel suo furgoncino
 

E così i nostri due eroi arrivarono a destinazione, casa Hopps. Per la verità arrivò Judy, seguita subito dopo da un affaticato Nick, che crollò letteralmente a terra, cercando di riprendere fiato
“Se volevi vendicarti … anf … uff … avrei preferito … aff … preferito … una cinquantina delle tue gomitate micidiali … anf … invece … invece della corsa della morte”
“C’è qualcosa che non va” disse la leporide tutta pensierosa
“Cosa … uff … il fatto che sia … uff … ancora vivo?”
“No, ascolta”
Silenzio … a casa Hopps ? Mai era successo una cosa così. La grande casa a due piani di color arancione, risultava stranamente silenziosa. Non c’era nessuno, né in cortile, né fuori a giocare, né nel grande granaio.
Temendo il peggio Nick disse “È una cosa negativa ?”
“No, è perfetto, siamo arrivati giusto in tempo. I miei ancora non sono arrivati e i miei 275 fratelli e sorelle sono ancora a scuola, abbiamo tutto il tempo per organizzarci” disse Judy dirigendosi alla porta d’ingresso, collocata su un’enorme veranda con un dondolo situato sulla destra

“Non pensi che abbiano chiuso la porta a chiave ?” disse Nick, quando vide la coniglietta tirare la maniglia della porta che non si mosse
“Bene, mi sa che dovremmo aspettare”
“Invece io penso di no” disse la coniglietta tirando fuori dai suoi pantaloni una chiave “meno male che porto sempre con me la chiave di scorta”
Nick la guardò e scosse lentamente la testa
 “Che c’è … me la porto sempre dietro per situazioni di emergenza e per casi come questi. Forza entriamo” detto questo girò la chiave e la porta si aprì.
L’unica cosa che entrambi non avevano considerato, o meglio la coniglietta,  era che, nel gesto di aprire la porta era scattato l’allarme silenzioso che compose automaticamente il numero del padrone di casa
 

Intanto alla bancarella …

“Ascolta Mike, io e te ci conosciamo da una vita, ti faccio un prezzo onesto 20 dollari e non scendo più di così”
“Non fare il vecchio coniglio furbo con me Stu, lo sai anche tu che è un furto”
“È un prezzo da amico, fidati”

Ormai era da circa 10 minuti che stavano contrattando sul prezzo di quelle carote
“Amico sì … ma se scendessi ancora un po’ …”
“No, più in basso di così non scendo”
“Oh andiamo … e tu Bonnie non dici niente a questo zuccone di tuo marito ?” disse il vecchio furetto, con un paio di grossi occhiali da vista, rivolgendosi alla coniglia che li stava guardando con un sorriso stampato sul muso
“Ah no, è una faccenda che riguarda solo voi due …”

Ad un certo punto il telefono di Stu cominciò a squillare e, quando lo prese per leggere il messaggio, diventò bianco come la neve
“Mike dobbiamo rimandare la contrattazione, adesso ho un impegno molto urgente” disse il coniglio prendendo le chiavi e dirigendosi di corsa verso il furgoncino “Tesoro muoviti ! E intanto comincia a chiamare lo sceriffo Bishop”
“Ma che cosa … ?” dissero entrambi gli altri due animali
“Dai, Bonnie, veloce !”
La coniglia si diresse velocemente sul furgone e altrettanto velocemente salì a bordo allacciandosi la cintura
“Mi vuoi dire che sta succedendo e perché stai guidando come pazzo ?!” urlò Bonnie in prenda al panico
“Sapevo che installare quell’allarme silenzioso avrebbe funzionato, dopo i furti avvenuti giù al paese, sapevo che prima o poi avrebbero cambiato zona. Sono stato più furbo di loro, passerò alla storia come il coniglio che ha incastrato una banda di delinquenti”
“Vuoi dire che …”
“Si cara, qualcuno è entrato poco fa a casa nostra”
 

A casa Hopps …

“Allora sentiamo, che cosa avevi in mente ?”
“Non ne ho la più pallida idea”
“Quindi fammi capire, siamo entrati in casa dei tuoi senza avere un piano ?”
“Beh, prima di tutto dobbiamo incartare il regalo. Io vado in camera mia a prendere la carta da regalo, tu vai in cucina a prendere le forbici e poi raggiungimi”
“Aspetta un secondo” disse la volpe alzando una zampa ”qui ci sono 275 stanze, mi dici come faccio a sapere qual è la tua ? Tiro a indovinare o fermo un passante e chiedo indicazioni?”
”Andiamo, tu hai un ottimo fiuto”
“Beh … di questo ne ero consapevole, d’altronde …
Ma dov’è finita ?”
 

Intanto fuori …

Il piccolo furgoncino aveva parcheggiato fuori dalla proprietà, dietro a un albero per mimetizzarsi meglio
“Non sono venuti in macchina … forse sono già dentro …” disse Stu scendendo dal mezzo e dirigendosi verso l’entrata della proprietà
“Adesso gliela farò vedere io “ disse tirandosi su le maniche e dirigendosi verso la porta che era ancora semichiusa
“Tesoro fermati ! Vuoi farti ammazzare ?”
“Non ti preoccupare cara, ho con me l’arma segreta” disse facendo l’occhiolino “Tu aspetta lo sceriffo e controlla che non scappino” detto questo entrò in casa
 
Un gran silenzio regnava sovrano, un silenzio fuori da comune. Zitto zitto, Stu varcò l’uscio e, dopo aver superato un lungo corridoio, sbirciò dalla porta che dava sul salone, tenendosi pronto al peggio. Nessuno, eppure era in salotto che c’erano oggetti di valore da poter portare via, come mai non avevano puntato prima quelle. Controllò anche le scale che portavano al secondo piano, tutte le luci erano spente, quindi dovevano essere ancora al piano terra, ma dove cercare prima ?

Mentre era immerso nei suoi pensieri, uno strano rumore, proveniente dalla cucina, attirò la sua attenzione, seguita da un sussurro
“Accidenti a me, giuro che se la trovo, gliela faccio pagare cara stavolta”
Una voce che non aveva mai sentito. Stava parlando di qualcun’altro, possibile che avesse rapito una delle sue figlie per farle del male, forse stava cercando la più piccola che era scappata e si era nascosta chissà dove. Doveva intervenire all’istante.
Silenziosamente raggiunse la porta della cucina, passando per il salotto. La porta era socchiusa e dentro vide l’ombra di un’animale, di un predatore poco più alto di lui che, a giudicare dal rumore, stava rovistando un po’dappertutto.
“Ah, vi ho trovato finalmente !” esclamò la voce. Forse aveva trovato una delle sue piccole “Adesso facciamo quello che dev’essere fatto”
Doveva fermarlo,  ora o mai più.

Aprì la porta e in contemporanea accese la luce e fece partire il colpo del teaser che colpì il povero malcapitato che cadde a terra con un sonoro tonfo.
“AHA, l’ho preso. Bonnie vieni a vedere !” urlò Stu, tutto trionfante
Dopo neanche 10 secondi arrivò la coniglia accompagnata da una lince vestita di verde, lo sceriffo Bishop
“Caro stai bene ?”
“Certo, ho colpito questo furbastro prima che potesse fare del male a qualcuno” disse indicando la volpe con la camicia hawuaiana distesa sul pavimento, con in mano delle forbici “Sceriffo, è  tutto suo”
“Ottimo lavoro sign. Hopps, adesso ci penso io”
“Ma che sta succedendo qui ?” entrambi i presenti si girarono verso la nuova arrivata che continuava a guardare, con uno sguardo incredulo, la volpe che era per terra
“JUDY !”urlarono entrambi i genitori abbracciando la figlia
“Allora ecco chi stava cercando. Hai rapito mia figlia e sei venuto a casa nostra a chiedere un riscatto, beh ti è andata male, sappi che nostra figlia è il miglior agente di polizia al mondo e tu ti sei messo contro la famiglia sbagliata” disse Stu tutto orgoglioso di sé
“Tesoro stai bene ? Non ti ha fatto del male” chiese Bonnie tutta preoccupata
“Evidentemente è ancora sotto shock per quello che ha passato, ma non preoccuparti, questo tizio non la passerà liscia” disse lo sceriffo avvicinandosi verso la volpe, tirando fuori le manette

“Ma che state dicendo ?!” disse la coniglietta precipitandosi verso la volpe
“NICK, NICK ! Andiamo svegliati ! Giuro che se è un altro dei tuoi scherzi io …”
“Nick ?! Intendi dire …”
“Sì, papà il mio collega di lavoro”
Calò un improvviso silenzio
“O mamma mia ! Stu, che cosa hai fatto ?!”
“Beh … non mi aspettavo certo di trovarmelo a casa mia e poi non l’ho mai visto di persona,  scusa come facevo a saperlo ?”
“Avanti Nick, giuro che cancellerò quella registrazione, promesso …” disse Judy con le prime lacrime che cominciavano a rigarle il volto “Ti prego … non mi lasciare”

“Carotina, se continui a stritolarmi così ti lascio per davvero” disse la volpe sussurrando
“Nick ?” chiese incredula la leporide
“E chi sennò ?” disse la volpe con un piccolo sorriso
“Sei vivo !” disse la coniglietta continuando a stringere il partner
“Ma lo sarò ancora per poco se continui a stritolarmi …”
“Scusa, scusa …” disse la leporide, lasciando la presa e permettendo alla volpe di riprendere fiato
 

5 minuti dopo …

“Bene sono contento che sia stato solo un malinteso” disse lo sceriffo dirigendosi verso la sua vettura
“Non rimane a bere qualcosa, sceriffo ?”
“La ringrazio signora Hopps ma sono ancora in servizio, magari un’altra volta. Devo ancora occuparmi di un paio di faccende al Lago Landlake. Anzi, mi farebbe molto comodo se poi, sua figlia facesse un salto da me, perché ho due teste calde che non vogliono collaborare “detto questo la lince salutò con un cenno del cappello e salì a bordo della volante
“Glielo dirò senz’altro sceriffo” disse Bonnie salutandolo e dirigendosi verso la veranda, dove un povero e dispiaciuto Stu stava cercando di scusarsi in tutti i modi
“Figliolo, ascolta, mi dispiace di averti sparato”
“Non si preoccupi signor Hopps, è tutto a posto” disse la volpe massaggiandosi il punto in cui il teaser l’aveva colpito
“Sei sicuro di sentirti bene Nick ?”
“Tranquilla signora Hopps ho affrontato di peggio”
“Ah … quante formalità ! Chiamaci pure Stu e Bonnie e benvenuto a casa Hopps” disse Stu stringendo la mano di Nick “Judy ci ha parlato molto di te, non vediamo l’ora di conoscerti meglio”
“Vedrete,sarà un’esperienza elettrizzante
Stu cominciò a ridere di gusto seguito a ruota da sua moglie
“Sentì un po’, ma cosa ci facevate da soli in casa nostra ?” chiese il coniglio curioso
“Beh, ecco …” provò ad articolare Judy
“Voleva farvi una sorpresa scioccante
“Adoro già questo ragazzo” disse Stu, dando una pacca sulla spalla alla volpe, continuando a ridere
 


Lo studio dell’autore
Ed eccomi di nuovo qua, puntuale come sempre
Finalmente Nick a conosciuto i genitori di Judy, anche se per lui è stata un'esperienza elettrizzante XD
Spero che le battute finali siano state di vostro gradimento, in caso contrario mi flaggerò da solo XD
Prima di salutarvi, i ringraziamenti ai sempre presenti Plando e Redferne. Grazie per i vostri complimenti e per avermi segnalato eventuali errori.
Inoltre, un ringraziamento va anche a EnZo89 che ha inserito la mia storia tra le seguite, un grazie anche a te e a tutti gli altri che hanno letto la storia.
Come sempre, se volete lasciare una recensione, a me fa solo che piacere, ditemi TUTTO, non siate timidi ;)
Un salutone e alla prossima
 
J. Conrard
   
 
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