Hola a todos, questo capitolo riprende esattamente dove lo scorso si è concluso e sara l'ultimo che non sarà collegato direttamente con le puntate della terza stagione. Spero di sentire presto le vostre opinioni. Ringrazio tutti quelli che leggono e seguono (siete arrivati a 100 LOL me felice ^.^) e i miei due assidui recensori, aspetto le vostre opionioni come sempre e attendo anche nuove opioni. Buona lettura
Giunti
a destinazione si
fermarono davanti alla porta di Coulson.
“Aspetta qui con Hunter “disse Daisy
entrando.
“Che noia” disse l'aliena
“Uh e non conosci nemmeno la metà dei
protocolli” si lamentò
Hunter.
Serena piegò la testa
lateralmente come per studiarlo.
“Sei una tipologia di umano abbastanza
strano”disse dopo
“La devo prendere come un offesa o cosa?”chiese
l'uomo
“Sei diverso dagli
altri, decidi tu se è in senso positivo o
negativo” disse con un
sorrissetto.
Daisy scelse quel momento per uscire.
“Venite dentro” disse solamente
Serena incrociò lo sguardo di Coulson, Mack, una donna alta
e bionda
e di un uomo basso e grassottello.
Si domandava quando sarebbe andata
avanti la fase “interrogatorio “ perchè
iniziava ad averne
abbastanza.
“Signorina Jones loro sono l'agente
Morse e l'agente Koening” disse Coulson indicandogli i due
agenti
che non aveva conosciuto la sera precedente.
“Dovrei dire piacere immagino”disse lei
“Di
solito è ciò che si dice in queste circostanze ma
è da verificare
se sarà un piacere o meno”le rispose decisa la
donna bionda
“Oh ancora, non vi è bastato rinchiudermi che
altro
volete da me. Vi ho detto tutto ciò che volevate. Non
è forse
cosi?” disse l'aliena
“Ho controllato la sua
identità”disse l'uomo basso “e per
quanto sia ben fatta è
risultata falsa. Inoltre ho controllato le registrazioni di video
sorveglianza di questa notte. E non c'è alcun indizio di
come lei
possa essere entrata” aggiunse.
“Siamo ancora a questo punto? Non gli avete riferito
tutto cio che vi ho detto ieri?” chiese rivolta a Coulson e
agli
altri “Non c'è traccia di una mia intrusione
perchè semplicemente
sono apparsa laddove era necessario che fossi, e la mia
identità non
è perfetta perchè io in questo mondo non esisto.
Credevo avessimo
saltato la fase in cui cercate di capire dove sta la
fregatura”
disse Serena iniziandosi ad irritare.
“Se
sei una mente altamente intelligente come asserisci non dovrebbe
esserti di alcun problema comprendere che non ci si può
fidare di
una sconosciuta apparsa nel nulla!” disse Bobbie
“E perchè mai? Non
eravate tutti sconosciuti la prima volta che vi siete incontrati?
Eppure vi siete fidati! Coulson ha dato fiducia ad un Hacker che
cercava di smantellare la sicurezza dello SHIELD. E vogliamo parlare
del fatto che si è fidato di te e Mack pur avendolo tradito!
Anzi
pensandoci bene tutti l'avete tradito, forse l'unico a non averlo
fatto da quando lo conosce è Koening. Per la miseria Hunter
era un
mercenario che avrebbe volentieri venduto Coulson a Talbot se non gli
fosse servito Coulson stesso.” Tutti sulssutarono.
Lei prese l'occasione per
continuare senza interruzioni “ Eppure lui si fida sulla base
di
cosa? Non di certo per bontà. E' puramente una sua
capacità la
comprensione di un altra persona e per quanto sia prudente e stia
seguendo i vostri dubbi, lui sa di potersi fidare della sottoscritta!
Ora potete fidarmi di me o fare come vi pare io starò
appiccicata a
Phil Coulson che vi piaccia o no! Ho un compito da
svolgere”
Così dicendo si
diresse verso la porta con il chiaro intendo di andare via.
“Ma certo scappa. E' un ottima mossa questa per
evitare di dire ciò che strenuamente stai cercando di
tenerci
nascosto” disse Bobbi
Serena si fermò e si giro.
Tutti erano
sicuri che in base alla sua espressione ,se non avesse avuto gli
occhiali da sole il suo sguardo sarebbe stato omicida.
“Usi la tua bassa psicologia con me?” disse
arrabbiata
“Veramente divertente, detto da chi da ragazzina scappava da
casa un
giorno si e l'altro pure”
Bobbi cercò di mantenere il suo solito autocontrollo anche
se
un sussulto fu evidente.
“Non sono la sola ad usare la
psicologia. Parli di me per spostare l'attenzione da te, per evitare
a tutti di far notare quanto sei evidentemente insicura e quanta
paura hai che noi scopriamo cosa tenti di nasconderci! In
realtà non sei nient'altro che una ragazzina tremante che si
atteggia a
grande donna” continuò Bobbi
Serena si avvicinò lentamente a lei provocando non
poche preoccupazioni agli altri presenti.
Mack e tutti gli altri
cercarono con gli occhi Coulson in attesa di un ordine, lui gli fece
semplicemente cenno di non intervenire.
I tacchi le permettevano
quasi di essere alla stessa altezza della statuaria umana. Lentamente
si tolse gli occhiali guardando Bobbi dritto negli occhi.
“Hai proprio ragione me la faccio
sotto. Ho una paura tremenda che voi possiate scroprire ciò
che
potrebbe accadere in fututo, perchè udite bene, il mio
compito qui
è aiutarvi non creare altri problemi temporali. Non posso
dirvi ciò
che non esiste, state aspettando di svelare chissà quale
tremendo
segreto, bè notizia dell'ultimora non c'è nessun
segreto. Sono qui
per evitare che il tempo si ripieghi su se stesso a causa dell'idee
sconsiderate che il genere umano continua a partorire. Per cui
smettete di cercare alcunchè, non sono autorizzata a parlavi
del
vostro fututo ma soprattutto non voglio. Voglio solo che vi fidiate
per evitare di avere problemi e di crearne a voi. E per la cronaca si
sono insicura perchè conosco cosa accadrebbe se il problema
temporale si verificasse e perchè non so ancora cosa fare
per
impedirlo . Come evitare di creare paradossi temporali,come fare per
non distorcere la realtà e come far seguire alla storia il
suo corso
senza intoppi. Sono estremamente insicura e non perchè sono
una
ragazzina. Dovresti rifare qualche corso di psicologia dolcezza
perchè non hai capito un bel nulla,se sommassimo le vostre
età non
arrivereste neanche lontanamente alla mia “ disse risoluta
l'aliena
“Ma tu non
puoi chiederci di fidarci sulla parola!” disse Daisy
“Vi siete fidati di persone che
credevate amiche, solo spinti dai vostri sentimenti , il fatto che io
mi dimostri per ciò che sono dovrebbe essere una garanzia
maggiore
dei vostri sentimenti” spiegò Serena
“probabilmete sto sulle
scatole a chiunque in questa stanza ma questo non significa che sono
il nemico”
“E per questo che io mi fido”disse allora
Coulson
“Ma Coulson...”esclamò Bobbi
“No,ho sentito abbastanza per oggi. Potrai rimanere qui alla
base, non dovrai uscire sola e senza il nostro permesso e seguirai le
mie direttive. Sono stato chiaro?” disse il
direttore
“Certo. Ho
una condizione però. “ disse Serena
“Quale sarebbe?”
“Eseguirò i tuoi ordini. I TUOI. Solo se mi
ascolterai quando ti
dirò che è necessaria la mia presenza con te in
un determinato
luogo,dovrai permettermi di venire perchè altrimenti lo
farò
comunque di mia iniziativa”
“D'accordo. Se la smetterai con
questo atteggiamento superiore nei confronti dei mie agenti”
disse
scrutandola.
Serena semplicemente annuì.
“Bobbi ti farà fare un giro della base e poi
andrete in
laboratorio. Non sarà un problema per te se facciamo qualche
prelievo o scansione vero?” domandò Coulson
invitandola a dire di
no.
“Certamente no. I
vostri strumenti sono talmente datati che non scoprirebbero nulla sul
mio DNA “disse con un sorrisetto, poi aggiunse
“Per quanto
riguarda il giro si può anche evitare. Hunter con la scusa
di
scoprire qualcosa mi ha fatto girare in tondo per tutta la
mattinata”
Coulson guardò Hunter e Daisy, quest'ultima alzò
le mani in segno
di non aver colpa
“Non è proprio così” si
lamentò
Hunter
“Andiamo” disse Bobbi invitandola a
seguirla.
Serena si rilassò impercettibilmente. Non sapeva se
aveva fatto la mossa giusta e non sapeva nemmeno se qualcuno le
credesse, ma pensava di aver fatto un minimo passo avanti.
Coulson
asseriva che le avrebbe permesso di essere accanto a lui. Questo era
ciò che contava, la possibilità di
scoprire ciò che era venuta a fare qui. Perchè
erano solo poche ore che era scesa sulla terra ma era esausta.
A
quanto pare questa missione non sarebbe stata così facile
come tutte
le altre.