Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: Meramadia94    31/10/2017    1 recensioni
Le tartarughe incontrano la giovane Paige, una ragazzina rimasta orfana da piccola e che ha sempre avuto come unico vero affetto il fratello maggiore, Robert. Ma adesso è scomparso, rapito da ignoti. Inizia così una corsa contro il tempo per salvare il giovane. Nel frattempo, una delle tartarughe inizia a riscoprire un sentimento che credeva non dovesse appartenergli.
Genere: Angst, Avventura, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo Hamato, Nuovo personaggio, Sorpresa, Splinter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
'' Mi dispiace averti coinvolto...''- fece Paige rivolta a Toby mentre si dirigevano verso il luogo della trappola ordita da Bishop.
Le dispiaceva davvero. Mai, per nessun motivo al mondo avrebbe mai voluto coinvolgere le persone a lei care in quella guerra...  una guerra contro un uomo che provava piacere nell'uccidere e torturare persone innocenti per assecondare le sue manie di grandezza... o il suo senso di superiorità. La breve prigionia le aveva fatto capire che quello che davvero lo eccitava da morire, era il potere, la consapevolezza di poter decidere della vita e della morte del malcapitato che aveva avuto la sfortuna di trovarsi tra le sue mani sporche di sangue...
Se fosse successo qualcosa a Toby per causa sua.... nemmeno tra un milione di anni se lo sarebbe perdonato mai.
'' Non preoccuparti...''- fece Toby rassicurandola con un sorriso per poi chiedere -'' Quindi... tu... e quel...''
Paige arrossì, ma poi annuì sognante -'' Sì. E' lui... l'uomo della mia vita è lui.''
Rimarcò con cura la parola uomo così che non ci fossero dubbi a riguardo. Per lei Leonardo non era un mutante.
Non era un rettile.
E cosa più importante... non era un mostro.
Per lei era un uomo a tutti gli effetti. Era onesto, coraggioso, intelligente, leale,sincero, pieno di ideali... e con lei era sempre stato premuroso ed attento.
Ricordava ancora la sua gioia alla fattoria, mentre facevano piani per il futuro... un futuro incerto, che mano a mano che gli eventi scorrevano pareva irrealizzabile... ma non riusciva a smettere di sperare e pensare che forse ce l'avrebbero fatta a godersi qualche attimo di felicità.
In fondo... cos'era la resa dei conti finale se paragonata a quanto aveva già sofferto sino a quel momento?
Toby la guardò e poi lanciò uno sguardo anche a Leo intento a guidare, cercando di mostrarsi contento per l'amica... ed era veramente felice per lei, ma allo stesso tempo era triste... di sapere di un altro, l'unica ragazza che aveva sempre amato.
'' Mi spiace Toby...''- fece Paige intuendo i suoi pensieri. Aveva sempre avuto il sospetto che l'amico nutrisse qualcosa di più che una grande amicizia nei suoi confronti... ed era sempre stato il suo più grande timore... perchè lei non aveva mai sentito altro che una profonda amicizia nei suoi confronti e nulla di più.
Odiava l'idea di farlo soffrire... ma lei amava Leo. Anche se venivano da due mondi totalmente diversi... era certa che sarebbe stato lui a regalarle tutta la felicità di cui aveva bisogno in quella vita.
'' Non ti preoccupare.... se lui ti rende felice, lo sono anch'io... però ti avverto... poco importa se sa dare pugni e calci... se ti fa soffrire lo ammazzo e lo faccio sembrare un incidente...''
Paige sorrise ammiccando a suo fratello, che ricambiò l'occhiata.
'' Mettiti in fila.''
In quel momento, Leo distolse la sua attenzione dalla guida e si guardò attorno leggermente preoccupato.
'' State parlando di me...?''- fece il mutante.
'' No.''- fecero i tre ragazzi ridendo sommessamente.
...
...
...
Intanto al porto Karai e le tre tartarughe iniziavano a dare segni di impazienza. Paige aveva mandato loro un messaggio per dire che era tutto a posto ma che aveva bisogno di parlare con loro, al porto.
Non sapevano perchè, ma non si erano fatti troppe domande in merito, in fondo avevano studiato un piano perfetto, impossibile da prevedere.... ma ora iniziavano a preoccuparsi. Sinceramente.
Non solo perchè Paige non ne voleva sapere di saltare fuori, ma anche perchè Leo e Robert erano come volatilizzati.
Il reporter non si era sentito bene ed il leader delle tartarughe l'aveva scortato fuori per fargli prendere aria ma da allora nessuno li aveva più visti.
'' Non so perchè...''- borbottò Don ad un certo punto - '' ma c'è qualcosa che non va...''
'' Che cosa, fratello?''- chiese il fratello minore.
'' Non lo so.... una sensazione. Molto sgradevole.''- fece il genio.
''.... oltre ad essere tremendamente azzeccata, caro il mio mostriciattolo.''- fece la voce di Bishop.
Quasi trasalirono nel vederlo.
Ed iniziarono, con orrore, a capire che qualcosa non aveva funzionato.
'' Pensavate di fregarmi, vero?''- fece Bishop sorridendo malignamente  -'' anche lei Karai... non avrei mai pensato che la figlia di Shredder, avrebbe assunto le difese di quattro scarti di natura...''
'' BADA A COME PARLI, FARABUTTO!!!''- strillò Raffaello avanzando minaccioso verso il sadico agente, prontamente fermato dalla salda presa di Michelangelo.
'' E tu che cosa saresti, sentiamo?''- fece Karai fissandolo con odio avvicinandosi a lui, minacciosamente -'' Un rifiuto umano, un megalomane con manie di grandezza  il cui unico divertimento è torturare e rovinare la vita di persone innocenti... che si spaccia per il difensore del mondo... sei la stessa peste che millanti di voler combattere.''- fu allora che lo schiaffeggiò.
'' E' ufficiale...''-  pensò  Raffaello -'' è dei nostri.''
Ma non ebbe nemmeno il tempo per gioire del fatto che l'ex nemica/ alleata avesse preso a ceffoni quel delinquente... ed il motivo era che all'appuntamento di Paige, si era presentato Bishop... la sua assenza, così come l'improvvisa '' fuga'' di Robert e Leo non lo tranquillizzavano per niente...
'' Dove sono?''- fece il rosso non potendone più.
'' Dove sono chi?''- fece l'agente con strafottenza per poi fare quasi con tono melodrammatico -'' Ah sì... la vostra deliziosa amica ed il suo amico... purtroppo la mia base è stata devastata da un incendio.... sapete, impianto elettrico difettoso, quando è stato revisionato l'ultima volta era l'anno in cui il salvavita non era obbligatorio...''
Le tartarughe e Karai sbiancarono dall'orrore. Non ci voleva certo il genio di Donatello e Chaplin o l'arguzia di Leonardo per immaginare cosa fosse successo... l'incendio che divampava, Toby e Paige che strillavano disperati  di essere salvati... Leo e Robert forse avevano previsto problemi e quando Leo aveva accompagnato il '' cognato'' a prendere aria avevano cercato di salvarli...
'' No...''- fece Raffaello con gli occhi che si riempivano di lacrime -'' Leo... ti prego dimmi che sei vivo...''
'' Non cambia niente...''- fece Donatello tenendo gli occhi bassi per non mostrare all'odiato nemico che il volto era quasi interamente ricoperto da una patina acquosa... non gli avrebbe mai dato quella soddisfazione -'' quei documenti verranno resi pubblici...ed allora tutto il mondo saprà chi sei...''
Bishop sorrise.
'' Ho la chiavetta. Ed una squadra di cecchini pronti ad eseguire ogni mio ordine... ammettetelo. Il gioco finisce, e vinco io.''
...
...
'' Vigliacco...''- borbottò Toby. Erano arrivati da almeno dieci minuti, ma per non mettere in allarme il loro nemico avevano lasciato il furgone lontano. Leonardo aveva cercato di convincere Toby e Paige a restare al sicuro nel furgone ma non c'era stato verso.
Sentivano entrambi di avere un conto in sospeso con Bishop... e non avevano torto.
In fin dei conti, erano stati rapiti, strappati ai loro cari, alla vita, per poi rischiare di morire per i deliri di un pazzo furioso.
Che chiedessero di poter dare una mano a prenderlo a mazzate sui denti era il minimo. Ma non potevano fare niente di niente, con i cecchini che tenevano i fucili puntati su Karai, Raph, Mik e Don.
'' Dobbiamo fare qualcosa, o qui finisce che succede una strage...''- fece Paige.
'' Puoi dirlo forte, sorella... qualcuno ha un piano?''- fece Robert.
'' Dunque...''- fece Leo riflettendo attentamente sul da farsi. Erano in quattro, avrebbero potuto prenderne uno a testa e neutralizzarli... se non fosse stato per un piccolo dettaglio.
Non poteva mandare tre ragazzi che non avevano alcuna esperienza nel combattere contro dei cecchini armati che avrebbero fatto loro un terzo occhio non appena li avessero sentiti respirare.
'' Se solo avessimo qualcosa per metterli fuori combattimento...''- fece Leo.
A Toby venne un'idea.
'' Forse ho qualcosa di adatto...''- fece mettendosi una mano in tasca per tirar fuori una  fialetta provvista di beccuccio -'' Prima che mi aggredissero, mia madre mi ha telefonato per chiedermi di portare a casa delle gocce per dormire alla nonna perchè in casa avevano finito la scorta.... possono andare?''
'' Direi che sono perfette...''- fece Leo illuminandosi -'' ora serve solo qualcosa con ui tappar loro naso e bocca.''
Robert afferrò le maniche della camicia e le strappò via con un gesto secco e deciso e le divise in quattro pezzi.
'' Queste andranno bene...''- fece Robert passandole prima a Toby, il quale le impregnò del sedativo per poi passarle ai compagni.
Leo diede uno sguardo d'intesa ai tre umani e fece segno di andare.
Tutto stava per finire.
...
...
...
'' Tu pensi davvero di poterla fare franca...?''- fece Donatello -'' Ci sarà sempre qualcun'altro pronto a darti la caccia.''
Bishop rise malignamente -'' No, non credo proprio... una volta che mi sarò liberato di voi e di questa...''- nel dir così la lanciò in acqua -'' Mi basterà infettare il sistema informatico del clan del Piede per cancellare ogni prova a mio carico.
Non credo che qualcun'altro si azzarderà a mettere il naso nei miei affari...''- nel dir così tramite l'auricolare bisbigliò -'' Sparate. Adesso.''
Ma i colpi non partirono.
Ripetè l'ordine.
Ancora niente.
'' HO DETTO, FUCILIERI, FUOCO!!!''- gridò.
'' Mi spiace Bishop...''- fece la voce di Leonardo alle sue spalle -'' Ma stavolta non potrai contare sui tuoi galoppini per fare il lavoro sporco.''
Il perfido agente si voltò e con sua enorme sopresa, vide la tartaruga dalla benda blu che imbracciava uno dei fucili in dotazione al suo esercito.
'' Leonardo!!!!''- fece Raph al settimo cielo nel vedere il fratello ancora in vita -'' Lo sapevo!!!''
'' Già e non è solo... in tutti i sensi.''- fece Toby saltando vicino alla tartaruga con il secondo fucile, spalancando gli occhi... che la sua migliore amica facesse coppia fissa con un rettile alto un metro e sessanta abbigliato come un guerriero del Giappone feudale... ok, l'aveva appurato. Gli sarebbe stato difficile immaginarseli al cinema o a passaggiare mano nella mano, ma ci avrebbe fatto l'abitudine... ma non sapeva avesse  pure dei parenti.
'' Come la mettiamo adesso?''- lo sfidò Paige.
Bishop sogghignò.
Ormai aveva capito che per lui era finita e che niente e nessuno avrebbe potuto evitargli l'arresto da parte di quegli ingrati umani che cercava di proteggere con il suo prezioso lavoro, se non addirittura di essere messo a morte... ma prima tanto valeva far fuori qualcuno per vendicarsi e costringere quel reporter da strapazzo e quei quattro sgorbi verdognoli a piangersi addosso per il resto della loro vita e che gli facesse compagnia all'inferno.
E c'era una sola persona degna di tale ruolo.
Tirò fuori una pistola dalla tasca e la puntò contro Paige.
'' La mettiamo che se io vado a fondo, tu vieni con me...''
'' Fermo, mani in alto!''- fece Robert parandosi davanti alla sorella puntando contro lo scienziato una pistola -'' bada bene, non farmi scherzi o giuro, quant'è vero Iddio t'ammazzo stavolta.''
'' E che aspetti?''- fece Bishop strafottente  cercando di mascherare la sopresa nel rivedere il reporter e i suoi amici vivi. Era certo che sarebbe entrato nell'edificio in fiamme in un patetico tentativo di salvare la sorella ed il suo amichetto, rimandendo ucciso pure lui... Invece era lì davanti ai  suoi occhi-'' Mi uccidi tu, mi fanno l'iniezione letale, pensi che mi sgomento se mi fai fuori prima tu? Ti facevo più furbo.''
'' Metti a terra quell'arma... o ti sparo ad un ginocchio.''
L'agente rise sonoramente -'' Oh andiamo... è tutto qui? Una volta mi hanno sparato in faccia, non ho fatto una piega. Sparami ad un ginocchio, avanti...''
'' METTI A TERRA QUELLA PISTOLA O GIURO CHE TI AMMAZZO!!!!''- strillò Robert con le lacrime agli occhi e rosso in viso. Quasi i suoi amici si spaventarono.
Il volto era in fiamme e potevano giurare di vedere le vene sul collo pulsare quasi minacciando di esplodere e tutti non poterono pensare che era vera la diceria su quanto pericolose potevano diventare le persone tranquille e pacate.
Karai avanzò verso l'amico.
'' Robert... non sparare.''
'' Tu sai cos'ha fatto... ha provocato solo sofferenza e morte, ha distrutto tutto quello che ha toccato... ha distrutto la mia famiglia e cercato di uccidere dei ragazzini innocenti, e credi davvero che si meriti ancora di vivere?!?''
'' Hai ragione... non merita niente, e sono d'accordo sul fatto che debba pagare... ma pensa a tua sorella.''- continuò la kunoichi.
Raph si aggregò.
'' So che quello che sto per dire ti sconvolgerà... ma ha ragione lei.''- e infatti tutti lo fissarono con occhi sgranati. Raffaello che dava ragione a Karai? Più facile che un cammello riuscisse a passare per la cruna di un ago.
Eppure era così.
Vero, Bishop era un essere deprecabile e non meritava nessuna pietà, per tutto quello che aveva fatto non avrebbe dovuto essergli concessa nemmeno possbilità di difendersi in un tribunale... ma era anche vero che ( almeno esteriormente) era una persona.
E per l'omicidio si finiva in prigione.
Se Robert avesse effettivamente ucciso Bishop senza  prove convincenti dell'aver agito per legittima difesa e non in preda alla collera, sarebbe stato arrestato per omicidio, Paige sarebbe stata sbattuta in un qualche istituto d'accoglienza e sarebbe rimasta completamente sola. Vero, ci sarebbero stati loro, i suoi amici, al suo fianco... ma non sarebbero mai riusciti
Robert fissò la sorella che pareva quasi supplicarlo con lo sguardo di non farlo, di non lasciarla sola...
Abbassò la pistola.
'' Idiota...''- bisibigliò l'agente autocompiacendosi di quel che vedeva.
Prese la mira ed azionò il grilletto.
'' NO!!!''
BANG!
'' Ahhhhh!!!!''
Era successo tutto in un attimo.
Approfittando di quella '' patetica lezioni di moralità'', Bishop aveva premuto il grilletto contro Robert, ma Leonardo aveva avuto la prontezza di spingere via il potenziale cognato... beccandosi il colpo destinato a lui, nella spalla sinistra.
Paige gli fu subito intornocercando di tamponargli la ferita come poteva con le mani.
Raffaello e i suoi fratelli assieme a Karai, non ci videro più per la collera e lo attaccarono come se non ci fosse un domani, come se solo la vista del suo sangue potesse calmarli.
Paige e Robert però erano preoccupati da altro sangue... quello che sgorgava copioso dalla spalla di Leo.
'' Non è molto grave per fortuna...''- fece Toby -'' si è fermata nel muscolo, non credo che abbia danneggiato l'articolazione...''
'' Consolante...''- borbottò Leo.
'' Leo, ma che hai fatto...?''- fece Paige quasi piangendo.
'' Perchè... se ti faccio soffrire c'è gente che fa la fila per uccidermi...''- nel dir così riuscì a ridere e strappar loro una risata -'' tanto vale che mi organizzi da solo.''
La ragazza l'abbracciò piangendo -'' Stupido...''- borbottò tampondandogli l'emorragia al braccio con l'aiuto del suo fazzoletto.
Robert non potè fare a meno di sorridere.
Non era mai stato uno che scommetteva... ma in quel momento, puntava tutto su quei due.
Bishop guardò la scena disgustato e tentò di scappare, ma la voce fredda di Karai lo bloccò.
'' Quanto lontano credi di poter arrivare?''- lo gelò, mentre nell'aria risuonavano i suoni delle volanti della polizia - '' Puoi sfuggire all'arresto, ma l'FBI avvierà certamente delle indagini, cercherà dei testimoni, interrogherà i tuoi collaboratori.... possono tradirti senza paura, tanto ormai non sei più nulla.
Temo che tu sia spacciato.''
La polizia arrivò poco dopo ed ammanettarono Bishop, non prima di essersi sincerati che il reporter, sua sorella e Toby fossero illesi.
'' Dovrete seguirci alla centrale per dei chiarimenti.''- fece l'agente Laird -'' Il prima possibile.''
Robert assicurò che sarebbero andati alla centrale a raccontare tutto la mattina dopo, sul presto. Prima c'era una cosa di cui dovevano assicurarsi.
'' Come sta?''- fece Paige una volta arrivati al rifugio delle tartarughe, in cui Leonardo era stato traportato per essere emdicato dopo essersi preso una pallottola per lei.
'' E' tutto a posto, stai tranquilla.''- fece Donatello mettendole una mano sulla spalla per calmarla -'' il proiettile si è fermato quasi subito, e non è stato difficile rimuoverlo... ha solo perso un po' di sangue, ma si riprenderà.''
Paige riprese a respirare come se finalmente l'avessero tirata fuori da una vasca piena d'acqua in cui l'avevano costretta a rimanere per giorni.
'' Posso vederlo...?''- chiese e senza nemmeno aspettare la risposta si diresse nel laboratorio di Donatello, dove Leo era stato adagiato su un lettino da pronto soccorso.
Dormiva come un bambino, il braccio fasciato ed immobilizzato da un tutore. A parte questo, aveva un'espressione pacifica dipinta in volto.
A vegliarlo vi era il maestro Splinter.
'' Sensei...''- fece Paige riscuotendo il roditore dal torpore in cui rischiava di cadere.
'' Figliola...''
'' Non so come scusarmi per tutto...''
Il roditore la rassicurò sorridendo paternamente -'' Non dirlo nemmeno. Sono contento che tu, tuo fratello ed il tuo amico siate salvi.''- e non solo loro. Migliaia di vite innocenti sarebbero state salvate da quella notte. -'' ma c'è una cosa di cui vorrei tanto parlarti.''
'' Dimmi pure.''
'' Ho fatto molti errori. Come tutti i genitori del resto. Ma con Leonardo ho sbagliato molto più che con tutti gli altri...''- fece Splinter -'' Lui era il maggiore. Ed il più responsabile ed arguto. Perfetto per ricoprire la carica di leader. Mi ha dato molte soddisfazioni e ne sono orgoglioso... tuttavia, non mi ero accorto che la mia stima non fosse sufficente a renderlo felice.
Ma da quando ci sei tu... è rinato. Ha una nuova luce negli occhi, e non l'ho mai visto così prima di adesso...''
'' Non capisco...''
'' Figliola... io ho formato la sua anima e la sua mente. Vorrei chiederti di occuparti del suo cuore. Prenditene cura come se fosse tuo... posso contarci?''
Paige sorrise -'' E' la cosa più preziosa che abbia mai ricevuto nella vita.''
Il topo la abbracciò - '' Grazie... figlia mia.''
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: Meramadia94