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Autore: lisi_beth99    31/10/2017    1 recensioni
Jane Malone decide di seguire il consiglio della madre, amante del sovrannaturale, e va a Mystic Falls. Qui si imbatterà in vari individui "interessanti" tra cui Damon Salvatore. Per uno scherzo del destino i due si ritroveranno legati da un legame di sangue che li avvicinerà.
Sarà in grado Jane di lasciarsi andare alle emozioni? E Damon?
***
Piccola specificazione: i capitoli non sono lunghi, ho preferito farli più brevi così da renderli più leggibili (personalmente faccio fatica a leggere un capitolo lungo interamente, visto anche che leggo nelle pause morte che non sono molto lunghe, ed ogni volta che ricarico la pagina perdo il segno e sono costretta a scorrere la pagina per ritrovare il punto in cui mi ero fermata)
Spero però di compensare la lunghezza con i contenuti.
STORIA AGGIORNATA E IN FASE DI AMPLIAMENTO (10/03/2021)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Che ci fai a casa di Damon?” Jane rimase immobile, gli occhi del vampiro erano circondati da vene nere ingrossate e le pupille erano scurite dal sangue che le irrorava. “Si dà il caso che questa sia anche casa mia! Damon è mio fratello…” a velocità da vampiro le fu davanti al viso, i canini completamente in mostra e lo sguardo da pazzo. “Stefan per favore…” sussurrò vedendo le sue zanne sempre più vicine “Non riesco a controllarmi…” le rispose lui ad un centimetro dal suo collo, fremendo per l’odore di sangue e tentando di non perdere il controllo. Jane indietreggiò di qualche passo ma non poté fare molto perché il giovane l’afferrò e piantò i suoi denti all’altezza della clavicola sinistra. Il dolore fu atroce e sommato a quello al fianco, le portava via le energie.

Voleva scalciare ma sapeva bene che, in quelle situazioni, non serviva a nulla cercare di scappare; l’unica cosa che poteva fare era provare a ragionare con lui: lo aveva visto con Elena, era in grado di essere più umano di quanto dimostrasse in quel momento. “Stefan – la voce era flebile – ascolta! So che puoi fermarti… ti prego. Pensa ad Elena… lei ti ama, cosa farebbe se ti vedesse in questo stato? – la violenza con cui le succhiava il sangue si fece maggiore portandola a capire che era lui lo Squartatore, non c’erano dubbi – Stefan! Non devi tornare il mostro che sei stato. Puoi ancora dimostrare di essere più forte dei tuoi istinti! Fermati!” non seppe bene quale delle migliaia di suppliche mascherate da consigli lo fecero rinsavire dal suo momento di follia ma Jane fu libera e, senza il sostegno del vampiro, cadde rovinosamente al suolo portandosi una mano al collo e una al fianco scoprendolo sporco di sangue.

Stefan si era allontanato di diversi passi continuando a fissare la ragazza che cercava di rimettersi in piedi. Lei lo guardò leggendogli negli occhi il disgusto per ciò che aveva fatto e la preoccupazione. “Scusami… - disse voltandole le spalle – Sono in un periodo in cui faccio fatica a controllarmi. Quando sei entrata c’era un odore di sangue… non ho resistito” Jane provò ad avvicinarsi ma le gambe le cedettero e si ritrovò per terra. Stefan le si avvicinò notando che la mano sul fianco era insanguinata, così come la maglia “Sei ferita!” la aiutò a sedersi sul divano in stile ottocentesco “Ero venuta qui per questo… avrei bisogno del sangue di un vampiro” gli sorrise debolmente “Com’è successo?” l’uomo, che prima sembrava pronto ad ucciderla, era tornato quello tranquillo di sempre ed era persino gentile, come se non fosse mai successo nulla. “Una lunga storia, niente di che in realtà!” Stefan si morse un polso e lo porse alla forestiera che bevve un po' del sangue.

Sentì le forze tornare e le ferite richiudersi. Sorrise al vampiro “Grazie! Ti sei sdebitato per avermi morsa!” gli fece l’occhiolino alzandosi dal divano. Lui la bloccò per un polso “TI prego di non dirlo agli altri, si preoccuperebbero per me…” la guardò supplicante “Direi che si preoccuperebbero anche per tutti gli abitanti umani di questa città! – rise alludendo alla pazzia omicida dello Squartatore. Stefan non sembrò apprezzare la battuta “Tranquillo, se prometti di non uccidere nessuno, mi porterò questo segreto nella tomba!” detto questo si voltò ed uscì dalla villa.
   
 
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