We're non working out
Sospirò
pesantemente al
tocco delle mani dell’altro sulla sua
pelle fremente e sudata data la temperatura toccata.
Era sull’orlo di
scoppiare.
Sentì le labbra
dell’altro premere sulle sue e chiuderle in un bacio profondo
prima che il moro
scendesse verso il collo mordendo e leccando lasciando evidenti segni
rossi
sulla pelle.
“Dio Quinn…”Sentì la
sua voce calda e roca di desiderio sospirare nel suo orecchio
provocandogli
brividi di eccitazione lungo la schiena.
Gli scappò un gemito
più rumoroso quando le mani dell’altro scesero ad
accarezzare quella
parte del corpo così sensibile.
Riuscì poi a scorgere
fra le immagini annebbiate e confuse dal piacere un blu così
intenso che
sembrava risucchiarlo.
Un altro gemito più
alto scivolò infine dalle sue labbra rosse e gonfie, fino a
che…
Quinn si svegliò di scatto madido di
sudore con la schiena a terra e le gambe
poggiate malamente sul materasso, e avvolto
in quell’involucro scombinato di lenzuola.
Si guardò attorno totalmente spaesato quando un crampo alla
testa lo colse, facendolo lamentare dal dolore.
“Cazzo!Male!” Si portò le mani alle
tempie imprecando
silenziosamente contro quel maledetto comodino in stile giapponese che
quel
decerebrato di Jepha lo aveva costretto a comprare e dove puntualmente
ogni
mattina, batteva la sua quotidiana craniata, con conseguenze poco
felici sul
suo cervello.
Si chiese mentalmente cosa diavolo avesse combinato per
agitarsi in quel modo nel sonno, e solo allora il suo cervello ancora
parzialmente addormentato sembrò svegliarsi.
Cominciarono infatti a riaffiorare immagini confuse e
sfocate nella mente, ma appena si rese conto a chi queste erano
riferite, sentì
il sangue ghiacciarsi nelle vene e i polmoni stringersi e tagliargli
l’ossigeno
mentre la fronte si imperlava di sudore.
Nonono!Non può essere
cioè…Oddio!
Avvertì il bisogno irrefrenabile di parlare per poter
calmarsi, e subito nella sua mente comparve il volto di Jeph.
Fece per alzarsi
liberandosi da quel groviglio di coperte, quando non
spostò lo sguardo
sul cavallo del pigiama con un sopracciglio alzato.
Ehm no…Prima aveva un altro piccolo
problemino da risolvere.
*
Schiuse le labbra per permettere al
fumo di scivolare via,
lasciandogli sul palato quel solito sapore acre di cui ormai non poteva
fare a
meno.
Con lo sguardo catturò tutto il paesaggio che si estendeva
sotto la collina sulla quale si trovava.
Il mondo ai suoi piedi.
Alzò poi la testa, perdendosi il quella cupola di cielo che
man mano andava tingendosi di cremisi e oro, creando un gioco
irresistibile di
colori pastello.
I raggi del sole si facevano sempre più fievoli, e
riflettevano sul manto bianco illuminandolo di una tenue luce arancio.
La sua vena artistica lo portava costantemente a desiderare
di imprigionare sulla tela tutte quelle tonalità di
sfumature, se solo avesse
avuto l’occorrente sotto mano.
Aspirò un altro tiro dalla sigaretta e sentì i
polmoni
dilatarsi e stringersi per permettere al fumo di scivolare via e di
nuovo quel
sapore pungente che gli impastava la lingua.
I suoi occhi in seguito si posarono sulla sua ombra
proiettata sulla neve proprio accanto a lui, un po’ allungata
a causa
dell’inclinazione dei raggi del sole che si facevano
più fievoli.
Poteva vedere il profilo delle sue gambe posate al petto e
le mani adagiate sulle ginocchia; acutizzò lo sguardo e
giurò di aver visto la
sua ombra muoversi indipendentemente dal suo corpo: le braccia si
piegarono,
come per afferrare la testa chinata fra le mani e i contorni del suo
viso
presero forma mostrandogli i lineamenti contratti dalla disperazione e
poté
scorgere il disegno delle lacrime sulle guance.
Gerard sbatté più volte le palpebre mentre
fissava inebetito
la sua ombra riflessa sul manto bianco e subito dopo scosse la testa,
rendendosi conto che tutto quello che aveva visto altro non era che il
frutto
della sua fantasia fin troppo vivida.
Avvicinò la sigaretta alla bocca per un ultimo tiro ma
bloccò la mano a mezz’aria quando i suoi occhi si
posarono su una chiazza
anomala che imbrattava il tubicino di tabacco.
Gerard corrucciò le sopracciglia mentre fissava quella
chiazza rosso carminio appena sopra il filtro, che aveva tutta
l’aria di essere
sangue.
No, quello non sembrava sangue.
Quello era sangue.
Sgranò gli occhi il
respiro si bloccò per un secondo, e solo allora si accorse
del bruciore proprio
al labbro inferiore, dove il taglio sanguinava.
E in quell’istante sentì
un dolore acuto propagarsi in tutto il
corpo, dalle gambe alle braccia,il torace e farsi più
intenso proprio in quel
punto situato nella parte sinistra del petto, dove si trovava il cuore.
No, così non andava bene.
Non andava bene affatto.
Serrò gli occhi per ricacciare indietro le lacrime e strinse
forte i pugni sui ginocchi quando si ricordò del motivo per il quale si
trovava lì, su quella
dannata collinetta immerso nella sua solitudine, invece di essere nel
solito
pub a ridere e scherzare con Mikey oppure semplicemente seduto nel
salotto di
casa abbracciato a Lui.
Una fitta più pungente e straziante sembrò
tagliargli il
petto facendolo gemere dal dolore, quando riaffiorarono alla mente
dolorose
immagini del volto di Matt distorto dalla rabbia, le sue urla di
disprezzo che
gli bucavano i timpani e le sue mani che violente lo colpivano..
Sentì gli occhi gonfiarsi e una lacrima solcargli la
guancia, ma provvide subito a
cancellarla con il palmo della mano.
Non aveva più voglia di piangere.
Ogni lacrima versata era una tacita testimonianza del suo
fallimento, della sua fiducia tradita e la sconfitta del suo cuore
ucciso da
quell’amore a senso unico.
La testimonianza che lui aveva perso.
Ad un certo punto udì dei passi sulla neve avvicinarsi a lui
e ingoiò i singhiozzi e tutte le lacrime di dolore annidate
nei suoi occhi.
Certamente non si sarebbe fatto vedere in quello stato da
qualcuno.
“Hei Gerard”
Il diretto interessato alzò appena il capo, richiamato da
quel tono squillante che aveva conosciuto pochi giorni prima.
Ricambiò il saluto con un cenno svogliato della testa, e
sperò con tutto se stesso che quel ragazzino capisse che
sicuramente non aveva
la voglia di conversare.
“Come
va?” Chiese
Frank, sedendosi a gambe incrociate su un masso accanto a lui.
Gerard trattenne uno sbuffo infastidito, piantando lo
sguardo fisso davanti a sé.
Come non detto.
“Vivo” Sussurrò apatico deciso
più che mai ad ignorarlo, ma
una risatina lo costrinse a voltare la testa.
Era Frank che sorrideva, ma c’era qualcosa in quel sorriso
che riuscì a bloccarlo, forse perché era
semplicemente un sorriso, così
sincero e contagioso come non vedeva da tempo.
Gerard sentì gli angoli della bocca piegarsi
irrimediabilmente verso l’alto, ma prima che fosse visto si
voltò di scatto,
passandosi stancamente una mano sul viso.
Lui di sorrisi ormai non ne aveva più.
“Non mi racconti niente?”
Di nuovo quella voce lo riscosse, e si voltò nuovamente
verso Frank che lo fissava con
un aria
di sincera curiosità dipinta sul volto e quegli occhi,
piccole caramelle al
miele che sembravano brillare sotto la luce ambrata del sole.
Gerard per alcuni istanti non seppe cosa dire, e si sentì
come
vulnerabile sotto lo sguardo penetrante di quelle iridi fanciullesche
che
sembravano mettere a nudo la sua anima.
Fu costretto ad abbassare lo sguardo.
“Non ho niente da dire, e poi anche se fosse non sarebbero
comunque affari tuoi”
Gerard sentì un sapore vagamente amaro impastargli la bocca,
e la gola iniziò quasi a bruciare dal veleno delle parole
appena dette, quando
incontrò il viso di Frank.
Quel sorriso si era spento.
Avvertì come un peso gravargli sul petto che
aumentò di
intensità non appena sentì l’altro
alzarsi e i suoi passi affondare nella neve.
Serrò le labbra sentendo parole quelle parole tanto odiate
risalirgli in bocca, infine si arrese e schiuse le labbra voltandosi
indietro.
“Frank, senti mi-”
Dispiace, avrebbe
voluto finire la frase, ma si bloccò quando notò
che di Frank non c’era più
nessuna traccia, se non le sagome delle sue impronte sulla neve.
Sospirò stancamente e le labbra si curvarono in un sorriso,
sintomo
di quello stato d’animo che ormai lo consumava.
La rassegnazione.
*
“…E questo
è tutto. Oddio Jeph sto impazzendo, per Dio! Devi
aiutarmi!”
Quinn sbuffò sonoramente mordicchiando
l’ombrellino fucsia
del suo Sex on the beach, mentre
Jepha
sbatté la bottiglia di birra ormai vuota sul bancone, e
richiedendone una nuova
al barista.
Aveva decisamente bisogno di alcool per affrontare una
conversazione di quel genere.
“Quindi ricapitolando..” Disse prendendo un sorso
della sua Tennent’s “
Mi hai appena detto di aver
sognato Bert in situazioni un po’ ambigue,
la causa cioè della tua sega mattutina”
Quinn arrossì violentemente e annuì,
sgranocchiando delle
noccioline.
“..E fin qui ci siamo, ma credo ci sia una cosa che mi
sfugge perché io proprio non capisco:
dov’è il problema?”
Chiese Jeph sorseggiando nuovamente la bevanda ambrata
mentre osservava Quinn sgranare occhi e bocca allibito.
“Ma come non capisci il problema?!Questo è
un problema!Un enorme, stratosferico, pachidermico
e nientemeno che fottutissimo problema!!!” Esclamò
Quinn al limite della
costernazione, allargando violentemente le braccia, con una conseguente
pioggia
di arachidi su Jepha.
“Quinn ma ti vuoi dare una calmata?!Dove credi di essere, al
giardino zoologico a lanciare noccioline agli elefanti?! Siamo in un
fottuto
pub per Diana!E poi hai sprecato tutti questi arachidi mentre nel mondo
ci sono
bambini che muoiono di fame, questa è una vergogna!”
Il biondino rimase immobile sul suo sgabello, fin troppo
scioccato dalla reazione esagerata
del
suo amico intento a scrollarsi le noccioline infiltrate nei vestiti.
“Jephree caro, sicuro che guardare per troppe ore National Geographic non nuoci
gravemente alla salute del tuo
cervello?” Quinn stava per scoppiare a ridere, ma
un’occhiata poco
raccomandabile del suo amico lo bloccò.
“Hem, ok. Tornando al discorso precedente, anche se per te
questo non po’ sembrare un grosso problema, per me lo
è eccome! Perché sai,
sicuramente non è normale sognare di farsi deflorare
da uno che conosco da malapena 36 ore! E quindi che posso fare?Mi
spappolo le
cervella contro una parete con una pistola per vedere se me lo levo
dalla testa
eh? È una buona idea secondo te Jeph?!”
Quinn ormai era al limite.
Anzi, dato il suo respiro pesante e i suoi occhi dilatati dall’agitazione,il
suo limite era già stato superato
da un pezzo.
“Se devo dirti la verità Quinn “ Disse
Jeph prendendo un
ultimo sorso dalla bottiglia verde”L’idea della
pistola penso sia veramente
pessima ed estremamente arcaica ,è uno dei più
vecchi rimedi che conosca,
e poi, levati dalla
testa l’idea che io
pulisca tutte le tue frattaglie sanguinolente perché proprio
non esiste. Se
proprio vuoi ricorrere ad un metodo più elegante
e decisamente meno squallido potresti tuffarti di testa da un ponte alto più
o meno 20 metri, oppure se vuoi
una morte istantanea e indolore potresti
addormentarti con il gas, lo considero decisamente il metodo
più intrigante si.
Ma se non sei convinto e vuoi dar sfogo al tuo lato più
masochista, ti
consiglio guardarti tutta la maratona di
Saw, li troverai tanti-“
“Porca merda Jeph ma la vuoi piantare?!Così non mi
aiuti
affatto, anzi non fai altro che
aumentare la mia depressione!Perciò falla
finita!”
Jepha aveva testato
,con
sua grande sfortuna, il livello massimo di isteria a cui il suo amico
poteva
arrivare, ed era tentato di ordinare una dose industriale di camomilla,
perché seriamente, era
preoccupato, ma un’occhiata
inteneritrice da parte di Quinn lo costrinse a desistere.
Ok, la situazione si complicava e Ok,era
stato un cretino in piena regola e in qualche modo doveva
rimediare.
“Hei
Quinn..”Sussurrò
poggiando una mano sulla spalla del biondo che si era chinato sul
tavolo con il
viso poggiato sugli avambracci “Senti mi dispiace, sono un
idiota perché tu stai
male e io non ti sto aiutando affatto , ma se vuoi un consiglio secondo
me non
dovresti farne un dramma su quel che ti sta succedendo, e lo so che ti
appare
strano e sei confuso, dato che fino a qualche giorno fa eri
completamente perso
per Frank mentre adesso non hai quasi più tempo per pensare
a lui,ma ehi,
lasciati andare, lui ora è dall’altra parte del
pianeta e non c’è motivo di rovinarsi
le vacanze torturandoti il cervello per la metà del tempo,
quindi reagisci, e come dice un
poeta famosissimo,ma
del quale al momento mi sfugge il nome:Hakuna
Matata, tutta frenesia!”
Quinn scoppiò a ridere internamente sollevato per
l’appoggio
del suo amico.
“Oh sì certo, perché le canzoni di Timon e Pumba sono lezioni di vita, come
faremo senza?”
Anche Jeph rise, scompigliandogli la zazzera bionda “Vedi
Quinnifer?Sono riuscito a farti ridere. E ora che sono riuscito nella
mia
missione vado a prendermi la ricompensa che mi merito”
“Sarebbe?” Chiese Quinn mentre guardava Jepha
infilarsi il giacchetto
si jeans.
“Ahh in cosa consiste non lo so. Sò soltanto che
sarà Dan a
premiarmi, quindi mio caro me ne torno bellamente a casa, ovviamente
non prima
di non aver fatto una cosa però”
Quinn lo guardò accigliato ma non ebbe il tempo di
pronunciare nulla che sentì una manciata abbondante di
noccioline infiltrarsi
nei capelli e nei vestiti.
“Jeph ma che cavolo fai?! Non eri tu che dicevi che sprecare tutti questi arachidi mentre al
mondo ci sono bambini che muoiono i fame è una
vergogna?!” Esclamò un Quinn
più che oltraggiato mentre il suo amico se la rideva.
“Ossì hai perfettamente ragione Quinnifer caro, ma
ancor più
vergognoso è non avere una macchina fotografica per poterti
immortalare con le
noccioline in testa e la tua faccia da triglia”.
Ok,
partendo dal fatto che questa benedetta storia è ferma
da due mesi, cosa più che vergognosa, vi chiedo solo di
essere clementi e di
non trucidarmi seduta stante!
Eh lo so che sono in uno schifoso ritardo, ma le idee per
questo fottuto capitolo non volevano venir fuori, e alla fine quello
che sono
riuscito a scrivere è soltanto un capitolo di passaggio
ç_ç
E poi ho passato un periodo non esattamente felice e
purtroppo per certi aspetti lo sto passando anche ora, e inoltre non ho
avuto
tempo perché ( e questa è una cosa bella eh) sono
uscita fresca fresca dal
bellissimo concerto dei Depeche Mode a Milano qualche giorno fa, e
anche questo
mi ha impedito di aggiornare.
Perciò mi scuso per la milionesima volta, e lo so che questo
capitolo non succede niente, ( e poi non mi soddisfa affatto) e che voi
avete
aspettato due mesi per questa cosa insulsa e priva di senso,
perché, che
diamine, è mezzo Imoh e mezzo pieno di cazzate, ma
l’ho scritto più che altro perché
per me è stato come una valvola di sfogo ecco.
Quindi in questo capitolo c’è tanto di me.
E vabbè suvvia, ripeto un’altra volta perdono, e
giuro che
il prossimo capitolo arriverà più presto di
questo perché ho già le idee, però
allo stesso tempo non sarà un aggiornamento fulmineo dato
che devo continuare
un’altra storia -.-“
Ahh ma io mi metto sempre nei casini!
Ok adesso la smetto di ciarlare e passo piuttosto a
ringraziare le..ODDIIO! quante?! Le ben 12 persone che hanno recensito
lo
scorso capitolo O___O voi volete la mia morte ammettetelo!
Tante grazie a:
KaSMIR_: grazie per i commenti e sono
contenta che la storia ti piaccia. Ciao.
SweetPandemonium:
Sono d’accordissimo con te sul fatto di Brian Kinney
perché, diamine, quell’uomo
è il sesso!** però se devo farmi una maglietta
sicuramente ci scriverò qualcosa
su Emmett perché dai, lui è la checca
passiva!*ç* Ehh lo so, Frank è quello
messo peggio, ma almeno qui Gerard sembra più umano dai, ha
provato almeno a
chiedergli scusa anche senza successo, e poi come vedi anche lui sta
male, e
vedrai che nel prossimo capitolo si farà luce sulla sua
relazione con Matt :D
Ahh mia cara i tuoi commenti mi lusingano troppo e sappi che mi
dispiace tanto
per aver ritardato così, ma come ho già detto,
aggiornerò il prima possibile **
Ancora
grazie! Un bacio.
Qsf:
Macciukkìì!! Eddai che Ray è
così bello che con Bob ci sta benissimo
ù_ù Ci si
sente e domani ci si vedee! Ciao!
Kiroandstrifyforever:
Heilàà!Oh ma non devi preoccuparti se non hai
più commentato, cioè a me basta
che ti piaccia la storia :D E Gerard non è un po’
stronzo, è la stronzaggine
fatta a persona ,ma come vedi questo è causato dal fatto che
soffre, e nel
prossimo capitolo vedrai cosa succede! Alla prossima!
Echelon1985:
Oddio! Una nuova lettrice ** non sai quanto sia lusingata dai tuoi
commenti ù_ù
E poi un Bert così è molto sexy sisii, e infatti
gli effetti si vedono sulla
mentalità del povero Quinny xD Spero che continuerai a
seguire questa storia e
fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo!:D un bacio!.
Infamous
Monkey a.k.a Dominil xD: Amore mio adorato cioè
tu mi fai sbrilluccicare con i
tuoi commenti, perché diciamocelo, io genio?O_O e tu cosa
sei allora?ù_ù
Ehh lo so,
Gerard poteva risparmiarsi quella frase e tutte quelle che vedi in
questo
capitolo -.-“ Ma io lo considero una delle persone
più stronze presenti su questo
pianeta ma come vedi qui soffre poverino, è anche
più tenero dai.
Jeph
penso sia da fargli una statua e Quinn ovviamente non perde occasione
per le
seghe mentali, che cosa strana eh?xD. Vabè amore finisco
perché crepo dal
sonno. Ti amo tantissimo!
Friem:Essì
gli ormoni di Quinn sono partiti a causa di un certo Bert e ora sta
quasi
perdendo anche il cervello a causa sua, e invece Frank come vedi anche
qui è
trattato peggio di un cane, ma almeno Gee ha dimostrato di essere un
po’ più
umano dai, ha provato almeno a chiedergli scusa, e per la loro storia
dovrai
aspettare un po’ xD ma nel prossimo vedrai che ci
sarà un grande passo avanti. Grazie
e alla prossima!
OHLOVEIERO:Jileee!!Amoree
** vedi che ce l’ho fatta a postare?convint* e stavolta una
promessa l’ho mantenuta
ù_ù Grazie, e non dico solo per la recensione ma
proprio per tutto ^-^
Ti amo
fottutamente tanto.
Jessromance:
Carissima!Grazie infinite per i tuoi commenti ** Eh come ho
già detto, Gerard è
il massimo dello stronzo e Frank è quello che subisce
-.-“ Che cosa strana eh?xD
E Quinn è esilarante quando pensa a Bert, ma il meglio
rimane Jepha, sempre e
comunque. Grazie ancora e fammi sapere che ne pensi di questo capitolo!
Un
bacio.
FrankieLou:Ehh
vedo che l’idea “QAF” ti è
piaciuta xD ma fidati non sei l’unica ad amare quel
telefilm **Cioè è
fantastico davvero i
personaggi sono fantastici ed Emmmet è il più
fantastico!xD (anche se Brian
Kiney ha la sua parte eh ù_ù) Ohh e grazie per i
commenti e sono stra-contenta
che ti piaccia questa storia:D e fammi sapere che ne pensi di questo ^^
alla
prossima!
_sory_:Tesorooo!
giuro appena ho
visto il tuo commento
sono saltata dalla sedia ù_ù E mi lusinga molto
il fatto che ti piaccia e
comunque si, la trama l’ho tratta un po’ dal film
“l’Amore non va in vacanza”
ma la storia l’ho modificata in gran parte :D Jepha
è il personaggio che più
adoro ed è impossibile non amarlo, e poi Frank che guarda
caso, subisce a causa
del comportamento del Gerardo <.< che stranezza eh. Mi
scuso anche con te
per il ritardo perché lo so che aspettavi questo capitolo, e
vabè ora ti lascio
e ci sentiamo presto su msn per ciarlare :D un graaande bacio <3
E infine
un grazie enorme alle 21 persone (Troppe) che la tengono fra i
preferiti e alle
7 che la seguono.^^
Grazie,
grazie!
Un
bacio.
Ari.