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Autore: _omfg_    22/06/2009    9 recensioni
Con il cuore in mano gli aveva sussurrato Ti amo con tanto di bacio
ma era stato respinto malamente con un "Frank sei un frocio!" sputato in faccia.
E pensare che erano amici.
Le chiaccherate insieme, i pomeriggi trascorsi negli Starbucks o a cantare a scuarciagola i Misfits...
Anni di amicizia buttati alle ortiche.
L'amore è una fregatura.
*Frerard e Bert/Quinn <3 Tutta dedicata alla mia Cinzia e alla mia GloH <3
I love you so much.
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: My Chemical Romance, The Used
Note: Alternate Universe (AU), Lemon | Avvertimenti: nessuno
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We're non working out

Sospirò pesantemente  al tocco delle mani dell’altro sulla sua pelle fremente e sudata data la temperatura toccata.
Era sull’orlo di scoppiare.
Sentì le labbra dell’altro premere sulle sue e chiuderle in un bacio profondo prima che il moro scendesse verso il collo mordendo e leccando lasciando evidenti segni rossi sulla pelle.
“Dio Quinn…”Sentì la sua voce calda e roca di desiderio sospirare nel suo orecchio provocandogli brividi di eccitazione lungo la schiena.
Gli scappò un gemito più rumoroso quando le mani dell’altro scesero ad accarezzare  quella parte del corpo così sensibile.
Riuscì poi a scorgere fra le immagini annebbiate e confuse dal piacere un blu così intenso che sembrava risucchiarlo.
Un altro gemito più alto scivolò infine dalle sue labbra rosse e gonfie, fino a che…

 
Quinn si svegliò di scatto madido di  sudore con la schiena a terra e le gambe poggiate malamente sul materasso, e avvolto  in quell’involucro scombinato di lenzuola.
Si guardò attorno totalmente spaesato quando un crampo alla testa lo colse, facendolo lamentare dal dolore.
“Cazzo!Male!” Si portò le mani alle tempie imprecando silenziosamente contro quel maledetto comodino in stile giapponese che quel decerebrato di Jepha lo aveva costretto a comprare e dove puntualmente ogni mattina, batteva la sua quotidiana craniata, con conseguenze poco felici sul suo cervello.
Si chiese mentalmente cosa diavolo avesse combinato per agitarsi in quel modo nel sonno, e solo allora il suo cervello ancora parzialmente addormentato sembrò svegliarsi.
Cominciarono infatti a riaffiorare immagini confuse e sfocate nella mente, ma appena si rese conto a chi queste erano riferite, sentì il sangue ghiacciarsi nelle vene e i polmoni stringersi e tagliargli l’ossigeno mentre la fronte si imperlava di sudore.
Nonono!Non può essere cioè…Oddio!
Avvertì il bisogno irrefrenabile di parlare per poter calmarsi, e subito nella sua mente comparve il volto di Jeph.
Fece per alzarsi  liberandosi da quel groviglio di coperte, quando non spostò lo sguardo sul cavallo del pigiama con un sopracciglio alzato.
Ehm no…Prima aveva un altro piccolo problemino da risolvere.

 

*

Schiuse le labbra per permettere al fumo di scivolare via, lasciandogli sul palato quel solito sapore acre di cui ormai non poteva fare a meno.
Con lo sguardo catturò tutto il paesaggio che si estendeva sotto la collina sulla quale si trovava.
Il mondo ai suoi piedi.
Alzò poi la testa, perdendosi il quella cupola di cielo che man mano andava tingendosi di cremisi e oro, creando un gioco irresistibile di colori pastello.
I raggi del sole si facevano sempre più fievoli, e riflettevano sul manto bianco illuminandolo di una tenue luce arancio.
La sua vena artistica lo portava costantemente a desiderare di imprigionare sulla tela tutte quelle tonalità di sfumature, se solo avesse avuto l’occorrente sotto mano.
Aspirò un altro tiro dalla sigaretta e sentì i polmoni dilatarsi e stringersi per permettere al fumo di scivolare via e di nuovo quel sapore pungente che gli impastava la lingua.
I suoi occhi in seguito si posarono sulla sua ombra proiettata sulla neve proprio accanto a lui, un po’ allungata a causa dell’inclinazione dei raggi del sole che si facevano più fievoli.
Poteva vedere il profilo delle sue gambe posate al petto e le mani adagiate sulle ginocchia; acutizzò lo sguardo e giurò di aver visto la sua ombra muoversi indipendentemente dal suo corpo: le braccia si piegarono, come per afferrare la testa chinata fra le mani e i contorni del suo viso presero forma mostrandogli i lineamenti contratti dalla disperazione e poté scorgere il disegno delle lacrime sulle guance.
Gerard sbatté più volte le palpebre mentre fissava inebetito la sua ombra riflessa sul manto bianco e subito dopo scosse la testa, rendendosi conto che tutto quello che aveva visto altro non era che il frutto della sua fantasia fin troppo vivida.
Avvicinò la sigaretta alla bocca per un ultimo tiro ma bloccò la mano a mezz’aria quando i suoi occhi si posarono su una chiazza anomala che imbrattava il tubicino di tabacco.
Gerard corrucciò le sopracciglia mentre fissava quella chiazza rosso carminio appena sopra il filtro, che aveva tutta l’aria di essere sangue.
No, quello non sembrava sangue.
Quello era sangue.
Sgranò gli occhi  il respiro si bloccò per un secondo, e solo allora si accorse del bruciore proprio al labbro inferiore, dove il taglio sanguinava.
E in quell’istante  sentì un dolore acuto propagarsi in tutto il corpo, dalle gambe alle braccia,il torace e farsi più intenso proprio in quel punto situato nella parte sinistra del petto, dove si trovava il cuore.
No, così non andava bene.
Non andava bene affatto.
Serrò gli occhi per ricacciare indietro le lacrime e strinse forte i pugni sui ginocchi quando si ricordò del  motivo per il quale si trovava lì, su quella dannata collinetta immerso nella sua solitudine, invece di essere nel solito pub a ridere e scherzare con Mikey oppure semplicemente seduto nel salotto di casa abbracciato a Lui.
Una fitta più pungente e straziante sembrò tagliargli il petto facendolo gemere dal dolore, quando riaffiorarono alla mente dolorose immagini del volto di Matt distorto dalla rabbia, le sue urla di disprezzo che gli bucavano i timpani e le sue mani che violente lo colpivano..
Sentì gli occhi gonfiarsi e una lacrima solcargli la guancia, ma provvide subito  a cancellarla con il palmo della mano.
Non aveva più voglia di piangere.
Ogni lacrima versata era una tacita testimonianza del suo fallimento, della sua fiducia tradita e la sconfitta del suo cuore ucciso da quell’amore a senso unico.
La testimonianza che lui aveva perso.
Ad un certo punto udì dei passi sulla neve avvicinarsi a lui e ingoiò i singhiozzi e tutte le lacrime di dolore annidate nei suoi occhi.
Certamente non si sarebbe fatto vedere in quello stato da qualcuno.
“Hei Gerard”
Il diretto interessato alzò appena il capo, richiamato da quel tono squillante che aveva conosciuto pochi giorni prima.
Ricambiò il saluto con un cenno svogliato della testa, e sperò con tutto se stesso che quel ragazzino capisse che sicuramente non aveva la voglia di conversare.
 “Come va?” Chiese Frank, sedendosi a gambe incrociate su un masso accanto a lui.
Gerard trattenne uno sbuffo infastidito, piantando lo sguardo fisso davanti a sé.
Come non detto.
“Vivo” Sussurrò apatico deciso più che mai ad ignorarlo, ma una risatina lo costrinse a voltare la testa.
Era Frank che sorrideva, ma c’era qualcosa in quel sorriso che riuscì a bloccarlo, forse perché era semplicemente un sorriso, così sincero e contagioso come non vedeva da tempo.
Gerard sentì gli angoli della bocca piegarsi irrimediabilmente verso l’alto, ma prima che fosse visto si voltò di scatto, passandosi stancamente una mano sul viso.
Lui di sorrisi ormai non ne aveva più.
“Non mi racconti niente?”
Di nuovo quella voce lo riscosse, e si voltò nuovamente verso Frank che lo fissava  con un aria di sincera curiosità dipinta sul volto e quegli occhi, piccole caramelle al miele che sembravano brillare sotto la luce ambrata del sole.
Gerard per alcuni istanti non seppe cosa dire, e si sentì come vulnerabile sotto lo sguardo penetrante di quelle iridi fanciullesche che sembravano mettere a nudo la sua anima.
Fu costretto ad abbassare lo sguardo.
“Non ho niente da dire, e poi anche se fosse non sarebbero comunque affari tuoi”
Gerard sentì un sapore vagamente amaro impastargli la bocca, e la gola iniziò quasi a bruciare dal veleno delle parole appena dette, quando incontrò il viso di Frank.
Quel sorriso si era spento.
Avvertì come un peso gravargli sul petto che aumentò di intensità non appena sentì l’altro alzarsi e i suoi passi affondare nella neve.
Serrò le labbra sentendo parole quelle parole tanto odiate risalirgli in bocca, infine si arrese e schiuse le labbra voltandosi indietro.
“Frank, senti mi-”
Dispiace, avrebbe voluto finire la frase, ma si bloccò quando notò che di Frank non c’era più nessuna traccia, se non le sagome delle sue impronte sulla neve.
Sospirò stancamente e le labbra si curvarono in un sorriso, sintomo di quello stato d’animo che ormai lo consumava.
La rassegnazione.

 

 

*

“…E questo è tutto. Oddio Jeph sto impazzendo, per Dio! Devi aiutarmi!”
Quinn sbuffò sonoramente mordicchiando l’ombrellino fucsia del suo Sex on the beach, mentre Jepha sbatté la bottiglia di birra ormai vuota sul bancone, e richiedendone una nuova al barista.
Aveva decisamente bisogno di alcool per affrontare una conversazione di quel genere.
“Quindi ricapitolando..” Disse prendendo un sorso della sua Tennent’s “ Mi hai appena detto di aver sognato Bert in situazioni un po’ ambigue, la causa cioè della tua sega mattutina”
Quinn arrossì violentemente e annuì, sgranocchiando delle noccioline.
“..E fin qui ci siamo, ma credo ci sia una cosa che mi sfugge perché io proprio non capisco: dov’è il problema?”
Chiese Jeph sorseggiando nuovamente la bevanda ambrata mentre osservava Quinn sgranare occhi e bocca allibito.
“Ma come non capisci il problema?!Questo è un problema!Un enorme, stratosferico, pachidermico e nientemeno che fottutissimo problema!!!” Esclamò Quinn al limite della costernazione, allargando violentemente le braccia, con una conseguente pioggia di arachidi su Jepha.
“Quinn ma ti vuoi dare una calmata?!Dove credi di essere, al giardino zoologico a lanciare noccioline agli elefanti?! Siamo in un fottuto pub per Diana!E poi hai sprecato tutti questi arachidi mentre nel mondo ci sono bambini che muoiono di fame, questa è una vergogna!”
Il biondino rimase immobile sul suo sgabello, fin troppo scioccato dalla reazione  esagerata del suo amico intento a scrollarsi le noccioline infiltrate nei vestiti.
“Jephree caro, sicuro che guardare per troppe ore National Geographic  non  nuoci gravemente alla salute del tuo cervello?” Quinn stava per scoppiare a ridere, ma un’occhiata poco raccomandabile del suo amico lo bloccò.
“Hem, ok. Tornando al discorso precedente, anche se per te questo non po’ sembrare un grosso problema, per me lo è eccome! Perché sai, sicuramente non è normale sognare di farsi deflorare da uno che conosco da malapena 36 ore! E quindi che posso fare?Mi spappolo le cervella contro una parete con una pistola per vedere se me lo levo dalla testa eh? È una buona idea secondo te Jeph?!”
Quinn ormai era al limite.
Anzi, dato il suo respiro pesante e i suoi occhi dilatati  dall’agitazione,il suo limite era già stato superato da un pezzo.
“Se devo dirti la verità Quinn “ Disse Jeph prendendo un ultimo sorso dalla bottiglia verde”L’idea della pistola penso sia veramente pessima ed estremamente arcaica ,è uno dei più vecchi rimedi che conosca, e poi,  levati dalla testa l’idea che io pulisca tutte le tue frattaglie sanguinolente perché proprio non esiste. Se proprio vuoi ricorrere ad un metodo più elegante e decisamente meno squallido potresti tuffarti di testa da un  ponte alto più o meno 20 metri, oppure se  vuoi una morte istantanea e indolore potresti addormentarti con il gas, lo considero decisamente il metodo più intrigante si. Ma se non sei convinto e vuoi dar sfogo al tuo lato più masochista, ti consiglio guardarti tutta la maratona di Saw, li troverai tanti-“
“Porca merda Jeph ma la vuoi piantare?!Così non mi aiuti affatto, anzi non fai altro che  aumentare la mia depressione!Perciò falla finita!”
 Jepha aveva testato ,con sua grande sfortuna, il livello massimo di isteria a cui il suo amico poteva arrivare, ed era tentato di ordinare una dose industriale di camomilla, perché seriamente, era preoccupato, ma un’occhiata inteneritrice da parte di Quinn lo costrinse a desistere.
Ok, la situazione si complicava e Ok,era stato un cretino in piena regola e in qualche modo doveva rimediare.
 “Hei Quinn..”Sussurrò poggiando una mano sulla spalla del biondo che si era chinato sul tavolo con il viso poggiato sugli avambracci “Senti mi dispiace, sono un idiota perché tu stai male e io non ti sto aiutando affatto , ma se vuoi un consiglio secondo me non dovresti farne un dramma su quel che ti sta succedendo, e lo so che ti appare strano e sei confuso, dato che fino a qualche giorno fa eri completamente perso per Frank mentre adesso non hai quasi più tempo per pensare a lui,ma ehi, lasciati andare, lui ora è dall’altra parte del pianeta e non c’è motivo di rovinarsi le vacanze torturandoti il cervello per la metà del tempo, quindi reagisci, e come dice un poeta famosissimo,ma del quale al momento mi sfugge il nome:Hakuna Matata, tutta frenesia!”
Quinn scoppiò a ridere internamente sollevato per l’appoggio del suo amico.
“Oh sì certo, perché le canzoni di Timon e Pumba sono lezioni di vita, come faremo senza?”
Anche Jeph rise, scompigliandogli la zazzera bionda “Vedi Quinnifer?Sono riuscito a farti ridere. E ora che sono riuscito nella mia missione vado a prendermi la ricompensa che mi merito”
“Sarebbe?” Chiese Quinn mentre guardava Jepha infilarsi il giacchetto si jeans.
“Ahh in cosa consiste non lo so. Sò soltanto che sarà Dan a premiarmi, quindi mio caro me ne torno bellamente a casa, ovviamente non prima di non aver fatto una cosa però”
Quinn lo guardò accigliato ma non ebbe il tempo di pronunciare nulla che sentì una manciata abbondante di noccioline infiltrarsi nei capelli e nei vestiti.
“Jeph ma che cavolo fai?! Non eri tu che dicevi che sprecare tutti questi arachidi mentre al mondo ci sono bambini che muoiono i fame è una vergogna?!” Esclamò un Quinn più che oltraggiato mentre il suo amico se la rideva.
“Ossì hai perfettamente ragione Quinnifer caro, ma ancor più vergognoso è non avere una macchina fotografica per poterti immortalare con le noccioline in testa e la tua faccia da triglia”.

 

Ok, partendo dal fatto che questa benedetta storia è ferma da due mesi, cosa più che vergognosa, vi chiedo solo di essere clementi e di non trucidarmi seduta stante!
Eh lo so che sono in uno schifoso ritardo, ma le idee per questo fottuto capitolo non volevano venir fuori, e alla fine quello che sono riuscito a scrivere è soltanto un capitolo di passaggio ç_ç
E poi ho passato un periodo non esattamente felice e purtroppo per certi aspetti lo sto passando anche ora, e inoltre non ho avuto tempo perché ( e questa è una cosa bella eh) sono uscita fresca fresca dal bellissimo concerto dei Depeche Mode a Milano qualche giorno fa, e anche questo mi ha impedito di aggiornare.
Perciò mi scuso per la milionesima volta, e lo so che questo capitolo non succede niente, ( e poi non mi soddisfa affatto) e che voi avete aspettato due mesi per questa cosa insulsa e priva di senso, perché, che diamine, è mezzo Imoh e mezzo pieno di cazzate, ma l’ho scritto più che altro perché per me è stato come una valvola di sfogo ecco.
Quindi in questo capitolo c’è tanto di me.
E vabbè suvvia, ripeto un’altra volta perdono, e giuro che il prossimo capitolo arriverà più presto di questo perché ho già le idee, però allo stesso tempo non sarà un aggiornamento fulmineo dato che devo continuare un’altra storia -.-“
Ahh ma io mi metto sempre nei casini!
Ok adesso la smetto di ciarlare e passo piuttosto a ringraziare le..ODDIIO! quante?! Le ben 12 persone che hanno recensito lo scorso capitolo O___O voi volete la mia morte ammettetelo!

Tante grazie a:

KaSMIR_: grazie per i commenti e sono contenta che la storia ti piaccia. Ciao.

SweetPandemonium: Sono d’accordissimo con te sul fatto di Brian Kinney perché, diamine, quell’uomo è il sesso!** però se devo farmi una maglietta sicuramente ci scriverò qualcosa su Emmett perché dai, lui è la checca passiva!*ç* Ehh lo so, Frank è quello messo peggio, ma almeno qui Gerard sembra più umano dai, ha provato almeno a chiedergli scusa anche senza successo, e poi come vedi anche lui sta male, e vedrai che nel prossimo capitolo si farà luce sulla sua relazione con Matt :D Ahh mia cara i tuoi commenti mi lusingano troppo e sappi che mi dispiace tanto per aver ritardato così, ma come ho già detto, aggiornerò il prima possibile **
Ancora grazie! Un bacio.

Qsf: Macciukkìì!! Eddai che Ray è così bello che con Bob ci sta benissimo ù_ù Ci si sente e domani ci si vedee! Ciao!

Kiroandstrifyforever: Heilàà!Oh ma non devi preoccuparti se non hai più commentato, cioè a me basta che ti piaccia la storia :D E Gerard non è un po’ stronzo, è la stronzaggine fatta a persona ,ma come vedi questo è causato dal fatto che soffre, e nel prossimo capitolo vedrai cosa succede! Alla prossima!

Echelon1985: Oddio! Una nuova lettrice ** non sai quanto sia lusingata dai tuoi commenti ù_ù E poi un Bert così è molto sexy sisii, e infatti gli effetti si vedono sulla mentalità del povero Quinny xD Spero che continuerai a seguire questa storia e fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo!:D un bacio!.

Infamous Monkey a.k.a Dominil xD: Amore mio adorato cioè tu mi fai sbrilluccicare con i tuoi commenti, perché diciamocelo, io genio?O_O e tu cosa sei allora?ù_ù
Ehh lo so, Gerard poteva risparmiarsi quella frase e tutte quelle che vedi in questo capitolo -.-“ Ma io lo considero una delle persone più stronze presenti su questo pianeta ma come vedi qui soffre poverino, è anche più tenero dai.
Jeph penso sia da fargli una statua e Quinn ovviamente non perde occasione per le seghe mentali, che cosa strana eh?xD. Vabè amore finisco perché crepo dal sonno. Ti amo tantissimo!

Friem:Essì gli ormoni di Quinn sono partiti a causa di un certo Bert e ora sta quasi perdendo anche il cervello a causa sua, e invece Frank come vedi anche qui è trattato peggio di un cane, ma almeno Gee ha dimostrato di essere un po’ più umano dai, ha provato almeno a chiedergli scusa, e per la loro storia dovrai aspettare un po’ xD ma nel prossimo vedrai che ci sarà un grande passo avanti. Grazie e alla prossima!

OHLOVEIERO:Jileee!!Amoree ** vedi che ce l’ho fatta a postare?convint* e stavolta una promessa l’ho mantenuta ù_ù Grazie, e non dico solo per la recensione ma proprio per tutto ^-^
Ti amo fottutamente tanto.

Jessromance: Carissima!Grazie infinite per i tuoi commenti ** Eh come ho già detto, Gerard è il massimo dello stronzo e Frank è quello che subisce -.-“ Che cosa strana eh?xD E Quinn è esilarante quando pensa a Bert, ma il meglio rimane Jepha, sempre e comunque. Grazie ancora e fammi sapere che ne pensi di questo capitolo! Un bacio.

FrankieLou:Ehh vedo che l’idea “QAF” ti è piaciuta xD ma fidati non sei l’unica ad amare quel telefilm **Cioè  è fantastico davvero i personaggi sono fantastici ed Emmmet è il più fantastico!xD (anche se Brian Kiney ha la sua parte eh ù_ù) Ohh e grazie per i commenti e sono stra-contenta che ti piaccia questa storia:D e fammi sapere che ne pensi di questo ^^ alla prossima!

_sory_:Tesorooo!  giuro appena ho visto il tuo commento sono saltata dalla sedia ù_ù E mi lusinga molto il fatto che ti piaccia e comunque si, la trama l’ho tratta un po’ dal film “l’Amore non va in vacanza” ma la storia l’ho modificata in gran parte :D Jepha è il personaggio che più adoro ed è impossibile non amarlo, e poi Frank che guarda caso, subisce a causa del comportamento del Gerardo <.< che stranezza eh. Mi scuso anche con te per il ritardo perché lo so che aspettavi questo capitolo, e vabè ora ti lascio e ci sentiamo presto su msn per ciarlare :D un graaande bacio <3

 

 

E infine un grazie enorme alle 21 persone (Troppe) che la tengono fra i preferiti e alle 7 che la seguono.^^

Grazie, grazie!

 

Un bacio.

Ari.

  
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