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Autore: LunariaScrittrice    02/11/2017    2 recensioni
Ehilà sono Lunaby, quella che scrive tutto su Yugi e Yami, ed infatti ecco qui una nuova storia!!
Si riprende da dopo il film " Yu gi oh the darkinside of dimension. "
la storia sarà dal punto di vista di Yugi Mutou.
" Mi risveglio per poi sentire che altre lacrime ho versato per poi guardare il sole dalla finestra che indica il mattino. « Mi sono innamorato di lui... »
A capirlo metto una mano in faccia, arrossisco e mi inizio ad odiare. « Sono pazzo! Come è accaduto? Proprio ad un fantasma...»
E so che questo mai muterà.
So che morirò a cercare una persona che corrisponda ad Atem.
So che vivrò nel tormento.
So che tornerò falso.
So che mentirò a me stesso.
So cosa accadrà.
Come un pazzo urlo guardando in alto. « PRENDITI LE TUE Responsabilità! IO COME CAVOLO VIVO ORA?
DOVEVI LASCIARMI MORIRE! SEI IL SOLITO EGOISTA, STUPIDO FARAONE!! MI SONO INNAMORATO! TI ODIO!»
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Atemu, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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L'AMICIZIA E LA FIDUCIA NON SONO LA CORRUZIONE.

 

Gli esami sono alle porte, presto terminerò la scuola; ancora non posso crederci, sto per diplomarmi.

 

Le uscite con i miei amici non mancano, infatti nelle serate usciamo: ci si diverte ed io mi diverto, mi pare quasi di aver risolto il mio più grande mistero: la magia.

 

Da quando l'ho usata il cuore è molto più leggero, i miei pensieri sono anche più lucidi, calmi, docili e sopratutto positivi, è come se il veleno fosse stato scacciato, in più a volte mi trovo ad uscire con il mo nuovo amico. 
Da quella amicizia ho scoperto un bel po' di cose che gli stessi egiziani hanno scordato e intanto mi insegna a usare la magia; quindi oltre a studiare per gli esami devo pure studiare magia, e non è semplice perché certe volte mi costringe a leggere libri, ed io sempre ribadisco che non sono come lui, ma mica mi ascolta, pare averci messo cuore in quella parola semplice " Amicizia"

 

Ricordo come era il primo giorno che l'ho visto: era così serio, senza un sorriso, e felicità, sembrava proprio morto, invece da quando mi ha conosciuto non passa mai il momento che ride o per i miei disastri o perché dico cose che per lui sono buffe, appunto certe volte per ridere mi fa degli scherzi, ma finché sono innocenti anche la cosa mi va bene, tuttavia ho notato che lui è molto riservato, nemmeno con una persona parla se non con me, e non per paura ma perché lui è il tipico personaggio associale che pensa a sé, eppure a me è sembrato ben diverso: socievole, simpatico, con una grande voglia di giocare che sembra repressa da chissà quanti anni.
Mi chiedo che mondo sia il suo, del perché solo con me sorrida; vorrei chiederlo ma ho timore di toccare tasti dolenti.

Intanto le settimane passano.

Quando studio arte cerco di fare dei disegni decenti perché io non ho la dote del disegno, al massimo so calcolare, infatti in geometria sono bravo.

 

Mio nonno entra con della cioccolata calda. « Yugi vuoi fare una pausa? » 
Mi stiracchio; quanto avrò studiato?

« Oh, ma è già buio? » Infatti ho iniziato alle 15.00 a studiare e ora sono le 19.00.

« Sì, credo che stai esagerando, mica è l'università. »
Prendo la cioccolata e metto tutto sulla scrivania in un angolo. « Non credo nemmeno che avrò tempo per andarci. »

Già, i miei progetti ormai li ho tutti in testa, l'unica cosa sono i soldi, ma a questo inconveniente ci ho parlato un po' con la divinità e abbiamo stipulato un accordo.

« Dovresti comunque non strafare. » mi consiglia il nonno.. 
« Lo so, ma se esco con il massimo avrò molte opportunità lavorative. » È una palese bugia, ma non posso rischiare che mio nonno scopra cosa voglio fare sia perché ha scordato che ho in me il gioco delle ombre, sia perché lui è stato chiarissimo a riguardo: che non devo cercare gli oggetti del millennio.
« Beh, secondo me puoi anche vivere di tornei di Dual monster, ne danno di soldi, specie quelli di Pegasus e Kaiba. » Non lo metto in dubbio, potrei anche farmi molti soldi e vivere così,ma non è nei miei piani, e inoltre prima o poi dovrò trovare un erede che mi succeda al titolo. « Non credo, sai vorrei... sì beh, in questi due anni mettermi a creare un gioco così che possa essere venduto. »
Non ho mai parlato di questo progetto a mio nonno, che è vero, infatti per aspettare la maggior età voglio perdere due anni alla realizzazione di un gioco e so che posso farcela, ho già qualcosa in mente. « Wow, quindi vuoi il mio negozio da gestire?» 
Inclino la testa e la scuoto. « No, non voglio vendere carte, voglio vendere un gioco che faccia il giro del mondo. » E che mi dia la scusa del viaggiare in Egitto; sì ho calcolato tutto, ma ammetto che non ci sarei mai arrivato se il mio nuovo amico non mi avesse detto come ingannare il prossimo, appunto sto imparando grazie a lui a raggirare le cose e calcolare, è come un maestro però per me il nonno e Atem saranno sempre insuperabili. 
« Hai già in mente qualcosa? » Domanda curioso lui. 
« Non ancora, sono idee ma sai tra fantasia e realtà c'è una bella differenza, purtroppo devo farmi anche i soldi per poter comprare i pezzi, per questo voglio uscire con un voto alto.» Già i soldi servono, anche se la divnità sostiene che se gli cedessi lo scrigno che conteneva il puzzle non avrei problemi, ma mai avrei venduto per soldi il mio prezioso ricordo che mi ha legato ad Atem, di questo sono stato chiaro con lui.
« Allora buona fortuna. » 
Mi lascia solo e così sospiro di sollievo. « Meno male..»
Poi mi metto davanti alla televisione e gioco a qualche gioco bevendo la cioccolata offerta.


Quando sono verso la fine del gioco Appare accanto a me il mio nuovo amico che chiede. « Che cosa fai una sfida con un giocatore?

io affermo guidando il veicolo. « Hai presente il giocare online? »
L'altro inclina la testa. « Mmh, ah, la tecnologia! Ne ho sentito parlare, ma non studi? Hai ancora 12 ore. »
Io rimango a guardarlo perplesso. « Conosci le pause? »
« Pause? No, che sei un moccioso? Le pause si danno solo ai bambini, e comunque sono qui per insegnarti altro, ci sono stato un po' a cercare, ma ecco il libri. » li fa apparire davanti ai miei occhi, e mi scappa un accidenti. « DIO ma quanta roba è!? Io non posso ora studiarlo, domani ho gli esami. »
« Ma cosa dici sono letture leggere. »

Per leggere intende mattoni di libri con diverse scritte in aramaico?

 

« Posso studiare dopo? » 
L'altro mi tira le orecchie. « Se dico una cosa si fa, togliti davanti alla scatola tecnologica e inizia a studiare! »

L'avere lui come amico è stupendo, sì, ma stressante, ci ha preso troppo alla lettera la mia richiesta.
E così inizio ad aprire i libri cercando di capirci qualcosa perché è un' altra lingua ed ho dovuto impararla se no non potevo studiare quegli incantesimi che sembrano magia nera. « Ma sei sicuro che non mi stai insomma dando teorie che solo una divinità può fare? Tra tutti i poteri visti, non ho mai sentito del cambio anima. »
L'altro afferma. « Esiste, solo non è usato »

Riuscire a decifrare cosa dice è troppo complesso ora per me, quindi me ne sto zitto e studio le formule che sono a ritmo di una cantilena funebre. « Ati-ha- eht... ma che incantesimo è? »
L'altro legge e mormora. « Ah questo è per avere un giorno fortunato, potresti sarlo per l'esame. »
« Quando lo capirai che non sono un mago, o uno stregone? » A volte credo che mi veda ciò.
« per favore le streghe con espedienti diversi: per esempio usano magia nera antica che proviene da diverse parti del mondo e dal mio mondo, tu stai solo studiando il gioco delle ombre. »
Io brontolo. « Ma anche se fosse io non devo andare contro la gente, ti ricordo che quei oggetti sono dispersi. »
« Senti, tu mi hai detto " mi aiuti a studiare magia?" e lo sto facendo! »

Atem me l'aveva detto che sono troppo seri e fiscali: dici una cosa e deve essere quella.


« Ma la magia pratica non me a insegni. »
« Uffa, vuoi fidarti di me o no? » Domanda guardandomi con leggero tono seccato.
« Mi fido ma mi sembrano cose oltre a ciò che devo fare, e comunque ora devo dormire, domani ho un esame. »
L'altro si arrende. « Mi dimentico che voi mortali resistete poche ore... ok, ci sentiamo domani. » e sparisce nel nulla così vado a cenare riflettendo su ciò che quel personaggio mi ha detto.

In serata in camera usando il cellulare scrivo a Bakura.
- Ehi, ancora sveglio? - 
- Ciao, Yugi, eh sì, per matematica, poi dormirò.-
- xD ma dai, matematica è la cosa più semplice. -
- oh certo, come no, parla chi prendeva 30/100. - 
- è il passato, lo sai... senti tu sai qualcosa sul gioco delle ombre? -
- No, stacci alla larga, mi è bastato il Prana e quel maledetto anello! -
- Sì lo so, ma mi chiedevo tu hai mai sentito che usavano formule magiche? -
- Non lo so... perché non lo chiedi a Malik o ishizu? - 
- Lo chiedo a te, non sai nulla? -
- Mmh... sì qualcosa, mio padre me ne ha parlato che per evocare il gioco delle ombre serviva anche delle formule, ma non per il faraone o per i prescelti degli oggetti del millennio. - 
- Perché diciamo che ho sentito che le formule magiche sono importanti. -
- Per i maghi di quel tempo, tu che cavolo c'entri? -
- Sono ricerche. -
- Capisco, vuoi sapere del faraone immagino... -
- Sì. - 
- Beh, posso dirti che coloro che perdevano una sfida perdevano l'anima, quella magia era diabolica, però il faraone dagli scritti pare che si divertiva. -
- Me lo immaginavo, il potere dà alla testa alla gente, figuriamoci a un bambino che si ritrova re di un popolo. - 
- Esatto, ma a quel tempo la magia era il fulcro essenziale della vita quanto la venerazione agli Dei. -
- Eh eh, sai per caso come vivevano? -
- Stai chiedendo cose assurde, nemmeno gli egiziani lo sapevano, ma si suppone che loro fossero sulla Terra. - 
- Dici? -
- Se no perché mai gli egiziani erano convinti della loro esistenza e avevano la magia? Tralasciando che il faraone è proprio la reincarnazione del gioco delle ombre, significa che qualche divinità deve aver donato ciò no? -
- Forse era un test? -
- Potrebbero anche aver testato gli umani all' uso della magia, ma di questo non se ne ha conferma, tuttora si cercano risposte a riguardo, nemmeno i guardiani della tomba possono saperlo, solo gli Dei stessi. - 
- Capisco... vedi ho trovato dei libri che sono in una lingua strana, magari tu sai dirmi se è egiziano, arabo, aramaico o altro ok? - 
- Passa. -

 

Quindi faccio delle foto alle prime pagine e gliele invio. 
Bakura ci sta molto per poi scrivere.

- Non è di certo arabo, e nemmeno la lingua odierna dell' egitto, sono scritture antiche, ma dove cavolo hai rinvenuto i libri? -
- Li ho trovati, ma per te parlano del gioco delle ombre? - 
-Parla di tutto, anche stregoneria... non è che stai cercando un modo per riportare il faraone sulla Terra vero? - 
- Credi che se fosse ti mostrerei queste cose? - 
- Ok, voglio fidarmi, comunque ora cerco qualcosa... -
- Grazie. -


Passa qualche ora e Bakura mi scrive. - Ho trovato qualcosa su una ricerca di mio padre, ti mando le foto. -

 

Mi arrivano le foto che mostrano due tipi di scrittura diversa.

 

- Cosa significa per te? - chiedo confuso.
- Noti che sono scritture diverse? Pare come un messaggio, ma nessuno l'ha mai decifrato, ma lo noti che ha la stessa scrittura del libro tuo? -
- Sì, quindi cosa significa? - anche se ho tradotto la foto subito. 
- Che stai ricercando oltre il gioco stesso delle ombre. -
- Perciò che libri sono? - 
- Non ne ho idea, non so di cosa parlano. -
- Ecco credo sortilegi, maledizioni, incantesimi,ed altro.-
- e magari anche il ritorno dei morti viventi?!

Senti Yugi per il tuo bene non addentrarti in queste cose, non sia mai che ti trovi un nemico contro che cerca questi libri. -
- Ho capito, ma nemmeno il faraone sa queste cose giusto? -
- Di certo non sono scritti per gli umani, ma forse lui ora anche li sa, ma tu che diavolo c'entri in tutto questo? -
- Nulla, sono curiosità. - sta facendo troppe domande. 
- Ok, o torno a studiare, questa storia mi fa paura, non addentrarti e nemmeno cercare di decifrare questi libri. - 
- Ok, tranquillo, buons tudio. -

apro il libro per poi leggere, il fatto che so cosa scrive perché me l'ha insegnato quella divinità. « Insomma se non è il gioco delle ombre allora cosa sto studiando? »


Prendo la penna che uel Dio di cui ancora non so il nome mi regalato, e gli scrivo. - ciao, posso farti delle domande? -
Subito dopo qualche minuto mi appare una scritta. - Sentiamo - 
- Questi libri che tu mi dai provengono dal tuo mondo? -
- Certo, perché? -
- Perchè facendo ricerche non sembra che parli del gioco delle ombre, cosa stai puntando?-
- Non mi hai specificato "voglio imparare la magia del gioco delle ombre" sei stato generico. -
- ma io ho solo quel potere, non posso averli tutti, quindi sto studiando cose che non posso fare no? -
- Si, e no... -
- sei misterioso. -
- sono misterioso per tutti, ti richiedo vuoi fidarti di me o no? -
- Mi sto fidando. -
- No, mi fai molte domande. -
- perché ho una testa. -
- Capisco che hai timore che ti insegni chissà che cosa di oscuro, ma tu hai una gravissima pecca ed è la coscienza, vai a istinto. -
- istinto? -
- Sì, anche Atem andava a istinto non aveva coscienza di sé, mentre ora sì. -
-Non hai torto, quando mi ha salvato la vita era qualcosa di ben oltre allo Yami no game. -
- Esatto, Atem ha coscienza, non va a istitnto come in passato! 
Se te lo chiedi quelli sono nozioni che Atem stesso ha dovuto studiare dopo aver varcato il suo mondo.
Solo così ha saputo distruggere anche l'anello del millenio, ma mica ci è stato un giorno, eh...-
- Per caso insegnava anche come creare un oggetto che per tutti è normale ma per uno solo no? -
- tutto: dalla creazione alla distruzione, alla separazione, dalla vita alla morte, tutto... non stai studiando nulla sul mio mondo ma tutto su ciò che il tuo alter-ego sa. -
- Ho capito, grazie delle risposte, ora dormo, notte. -

Me ne vado a dormire cercando di non pensare a ciò che ho saputo, ma tutto avrebbe un senso del come il faraone mi abbia ridato la vita, trasmesso una parte di se su me, e il ciondolo.


Forse sono anche ora testato ma sto cercando di far capire a quella divinità che sono serio anche se pieno di dubbi che lui giorno dopo giorno mi da sempre più perché non so ancora chi è, cosa faccia, il suo ruolo e il suo nome, non so molto di lui, ma lui sa di me, è così misterioso che certe volte non so se davvero credergli, ma voglio credere che lui sia buono.

L'esame comincia nella mia classe: tutti con i fogli bianchi, domande, e nessun ausilio se non il dizionario.

 

Inizio a scrivere cercando di non uscire dalla domanda proposta, ma di una cosa sono sicura la mia mente è molto più elastica, trattiene molte informazioni e la memoria anche è migliorata questo perché quella divinità non smette di allenarmi la mente con dei giochi memonici che non sono tipo come memory, ma dei giochi studiati, poi credo che lui senza farsi scoprire usi la magia su di me, ma di questo non ho la certezza, e pure questo in parte mi lascia perplesso.

Termino l'esame ed i miei amici sono esausti per come si sono impegnati, specie Jonouchi che se lui ha un libro in mano significa che arriverà il diluvio.
« Dai andiamo a pranzare? » Propone Anzu che non avrà avuto problemi con lo studio; si sa è una secchiona.
« Ah, sì, voglio scordarmi scienze, biologia, e altre diavolerie. » Mormora Jonouchi stiracchiandosi.
« Diavolerie? La matematica è stata la peggio. » s'intromette Bakura che ha dietro il suo circolo di fan; ma non si stanca mai?
« Matematica era semplice. » Affermro senza problemi, infatti l'unica mia grande difficoltà è stata arte, il disegno.
« Ah, certo parla chi prendeva trenta su cento. » esclama Jonouchi indicandomi.
« Quello era due anni fa. » dico in difesa, infatti io e la matematica mai siamo andati d'accordo, eccetto per divisioni, moltiplicazioni o addizioni ma perché gioco a carte, ma le equazioni, i limiti, eccetera li trovavo difficilissime.
« beh, in lingua come te la sei cavata? »
« Lo scrivere la bibliografia di un autore in inglese? Facile. »
Jonouchi mi picchietta sulla testa. « Dove è finito il mio compare di negativi? » Si riferisce ad Honda? Non metto in dubbio che gli manchi.
Bakura esprime. « Che c'è non hai fatto quella parte? »
Jonouchi esprime. « Vuoi scherzare gli ho scritto " I dont speack english!" »
Quasi tutti scoppiamo a ridere, Jonouchi non cambierà mai, gli voglio bene per questo.

Arriviamo al ristorante dove ordiniamo la pizza e festeggiamo per aver finito gli esami. « A noi e il nostro futuro! » Esclama Bakura felicemente tenendo un bicchiere di un analcolico assieme a tutti noi che brindiamo.
«Sì, e ora si va a fare i tornei,vero Yugi? » Esprime Jonouchi mettendo una mano dietro la mia spalla. 
« ma certo. »

Aspettando che arrivino le ordinazioni vedo dalla vetrata la divinità da sola, non so che faccia ma non pare felice, anzi sembra così serio.
« Scusatemi vado un attimo fuori. » 
I miei amici non obbiettano, così raggiungo la divinità che sta sotto la pioggia, ma come supponevo non viene toccato da essa.

« Sai non è bello stare soli. » dico guardandolo.
Il ragazzo alza lo sguardo. « Oh? Yugi, è una bella giornata per uscire? » Sopratutto sotto la pioggia? 
« Sei triste? » Domando mettendomi al suo livello dato che è seduto su uno scalino con le mani sulla faccia.
« Cosa te lo fa pensare? » 
« Non sorridi. »
« Come si fa a sorridere se là è solo un posto pieno di problemi. »
« Problemi? »
« Leggi su leggi, mi dicono tu le crei e tu le violi...»
« Stai violando delle leggi? »
L'altro mi indica. « Ti sto aiutando, ecco il mio reato. »
« È colpa mia quindi? »
« Sai se era un altro non l'avrebbe passata liscia, fortunatamente non vale per me, ma comunque non sono trattato bene. »
Non comprendo chi sia nel suo mondo ma gli dico. « Vuoi unirti al mio gruppo? »
« Gruppo? Sono umani? »
« Sì, ma sono simpatici, solo non devi fargli male ok? »
« Sono loro che pensano cose strane, tipo quel giornalista mi insultava e io l'avrei ucciso, ma volevo lo facessi tu, alla fine io non posso interferire... » Forse nemmeno se ne è accorto che sta interferendo con la mia vita.
« Dai vieni con me, mi hai aiutato molto, ora voglio sdebitarmi. »

 

Lui si alza, si mostra così alto ed io come sempre mi sento un nano.
Entriamo nel ristorante, i miei amici vedono il nuovo arrivato che pare scrutare tutti e tre con aria interrogativa, ma non pare volerli salutare perché poi guarda altrove ed io comprendo che non li sta considerando quindi cerco di sforzare le cose. « Ragazzi, lui è un mio amico, era solo in strada può unirsi? »
Anzu annuisce e gli fa spazio. « Sì, prego vieni pure. »
Il ragazzo si siede e Anzu pare non staccarci gli occhi mentre Jonouchi chiede. « Sai che mai ti ho visto? Sei nuovo? »
L'altro annuisce con un cenno di testa ed io non so come scioglierlo. « Ecco, sì, è nuovo viene da un altro luogo lontano... vero? »
L'altro esprime guardandomi. « Sì, ma non mi va di parlarne. »
Non è facile farlo interagire con gli altri, ci fatico molto.
« Comunque mangi qualcosa? »
Lui prende il menù per poi chiedermi. « Yugi questi numeri sono i prezzi? » Mi indica i prezzi dei piatti.

« sì, ma tranquillo ok? »
« E se pago questo significa che devo dare un ricambio?»
« In soldi. » Accidenti, non sa proprio come vivere sulla Terra.
« ma io non ho soldi. » Ma se ha poteri? 
« Ehm, come ho detto pago io. »
« Ma poi vado oltre un debito. » ma di che parla?
« No, ma che debito? Siamo amici. »
« ma qui devo pagare. »
« Non preoccuparti, ok? » 
« oh... non ho mai mangiato queste cose. » intanto mi indica cosa vuole ed io ordino tutto al cameriere al balcone.

Quando torno Anzu cerca di parlare con la divinità senza sapere che cosa sia, ma l'altro non risponde molto se non con brevi cenni di sì, tuttavia Jonouchi pare infastidito forse perché lui non ama essere visto dall' alto in basso, e così Bakura, però grazie a me non viene fuori questo pensiero anche se pare che la divinità non stia bene. 
« Yugi meglio che vada ora. »
Io domando mangiando il dolce. « Perché? »
« Te 'avevo detto che non sono adatto alla compagnia. » 
Jonouchi esprime. « Scusa posso dirti una cosa? » Ora si che ho paura, Jonouchi non sa essere delicato.
« mmmh, se devi dirmi che sono strano evita. »
« Non dico che lo sei ma taciuturno sì, se tu parlassi, magari ti risulteresti più simpatico. »
« Non amo parlare... »
« Con Yugi però ci parli. » 
il ragazzo lo fulmina con lo sguardo. « Lui è diverso da voi, non ha nulla di simile a voi. » Che avrei di diverso, eccetto dei poteri ma non credo che si riferisca a questo. 
Bakura entra in discussione. « Non ci conosci nemmeno e parti a giudicare? »
Tento di calmare tutti. « S-Sentite vi calmate, ve l'ho detto è solo timido. » 
« Ma quella non è timidezza ma altezosità. » L'ho subito anche io il primo giorno.
L'altro si alza per poi dire. « Altezzosità? Sempicemente considero solo un mio pari; siete immaturi, ve la prendete solo perché non sono molto socievole, proprio non comprendo i vostri modi di fare. » immaturi? Forse lui mi vede un bambino? 
« Anche io sono ciò per te? »
lui afferma a tono più docile e calmo, come si fa con il proprio amico. « Non metterti alla stregua di loro, tu sei molto più maturo, ti sei fatto dei piani, e a tuo modo stai cercando di realizzare i tuoi sogni senza perdere la tu nota dolce che ti contraddistingue dagli altri. »
Non ho ben compreso che ha detto. «Ma anche tu sei dolce, bisogna scavare a fondo ma non sei maligno come fai pensare. »
L'altro acenna un sorriso. « mi sa che rimango. »

e si risiede, pare quasi che gli abbia cambiato l'umore, non capisco come, ma comunque tenta di dialogare con i tre, non pare molto farcela ma almeno ha delle risposte.

Finito tutti di mangiare usciamo dal posto.
« Non ci voleva, doveva proprio piovere, ma fortunatamente io ho l'ombrello! » Mi stupisce che non va a rompere a me ma dal divinità.
« Ehi, vuoi stare sotto con me? » Non che io capisca Anzu ma non è che si è interessata a lui? 
« mmh... » Poi Jonouchi s'intoroemtte. « Un posticcino per me c'è? Si può? »
Anzu pare prendersela. « Ma c'è posto solo per due, smamma biondino. »
Io sospiro, non è la prima volta che loro battibeccano. « Vuoi stare sotto con me? » Domando alla divinità e lui esprime. « Volentieri. » poi mi bisbiglia. « Quella motale è strana non smette di guardarmi, perché? » E come glielo dico che forse ha fatto una conquista?
« Ehm, non saprei, le ragazze sono un mistero per me.»
«
Bakura guarda la divinità e chiede. « posso unirmi? »
L'altro si mette le mani in tasca. «Sì. »
; in pratica siamo tre soto un ombrello e Anzu e Jonouhi batibeccano sotto lombrello; ma chissà che si dicono.

Io vengo messo all' angolo e così la divinità, solo che lui non si bagna mentre io per metà sì, e appunto inzio a strnutire. « Cavolo, ci mancava il raffreddore. » Anche se è estate sono molto sensibile.
« Yugi, ti stai ammalando? » Mi donda bakura gurdandomi.
« No, tranquillo. »
«Ah cosa facciamo ora? » Chiede Anzu a tono seccato dopo aver smesso di litigare con il biondo.
« Eh, bho... » Infatti avrei da fare altro.
« partita a Dual monster, dai yugi ti sfido! » Jonouchi non cambierà mai, vuole sempre battermi.
« Sì va bene. »

Andiamo in un edificio dove ci sono le pedane per combattere.
Mi metto su una e inizia la partita contro Jonouchi.


La sfida è interessante, mi diverto, amo mettere alla prova l'astuzia del mio amico e insegnargli al contempo giocare, ma comunque sia non gli do molte chance che in una partita di quindici minuti riesco a batterlo poi la divinità chiede. « Posso fare una sfida anche io? »
Lo guardo stralunato perché è la prima volta che lo vedo giocare. « Vieni pure. » ma non so il suo livello se è bravo o meno.
« Allora vediamo se mi ricordo... »

Pare smemorato eppure non mi convince, devo ricordarmi che ha poteri e che magari sa anche tutte le mie mosse.

Infatti lui utilizza i suoi poteri per sapere ogni cosa, me ne accorgo quando sa stroncarmi tre volte la strategia.
« Non è valido. »non amo chi imbroglia, ma in questo caso non so se lui lo sa.
« Che intendi? Sto giocando secondo le regole del gioco. » Con la preveggenza, e la leggimanzia.
« Sai cosa intendo, stai imbrogliando, io non posso contrastarti » 
« Gioco alla pari delle tue potenzialità. »
Non so che inenda, ma comunque tento di batterlo perché ho un nome, ma non so quanto sia possibile vincere contro una divinità 
« È impossibile batterti, tu imbrogli. »
« E allora inizia tu a giocare no? »

 

Che sia un modo per farmi usare la magia?
Ma perché davanti a tutti?

 

« C'è gente. »
« Oh, allora se è questo il problema... »

di colpo tutto il circostante perde colore, do uno sguardo all' orologio notando che si è arrestato.  

« Hai fermato il tempo?! »
Lui afferma « Ora puoi fare senza che qualcuno veda no? »
ancora mi chiedo che cosa sia, ma scuoto la testa e inizio a giocare creando il regno delle ombre, giustamente la divinità non ne risente però trasforma lui se stesso nel master game lasciandomi senza parole. «Ma come... »
L'altro acenna un sorriso sadico, divertito. « Ora vediamo come reagisci contro il tuo stesso potere, game start!»


Vengo attaccato da moltissime illusioni, e anche se so che sono illusioni il dolore e la fobia ci sono; urlo come non mai, mi sento scoppiare la testa.

« Non devi mostrare a me queste paure, devi eliminarle dal tuo SE interiore. » esprime lui.

Il sé è praticamente la parte istintiva del uomo.

« toglimi questi così! Sotto pelle!»
L'altro però esclama. « ricorda questo, Il gioco delle ombre non ha pietà, gli oggetti del millennio ti faranno peggio, quindi resisti usa un contro-incanto. »


E chi se li ricorda, in questi momenti di paura non li ricordo bene ma provo a dirne qualcuno con il corpo tremante ma esso non pare proteggersi, anzi alimenta di più le ombre.

 

Tento di togliere tutto ciò che vedo, i buchi sulla pelle gli occhi su essi che mi guardano fisso, e il sangue; roba che fa proprio impressione. « perchè si è alimentato?! »
« perché sei sotto la paura, devi calmarti! »

 

Calmarmi? Che parola grossa.

 

Chiudo gli occhi e cerco di calmare i nervi anche se il dolore persiste e la sensazione di avere qualcosa che cammina per il mio corpo permane tuttavia riesco a tornare calmo mentre resto in piedi.


Mormoro un testo letto creando stavolta una bariera che dissolve l'illusione facendola andare contro l'altro ma lui non si scompone anzi pare solo incuriosito ma comunque non mostra cenni di stupore, paura, sembra quasi che non abbia cuore.

 

Rimango a fissarlo incredulo, ha lo stesso sguardo apatico del faraone quando è un un gioco delle ombre.

 

Attorno a lui non si eleva un aura dorata ma argentea che distrugge tutto ciò che vede per poi far cessare il gioco delle ombre, e immagino che ciò sia stato solo un briciolo del suo vero potere.
Mi si avvicina per poi dirmi. « Non male, mi ha stupito. »
Era stupito? Non si è nemmeno notato. « Davvero? Non sembrava. »
« Proprio per questo devi imparare a non mostrarlo, dimmi hai perso la concentrazione vedendo che non aveva effetto su me? »
« Sì, ma tu hai sprigionato qualcosa no? »
« Ho solo terminato il gioco sena la regola della sanzione, sai no, solo uno avrebbe potuto tornare nella realtà. »
« E tu hai distrutto l'incantesimo? »
« Dovevo, non amo restare sotto le leggi di qualcuno, sono io che le creo, beh, credo che possa bastare per oggi. »

 

Non capisco ancora nulla di ciò che dice, ma un po' sto percependo i suoi scopi su me. « Quindi chi ha vinto la gara? »
L'altro torna sulla postazione del suo gioco per poi far scorrere il tempo e fare la sua mossa a carta. « Ora lo si vedrà! »

Lo devo ammettere, sarà un mistero lui ma è proprio questo che lo rende simpatico.

Sarà un controsenso ma pare lui capirlo, forse da sempre mi legge nei miei pensieri, forse sa anche tutte le domande che vorrei porgli, ma non mi mostra nulla, anche se a fine gara smette di leggermi nei pensieri e non mi stronca la strategia studiata, così vinco, ma lo so che lui senza poteri non avrebbe resistito dopo due turni, però metto in conto che lui non sia proprio interessato al gioco in sé, se non a me come persona.

Finita la sfida lui pare molto più tranquillo e torna di nuovo simile a un umano che vuole giocare, ovviamente lo rivolge solo a me perché con gli altri non è di quella simpatia che io vedo, infatti i miei amici alla fine lo lasciano stare e si concentrano su di me, e tutto ciò mi dispiace perché sarebbe buono che lui riesca a capire di più le persone.

Quando siamo d ritorno a casa lui ammette. « I tuoi amici sono simpatici. » Ma se non ci ha parlato.
« Non ci hai dialogato. »
« TI vogliono bene, non importa se non mi considerano. »
Ma perché s'impunta tanto su me? « Dovresti provare a parlare con gli altri. »
« Non ci riesco, per loro sono fuori dal mondo. » lo è fin troppo.
« Tu sai cosa penso, eppure non mi tratti male, perché? »
« Perché sei il primo che mi ha chiesto l'amicizia, e loro no. »
« Sai l'amicizia nasce senza parola, perché non provi a frequentarli? »
« Senza te? »
« Per esempio Jonouchi pare un cretino, bullo, ma ti assicuro che è sensibile, e assai di buone intenzioni. »
« Lo so... »
« Bakura invece è riservato ma è molto simpatico se si scioglie. »
« lo so... »
« Anzu è una ragazza spigliata, intelligente, e crede molto nell' amicizia. »
« Lo so... li ho analizzati, lo so cosa celano nel loro animo, ma non credo che andrebbero d'accordo con me, non sono umano, io non dovrei nemmeno frequentarti, eppure lo faccio. »
« Lo so, scusa, ma è così tanto diverso per te parlare con loro? »
« Una delle leggi è che non posso interferire nella vita di un mortale, e sto interferendo nella tua... ho spiegato a tutti il perché, ma pochi mi hanno ascoltato, non sei visto bene: già dal primo tuo messaggio mi hanno detto di non ascoltarti ma una persona è venuta da me, e mi ha chiesto di aiutarti, dato che per lei farei tutto, ho accettato.
All' inizio eri una seccatura, credevo che mi chiedessi chissà che cosa con la scusa dell' amicizia, e così ho iniziato a conoscerti, ma mai una volta ho sentito in te pensieri contro me, se non di perplessità, ma è normale, quello, tuttavia nel mio mondo è passato un anno, benchè qui sia solo un mese, e questa storia a molti dei miei colleghi non piace, lo trovano immorale, ma chi mi ha chiesto di venire da te mi ha sempre difeso.
Lei ora è sotto processo per difendermi, ma io sono stato chiaro che non avendo lei trasgredito non deve lei pagarne le conseguenze, ma io, per questo mi sono rifugiato qui, dove almeno posso non pensarci e starmene tra le mie, senza il rischio che quelli mi vengano ad accusare di tradimento. »

 

Non ho mai pensato che potessi dare così tanto prolemi, e ora comprendo perché è sempre triste e solo con me torna sorridente, in pratica lo distraggo. « Io ho sentito che chi viola la legge viene eliminato. »
« Normalmente sì, ma per gli spiriti, umani, insomma non di certo una divinità, il massimo che possono fare è non parlarmi più, ma a me non importa, l'amicizia là mica esiste, ognuno pensa a sé stesso.
Qui però siete così, ma al contrario nostro noi non imbrogliamo, non vogliamo soldi o ricchezza, noi solo barattiamo, però tu hai barattato con me qualcosa che non posso corrispondere al pagamento, i sentimenti sono ciò che non posso pagare se non con lo stesso sentimento, ma io non so cosa è l'amicizia, ma so cosa è l'amore, perché quella Dea, io l'amo, solo che non lo sa. »
« Mi chedevo, ma tu riesci a vedermi come amico? »

 

Pare che gli abbia fatto una domanda così strana, rimane a visetto dolce ma dubbioso quasi non sembra malvagio. « Forse sì... l'amicizia è preoccuparsi per qualcuno? »
«Sei preoccupato per me? E di cosa? »
« Non lo so, di darti solo problemi, che per colpa mia perderai i tuoi amici, creo che mi dispiaccia. »
« Ma dai figurati se loro sono così idioti, devi sapere che Jonouchi, Bakura, e Anzu sono miei compagni d'avventure: abbiamo spesso litigato ma non ci siamo mai separati, abbiamo un legame potente, non preoccuparti, non mi trascurerebbero mai solo perché ti parlo. »
« Mi rende sollevato saperlo. »
« Senti ma chi è che ti ha detto di aiutarmi? »
« La persona che ha creato la tua anima, lei mi ha chiesto due favori ed io beh, non potevo negarglieli, la prima di aiutare Atem in magia, e la seconda di aiutare te, lei è felice che siamo amici, dice che è proprio da te. »
« Ma allora Atem la conosce? »
« Sì, si parlano spesso, Atem parla a lei di te e certe volte lei parlava di lui su te a me, ma io non m'interessavo, però poi mi dice di aiutarti, ed io ho deciso di conoscerti, anche se mi spiace di aver dovuto eliminare un tuo amico, forse avrei potuto trovare un' lternativa. »
« Ah.. è vero tu... senti ma chi sei realmente? La morte? O cosa? »
« TI avevo detto che sono il sostituto di Anubi, non ti basta? »
« no... perché ti credo come il Dio della morte. »
« Potrei esserlo. »
« ma tu fermi il tempo, quindi sei il Dio del tempo? »
« Possibilissimo... »
« Ma sai dirigere il gioco delle ombre cambiando pure il master undi sei una divinità di quel potere? »
« Il gioco delle ombre è un potere debolissimo, tutti noi lo abbiamo ma non lo usimo, preferiamo altro.. »
« Allora che cosa sei? »orma voglio saperlo, credo che un mese di mistero basti. 
« ha importanza? »
ci provo a convincerlo. « Mi dici di fidarmi di te, ma se non so chi sei come posso fidarmi? »
Lui pare timoroso, ed è stranissio per me. « Non cambierà nulla tra noi vero? »
« Se mi conosci sai già cosa ti risponderò »
« non posso, se lo sapessi perdesti la voglia di fare.»
Io non lo coprendo, mi sta facendo morire di curiosità. « Vuoi credermi? Sono serio, non cambierà nulla, te l'ho dimostrato! Una persona qualunque ti avrebbe già sfruttato , ma io no, quindi... dimmi chi sei? A volte credo di stare con un amico che in un futuro potrebbe essermi nemico, ma io voglio credere che tu sia seriamente mio amico. Non voglio un altro maestro, voglio solo che tu stia bene almeno qui, ma se non ti apri con nessuno come potrai?
Tu sei simpatico, hai dei poteri, li usi, ma in modo, perdonami, sbagliato: Ti soffermi a guardare la gente, a giudicarla su come vedono di te, ma se tu non mostri nulla di te come carattere come puoi pensare che loro penseranno di te facendosi una opinione?
Io... a scuola ero bullizzato sai? 
Non avevo amici, ma salvando Jonouchi e Honda ho ottenuto la loro amicizia!
Sei come Yami, anche lui non si fidava di me eppure faceva tutto per me, ma quando mi ha mostrato chi era realmente, e non intendo un faraone, ma uno che avrebbe ucciso per vincere, io ho dovuto mettergli un freno, ma l'ho accettato, ho deciso di conoscerlo scoprendo che era solo confuso, e non malvagio, siamo diventati amici, e poi ci siamo amati, ma è accaduto perché Yami si è fidato di me lasciandomi pssare le sue emozioni.»

Lui stavolta pare ad occhi stupiti blu che grazie alla sera sono magnetici poi lui scoppia in una risatina mettendosi una mano sulla labbra e infine mi guarda con sguardo caloro « Ora capisco perchè Atem non smette di parlare di te, beh, se ci tieni te lo rivelo:
Piacere mi chiamo Niou, sono figlio di Amon. »
Non ne so molto di divinità egizie ma prendo un attimo il cellulare per fare una ricerca. « ma Amon chi è? »
L'altro mi risponde. « Mio padre. »
Io continuo la ricerca per poi leggere. « Secondo gli egizi è il re degli Dei? »
L'altro annuisce. « Era. »
« Capisco, sei erede quindi, beh, non capisco perché dovrebbe sconvolgermi. »
L'altro ancora se la ride come se dicessi qualcosa di buffo, ed io chiedo arrossendo. « Che ho detto di così buffo? »
« No, non è il cosa dici è il cosa non pensi che è divertente. » Ma che dovrei pensare? 
« Dici? »
Mi indica ammettendo « Sì, sei adorabile per questo, ti sono amico, non è facile farmi parlare, tu sei proprio fuori dal ordinario. »
Veramente lo è lui. « Ehm, io sono solo me... »
« E continua ad esserlo, non cambiare mai. » Ma se mi aveva detto di essere sadico e non so che altro.
« ma mi hai detto che devo fare male al prossimo per usare la magia. »
Lu mi scombussola i capelli. « Fidati di me, solo segui le mie istruzioni, ok? »
Solo ora pare che mi tratti da amico e non più gelidamente come prima, ma come avrei fatto poi? « Riuscrò a tornare da Aem? »
« Ah, e ora non farmi queste domande, tu solo supera la missione, al resto ci penso io, ok? »
Rimango a guardrlo ad occhioni viola spalancato, confuso, un po' per farlo parlare ma lui non si smuove anche se pare che se ne sia accorto. « Ci sentiamo, ora so cosa fare ciao. »
Quel ragazzo è sempre un mistero per me, ma almeno sono contento di aver sciolto il suo cuore.

 

Vado a casa per poi fare diverse ricerche sul nome di " Niou" ma non si trova nulla, se non che è giapponese. « Niente, non esiste, gli egiziani non hanno pensato a questo,va beh, meglio che studi quei libri , chissà che altro mi porterà. »

Certe volte leggendo i libri mi ritorna alla mente il faraone e quando accade non smetto di raccontare a pensiero ogni cosa accaduta perché può sentirmi, e forse ora che ho più coscienza di me stesso potrebbe sentire meglio i miei pensieri.

Lo sai Atem in questo mese sono successe tantissime cose.
Ho conosciuto una divnità, devo dire che ci sto bene, è simpatico anche se chiuso, ma ci sto lavorando.
Mi hai detto che sono infimi, ma io li vedo incompresi, tu no?
Non mi hai mai detto che hai avuto qualcuno che t'insegnasse la magia, forse non potevi?
Sta di fatto che tra due anni troverò gli ogetti, e riuscirò a distruggerli così che sarò acettato nel tuo mondo.
Pazienta ancora, pria o poi io e te ci rivedremo.
Ti amo tantissimo.

Pov Atem.

Quando rimango a guardare la finestra, il deserto, e la gente che so che sono solo spiriti, dietro di me appare una figura che mi lascia senza parole, perché mai è qui? « Niou? »

Non ne sono certo, lui cambia aspetto quando vuole, non si sa bene il suo, per esempio ora ha l'aspetto di un Dio egizio. « Ho conosciuto Yugi. »
Scherza? Conosce lui. « C-Come l'ha trattata? »
« Beh, sono felice, è un ragazzo particolare, si sta impegnando moltissimo per stare qui. » Davvero? Io credevo che fosse in disperazione.
« E lei cosa ha deciso? »
« Ha preso un compito, devo giudicare solo da quello, non posso fare favoritismi. »
« ma se non ci fosse? »
« Sarò schietto lo farei anche diventare una divinità, è praticamente l'ingenuità in persona, certo a Dual monster ne ha di astuzia, affinità con le carte, ma ha doti particolari, non so se è dovuto al fatto che sia separato da te, ma per me potrebbe già ora raggiungerti. » ma che ha fatto lui?
« Glielo avete detto? »
« Assolutamente no, non ci pensa, lui non ha capito molto cosa sono, e mi va bene, comunque come ti vanno le cose qui? »
Tipico di Yugi, mai capire chi ha come amico.

« Che è noioso, che non c'è sfizio, e un minimo di divertimento. »
« beh, meglio qui che da me. »
« ma quindi Yugi sa usare la magia? »
« Sì, ma non voglio che perda queste sue doti, sarà difficile ma credo di potercela fare. »
« Yugi è la mia parte buona, lei lo sa? »
« Anche se è ciò anche lui sa essere come te, ma non voglio che lo capisca, quando era preso dalla vendetta mi è piaciuto ma non è adatto a lui, è andato a istinto, come te. »
« M-mA che? Io? » io vado da sempre a istinto, desiderio più che altro.
« Sì, ho dovuto dire a Yugi che tu hai studiato certe cose, ma ha capito molto che non sta studiando il gioco delle ombre, ma ben oltre, ciò che tu ti rifiuti di leggere »
«Non sono interessato, ma se Yugi davvero le studia mi applicherò. »
« Non mi serve, per questo Yugi ti supererà. » Ok, l'ho deluso, e ora come si rimedia?
« Oh beh, lo state ingannando, ma se sapesse la verità... »
« Certo sono costretto, Yugi farebbe tutto per te e io sfrutto ciò, mi auguro che tu non sia contro, sai abbiamo un accordo. » E non posso scordarlo.
« L'ho delusa?»
« Vendere la tua migliore amica per salvarti, eh sì... »
« Era per il bene di Yugi. »
« Per ciò che hai fatto dovrei eliminarti. »
« Ma lo sa che solo io ho un legame profondo con la Dea delle anime no? »
« Vedi di non ricattarmi, comunque è per questo che ho accettato, sta di fatto che Yugi ti supererà, la mia decisione è assoluta. »
« Sarà molto difficile, Yugi è intelligente capirà subito cosa state puntando. » almeno spero.
« Io credo che per te farebbe tutto, non gli vieta, anzi gli da molto più potere, potrebbe restare vivo e venire qui senza problemi, così non infrango la promessa fatta a lui »
«Ma così Yugi diventa mio rivale, lei sa che voglio tornare sulla Terra! » 
« Non ci tornerai, tu sei solo uno spirito! »
« m-ma yugi... »
« Yugi non è uno spirito ma è vivo, e non voglio che muoia! »
Atem sarò chiaro, sono io che decido, prova a fare qualcosa a Yugi o piani contro me e ti assicuro che ti elimino. » Già, non posso fare proprio nulla, e per questo chino la testa. « Non farò mai nulla contro Yugi, lo sa che lo amo. »
« Ma io so che tu sei uno che sa vendere tutti, mi è bastato vedere come mi hai ricattato, Mana era in lacrime ma ho dovuto farla passare per colpevole quando lo eri tu! »
« Le ho solo detto ciò che l'avrebbe aiutata, per Yugi sì sono uno che vende la gente, non posso farci nulla, io voglio stare con Yugi. »
« Sì, ma ora i piani cambiano, quel ragazzo è unico nel suo genere, non lo lascio un mortale. » 
« Dovrebbe dirglielo. »
«Credi? »
«Lo conosco Yugi è ingenuo ma non stupido, quando capirà tutto sarà pieno di domande, e se davvero lei tiene a lui non potrà sempre mentirgli. »
« Quando accadrà, se accadrà, gli dirò la verità, ma se non se ne accorgerà non mi fermerò. »
« Yugi non mira ad essere ciò, lui vuole solo stare con me »
« Ci starà con te! »
« Vuole seriamente andare contro le sue stesse leggi? »
« Già molte regole ho trasgredito, una in più non mi darebbe problemi. »
« Non posso fermarla, ma la prego di lasciare la scelta a Yugi, deve lui decidere se essere umano o no, indipendentemente dai sentimenti che quel ragazzo le scaturisce. » perché si lui sta impazzendo, ma so che non è amore.
« Va bene, terrò conto della sua decisione. »

 

Infine inizio a spiegargli della Dea che ama di cui io ho una grande amicizia, più che altro è il tipico rapporto di madre e figlio, e gli spiego come sta che vede lui come una specie di eroino, sono tutte cose vere, non mentirei mai a lui, lo temo troppo. 
«Quindi mi considera? » Domanda lui arrossendo leggermente.
« Credo che la stiate stupendo molto, dice che state cambiando, ma non sa il perché. » Anche se io credo di capire il motivo, e credo anche lui.

Dopo avergli fatto tutto il resoconto lui se ne va ed io vado nella mia stanza a riflettere.

Yugi una divinità?
Ma che diavolo mi combina?

Proprio con lui doveva fare l'amico?
Non posso nemmeno avvisarlo rischio troppo, ma lui davvero mi supererà?
Però Se è Yugi mi potrebbe andare, da sempre so che ha potenzialità sia come giocatore sia come persona.
Ah, che casino...
Ma ormai l'ho capito Yugi si è aggiudicato più di ciò che c'è nella scommessa, e lui non lo comprende?

Beata ignoranza, io con Niou non riesco a farci amicizia, mi guarda malissimo, ma come ha fatto lui? Che diavolo gli ha detto?!
Beh, trattandosi di Yugi, sicuro qualcosa sull' amicizia, fiducia... è sempre così lui ha il potere di capire il cuore della gente, sarà per questo che lo amo.

 

Sento i pensieri di Yugi in testa e anche se non posso rispondere ascolto tutto per poi mormorare. « mmh, ti amo anche io, ma chissà cosa sceglierai, solo svegliati... »

__________________________________________

Ed ecco svelato molto :D 
lo so il capitolo lungo, ma non so quando terminerà la storia.
Io ho sempre visto Yugi uno che sa colpire il cuore a tutti, spero che le emozioni si siano sntite anche qui, a presto!Gli esami sono alle porte, presto termineò la scuola; ancora non posso crederci, sto per diplomarmi.

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Le uscite con i miei amici non mancano, infatti nelle serate usciamo: ci si diverte ed io mi diverto, mi pare quasi di aver risolto il mio più grande mistero: la magia.

 

Da quando l'ho usata il cuore è molto più leggero, i miei pensieri sono anche più lucidi, calmi, docili e sopratutto positivi, è come se il veleno fosse stato scacciato, in più a volte mi trovo ad uscire con il mo nuovo amico. 
Da quella amicizia ho scoperto un bel po' di cose che gli stessi egiziani hanno scordato e intanto mi insegna a usare la magia; quindi oltre a studiare per gli esami devo pure studiare magia, e non è semplice perché certe volte mi costringe a leggere libri, ed io sempre ribadisco che non sono come lui, ma mica mi ascolta, pare averci messo cuore in quella parola semplice " Amicizia"

 

Ricordo come era il primo giorno che l'ho visto: era così serio, senza un sorriso, e felicità, sembrava proprio morto, invece da quando mi ha conosciuto non passa mai il momento che ride o per i miei disastri o perché dico cose che per lui sono buffe, appunto certe volte per ridere mi fa degli scherzi, ma finché sono innocenti anche la cosa mi va bene, tuttavia ho notato che lui è molto riservato, nemmeno con una persona parla se non con me, e non per paura ma perché lui è il tipico personaggio associale che pensa a sé, eppure a me è sembrato ben diverso: socievole, simpatico, con una grande voglia di giocare che sembra repressa da chissà quanti anni.
Mi chiedo che mondo sia il suo, del perché solo con me sorrida; vorrei chiederlo ma ho timore di toccare tasti dolenti.

Intanto le settimane passano.

Quando studio arte cerco di fare dei disegni decenti perché io non ho la dote del disegno, al massimo so calcolare, infatti in geometria sono bravo.

 

Mio nonno entra con della cioccolata calda. « Yugi vuoi fare una pausa? » 
Mi stiracchio; quanto avrò studiato?

« Oh, ma è già buio? » Infatti ho iniziato alle 15.00 a studiare e ora sono le 19.00.

« Sì, credo che stai esagerando, mica è l'università. »
Prendo la cioccolata e metto tutto sulla scrivania in un angolo. « Non credo nemmeno che avrò tempo per andarci. »

Già, i miei progetti ormai li ho tutti in testa, l'unica cosa sono i soldi, ma a questo inconveniente ci ho parlato un po' con la divinità e abbiamo stipulato un accordo.

« Dovresti comunque non strafare. » mi consiglia il nonno.. 
« Lo so, ma se esco con il massimo avrò molte opportunità lavorative. » È una palese bugia, ma non posso rischiare che mio nonno scopra cosa voglio fare sia perché ha scordato che ho in me il gioco delle ombre, sia perché lui è stato chiarissimo a riguardo: che non devo cercare gli oggetti del millennio.
« Beh, secondo me puoi anche vivere di tornei di Dual monster, ne danno di soldi, specie quelli di Pegasus e Kaiba. » Non lo metto in dubbio, potrei anche farmi molti soldi e vivere così,ma non è nei miei piani, e inoltre prima o poi dovrò trovare un erede che mi succeda al titolo. « Non credo, sai vorrei... sì beh, in questi due anni mettermi a creare un gioco così che possa essere venduto. »
Non ho mai parlato di questo progetto a mio nonno, che è vero, infatti per aspettare la maggior età voglio perdere due anni alla realizzazione di un gioco e so che posso farcela, ho già qualcosa in mente. « Wow, quindi vuoi il mio negozio da gestire?» 
Inclino la testa e la scuoto. « No, non voglio vendere carte, voglio vendere un gioco che faccia il giro del mondo. » E che mi dia la scusa del viaggiare in Egitto; sì ho calcolato tutto, ma ammetto che non ci sarei mai arrivato se il mio nuovo amico non mi avesse detto come ingannare il prossimo, appunto sto imparando grazie a lui a raggirare le cose e calcolare, è come un maestro però per me il nonno e Atem saranno sempre insuperabili. 
« Hai già in mente qualcosa? » Domanda curioso lui. 
« Non ancora, sono idee ma sai tra fantasia e realtà c'è una bella differenza, purtroppo devo farmi anche i soldi per poter comprare i pezzi, per questo voglio uscire con un voto alto.» Già i soldi servono, anche se la divnità sostiene che se gli cedessi lo scrigno che conteneva il puzzle non avrei problemi, ma mai avrei venduto per soldi il mio prezioso ricordo che mi ha legato ad Atem, di questo sono stato chiaro con lui.
« Allora buona fortuna. » 
Mi lascia solo e così sospiro di sollievo. « Meno male..»
Poi mi metto davanti alla televisione e gioco a qualche gioco bevendo la cioccolata offerta.


Quando sono verso la fine del gioco Appare accanto a me il mio nuovo amico che chiede. « Che cosa fai una sfida con un giocatore?

io affermo guidando il veicolo. « Hai presente il giocare online? »
L'altro inclina la testa. « Mmh, ah, la tecnologia! Ne ho sentito parlare, ma non studi? Hai ancora 12 ore. »
Io rimango a guardarlo perplesso. « Conosci le pause? »
« Pause? No, che sei un moccioso? Le pause si danno solo ai bambini, e comunque sono qui per insegnarti altro, ci sono stato un po' a cercare, ma ecco il libri. » li fa apparire davanti ai miei occhi, e mi scappa un accidenti. « DIO ma quanta roba è!? Io non posso ora studiarlo, domani ho gli esami. »
« Ma cosa dici sono letture leggere. »

Per leggere intende mattoni di libri con diverse scritte in aramaico?

 

« Posso studiare dopo? » 
L'altro mi tira le orecchie. « Se dico una cosa si fa, togliti davanti alla scatola tecnologica e inizia a studiare! »

L'avere lui come amico è stupendo, sì, ma stressante, ci ha preso troppo alla lettera la mia richiesta.
E così inizio ad aprire i libri cercando di capirci qualcosa perché è un' altra lingua ed ho dovuto impararla se no non potevo studiare quegli incantesimi che sembrano magia nera. « Ma sei sicuro che non mi stai insomma dando teorie che solo una divinità può fare? Tra tutti i poteri visti, non ho mai sentito del cambio anima. »
L'altro afferma. « Esiste, solo non è usato »

Riuscire a decifrare cosa dice è troppo complesso ora per me, quindi me ne sto zitto e studio le formule che sono a ritmo di una cantilena funebre. « Ati-ha- eht... ma che incantesimo è? »
L'altro legge e mormora. « Ah questo è per avere un giorno fortunato, potresti sarlo per l'esame. »
« Quando lo capirai che non sono un mago, o uno stregone? » A volte credo che mi veda ciò.
« per favore le streghe con espedienti diversi: per esempio usano magia nera antica che proviene da diverse parti del mondo e dal mio mondo, tu stai solo studiando il gioco delle ombre. »
Io brontolo. « Ma anche se fosse io non devo andare contro la gente, ti ricordo che quei oggetti sono dispersi. »
« Senti, tu mi hai detto " mi aiuti a studiare magia?" e lo sto facendo! »

Atem me l'aveva detto che sono troppo seri e fiscali: dici una cosa e deve essere quella.


« Ma la magia pratica non me a insegni. »
« Uffa, vuoi fidarti di me o no? » Domanda guardandomi con leggero tono seccato.
« Mi fido ma mi sembrano cose oltre a ciò che devo fare, e comunque ora devo dormire, domani ho un esame. »
L'altro si arrende. « Mi dimentico che voi mortali resistete poche ore... ok, ci sentiamo domani. » e sparisce nel nulla così vado a cenare riflettendo su ciò che quel personaggio mi ha detto.

In serata in camera usando il cellulare scrivo a Bakura.
- Ehi, ancora sveglio? - 
- Ciao, Yugi, eh sì, per matematica, poi dormirò.-
- xD ma dai, matematica è la cosa più semplice. -
- oh certo, come no, parla chi prendeva 30/100. - 
- è il passato, lo sai... senti tu sai qualcosa sul gioco delle ombre? -
- No, stacci alla larga, mi è bastato il Prana e quel maledetto anello! -
- Sì lo so, ma mi chiedevo tu hai mai sentito che usavano formule magiche? -
- Non lo so... perché non lo chiedi a Malik o ishizu? - 
- Lo chiedo a te, non sai nulla? -
- Mmh... sì qualcosa, mio padre me ne ha parlato che per evocare il gioco delle ombre serviva anche delle formule, ma non per il faraone o per i prescelti degli oggetti del millennio. - 
- Perché diciamo che ho sentito che le formule magiche sono importanti. -
- Per i maghi di quel tempo, tu che cavolo c'entri? -
- Sono ricerche. -
- Capisco, vuoi sapere del faraone immagino... -
- Sì. - 
- Beh, posso dirti che coloro che perdevano una sfida perdevano l'anima, quella magia era diabolica, però il faraone dagli scritti pare che si divertiva. -
- Me lo immaginavo, il potere dà alla testa alla gente, figuriamoci a un bambino che si ritrova re di un popolo. - 
- Esatto, ma a quel tempo la magia era il fulcro essenziale della vita quanto la venerazione agli Dei. -
- Eh eh, sai per caso come vivevano? -
- Stai chiedendo cose assurde, nemmeno gli egiziani lo sapevano, ma si suppone che loro fossero sulla Terra. - 
- Dici? -
- Se no perché mai gli egiziani erano convinti della loro esistenza e avevano la magia? Tralasciando che il faraone è proprio la reincarnazione del gioco delle ombre, significa che qualche divinità deve aver donato ciò no? -
- Forse era un test? -
- Potrebbero anche aver testato gli umani all' uso della magia, ma di questo non se ne ha conferma, tuttora si cercano risposte a riguardo, nemmeno i guardiani della tomba possono saperlo, solo gli Dei stessi. - 
- Capisco... vedi ho trovato dei libri che sono in una lingua strana, magari tu sai dirmi se è egiziano, arabo, aramaico o altro ok? - 
- Passa. -

 

Quindi faccio delle foto alle prime pagine e gliele invio. 
Bakura ci sta molto per poi scrivere.

- Non è di certo arabo, e nemmeno la lingua odierna dell' egitto, sono scritture antiche, ma dove cavolo hai rinvenuto i libri? -
- Li ho trovati, ma per te parlano del gioco delle ombre? - 
-Parla di tutto, anche stregoneria... non è che stai cercando un modo per riportare il faraone sulla Terra vero? - 
- Credi che se fosse ti mostrerei queste cose? - 
- Ok, voglio fidarmi, comunque ora cerco qualcosa... -
- Grazie. -


Passa qualche ora e Bakura mi scrive. - Ho trovato qualcosa su una ricerca di mio padre, ti mando le foto. -

 

Mi arrivano le foto che mostrano due tipi di scrittura diversa.

 

- Cosa significa per te? - chiedo confuso.
- Noti che sono scritture diverse? Pare come un messaggio, ma nessuno l'ha mai decifrato, ma lo noti che ha la stessa scrittura del libro tuo? -
- Sì, quindi cosa significa? - anche se ho tradotto la foto subito. 
- Che stai ricercando oltre il gioco stesso delle ombre. -
- Perciò che libri sono? - 
- Non ne ho idea, non so di cosa parlano. -
- Ecco credo sortilegi, maledizioni, incantesimi,ed altro.-
- e magari anche il ritorno dei morti viventi?!

Senti Yugi per il tuo bene non addentrarti in queste cose, non sia mai che ti trovi un nemico contro che cerca questi libri. -
- Ho capito, ma nemmeno il faraone sa queste cose giusto? -
- Di certo non sono scritti per gli umani, ma forse lui ora anche li sa, ma tu che diavolo c'entri in tutto questo? -
- Nulla, sono curiosità. - sta facendo troppe domande. 
- Ok, o torno a studiare, questa storia mi fa paura, non addentrarti e nemmeno cercare di decifrare questi libri. - 
- Ok, tranquillo, buons tudio. -

apro il libro per poi leggere, il fatto che so cosa scrive perché me l'ha insegnato quella divinità. « Insomma se non è il gioco delle ombre allora cosa sto studiando? »


Prendo la penna che uel Dio di cui ancora non so il nome mi regalato, e gli scrivo. - ciao, posso farti delle domande? -
Subito dopo qualche minuto mi appare una scritta. - Sentiamo - 
- Questi libri che tu mi dai provengono dal tuo mondo? -
- Certo, perché? -
- Perchè facendo ricerche non sembra che parli del gioco delle ombre, cosa stai puntando?-
- Non mi hai specificato "voglio imparare la magia del gioco delle ombre" sei stato generico. -
- ma io ho solo quel potere, non posso averli tutti, quindi sto studiando cose che non posso fare no? -
- Si, e no... -
- sei misterioso. -
- sono misterioso per tutti, ti richiedo vuoi fidarti di me o no? -
- Mi sto fidando. -
- No, mi fai molte domande. -
- perché ho una testa. -
- Capisco che hai timore che ti insegni chissà che cosa di oscuro, ma tu hai una gravissima pecca ed è la coscienza, vai a istinto. -
- istinto? -
- Sì, anche Atem andava a istinto non aveva coscienza di sé, mentre ora sì. -
-Non hai torto, quando mi ha salvato la vita era qualcosa di ben oltre allo Yami no game. -
- Esatto, Atem ha coscienza, non va a istitnto come in passato! 
Se te lo chiedi quelli sono nozioni che Atem stesso ha dovuto studiare dopo aver varcato il suo mondo.
Solo così ha saputo distruggere anche l'anello del millenio, ma mica ci è stato un giorno, eh...-
- Per caso insegnava anche come creare un oggetto che per tutti è normale ma per uno solo no? -
- tutto: dalla creazione alla distruzione, alla separazione, dalla vita alla morte, tutto... non stai studiando nulla sul mio mondo ma tutto su ciò che il tuo alter-ego sa. -
- Ho capito, grazie delle risposte, ora dormo, notte. -

Me ne vado a dormire cercando di non pensare a ciò che ho saputo, ma tutto avrebbe un senso del come il faraone mi abbia ridato la vita, trasmesso una parte di se su me, e il ciondolo.


Forse sono anche ora testato ma sto cercando di far capire a quella divinità che sono serio anche se pieno di dubbi che lui giorno dopo giorno mi da sempre più perché non so ancora chi è, cosa faccia, il suo ruolo e il suo nome, non so molto di lui, ma lui sa di me, è così misterioso che certe volte non so se davvero credergli, ma voglio credere che lui sia buono.

L'esame comincia nella mia classe: tutti con i fogli bianchi, domande, e nessun ausilio se non il dizionario.

 

Inizio a scrivere cercando di non uscire dalla domanda proposta, ma di una cosa sono sicura la mia mente è molto più elastica, trattiene molte informazioni e la memoria anche è migliorata questo perché quella divinità non smette di allenarmi la mente con dei giochi memonici che non sono tipo come memory, ma dei giochi studiati, poi credo che lui senza farsi scoprire usi la magia su di me, ma di questo non ho la certezza, e pure questo in parte mi lascia perplesso.

Termino l'esame ed i miei amici sono esausti per come si sono impegnati, specie Jonouchi che se lui ha un libro in mano significa che arriverà il diluvio.
« Dai andiamo a pranzare? » Propone Anzu che non avrà avuto problemi con lo studio; si sa è una secchiona.
« Ah, sì, voglio scordarmi scienze, biologia, e altre diavolerie. » Mormora Jonouchi stiracchiandosi.
« Diavolerie? La matematica è stata la peggio. » s'intromette Bakura che ha dietro il suo circolo di fan; ma non si stanca mai?
« Matematica era semplice. » Affermro senza problemi, infatti l'unica mia grande difficoltà è stata arte, il disegno.
« Ah, certo parla chi prendeva trenta su cento. » esclama Jonouchi indicandomi.
« Quello era due anni fa. » dico in difesa, infatti io e la matematica mai siamo andati d'accordo, eccetto per divisioni, moltiplicazioni o addizioni ma perché gioco a carte, ma le equazioni, i limiti, eccetera li trovavo difficilissime.
« beh, in lingua come te la sei cavata? »
« Lo scrivere la bibliografia di un autore in inglese? Facile. »
Jonouchi mi picchietta sulla testa. « Dove è finito il mio compare di negativi? » Si riferisce ad Honda? Non metto in dubbio che gli manchi.
Bakura esprime. « Che c'è non hai fatto quella parte? »
Jonouchi esprime. « Vuoi scherzare gli ho scritto " I dont speack english!" »
Quasi tutti scoppiamo a ridere, Jonouchi non cambierà mai, gli voglio bene per questo.

Arriviamo al ristorante dove ordiniamo la pizza e festeggiamo per aver finito gli esami. « A noi e il nostro futuro! » Esclama Bakura felicemente tenendo un bicchiere di un analcolico assieme a tutti noi che brindiamo.
«Sì, e ora si va a fare i tornei,vero Yugi? » Esprime Jonouchi mettendo una mano dietro la mia spalla. 
« ma certo. »

Aspettando che arrivino le ordinazioni vedo dalla vetrata la divinità da sola, non so che faccia ma non pare felice, anzi sembra così serio.
« Scusatemi vado un attimo fuori. » 
I miei amici non obbiettano, così raggiungo la divinità che sta sotto la pioggia, ma come supponevo non viene toccato da essa.

« Sai non è bello stare soli. » dico guardandolo.
Il ragazzo alza lo sguardo. « Oh? Yugi, è una bella giornata per uscire? » Sopratutto sotto la pioggia? 
« Sei triste? » Domando mettendomi al suo livello dato che è seduto su uno scalino con le mani sulla faccia.
« Cosa te lo fa pensare? » 
« Non sorridi. »
« Come si fa a sorridere se là è solo un posto pieno di problemi. »
« Problemi? »
« Leggi su leggi, mi dicono tu le crei e tu le violi...»
« Stai violando delle leggi? »
L'altro mi indica. « Ti sto aiutando, ecco il mio reato. »
« È colpa mia quindi? »
« Sai se era un altro non l'avrebbe passata liscia, fortunatamente non vale per me, ma comunque non sono trattato bene. »
Non comprendo chi sia nel suo mondo ma gli dico. « Vuoi unirti al mio gruppo? »
« Gruppo? Sono umani? »
« Sì, ma sono simpatici, solo non devi fargli male ok? »
« Sono loro che pensano cose strane, tipo quel giornalista mi insultava e io l'avrei ucciso, ma volevo lo facessi tu, alla fine io non posso interferire... » Forse nemmeno se ne è accorto che sta interferendo con la mia vita.
« Dai vieni con me, mi hai aiutato molto, ora voglio sdebitarmi. »

 

Lui si alza, si mostra così alto ed io come sempre mi sento un nano.
Entriamo nel ristorante, i miei amici vedono il nuovo arrivato che pare scrutare tutti e tre con aria interrogativa, ma non pare volerli salutare perché poi guarda altrove ed io comprendo che non li sta considerando quindi cerco di sforzare le cose. « Ragazzi, lui è un mio amico, era solo in strada può unirsi? »
Anzu annuisce e gli fa spazio. « Sì, prego vieni pure. »
Il ragazzo si siede e Anzu pare non staccarci gli occhi mentre Jonouchi chiede. « Sai che mai ti ho visto? Sei nuovo? »
L'altro annuisce con un cenno di testa ed io non so come scioglierlo. « Ecco, sì, è nuovo viene da un altro luogo lontano... vero? »
L'altro esprime guardandomi. « Sì, ma non mi va di parlarne. »
Non è facile farlo interagire con gli altri, ci fatico molto.
« Comunque mangi qualcosa? »
Lui prende il menù per poi chiedermi. « Yugi questi numeri sono i prezzi? » Mi indica i prezzi dei piatti.

« sì, ma tranquillo ok? »
« E se pago questo significa che devo dare un ricambio?»
« In soldi. » Accidenti, non sa proprio come vivere sulla Terra.
« ma io non ho soldi. » Ma se ha poteri? 
« Ehm, come ho detto pago io. »
« Ma poi vado oltre un debito. » ma di che parla?
« No, ma che debito? Siamo amici. »
« ma qui devo pagare. »
« Non preoccuparti, ok? » 
« oh... non ho mai mangiato queste cose. » intanto mi indica cosa vuole ed io ordino tutto al cameriere al balcone.

Quando torno Anzu cerca di parlare con la divinità senza sapere che cosa sia, ma l'altro non risponde molto se non con brevi cenni di sì, tuttavia Jonouchi pare infastidito forse perché lui non ama essere visto dall' alto in basso, e così Bakura, però grazie a me non viene fuori questo pensiero anche se pare che la divinità non stia bene. 
« Yugi meglio che vada ora. »
Io domando mangiando il dolce. « Perché? »
« Te 'avevo detto che non sono adatto alla compagnia. » 
Jonouchi esprime. « Scusa posso dirti una cosa? » Ora si che ho paura, Jonouchi non sa essere delicato.
« mmmh, se devi dirmi che sono strano evita. »
« Non dico che lo sei ma taciuturno sì, se tu parlassi, magari ti risulteresti più simpatico. »
« Non amo parlare... »
« Con Yugi però ci parli. » 
il ragazzo lo fulmina con lo sguardo. « Lui è diverso da voi, non ha nulla di simile a voi. » Che avrei di diverso, eccetto dei poteri ma non credo che si riferisca a questo. 
Bakura entra in discussione. « Non ci conosci nemmeno e parti a giudicare? »
Tento di calmare tutti. « S-Sentite vi calmate, ve l'ho detto è solo timido. » 
« Ma quella non è timidezza ma altezosità. » L'ho subito anche io il primo giorno.
L'altro si alza per poi dire. « Altezzosità? Sempicemente considero solo un mio pari; siete immaturi, ve la prendete solo perché non sono molto socievole, proprio non comprendo i vostri modi di fare. » immaturi? Forse lui mi vede un bambino? 
« Anche io sono ciò per te? »
lui afferma a tono più docile e calmo, come si fa con il proprio amico. « Non metterti alla stregua di loro, tu sei molto più maturo, ti sei fatto dei piani, e a tuo modo stai cercando di realizzare i tuoi sogni senza perdere la tu nota dolce che ti contraddistingue dagli altri. »
Non ho ben compreso che ha detto. «Ma anche tu sei dolce, bisogna scavare a fondo ma non sei maligno come fai pensare. »
L'altro acenna un sorriso. « mi sa che rimango. »

e si risiede, pare quasi che gli abbia cambiato l'umore, non capisco come, ma comunque tenta di dialogare con i tre, non pare molto farcela ma almeno ha delle risposte.

Finito tutti di mangiare usciamo dal posto.
« Non ci voleva, doveva proprio piovere, ma fortunatamente io ho l'ombrello! » Mi stupisce che non va a rompere a me ma dal divinità.
« Ehi, vuoi stare sotto con me? » Non che io capisca Anzu ma non è che si è interessata a lui? 
« mmh... » Poi Jonouchi s'intoroemtte. « Un posticcino per me c'è? Si può? »
Anzu pare prendersela. « Ma c'è posto solo per due, smamma biondino. »
Io sospiro, non è la prima volta che loro battibeccano. « Vuoi stare sotto con me? » Domando alla divinità e lui esprime. « Volentieri. » poi mi bisbiglia. « Quella motale è strana non smette di guardarmi, perché? » E come glielo dico che forse ha fatto una conquista?
« Ehm, non saprei, le ragazze sono un mistero per me.»
«
Bakura guarda la divinità e chiede. « posso unirmi? »
L'altro si mette le mani in tasca. «Sì. »
; in pratica siamo tre soto un ombrello e Anzu e Jonouhi batibeccano sotto lombrello; ma chissà che si dicono.

Io vengo messo all' angolo e così la divinità, solo che lui non si bagna mentre io per metà sì, e appunto inzio a strnutire. « Cavolo, ci mancava il raffreddore. » Anche se è estate sono molto sensibile.
« Yugi, ti stai ammalando? » Mi donda bakura gurdandomi.
« No, tranquillo. »
«Ah cosa facciamo ora? » Chiede Anzu a tono seccato dopo aver smesso di litigare con il biondo.
« Eh, bho... » Infatti avrei da fare altro.
« partita a Dual monster, dai yugi ti sfido! » Jonouchi non cambierà mai, vuole sempre battermi.
« Sì va bene. »

Andiamo in un edificio dove ci sono le pedane per combattere.
Mi metto su una e inizia la partita contro Jonouchi.


La sfida è interessante, mi diverto, amo mettere alla prova l'astuzia del mio amico e insegnargli al contempo giocare, ma comunque sia non gli do molte chance che in una partita di quindici minuti riesco a batterlo poi la divinità chiede. « Posso fare una sfida anche io? »
Lo guardo stralunato perché è la prima volta che lo vedo giocare. « Vieni pure. » ma non so il suo livello se è bravo o meno.
« Allora vediamo se mi ricordo... »

Pare smemorato eppure non mi convince, devo ricordarmi che ha poteri e che magari sa anche tutte le mie mosse.

Infatti lui utilizza i suoi poteri per sapere ogni cosa, me ne accorgo quando sa stroncarmi tre volte la strategia.
« Non è valido. »non amo chi imbroglia, ma in questo caso non so se lui lo sa.
« Che intendi? Sto giocando secondo le regole del gioco. » Con la preveggenza, e la leggimanzia.
« Sai cosa intendo, stai imbrogliando, io non posso contrastarti » 
« Gioco alla pari delle tue potenzialità. »
Non so che inenda, ma comunque tento di batterlo perché ho un nome, ma non so quanto sia possibile vincere contro una divinità 
« È impossibile batterti, tu imbrogli. »
« E allora inizia tu a giocare no? »

 

Che sia un modo per farmi usare la magia?
Ma perché davanti a tutti?

 

« C'è gente. »
« Oh, allora se è questo il problema... »

di colpo tutto il circostante perde colore, do uno sguardo all' orologio notando che si è arrestato.  

« Hai fermato il tempo?! »
Lui afferma « Ora puoi fare senza che qualcuno veda no? »
ancora mi chiedo che cosa sia, ma scuoto la testa e inizio a giocare creando il regno delle ombre, giustamente la divinità non ne risente però trasforma lui se stesso nel master game lasciandomi senza parole. «Ma come... »
L'altro acenna un sorriso sadico, divertito. « Ora vediamo come reagisci contro il tuo stesso potere, game start!»


Vengo attaccato da moltissime illusioni, e anche se so che sono illusioni il dolore e la fobia ci sono; urlo come non mai, mi sento scoppiare la testa.

« Non devi mostrare a me queste paure, devi eliminarle dal tuo SE interiore. » esprime lui.

Il sé è praticamente la parte istintiva del uomo.

« toglimi questi così! Sotto pelle!»
L'altro però esclama. « ricorda questo, Il gioco delle ombre non ha pietà, gli oggetti del millennio ti faranno peggio, quindi resisti usa un contro-incanto. »


E chi se li ricorda, in questi momenti di paura non li ricordo bene ma provo a dirne qualcuno con il corpo tremante ma esso non pare proteggersi, anzi alimenta di più le ombre.

 

Tento di togliere tutto ciò che vedo, i buchi sulla pelle gli occhi su essi che mi guardano fisso, e il sangue; roba che fa proprio impressione. « perchè si è alimentato?! »
« perché sei sotto la paura, devi calmarti! »

 

Calmarmi? Che parola grossa.

 

Chiudo gli occhi e cerco di calmare i nervi anche se il dolore persiste e la sensazione di avere qualcosa che cammina per il mio corpo permane tuttavia riesco a tornare calmo mentre resto in piedi.


Mormoro un testo letto creando stavolta una bariera che dissolve l'illusione facendola andare contro l'altro ma lui non si scompone anzi pare solo incuriosito ma comunque non mostra cenni di stupore, paura, sembra quasi che non abbia cuore.

 

Rimango a fissarlo incredulo, ha lo stesso sguardo apatico del faraone quando è un un gioco delle ombre.

 

Attorno a lui non si eleva un aura dorata ma argentea che distrugge tutto ciò che vede per poi far cessare il gioco delle ombre, e immagino che ciò sia stato solo un briciolo del suo vero potere.
Mi si avvicina per poi dirmi. « Non male, mi ha stupito. »
Era stupito? Non si è nemmeno notato. « Davvero? Non sembrava. »
« Proprio per questo devi imparare a non mostrarlo, dimmi hai perso la concentrazione vedendo che non aveva effetto su me? »
« Sì, ma tu hai sprigionato qualcosa no? »
« Ho solo terminato il gioco sena la regola della sanzione, sai no, solo uno avrebbe potuto tornare nella realtà. »
« E tu hai distrutto l'incantesimo? »
« Dovevo, non amo restare sotto le leggi di qualcuno, sono io che le creo, beh, credo che possa bastare per oggi. »

 

Non capisco ancora nulla di ciò che dice, ma un po' sto percependo i suoi scopi su me. « Quindi chi ha vinto la gara? »
L'altro torna sulla postazione del suo gioco per poi far scorrere il tempo e fare la sua mossa a carta. « Ora lo si vedrà! »

Lo devo ammettere, sarà un mistero lui ma è proprio questo che lo rende simpatico.

Sarà un controsenso ma pare lui capirlo, forse da sempre mi legge nei miei pensieri, forse sa anche tutte le domande che vorrei porgli, ma non mi mostra nulla, anche se a fine gara smette di leggermi nei pensieri e non mi stronca la strategia studiata, così vinco, ma lo so che lui senza poteri non avrebbe resistito dopo due turni, però metto in conto che lui non sia proprio interessato al gioco in sé, se non a me come persona.

Finita la sfida lui pare molto più tranquillo e torna di nuovo simile a un umano che vuole giocare, ovviamente lo rivolge solo a me perché con gli altri non è di quella simpatia che io vedo, infatti i miei amici alla fine lo lasciano stare e si concentrano su di me, e tutto ciò mi dispiace perché sarebbe buono che lui riesca a capire di più le persone.

Quando siamo d ritorno a casa lui ammette. « I tuoi amici sono simpatici. » Ma se non ci ha parlato.
« Non ci hai dialogato. »
« TI vogliono bene, non importa se non mi considerano. »
Ma perché s'impunta tanto su me? « Dovresti provare a parlare con gli altri. »
« Non ci riesco, per loro sono fuori dal mondo. » lo è fin troppo.
« Tu sai cosa penso, eppure non mi tratti male, perché? »
« Perché sei il primo che mi ha chiesto l'amicizia, e loro no. »
« Sai l'amicizia nasce senza parola, perché non provi a frequentarli? »
« Senza te? »
« Per esempio Jonouchi pare un cretino, bullo, ma ti assicuro che è sensibile, e assai di buone intenzioni. »
« Lo so... »
« Bakura invece è riservato ma è molto simpatico se si scioglie. »
« lo so... »
« Anzu è una ragazza spigliata, intelligente, e crede molto nell' amicizia. »
« Lo so... li ho analizzati, lo so cosa celano nel loro animo, ma non credo che andrebbero d'accordo con me, non sono umano, io non dovrei nemmeno frequentarti, eppure lo faccio. »
« Lo so, scusa, ma è così tanto diverso per te parlare con loro? »
« Una delle leggi è che non posso interferire nella vita di un mortale, e sto interferendo nella tua... ho spiegato a tutti il perché, ma pochi mi hanno ascoltato, non sei visto bene: già dal primo tuo messaggio mi hanno detto di non ascoltarti ma una persona è venuta da me, e mi ha chiesto di aiutarti, dato che per lei farei tutto, ho accettato.
All' inizio eri una seccatura, credevo che mi chiedessi chissà che cosa con la scusa dell' amicizia, e così ho iniziato a conoscerti, ma mai una volta ho sentito in te pensieri contro me, se non di perplessità, ma è normale, quello, tuttavia nel mio mondo è passato un anno, benchè qui sia solo un mese, e questa storia a molti dei miei colleghi non piace, lo trovano immorale, ma chi mi ha chiesto di venire da te mi ha sempre difeso.
Lei ora è sotto processo per difendermi, ma io sono stato chiaro che non avendo lei trasgredito non deve lei pagarne le conseguenze, ma io, per questo mi sono rifugiato qui, dove almeno posso non pensarci e starmene tra le mie, senza il rischio che quelli mi vengano ad accusare di tradimento. »

 

Non ho mai pensato che potessi dare così tanto prolemi, e ora comprendo perché è sempre triste e solo con me torna sorridente, in pratica lo distraggo. « Io ho sentito che chi viola la legge viene eliminato. »
« Normalmente sì, ma per gli spiriti, umani, insomma non di certo una divinità, il massimo che possono fare è non parlarmi più, ma a me non importa, l'amicizia là mica esiste, ognuno pensa a sé stesso.
Qui però siete così, ma al contrario nostro noi non imbrogliamo, non vogliamo soldi o ricchezza, noi solo barattiamo, però tu hai barattato con me qualcosa che non posso corrispondere al pagamento, i sentimenti sono ciò che non posso pagare se non con lo stesso sentimento, ma io non so cosa è l'amicizia, ma so cosa è l'amore, perché quella Dea, io l'amo, solo che non lo sa. »
« Mi chedevo, ma tu riesci a vedermi come amico? »

 

Pare che gli abbia fatto una domanda così strana, rimane a visetto dolce ma dubbioso quasi non sembra malvagio. « Forse sì... l'amicizia è preoccuparsi per qualcuno? »
«Sei preoccupato per me? E di cosa? »
« Non lo so, di darti solo problemi, che per colpa mia perderai i tuoi amici, creo che mi dispiaccia. »
« Ma dai figurati se loro sono così idioti, devi sapere che Jonouchi, Bakura, e Anzu sono miei compagni d'avventure: abbiamo spesso litigato ma non ci siamo mai separati, abbiamo un legame potente, non preoccuparti, non mi trascurerebbero mai solo perché ti parlo. »
« Mi rende sollevato saperlo. »
« Senti ma chi è che ti ha detto di aiutarmi? »
« La persona che ha creato la tua anima, lei mi ha chiesto due favori ed io beh, non potevo negarglieli, la prima di aiutare Atem in magia, e la seconda di aiutare te, lei è felice che siamo amici, dice che è proprio da te. »
« Ma allora Atem la conosce? »
« Sì, si parlano spesso, Atem parla a lei di te e certe volte lei parlava di lui su te a me, ma io non m'interessavo, però poi mi dice di aiutarti, ed io ho deciso di conoscerti, anche se mi spiace di aver dovuto eliminare un tuo amico, forse avrei potuto trovare un' lternativa. »
« Ah.. è vero tu... senti ma chi sei realmente? La morte? O cosa? »
« TI avevo detto che sono il sostituto di Anubi, non ti basta? »
« no... perché ti credo come il Dio della morte. »
« Potrei esserlo. »
« ma tu fermi il tempo, quindi sei il Dio del tempo? »
« Possibilissimo... »
« Ma sai dirigere il gioco delle ombre cambiando pure il master undi sei una divinità di quel potere? »
« Il gioco delle ombre è un potere debolissimo, tutti noi lo abbiamo ma non lo usimo, preferiamo altro.. »
« Allora che cosa sei? »orma voglio saperlo, credo che un mese di mistero basti. 
« ha importanza? »
ci provo a convincerlo. « Mi dici di fidarmi di te, ma se non so chi sei come posso fidarmi? »
Lui pare timoroso, ed è stranissio per me. « Non cambierà nulla tra noi vero? »
« Se mi conosci sai già cosa ti risponderò »
« non posso, se lo sapessi perdesti la voglia di fare.»
Io non lo coprendo, mi sta facendo morire di curiosità. « Vuoi credermi? Sono serio, non cambierà nulla, te l'ho dimostrato! Una persona qualunque ti avrebbe già sfruttato , ma io no, quindi... dimmi chi sei? A volte credo di stare con un amico che in un futuro potrebbe essermi nemico, ma io voglio credere che tu sia seriamente mio amico. Non voglio un altro maestro, voglio solo che tu stia bene almeno qui, ma se non ti apri con nessuno come potrai?
Tu sei simpatico, hai dei poteri, li usi, ma in modo, perdonami, sbagliato: Ti soffermi a guardare la gente, a giudicarla su come vedono di te, ma se tu non mostri nulla di te come carattere come puoi pensare che loro penseranno di te facendosi una opinione?
Io... a scuola ero bullizzato sai? 
Non avevo amici, ma salvando Jonouchi e Honda ho ottenuto la loro amicizia!
Sei come Yami, anche lui non si fidava di me eppure faceva tutto per me, ma quando mi ha mostrato chi era realmente, e non intendo un faraone, ma uno che avrebbe ucciso per vincere, io ho dovuto mettergli un freno, ma l'ho accettato, ho deciso di conoscerlo scoprendo che era solo confuso, e non malvagio, siamo diventati amici, e poi ci siamo amati, ma è accaduto perché Yami si è fidato di me lasciandomi pssare le sue emozioni.»

Lui stavolta pare ad occhi stupiti blu che grazie alla sera sono magnetici poi lui scoppia in una risatina mettendosi una mano sulla labbra e infine mi guarda con sguardo caloro « Ora capisco perchè Atem non smette di parlare di te, beh, se ci tieni te lo rivelo:
Piacere mi chiamo Niou, sono figlio di Amon. »
Non ne so molto di divinità egizie ma prendo un attimo il cellulare per fare una ricerca. « ma Amon chi è? »
L'altro mi risponde. « Mio padre. »
Io continuo la ricerca per poi leggere. « Secondo gli egizi è il re degli Dei? »
L'altro annuisce. « Era. »
« Capisco, sei erede quindi, beh, non capisco perché dovrebbe sconvolgermi. »
L'altro ancora se la ride come se dicessi qualcosa di buffo, ed io chiedo arrossendo. « Che ho detto di così buffo? »
« No, non è il cosa dici è il cosa non pensi che è divertente. » Ma che dovrei pensare? 
« Dici? »
Mi indica ammettendo « Sì, sei adorabile per questo, ti sono amico, non è facile farmi parlare, tu sei proprio fuori dal ordinario. »
Veramente lo è lui. « Ehm, io sono solo me... »
« E continua ad esserlo, non cambiare mai. » Ma se mi aveva detto di essere sadico e non so che altro.
« ma mi hai detto che devo fare male al prossimo per usare la magia. »
Lu mi scombussola i capelli. « Fidati di me, solo segui le mie istruzioni, ok? »
Solo ora pare che mi tratti da amico e non più gelidamente come prima, ma come avrei fatto poi? « Riuscrò a tornare da Aem? »
« Ah, e ora non farmi queste domande, tu solo supera la missione, al resto ci penso io, ok? »
Rimango a guardrlo ad occhioni viola spalancato, confuso, un po' per farlo parlare ma lui non si smuove anche se pare che se ne sia accorto. « Ci sentiamo, ora so cosa fare ciao. »
Quel ragazzo è sempre un mistero per me, ma almeno sono contento di aver sciolto il suo cuore.

 

Vado a casa per poi fare diverse ricerche sul nome di " Niou" ma non si trova nulla, se non che è giapponese. « Niente, non esiste, gli egiziani non hanno pensato a questo,va beh, meglio che studi quei libri , chissà che altro mi porterà. »

Certe volte leggendo i libri mi ritorna alla mente il faraone e quando accade non smetto di raccontare a pensiero ogni cosa accaduta perché può sentirmi, e forse ora che ho più coscienza di me stesso potrebbe sentire meglio i miei pensieri.

Lo sai Atem in questo mese sono successe tantissime cose.
Ho conosciuto una divnità, devo dire che ci sto bene, è simpatico anche se chiuso, ma ci sto lavorando.
Mi hai detto che sono infimi, ma io li vedo incompresi, tu no?
Non mi hai mai detto che hai avuto qualcuno che t'insegnasse la magia, forse non potevi?
Sta di fatto che tra due anni troverò gli ogetti, e riuscirò a distruggerli così che sarò acettato nel tuo mondo.
Pazienta ancora, pria o poi io e te ci rivedremo.
Ti amo tantissimo.

Pov Atem.

Quando rimango a guardare la finestra, il deserto, e la gente che so che sono solo spiriti, dietro di me appare una figura che mi lascia senza parole, perché mai è qui? « Niou? »

Non ne sono certo, lui cambia aspetto quando vuole, non si sa bene il suo, per esempio ora ha l'aspetto di un Dio egizio. « Ho conosciuto Yugi. »
Scherza? Conosce lui. « C-Come l'ha trattata? »
« Beh, sono felice, è un ragazzo particolare, si sta impegnando moltissimo per stare qui. » Davvero? Io credevo che fosse in disperazione.
« E lei cosa ha deciso? »
« Ha preso un compito, devo giudicare solo da quello, non posso fare favoritismi. »
« ma se non ci fosse? »
« Sarò schietto lo farei anche diventare una divinità, è praticamente l'ingenuità in persona, certo a Dual monster ne ha di astuzia, affinità con le carte, ma ha doti particolari, non so se è dovuto al fatto che sia separato da te, ma per me potrebbe già ora raggiungerti. » ma che ha fatto lui?
« Glielo avete detto? »
« Assolutamente no, non ci pensa, lui non ha capito molto cosa sono, e mi va bene, comunque come ti vanno le cose qui? »
Tipico di Yugi, mai capire chi ha come amico.

« Che è noioso, che non c'è sfizio, e un minimo di divertimento. »
« beh, meglio qui che da me. »
« ma quindi Yugi sa usare la magia? »
« Sì, ma non voglio che perda queste sue doti, sarà difficile ma credo di potercela fare. »
« Yugi è la mia parte buona, lei lo sa? »
« Anche se è ciò anche lui sa essere come te, ma non voglio che lo capisca, quando era preso dalla vendetta mi è piaciuto ma non è adatto a lui, è andato a istinto, come te. »
« M-mA che? Io? » io vado da sempre a istinto, desiderio più che altro.
« Sì, ho dovuto dire a Yugi che tu hai studiato certe cose, ma ha capito molto che non sta studiando il gioco delle ombre, ma ben oltre, ciò che tu ti rifiuti di leggere »
«Non sono interessato, ma se Yugi davvero le studia mi applicherò. »
« Non mi serve, per questo Yugi ti supererà. » Ok, l'ho deluso, e ora come si rimedia?
« Oh beh, lo state ingannando, ma se sapesse la verità... »
« Certo sono costretto, Yugi farebbe tutto per te e io sfrutto ciò, mi auguro che tu non sia contro, sai abbiamo un accordo. » E non posso scordarlo.
« L'ho delusa?»
« Vendere la tua migliore amica per salvarti, eh sì... »
« Era per il bene di Yugi. »
« Per ciò che hai fatto dovrei eliminarti. »
« Ma lo sa che solo io ho un legame profondo con la Dea delle anime no? »
« Vedi di non ricattarmi, comunque è per questo che ho accettato, sta di fatto che Yugi ti supererà, la mia decisione è assoluta. »
« Sarà molto difficile, Yugi è intelligente capirà subito cosa state puntando. » almeno spero.
« Io credo che per te farebbe tutto, non gli vieta, anzi gli da molto più potere, potrebbe restare vivo e venire qui senza problemi, così non infrango la promessa fatta a lui »
«Ma così Yugi diventa mio rivale, lei sa che voglio tornare sulla Terra! » 
« Non ci tornerai, tu sei solo uno spirito! »
« m-ma yugi... »
« Yugi non è uno spirito ma è vivo, e non voglio che muoia! »
Atem sarò chiaro, sono io che decido, prova a fare qualcosa a Yugi o piani contro me e ti assicuro che ti elimino. » Già, non posso fare proprio nulla, e per questo chino la testa. « Non farò mai nulla contro Yugi, lo sa che lo amo. »
« Ma io so che tu sei uno che sa vendere tutti, mi è bastato vedere come mi hai ricattato, Mana era in lacrime ma ho dovuto farla passare per colpevole quando lo eri tu! »
« Le ho solo detto ciò che l'avrebbe aiutata, per Yugi sì sono uno che vende la gente, non posso farci nulla, io voglio stare con Yugi. »
« Sì, ma ora i piani cambiano, quel ragazzo è unico nel suo genere, non lo lascio un mortale. » 
« Dovrebbe dirglielo. »
«Credi? »
«Lo conosco Yugi è ingenuo ma non stupido, quando capirà tutto sarà pieno di domande, e se davvero lei tiene a lui non potrà sempre mentirgli. »
« Quando accadrà, se accadrà, gli dirò la verità, ma se non se ne accorgerà non mi fermerò. »
« Yugi non mira ad essere ciò, lui vuole solo stare con me »
« Ci starà con te! »
« Vuole seriamente andare contro le sue stesse leggi? »
« Già molte regole ho trasgredito, una in più non mi darebbe problemi. »
« Non posso fermarla, ma la prego di lasciare la scelta a Yugi, deve lui decidere se essere umano o no, indipendentemente dai sentimenti che quel ragazzo le scaturisce. » perché si lui sta impazzendo, ma so che non è amore.
« Va bene, terrò conto della sua decisione. »

 

Infine inizio a spiegargli della Dea che ama di cui io ho una grande amicizia, più che altro è il tipico rapporto di madre e figlio, e gli spiego come sta che vede lui come una specie di eroino, sono tutte cose vere, non mentirei mai a lui, lo temo troppo. 
«Quindi mi considera? » Domanda lui arrossendo leggermente.
« Credo che la stiate stupendo molto, dice che state cambiando, ma non sa il perché. » Anche se io credo di capire il motivo, e credo anche lui.

Dopo avergli fatto tutto il resoconto lui se ne va ed io vado nella mia stanza a riflettere.

Yugi una divinità?
Ma che diavolo mi combina?

Proprio con lui doveva fare l'amico?
Non posso nemmeno avvisarlo rischio troppo, ma lui davvero mi supererà?
Però Se è Yugi mi potrebbe andare, da sempre so che ha potenzialità sia come giocatore sia come persona.
Ah, che casino...
Ma ormai l'ho capito Yugi si è aggiudicato più di ciò che c'è nella scommessa, e lui non lo comprende?

Beata ignoranza, io con Niou non riesco a farci amicizia, mi guarda malissimo, ma come ha fatto lui? Che diavolo gli ha detto?!
Beh, trattandosi di Yugi, sicuro qualcosa sull' amicizia, fiducia... è sempre così lui ha il potere di capire il cuore della gente, sarà per questo che lo amo.

 

Sento i pensieri di Yugi in testa e anche se non posso rispondere ascolto tutto per poi mormorare. « mmh, ti amo anche io, ma chissà cosa sceglierai, solo svegliati... »

__________________________________________

Ed ecco svelato il mistero :D 
lo so il capitolo lungo, ma non so quando terminerà la storia.

Io ho sempre visto Yugi uno che sa colpire il cuore a tutti, spero che le emozioni si siano sentite anche qui, a presto! 

 
   
 
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