Anime & Manga > Kilari
Segui la storia  |       
Autore: lonewolf87    03/11/2017    1 recensioni
A causa di un brutto incidente stradale in cui il povero Na-San perse la vita, Kilari si ritirò dal mondo dello spettacolo e si trasferì a New York, abbandonando tutti i suoi amici e il ragazzo di cui era innamorata. Quindici anni dopo, un improvviso malore del padre costringerà l’ex idol a tornare in Giappone, dove farà la conoscenza di una ragazzina che la spingerà ad affrontare il proprio passato.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hiroto Kazama, Kilari Tsukishima, Nuovo personaggio, Seiji Hiwatari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Ne è passato di tempo, Kilari.” sorrise Arashi. Era cambiato molto, portava i baffi e il pizzetto, per questo non l’aveva riconosciuto subito.
“Che cosa mi è successo?” domandò Kilari.
“Ti ho vista all'agenzia di viaggio. Mi trovavo anch'io lì perché dovevo prenotare un biglietto per Okinawa, dove terrò uno spettacolo tra una settimana. Quando te ne sei andata, ti ho seguita per salutarti, ma sei svenuta e alla fine ti ho portata a casa mia.” raccontò lui.
“Sei incinta, non è vero? Anch'io una volta sono svenuta mentre camminavo per strada.” chiese l’altra donna.
“Ah, lei è Madoka, mia moglie. Si è presa cura di te mentre eri svenuta.” la presentò Arashi.
“Ti ringrazio.” disse Kilari.
“E’ un piacere conoscerti, Kilari. Arashi mi ha parlato molto di te.” replicò Madoka.
“Così aspetti un bambino, non è così? E dimmi, chi è il fortunato padre?” chiese per curiosità Arashi, ma non appena sentì la parola padre, Kilari scoppiò subito a piangere.
“Kilari, ho detto qualcosa di male?” domandò lui, sorpreso dalla sua reazione.
“No. Non è colpa tua, Arashi.” rispose lei.                           
“Madoka, potresti lasciarci soli?” chiese Arashi.
“Va bene. Se avete bisogno di qualcosa, sono in cucina.” disse la moglie.
“Non è necessario. Devo tornare a casa.” cercò di rassicurarli Kilari.
“Non se ne parla proprio. Ti sei appena ripresa e hai bisogno di riposo. Se proprio ti scoccia aspettare, chiama tuo marito e digli di venire qui.” la richiamò Arashi.
“Ma non lo capisci? Io sono sola!” esclamò Kilari in lacrime.
“Che...che vuol dire?” balbettò lui, incredulo e soprattutto sconvolto nel vedere Kilari piangere in modo disperato. “E’ successo qualcosa di grave?”
“Perché mi vuoi aiutare, Arashi? Io ti ho trattato male.”
“E hai fatto bene.”
“Cosa?”
“Dovevo smettere di comportarmi da stupido dopo quell'incidente che ti ha cambiato la vita. Invece ho infierito ancora di più, col mio egoismo e la mia arroganza ho contribuito a far sparire la Kilari che tutti amavano e a far nascere una ragazza frustrata che aveva perso la voglia di vivere.”
 
Inizio flashback
Kilari era stesa nel letto di un ospedale, con lo sguardo perso nel vuoto. Quel giorno aveva ricevuto la visita di Arashi, anche se ne avrebbe fatto a meno, così come quelle di tutte le altre persone che erano passate da lei. La sua gamba sinistra aveva subito dei danni pesanti, ma la notizia peggiore per Kilari fu la morte del povero Na-San. Niente sarebbe stato più come prima.
“Non ti preoccupare per la tua carriera, Kilari. Ci penserò io a prendermi cura di te. Finalmente ci sposeremo.” disse Arashi.
“Era quello che desideravi, non è così?” domandò Kilari.
“Eh? Di cosa stai parlando?” chiese a sua volta il giovane prestigiatore.
“Sei uno stupido se hai pensato per tutto questo tempo che ti avrei sposato.” rispose Kilari.
“Ma..me l'hai promesso!” protestò il ragazzo.
“Io non mantengo le promesse da bambini!!! È tempo che tu cresca, Arashi!!! Non mi sposerò mai con un idiota come te!!! Adesso sparisci e non farti più vedere!!!!” sbottò lei all’improvviso. Arashi non disse nulla e se ne andò via spaventato, lasciando la sua vecchia amica da sola.
Fine Flashback
 
“E’ vero, i primi giorni sono stato male.” ammise Arashi. “Ma in fondo avevi detto la verità, e l'avresti sicuramente voluta dire fin dal primo giorno che ci siamo incontrati dopo la nostra separazione. Nel tuo vecchio lavoro di idol hai imparato a fingere anche quando le cose non andavano bene, ma in quel momento eri una ragazza che stava soffrendo per la perdita di un amico speciale, come lo era il povero Na-San. Per anni avevo creduto fermamente a quella promessa da bambini, sperando che un giorno io e te saremmo tornati insieme. Ma non mi sono accorto che quando ci siamo rivisti, io non ero più il tuo migliore amico, la persona che volevi tanto bene, e che nel frattempo ti eri innamorata di un altro. Ho pensato solo a me stesso, senza tenere conto di cosa desiderassi veramente e per questo ti chiedo perdono.”
“Che stai dicendo? Sono io quella da perdonare. Tu eri un mio caro amico ed io ti ho fatto soffrire.” replicò Kilari.
“Ti sbagli. Le tue parole mi hanno aiutato a crescere e a rendermi una persona migliore. Adesso sono felice. Ho una moglie che mi ama e sono padre di un bambino adorabile.”
“Hai un figlio?”
Arashi annuì. “Si chiama Yuto e ha 4 anni. Sta giocando in camera sua.”
“Posso... posso vederlo?” chiese Kilari.
“Ma certo. Seguimi.” rispose il prestigiatore, aiutandola a rialzarsi e conducendola in un’altra camera. “Ehi, campione!”
“Ciao, papà.” rispose un bambino identico al padre quand’era giovane.
“Yuto, lei è la mia amica Kilari.” la presentò Arashi.
“Ciao.” la salutò il bambino.
“Ciao, Yuto.” replicò Kilari.      
Il bambino si avvicinò alla donna, e con trucco da prestigiatore le offrì un fiore. “E’ per te.”
“Oh grazie! Sei gentile!” si complimentò l’ex idol.
Il piccolo Yuto rimase talmente affascinato dal sorriso di Kilari al punto che gli uscì il sangue dal naso.
“Cosa?” esclamò sorpresa Kilari.
“Yuto, stai bene?” chiese Arashi.
“Sì, papà.” rispose il bambino.
“Fatti pulire il naso.”
“Ahahahah!” sorrise Kilari. “Tale padre, tale figlio. Non vedevo questa scena da tanto tempo.”
“Devi scusarci, Kilari.” disse Arashi.
“Ehm...e di cosa? Non è successo niente. L'importante è che Yuto stia bene, non è così?”
“Già. A quanto pare gli fai simpatia. Di solito i fiori li offre solo alla sua mamma.”
“Ti piacciono le magie?”
“Sì. Da grande voglio diventare un prestigiatore come il mio papà.” rispose Yuto.
“Ci riuscirai, ne sono certa. Sei davvero bravissimo, Yuto.”
“Vuoi giocare con me?”
“Volentieri.”
“Visto che sei qui, che ne diresti di cenare con noi? Madoka sta preparando da mangiare.” propose Arashi.
“Ti ringrazio, Arashi, ma non c’è bisogno. Io…” provò a rifiutare Kilari.
“E dai, Kilari! Resta con noi, ti prego!” insistette il bambino.
“Io… e va bene. Ma solo perché me l’hai chiesto tu,Yuto.” accettò l’ex idol.
“Evviva!” esultò Yuto.
“Bene. Avviso mia moglie di preparare per quattro persone.”  disse Arashi prima di lasciar Kilari sola con il figlio.
 
Dopo cena, Kilari si mise nuovamente a giocare con il bambino di Arashi finché quest’ultimo, preso dalla stanchezza, non si addormentò. Subito dopo, Kilari tornò in salotto da Arashi e dalla moglie  Madoka.
“Hai un figlio meraviglioso, Arashi.” disse Kilari.
“Grazie.” rispose il prestigiatore.
“Chissà perché, ma immaginavo che anche lui volesse fare da grande il prestigiatore.”
“A quanto pare è diventata una tradizione di famiglia. Lo è stato mio padre e lo sono anch'io. Chissà se da grande Yuto coltiverà ancora questa passione. Ma qualunque cosa deciderà di fare, lo sosterrò sempre.”
“Io credo che ce la farà. Lo desidera fortemente da come ne parlava.”
“Forse hai ragione. Se è riuscito a restituirti il sorriso, significa che ha tutte le carte in regola per diventare un grande prestigiatore come il sottoscritto.”
Kilari rimase in silenzio e tornò di nuovo triste.
“Ehi! Qualcosa non va?” domandò Arashi.
“Come si può far del male a un bambino? Come si può negargli la gioia della vita?” mormorò dispiaciuta Kilari.
“Ti va di parlarne?” propose il prestigiatore.
“Scusatemi. Vi ho portato del tè.” li interruppe Madoka.
“Grazie, amore.” disse Arashi.
“Sono felice che almeno tu sia riuscito a raggiungere la felicità, Arashi. Tu e Madoka siete proprio una bella coppia.” si complimentò Kilari.
“Grazie, Kilari. Adesso vi lascio soli, visto che dovete parlare di cose importanti.” disse Madoka.
“No, resta pure. Non mi dà fastidio la tua presenza.” la fermò l’ex idol.
“Come vuoi.” rispose la donna, che rimase con loro.
“Coraggio, racconta.” la incitò Arashi.
“Come sai, dopo quell'incidente mi sono trasferita in America con la mia famiglia. Io e mio padre gestiamo un ristorante a New York. In questo periodo lui doveva tornare in Giappone per incontrarsi con i fornitori del nostro ristorante, ma ha avuto un malore mentre era al lavoro, così ho deciso di sostituirlo. Ma sono successe tante cose dopo il mio ritorno a Tokyo. Ho aiutato una ragazza a diventare l'idol più amata del paese fino a diventare persino la sua agente.” cominciò a raccontare Kilari.
“L'idol più amata del paese? Non ti starai per caso riferendo a Shizuka Takeda?” domandò Madoka. “In TV non fanno altro che parlare di lei e devo dire che mi sembra una ragazza simpatica e divertente.”
“Sì, proprio lei.” affermò l’ex idol.
“E le stai persino facendo da agente?” chiese a sua volta Arashi.
Kilari annuì in silenzio.
“E’ sorprendente che tu abbia ancora questa capacità di scoprire talenti come facevi in passato.”
“A dire il vero, è successo tutto per caso. Non avevo alcuna intenzione di lavorare nel mondo dello spettacolo. Ma Shizuka mi ha dato la forza di lasciarmi alle spalle tutti i brutti momenti che avevo passato dopo il mio incidente. E’ una ragazza speciale, dovreste conoscerla. Mi si spezza il cuore non poterla più aiutare a crescere come idol, a valorizzare i suoi pregi e a correggere i suoi difetti.”
“E’ per questo che eri all'agenzia di viaggio? Vuoi tornare a New York?” chiese il suo amico. Kilari non rispose, ma gli fece capire che era così. “Perché non puoi più farle da agente? Ha a che fare con il tuo bambino? Per caso il direttore non vuole che ti occupi più di lei perché sei incinta?”
“No, assolutamente. Anzi, c'è rimasto male che me ne sto andando, così come Shizuka e tutti gli altri.” rispose Kilari.
“E allora qual è il problema? Perché te ne vuoi andare se tutti ti vogliono bene?” chiese incuriosita Madoka.
Kilari non rispose e i suoi occhi si fecero lucidi.
“Kilari...” mormorò Arashi. Da quel che la sua amica aveva appena raccontato, sembrava che le piacesse fare l’agente di Shizuka e se aveva deciso di tornare in America, doveva essere successo per forza qualcosa di grave.
“Perché devo proteggere il mio bambino da suo padre.” singhiozzò Kilari.
“Non capisco. Mi dici una volta per tutte con chi sei sposata?” domandò il prestigiatore.
“Con nessuno. Ho avuto una relazione con l'uomo che credevo fosse l'amore della mia vita, mentre in realtà mi ha usata per danneggiare Shizuka.” raccontò la sua amica d’infanzia.
“Ma è terribile.” commentò Madoka.
“Chi può aver fatto una cosa così meschina?” domandò Arashi.
“Come se non bastasse, sta per sposarsi con un'altra donna e vuole che rinunci al bambino.” aggiunse Kilari.
“Sta per sposarsi....con un'altra donna.” borbottò il suo amico, finché non c’arrivò da solo. “Non ho mai scoperto di chi fossi innamorata, Kilari. Ma a meno che non hai conosciuto qualcuno in America, l'amore della tua vita dovrebbe essere uno tra Hiroto e Seiji, non è così? E visto che Seiji è felicemente sposato con Erina e che in questi giorni si parla dell'imminente matrimonio tra Hiroto e Fubuki...”
“...significa che il padre del bambino...è Hiroto Kazama?” concluse Madoka.
“E’ lui, non è vero?” chiese a sua volta il marito.
“Sì.” confermò Kilari.
“Non posso credere che Hiroto sia arrivato a tanto.” commentò incredula l’altra donna.
“Te l'avevo detto che era solo uno sbruffone.” disse Arashi. “Devi sapere che Madoka da ragazza era una grande fan degli Ships.”
“E io pensavo che li criticassi perché eri invidioso di loro.” disse la moglie.
“Eheheh! Ma cosa dici, tesoro?” sorrise imbarazzato il marito. Sì, Madoka aveva ragione, lui aveva sempre detestato Hiroto e Seiji, perché per colpa loro non era riuscito a realizzare il suo vecchio sogno di sposarsi con Kilari, specialmente Hiroto, che tra i due era quello che trascorreva più tempo accanto alla sua vecchia amica. E come se non bastasse, non solo non si era mai fatto avanti con Kilari, ma si era comportato da vera carogna con lei, al punto da metterla incinta e abbandonarla al suo destino. “Mi dispiace, Kilari.”
“Non importa. Farei meglio a tornare a casa. Sono molto stanca.” disse lei.
“D'accordo. Ti do un passaggio.” propose Arashi.
“Mi ha fatto piacere conoscerti, Madoka. Sono felice che Arashi abbia trovato una donna che lo ami dal profondo del cuore.” si congedò Kilari.
“Grazie, Kilari. Torna quando vuoi. Sarai la benvenuta.” la salutò Madoka.
 
Mentre viaggiavano in macchina....
“Arashi, non c'era bisogno che fossi così gentile con me. Non me lo merito.” disse Kilari.
“Smettila di dire sciocchezze. Tu meriti il meglio, ovvero stare con un uomo che ti ami e ti rispetti, non con quell'idiota di Hiroto.” la smentì Arashi. “Ci vuole coraggio a far soffrire una bella donna come te. Se ti fossi sposata con me, a quest’ora non saresti triste.”
“E’ vero, ma non avresti conosciuto Madoka.”
“Eheheh! Hai proprio ragione. Però mi si spezza il cuore a vederti così. Non appena mi capiterà davanti Hiroto, come minimo gli spaccherò la faccia.”
“No, per favore. Non devi dirgli niente. Non lo voglio più vedere.”
“E allora cos'hai intenzione di fare? Scappare in America e prenderti cura da sola di tuo figlio?”
“Non ho altra scelta. Io non sono la brava persona che pensi, Arashi. Ho abbandonato Hiroto senza dirgli quello che provavo per lui. E per colpa mia è diventato una persona falsa e subdola.”
“E allora? Stavi attraversando un brutto periodo. Avevi altro a cui pensare, invece che a una persona che non ha mai ricambiato i tuoi sentimenti. Hiroto non ti ha mai cercata in tutti questi anni, anzi, non ti ha nemmeno pensata, e lo dimostra il fatto che sta per sposarsi con Fubuki e che ti ha usata per danneggiare Shizuka.”
“Hiroto non è sempre stato così. Mi proteggeva quando avevo bisogno di aiuto e se a volte si mostrava duro con me, lo faceva esclusivamente per il mio bene.”
“La gente cambia col tempo e anche lui non fa eccezione. Sarà stata la lunga separazione o forse la cattiva influenza di Fubuki, ma Hiroto non è più il ragazzo che amavi. Su questo non c'è alcun dubbio.”
“Sì...”
“Non mi sembri tanto convinta.”
“E’ che non riesco proprio a dimenticarlo.”
“Kilari, tra due giorni lui si sposerà. E’ inutile piangere per una persona che non ha fatto altro che prendersi gioco di te. Vivi la tua vita. Hiroto non ti merita, quindi trova un uomo che ti ami davvero.”
“Se non fossi incinta, forse ti avrei dato ragione. Ormai non sono più una ragazzina. Non è necessario trovare un uomo con cui condividere la mia vita. Da questo momento il mio unico scopo sarà proteggere mio figlio e fare in modo che possa essere felice.”
“Sei proprio sicura di quello che dici?”
“Sì. Voglio diventare un'ottima mamma, come Madoka. E anche come Kaori e la signora Kumoi.”
“Kilari...”
“Ecco, sono arrivata.”
Arashi rimase in silenzio. Nonostante le rassicurazioni di Kilari, l’amico restava sempre preoccupato per lei. Ce l’avrebbe fatta a crescere da sola un bambino?
“Arashi, non sai quanto mi abbia fatto piacere rivederti.” disse lei.
“Il piacere è stato tutto mio.” replicò lui.
“Ti auguro davvero tanta felicità… a te e alla tua famiglia.”
Il prestigiatore l’abbracciò forte, prendendola di sorpresa. Kilari è una donna coraggiosa e in gamba, nonostante quello che aveva passato. Avrebbe vinto anche questa nuova sfida, perché lei è fatta così. “Anche tu meriti tutta la felicità di questo mondo, Kilari.”
“Grazie.” rispose lei.
“Allora vado. Fammi sapere quando nascerà il tuo bambino, va bene?
“Certamente.”
“Abbi cura di te.”
“Anche tu, Arashi.” lo salutò Kilari, prima di vederlo allontanare. Subito dopo, entrò a casa e andò a dormire, felice per essersi riappacificata anche con il suo caro amico d’infanzia.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kilari / Vai alla pagina dell'autore: lonewolf87