Anime & Manga > Fairy Tail
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Autore: Musubi    03/11/2017    5 recensioni
_Sono passati vent'anni.
La gilda di Fairy Tail è scomparsa.
Nessuno sa cosa le sia successo, dove siano i suoi membri, perché sono spariti tutti... ma c'è una ragazza, Ayaka, che decide di riformare Fairy Tail con lo scopo di ritrovarne i componenti e, tra loro, anche suo padre.
Comincia quindi la nuova storia di Fairy Tail, tra misteri e risate, combattimenti senza fine e storie di famiglia ma Ayaka ritroverà finalmente quello che stava cercando?_
Storia ad OC, ISCRIZIONI CHIUSE... per ora.
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SCUSATE.
Per eventuali riepiloghi... personaggi e trama, andate giù, molto giù...!
SCUSATEMI ANCORA!




 

WEEKLY SORCERER
INTERVISTA AI MAGHI DI FAIRY TAIL

Parte 02
Il mago più attraente è un uomo senza speranza

 
Passata un’oretta in cui i due giornalisti si sono lanciati a capofitto in un enorme tazza di tisana, si riprende con l’intervista.
Leona sembra essere tornata in forma e ha già tirato fuori il blocchetto per gli appunti mentre intima al suo collega di darsi da fare velocemente con il registratore.
LEONA: Bene. E adesso tocca ad Alèk Black, l’Inarrestabile... dimmi, quanti anni hai?
ALÈK: Ventitré.
LEONA: E... in ventitré anni, esattamente quante fidanzate hai avuto?
Il sopracciglio del ragazzo si alza di qualche centimetro.
ALÈK: In che senso?
LEONA: Nel senso che conosci...
Lui ci pensa un po’, poi i suoi occhi si fanno più profondi e luccicanti.
ALÈK: Beh, non so il numero esatto. Ma... se vuoi possiamo parlarne in privato...!
Ma prima che Leona rispondesse qualcosa, rossa come un peperone, un colpo violento colpisce il povero Alèk sulla nuca facendolo piegare in avanti.
Una mano premuta attorno alla testa e che lo costringe a stare col viso basso, una forza inaudita ma che conosce bene: sua sorella.
ALEXIS: Piantala di fare l’idiota...
ALÈK: V-Va bene, sorellina!
La ragazza lo molla all’improvviso e sbuffa tornandosene vicino agli altri con le braccia incrociate al petto.
Leona, intanto, che è rientrata pienamente nei pani della giornalista seria e smessi quelli della fangirl assatanata che stava per esplodere, attira l’attenzione con un colpo di tosse.
LEONA: Si direbbe che la tua cara sorellina sia gelosa... tu che dici, Alèk? Come definiresti il tuo rapporto con Alexis?
ALÈK: Beh, io le voglio un bene dell’anima!
LEONA: Quindi si può anche dire che lei sia l’unica donna della tua vita?
ALÈK: Da un lato sì, ma... non disdegno neanche le altre belle donne!
Mentre l’intervista prosegue, Ayaka e Asuka si sono viste costrette a trattenere la mora per le braccia onde evitare un fratricidio – lei non è gelosa!, semplicemente le da fastidio il fatto che tutti coloro che appartengono al sesso femminile si lancino come delle assatanate ogni volta che suo fratello passeggia per strada...!
Allo stesso tempo però c’è un pensiero comune in tutte loro. E cioè che Alèk non cambierà mai...!
LEONA: Di cosa hai paura?
ALÈK: Ehm... *Impallidisce* passiamo a un’altra domanda?
Ma Ayaka ha già messo in atto il suo piano trascinando anche Kasai e Naoko, facendoli avvicinare di soppiatto ad Alèk e all’improvviso urlano un miagolio che fa saltare il poverello e farlo appendere al lampadario percosso dai brividi.
ALÈK: *Battendo i denti* C-Che... c-c-che co-s’era?
LEONA: *A bocca aperta* Non credevo che il grande Alèk Black avesse così tanta paura dei gatti.
JACK: Mi è crollato un mito...!
E Jack è davvero dispiaciuto. Ma andando avanti, alla fine Alèk è sceso dal lampadario soltanto dopo che Alexis usasse il suo potere sull’aria per far sì che l’ossigeno si concentrasse solo sul fondo della stanza.
Dopo dieci minuti buoni, Leona può continuare con le sue domande “normali”.
LEONA: Allora, Alèk! Sei stato eletto “il mago più attraente di Fiore”, come l’hai presa?
ALÈK: Beh, grazie a questa cosa ora molte più ragazze hanno la possibilità di conoscermi e contattarmi! *dice con un sorriso ampissimo* il numero delle mie conquiste è notevolmente aumentato!!
LEONA: Bene, ora... tu e tua sorella siete gli ultimi rimasti della ricca famiglia Black dalla quale avete ereditato degli straordinari poteri. Parlando di te, la forza sovrumana. Hai trovato difficoltà all’inizio?
ALÈK: *ci pensa un attimo poi ride* All’inizio sì. Era difficile convivere con tutta quella forza. Credo che nessuno abbia rotto tanti bicchieri di quanti ne ho rotti io! *scoppia a ridere facendo fare un risolino anche ad Alexis*
Dopotutto sono bei ricordi.
Come quando lei ha dato fuoco ai vestiti di suo fratello senza neanche rendersene conto o come quando (sempre lei) gli ha fatto la doccia mentre cercava di controllare l’acqua del laghetto.
JACK: Leona, non sarebbe meglio continuare?
Intanto Leona si era come incantata a guardare il mago con quel suo sorriso luminoso, al che il suo collega si vede costretto a scuoterla per farla risvegliare.
LEONA: Sì, certo... cioè... che stavamo dicendo?
Chiede la giornalista mascherando la sua confusione con qualche colpo di tosse.
JACK: Eravamo quasi arrivati alla seconda fase dell’intervista.
Tutti gli altri maghi sobbalzarono, avendo idea di cosa aspettava il povero Alèk, magari la reporter se ne sarebbe uscita con qualche domanda perversa o senza senso.
Leona poggiò sul naso gli occhiali tigrati e uno strano sorriso le illuminò il volto.
LEONA: Bene Alèk! Passiamo alle domande serie: il tuo tipo ideale di donna?
ALÈK: Beh, tutte! Basta che non siano minorenni!
In quel momento si ode un grido disumano che fa saltare un po’ tutti i maghi di Fairy Tail. A lanciare quel grido altri non era che Marylin con entrambe le mani ai lati del viso e un’espressione scioccata.
MARYLIN: Come sarebbe a dire che non ti piaccio??!!!
La maga scoppia letteralmente in lacrime, facendosi consolare da Asuka e Alice che l’abbracciano mentre Naoko gli lancia un’occhiata come per dire “ma ti sembra il modo?”.
Anche Ayaka scuote la testa, profondamente delusa suscitando in Alèk uno strano senso di disperazione.
Non era certo sua intenzione farla piangere!
ALEXIS: Adesso cerca di farla smettere...*lo intima la mora con un’occhiataccia da far rabbrividire un morto*
LEONA: Incredibile, fai colpo anche sulle ragazzine... sei proprio il mago più attraente di Fiore!
MARYLIN: Non ci credo! *esclama invece Marylin dall’altra parte, tra un singhiozzo e un altro* Sicuramente l’ha detto per non espormi davanti ai giornalisti, sì dev’essere senz’altro così!
Asuka sgrana gli occhi davanti a quelle parole che fanno spalancare la bocca anche a tutti gli altri maghi.
Però, questa sì che è proprio convinta...” pensa Lisanna sconvolta.
LEONA: Ora possiamo passare alla seconda parte del nostro giornale!!!!!
Il grido di euforia della reporter, degna figlia di Jason, è accompagnato da grandissimi occhi a forma di cuore.
Jack impallidisce di botto e fa alcuni passi indietro mentre Leona indossa i suoi occhiali preferiti.
AYAKA: Mi spiegate perché è così strana quella lì?
NAOKO: Parla la normalità in persona...
KASAI: Secondo me è scappata dall’ospedale psichiatrico.
ALICE: A-A me fa un po’ paura...
ASUKA: Qui si affonda nel ridicolo.
LEONA: Allora Alèk, pronto???!!! *lui annuisce convinto, d’altra parte non sa ancora cosa gli aspetta* Iniziamo... qual è... la tua posizione preferita?!
...
ALÈK: Beh...
ALEXIS: Ma che cazz-?!
NAOKO: Non c’è alcun bisogno di rispondere!!!
Alice dapprima non ha ben capito la domanda ma quando Ayaka si abbassa per aggiornarla la piccola maga diventa rossa come un pomodoro e crolla a terra in ginocchio, imbarazzata da morire.
KASAI: Che c’entra questo con l’intervista?
LEONA: (con sguardo maligno) CENTRA ECCOME!! *gli urla addosso senza pensarci due volte*
Asuka si spalma la mano sulla faccia roteando gli occhi al cielo.
MARYLIN: NON FARLO ALÈK!! Non dirglielo, manterrò io il tuo segreto!!
NAOKO: Tu sei ancora troppo piccola per queste cose!!
MARYLIAN: Ma se avrai qualche annetto più di me, anzi, scommetto che sei anche più piccolo!
Naoko si fa rosso di rabbia e sta per agguantare la maga degli specchi per i vestiti ma Asuka glielo impedisce tirandogli i capelli corti e lanciandogli un’occhiata micidiale.
Alexis sospira affranta: quando finirà quello strazio?
LEONA: Allora, vuoi rispondere?
ALÈK: Lo stavo facendo, ma...
ALICE: T-Ti p-prego non v-voglio sentire...! *mugugna con le mani premute sulle orecchie*
ASUKA: Che ne dice di passare alla prossima domanda?
LAONA: Nient’affatto!
ALÈK: Tieni *Alèk porge un foglietto alla reporter che lo guarda dubbiosa per poi afferrare il pezzo di carta e leggere*
KASAI: Che cos’è?
ALÈK: (con un sorriso a trentadue denti) La mia risposta!
La faccia di Leona cambia colore ogni lettera che legge e la cosa fa preoccupare la giovane master che si allunga a leggere anche lei aggrottando le sopracciglia.
ALEXIS: Master, ma che fai? Anche tu adesso?
Ayaka fa spallucce per poi ridacchiare sotto lo sguardo allibito degli altri maghi.
LEONA: A-A-Alèk-k pas-siamo a-ava-nti...
Ma non fa in tempo che collassa al suolo ancora intontita e super imbarazzata.
AYAKA: Ops, è morta?
Intanto Jack ne approfitta per trascinarla in un angolo e con l’aiuto di Lisanna le mette una pezza bagnata (congelata, a dire il vero) sulla fronte sperando che si riprenda presto.
JACK: A questo punto continuo io se non vi dispiace.
Nessuno ha da obbiettare e l’intervista continua.
JACK: Prossima domanda: cosa non sopporti in una donna?
ALÈK: Mmm... che poco carina...
ALEXIS: E ti pareva.
JACK: Prossima: Hai intenzione di sposarti e avere dei figli?
Alèk apre la bocca per rispondere ma poi ci ripensa.
Compie quest’azione più volte senza dire nulla finché non si decide.
ALÈK: Al momento no, mi basta divertirmi!
Marylin esulta mentalmente, così almeno l’avrebbe aspettata prima che sia in grado di diventare mamma.
La mamma dei figli di Alèk!
JACK: (con uno strano tic all’occhio – incredibile come quel tipo possa piacere a qualunque ragazza del regno di Fiore, non si capacitava della cosa) Dì un po’... ma non è che a te in realtà piacciono i maschi?
ALÈK: COOOOOSAAAA?!!! Assolutamente NO!
AYAKA: Però sarebbe divertente... *dice, senza smettere di ridere*
ALÈK/MARYLIN: No, sarebbe una catastrofe!
JACK: Oookay, abbiamo finito con te, Alèk, ora passiamo alla bellissima Alexis!!!
ALEXIS: Oh mio Dio...! – Un altro no!

 

 

 

 

 

 

 

 

LA FIGLIA DELLE FATE

 

 

Capitolo 10

Magia fuori controllo

 


< Ma che diavolo dite? >
< Dobbiamo pur fare qualcosa > rispose Seras con veemenza < Ho capito che sono vostri amici ma credo che riempirli un po’ di botte non sia poi la fine del mondo >
Kasai annuì indicandola con gli occhi sbrilluccicanti < Sì! Sono d’accordo! >
< Tu sta’ zitto che l’unica cosa che vuoi è avere una rivincita su Alèk... > ribadì Asuka che scosse la testa quando il rosso iniziò a guardare tutto tranne che lei, in evidente imbarazzo per essere stato scoperto così presto.
Alexis si rialzò a fatica da terra tenendosi lo stomaco < Io non posso usare la magia. Il veleno me lo impedisce, ma posso comunque combattere con le arti marziali >
< Bene! > esclamò Seras con un sorriso a trentadue denti < Non perdiamo altro tempo. È ora di combattere! >
In un batter d’occhio i maghi di Fairy Tail e alleati si misero in posizione, pronti a tutto pur di far tornare normali i due maghi.
Ben presto gli scontri iniziarono.
Kasai bloccò il pugno di Alèk con il palmo della mano infuocato e con l’ausilio della magia riuscì a spingerlo indietro. Era determinato a prendersi la rivincita e in un certo qual modo era felice di quella situazione perché gli consentiva di sapere che Alèk stava utilizzando tutta la sua forza contro di lui... certo, aveva come scopo ucciderlo, ma non si sarebbe fatto battere di nuovo.
Avrebbe vinto lui questa volta.
Ci fu, per un periodo di tempo indefinito, un susseguirsi di colpi infuocati e non, pugni che fecero crollare gli spalti e calci che pararli era un suicidio, eppure i due ragazzi erano ancora in piedi uno di fronte all’altro.
< Pugno di ferro del demone del fuoco! >
Il pugno del rosso venne prontamente bloccato dal braccio di Alèk che sollevò intanto l’altro braccio per colpirlo sulla guancia, alzò poi la gamba e gli piantò violentemente un piede alla bocca dello stomaco facendogli aggrottare profondamente le sopracciglia.
Nonostante non stesse usando la magia Alèk era un ragazzo fuori dal comune: la sua forza era strabiliante e portentosa...
Kasai si ripulì velocemente il sangue che colava dall’angolo della bocca per poi fare un respiro, dopodiché si lanciò contro l’amico e con un’abile mossa gli andò dietro e lo bloccò per le braccia < Eheh... e adesso? > ma Alèk tirò la testa all’indietro colpendogli il naso e facendo grugnire il Devil Slayer dal dolore.
Ma non per questo mollò la presa o la allentò.
A un certo punto però dalla sua bocca iniziò a uscire della polvere blu, che preannunciava il Fiato esplosivo del demone del fuoco Moeru Jigoku, infatti dopo neanche mezzo secondo, quando la polvere ormai li circondava completamente, questa esplose violentemente danneggiando un po’ tutta l’arena.
< Maledizione... perché deve sempre essere così distruttivo? > si lamentò Asuka mentre, assieme ad Alexis, fronteggiava i due maghi nemici che con un ghigno divertito le fissavano < E voi, che razza di magia avete usato contro i nostri amici?! >
Lola ghignò sistemandosi i capelli dopo che quell’esplosione glieli aveva fatti svolazzare < Perché non lo indovinate da soli? > detto questo formò con le mani una specie di rombo e le posizione davanti alla bocca.
In quel momento urlò.
Ma il suono della sua voce era molto più amplificato rispetto a quello di una persona normale, il che dava seri problemi ai maghi di Fairy Tail, eccezion fatta per Alèk e Ryoko che invece, approfittarono della situazione per andare all’attacco.
Di fatti Alèk bloccò Kasai a terra mettendogli un ginocchio in mezzo alla schiena e torcendogli entrambe le braccia all’indietro facendolo grugnire di dolore. Intanto Ryoko aveva puntato due pistole magiche al petto di Seras la quale riuscì appena in tempo a fare qualche passo per non essere colpita mortalmente, uscendone comunque ferita ma poco più verso l’arto sinistro.
La rossa cadde malamente a terra tenendosi il braccio sanguinante con la mano artigliando la pelle cercando di trovare sollievo ma non c’era nulla che potesse fare per sentirsi meglio in quel momento.
< Ma che cazz...! > riuscì a esclamare quando un calcio la colpì dritta in faccia, facendola rotolare verso Kurumi che teneva entrambe le mani strette sulle orecchie e un’espressione di dolore in viso.
Quell’urlo assordante stava spaccando anche le macerie dovute all’esplosione di poco prima.
Alexis si fece forza e corse verso Lola nel tentativo di farla smettere al più presto con quel supplizio ma Avram le si parò davanti afferrandola per il collo e sollevandola da terra < Non potete fare niente. Solo chi ha addosso il segno di Lola è immune alla sua stessa magia e voi non siete tra questi. Mi dispiace che sia finita così presto. >
La mora aggrottò le sopracciglia e pensò che quel tizio li stava maledettamente sottovalutando.
< Ora mi hai stufato > sibilò prima di muovere velocemente le gambe in direzione del nemico e costringendolo a lasciare la presa, Alexis si mosse velocemente e con un poderoso calcio scacciò Lola mettendo fine al suo terrificante urlo.
Quasi nello stesso momento nelle vicinanze di Kasai ci fu l’ennesima esplosione e subito dopo la sagoma del rosso sbucò fuori da un’alta colonna di fuoco blu, mostrando un sorriso, segno che l’adrenalina dovuta alla battaglia non l’aveva ancora abbandonato.
Asuka si concentrò e in un attimo tante mani giganti fecero la sua apparizione, erano mani fatte di vetro < Punch Line Attack > fece infatti la donna, e in un attimo tutte queste mani furono addosso ad Avram che aveva intenzione di attaccare la minore dei fratelli Black.
Avram riuscì a schivare le prime mani ma queste si fecero sempre di più e sempre più fitte, così il ragazzo finì per ritrovarsi bloccato e incapace di muoversi.
Ma evidentemente le sorprese non erano affatto finite.
< Credete davvero che dei maghi di così infimo livello possano battere due maestri come noi? > lui rise quasi sguaiatamente mentre pensava di avere a che fare con dei veri e propri idioti < Non avete ancora visto niente. Siete finiti! >
< Piantala! > esclamò Asuka evocando una scatola di vetro per imprigionarlo < Non hai ancora capito con chi hai a che fare?! >
Avram rise ancora < Siete voi che non avete capito un accidente > ma non riuscì a dire null’altro che il corpo di Alèk gli andò a finire addosso.
< Certo che voi cattivi dite sempre le stesse cose > disse un Kasai ansimante per la fatica < Il copione è lo stesso >
Seras alzò le spalle < Che ci vuoi fare... non possiamo mica pretendere che tutti i nostri nemici siano intelligenti...! > e lanciò un’occhiata a Kurumi che se ne stava ferma in un punto senza dire nulla e fece l’occhiolino.
La bambina si lasciò andare in un sorriso tirato ma quando vide Ryoko mentre si preparava ad attaccarle, qualcosa scattò in lei e gridò il nome della rossa in modo che si accorgesse del pericolo.
Aveva capito quale fosse la magia di Ryoko, si trattava di una Magia Dimensionale, in più utilizzava quelle sue pistole magiche che sembravano fatte apposta per rompere tutto ciò che creava con la sua di magia, Light Make.
Il che rendeva tutto molto più complicato.
A un certo punto però le venne un idea.
Un velo di luce pure la rivestì e per un attimo ebbe la sensazione di sentirsi molto meglio, dopodiché partì a razzo, alla velocità della luce, raggiungendo Ryoko che era appena spuntata fuori da uno dei suoi portali dimensionali e privandola delle sue pistole. Se c’era una cosa che aveva capito di lei, era che non era affatto tagliata per il corpo a corpo, il che giovava a suo favore.
Una volta privata delle armi, Seras fece per creare una lama di luce per tramortirla ma ecco che qualcosa sembrò stritolarla e finì col cadere a terra.
La risata di Avram riecheggiò per l’arena < Siete patetici! >
Seras gli rivolse un’occhiata carica di rabbia.
< C-Che cosa...?! > Alexis cadde in ginocchio, anche lei stretta da qualcosa che non riusciva a vedere.
Kasai e Asuka non erano messi meglio di loro, anzi.
Avram si liberò di quelle mani di vetro e si ripulì i vestiti dalla polvere sollevata dalla battaglia < Siete così stupidi da non arrivarci neanche, troppo occupati a tentare di non fare del male ai vostri amichetti... la magia di Lola è il suono, la mia invece è quella che permette di controllare ciò che indossate, in poche parole... >
Asuka sgranò gli occhi < Finché saremo vestiti, tu non esiterai a stritolarci, giusto? >
< Esatto! >
< Sarebbe solo questo il problema? >
Alexis, Seras e Asuka si voltarono preoccupate verso la fonte di quella voce tanto sconsiderata, Kasai stava guardando il nemico con un’espressione per nulla rassicurante.
Non sapeva con quale forza ci era riuscita ma Seras si era lanciata sul ragazzo bloccandogli i movimenti < Ma che cavolo fai?! Sei impazzita?! >
< Io impazzita?! Brutto idiota, ti pare normale spogliarsi davanti a una bambina?! > e indicò Kurumi raggomitolata in un angolino, tutta dolorante a causa dei vestiti stetti.
< EH?! > fece il rosso cercando di togliersela di dosso, il movimento per altro, era in parte bloccato dal fatto che il gilet che indossava gli stava stringendo la gabbia toracica non facendolo respirare bene < Dobbiamo o no, sconfiggerli? Con questi cosi  addosso hanno bloccato almeno in parte i nostri movimenti! >
Nel mentre la discussione tra i due continuava Alexis si lasciò andare in un sospiro spostando gli occhi azzurri verso i due nemici < Dobbiamo sconfiggere loro. Se sconfiggiamo loro, Alék e Ryoko torneranno come prima > disse, mentre Asuka annuì, tornata al suo fianco anche se con qualche difficoltà.
< Come intendi fare? Riesci a muoverti? >
< Io no > sussurrò la mora cercando di sfilarsi per lo meno gli scaldamuscoli dagli avambracci ma era tutto inutile < Tu sicura di stare bene? La pancia? >
Ma Asuka non fece in tempo a rispondere che un cerchio magico comparve nel nulla ai piedi di Avram, il quale sembrò più sorpreso di tutti i maghi di Fairy Tail di quell’evento inatteso.
Alexis guardò Kasai e Seras, completamente immobili a fissare il mago di Dark Arts, anche Asuka non stava facendo nulla.
< Avram? Che succede?! > fece Lola, totalmente confusa.
Il ragazzo si piegò letteralmente in due grugnendo < C-Che c-cosa...?! >
I loro amici caduti vittima della gilda oscura neanche stavano facendo niente, quindi...
< AVRAM! >
Chi è che sta attaccando?!”

 

[Giusto per far capire cosa sia successo prima, da Ayaka]
Quel tizio, Asyût le sembrava si chiamasse, aveva insistito tanto per scegliere la qualità di alcol che avrebbero dovuto ingerire.
È rimasto la bellezza di dieci minuti per decidere e alla fine aveva optato per un alcolico bello forte, praticamente una persona normale sarebbe andare in come etilico dopo neanche un sorso ma le era sembrato fiducioso e quindi aveva alzato le spalle come se la cosa non le importasse.
Se solo avesse potuto conciarlo per le feste il prima possibile, si sarebbe risparmiata il fatto che, volente o nolente, avrebbe fatto vedere di cosa era capace dopo aver bevuto quel determinato tipo di alcol. Si trattenne dallo sbattersi una mano su tutta la faccia.
Ormai era andata e lei non poteva certamente tirarsi indietro.
< Le regole sono molto semplici, Ayaka. Qui c’è un vaso > e indicò quello che doveva essere un vaso perfettamente decorato < dove ho messo dei pezzi di carta con scritti il numero di bicchieri che dovremmo bere. Ne estrarremo a sorte fino a che uno dei due crollerà per la sbronza >
Ayaka inarcò un sopracciglio < Tutto qui? >
< Certo. Inoltre ci sono solo tre bigliettini dove c’è il numero 0. Gli altri 97 contengono numeri dall’1 al 10 > assottigliò lo sguardo, sicuro di vincere < Pronta? >
Ayaka annuì vigorosamente.
< Inizio io > disse Asyût pescando il primo biglietto, per poi rigirarlo verso la bionda Master < 2 > disse e bevve due bicchieri di Spyritus.
Poi toccò ad Ayaka: 1.
Asyût: 5.
Ayaka: 7.
Asyût: 3.
Ayaka: 5.
< Ti vuoi arrendere? > fece il mago strascicando leggermente le parole ma abbastanza lucido da iniziare una guerra psicologica con la ragazza.
Ayaka lo guardò con gli occhi lucidi e le guance paonazze < C-Chi? Io...? > e s’indicò ma il dito puntava più a sinistra che verso di lei, al che il nemico le scoppiò a ridere in faccia.
Pescò nuovamente e rise ulteriormente < 0. Tocca a te >
Ayaka mise la mano nel vaso e la ricacciò con un bigliettino stretto tra le mani, lo aprì e le scappò un risolino < 10 > dopo aver arricciato il naso senza motivo bevve i bicchieri senza guardare in faccia a nessuno < Toccaha teeh? >
Asyût: 1.
Ayaka: 8.
Asyût: 3.
< Woooooooooow! 0 anche a me! > esclamò Ayaka con un sorriso da un orecchio all’altro.
L’altro però sogghignò nel vederla più di là che di qua e pescò un altro pezzo di carta sollevando le sopracciglia < 0. Vai, tocca a te >
Ayaka ne prese un altro < DIECI!!!!!!! > bevve altro alcol senza restarne neanche una goccia dopodiché ebbe la malsana idea di alzarsi dallo sgabello dove erano seduti e barcollò per qualche metro avvicinandosi a lui < Ho vintooo! >
< Ma se stai per crollare? > le fece notare invece lui < È chiaro che ho vinto io, no? >
< Ma il gioco eeera che... mh... gioco? Ah, sì!!! > rise ancora appoggiandosi con le mani al tavolino e sporgendosi in avanti facendo arrossire da matti il povero mago < Vince chi è riiiuscito. A. Re.si.ster.e anche se tu, in reaaaltà, non hai mai detto chi tra i due avreeeeeebbe vinto, sì? >
Lui ghignò < Infatti ti ho fatto ubriacare apposta per poterti ammazzare, cara Master > e fece per estrarre una spada dalla fodera che nascondeva accuratamente sulla schiena ma Ayaka gli si buttò addosso afferrando la spada.
I suoi occhi erano grigi e lucidi ma c’era un luccichio diverso, qualcosa che lo spaventava terribilmente < Uccidermi? Davvero? > lanciò la spada a diversi metri da loro mentre si metteva seduta sul suo stomaco, i palmi delle mani sul petto del nemico < E io che pensavo volessi fare altro, furbacchione >
Gli fece la linguaccia e immediatamente dopo un cerchio magico di colore azzurro la trasformò nella fata del vento, Milly, stretta come sempre in un provocante vestitino azzurro e con le braccia piene di immagini rappresentanti foglie e uccellini.
< Allora, cattivone, te la ricordi la scommessa, sì? > fece con voce sibillina al suo orecchio facendolo rabbrividire.
Asyût aveva un brutto, bruttissimo presentimento.
Ayaka si alzò in piedi e camminò ondeggiando fino a mettere tra i due una distanza di cinque metri < Pronto? >
< Non mi farò mai battere, ti trasformerò in una statua di marmo! > e le sue mani vennero ricoperte di una sostanza biancastra.
La bionda maga storse le labbra e poi ghignò pericolosamente < L’esito dello scontro è già stato deciso, cattivone caro... Speed  fly! > delle piccole ali si formarono vicino ai suoi piedi e in un millisecondo gli fu vicino, pronta a colpire con una folata di vento talmente forte da squarciargli in parte i vestiti e dei lembi di carne.
Ayaka si leccò le labbra < Non ho ancora finito > velocemente si mosse ancora verso di lui con uno strato di vento a ricoprirle il corpo come fosse uno scudo, uno scudo che neanche con la spada Asyût riuscì a rompere.
Compresse tutta l’aria che c’era nella stanza e praticamente gliela lanciò addosso praticando un foro sul petto del nemico, dopo pochi secondi egli era a terra, sicuramente con qualche osso fracassato.
Sorrise “E’ stato più semplice di quanto pensassi...” si ritrovò a pensare “Peccato che sia finita così presto” poi lo afferrò per la collottola e lo sollevò, scuotendolo leggermente < Ehi, cattivone, sveglia. Ti sei scordato la scommessa? >
Lui aprì gli occhi lentamente ma non appena fissò il suo sguardo in quello di Ayaka cominciò a tremare a cercare di divincolarsi dalla sua presa farfugliando parole sconnesse.
< Com’è che avevamo concordato? >
Gli occhi gli si riempirono di lacrime < ...N-No... t-ti p...-preg-go...! >
Ayaka quasi gli scoppiava a ridere in faccia, era una situazione davvero esilarante < Mi dispiace > in quei momenti più che a una fata sembrava somigliare più a un diavolo < Ora, vuoi o non vuoi, farai tutto quello che ti dirò io > gli sussurrò all’orecchio, lui se la stava facendo addosso dalla paura.
La bionda si ritenne soddisfatta e gli occhi gli si illuminarono di cattiveria < Bene. Tu hai l’antidoto al veleno che ci avete iniettato tramite quest’anello, giusto? Fai in modo di farlo avere ai miei compagni e trova il modo  per farcelo togliere >
< N-Non si... p-può t-toglie-ere... s-solo il nos-stro M-Master può f-farlo... >
Ayaka si accigliò leggermente ma tornò subito come prima < Allora valle a dire che sto iniziando a innervosirmi e che venga a combattere contro di me così la facciamo finita una volta per tutte > e lo lasciò andare.
Asyût annuì e scappò letteralmente via, non domandandosi come mai lei avesse potuto usare la magia nonostante il veleno... ma la risposta a quella domanda gli sarebbe stata chiara se avesse aspettato qualche secondo prima di andarsene: perché non appena lui uscì da quella stanza con l’antidoto pronto per i maghi di Fairy Tail, Ayaka cadde in ginocchio.
Attorno a lei il vento iniziò a muoversi da solo, provocandole profondi tagli sulle braccia, sulle gambe e sul busto... era proprio vero, con quel veleno in corpo la sua magia non le rispondeva del tutto e ora il suo stesso vento si era messo contro di lei.

 

Alice stava diventando sempre più pallida ma né Byakko né Naoko avevano tempo di accorgersene perché troppo impegnati a far esplodere quella moltitudine di Wok in schizzi di colore. Naoko non poteva usare la sua magia ma Byakko sembrava valere per dieci maghi: i suoi artigli fendevano persino l’aria, dalla sua bocca fuoriuscivano folate di vento misti a fulmini che distruggevano ogni singola particella di colore utilizzata da Wok.
< Umano > iniziò la tigre a un certo punto < Di questo passo non ce la possiamo fare. Più ne abbattiamo e più quel tizio crea nuovi nemici, è in evidente superiorità numerica rispetto a noi >
Naoko sapeva bene quel che andava fatto.
Chiuse gli occhi azzurri per un attimo e aggrottò le sopracciglia < Ci penso io a questi ammassi di pittura, non appena puoi tu attacca il vero Wok! > esclamò unendo le mani e subito dopo una trentina di Naoko fecero la loro apparizione accanto all’originale.
Byakko restò impressionato dalla quantità di copie create in appena un secondo ma il nemico non sembrava esserne tanto sorpreso < E tu speri di battermi con qualche stupida copia? E poi ti sei scordato che non puoi utilizzare la magia?! > fece scoppiando a ridere.
Naoko sorrise < Tu sta’ a vedere, pezzo di merda! >
In un attimo tutte le copie si avventarono sulle immagini colorate di Wok, mentre il vero Naoko richiama l’attenzione dell’enorme tigre bianca che scattò infastidita < So quel che devo fare, umano > e con un balzo riuscì a raggiungere Wok, fino a quel momento protetto dalle sue copie.
Ma qualcosa andò storto e Byakko venne completamente spinto dalla parte apposta a quella dell’avversario battendo il dorso contro le pareti della bisca. Naoko cercò di capire perché il suo piano non aveva funzionato e tutto gli fu chiaro quando vide le sue stesse copie storcersi in diverse forme restando sebbene somiglianti a lui.
Alcune si fecero più grasse, altre più piccole, altre più grandi e deformate diventando dei veri e propri giganti ed era stato proprio uno di loro a colpire Byakko prima che potesse fare qualunque cosa.
< Cazzo! > imprecò il biondo stringendo i pugni mentre Wok rideva.
Rideva veramente di gusto < Te l’avevo detto. La vostra magia è stata compromessa dal veleno... non avete alcuna possibilità di sconfiggermi! >
Ma Naoko prese a correre verso di lui prendendo a pugni e a calci qualsiasi cosa gli si parasse davanti, accusando però qualche colpo. Le sue stesse copie si mettevano contro di lui e quasi venne schiacciato dal piede di uno di loro particolarmente grande rispetto al resto del corpo.
Erano diventate copie distorte di se stesso.
Ma non si diede per vinto e creò nuovamente un paio di copie e assieme a loro, prima che anche queste impazzissero come le altre, prese a ad attaccare Wok a suon di pugni.
< Credi davvero che basti questo?! > fece lui, schivando ogni attacco < Come sei patetico > all’improvviso cacciò dai pantaloni un pugnale che utilizzò per colpire Naoko sulla coscia destra.
Estrasse l’arma subito dopo e mischiò il sangue con i suoi colori e in un attimo una nuova copia di Naoko prese vita.
Quest’ultimo sgranò gli occhi arretrando di qualche passo anche se a fatica < Che diavolo è quello?! >
< Visto che ti piace tanto combattere contro te stesso, ecco a te una copia perfetta! Molto meglio rispetto a tutti quelli che hai creato finora, giusto? >
Naoko si trovava di fronte a Naoko.
Una vena cominciò a pulsare pericolosamente sulla tempia del vero mago dell’Ubiquità < Questa COSA non sono io! La ridurrò a pezzi e subito dopo mi occuperò di te!! >
Il ruggito di Byakko attirò la sua attenzione e si voltò rendendosi conto con orrore che le copie impazzite e i disegni di Wok stavano tutti confluendo verso Alice.
< Non distrarti > Naoko fece appena in tempo a riconoscere la sua voce in quelle due semplici parole che un calcio lo colpì in pieno stomaco facendolo rotolare di qualche metro.
Alzò gli occhi azzurri solo per incontrarne un altro paio parecchio simili ai suoi.
Deglutì scoprendo la gola totalmente secca. E ora cosa avrebbe fatto? Sarebbe mai stato in grado di battere se stesso?!
Un moto di rabbia lo percosse dall’interno.
Non poteva permettersi di indugiare o altro, doveva combattere: Alice aveva bisogno di cure immediate!
< E va bene > si disse, rialzandosi < Facciamo questa cosa > e si lanciò in un combattimento estenuante, evocando la sua ascia bipenne che, manco a dirlo, cozzava ripetutamente contro quella della sua copia.
Era una cosa snervante, vedere quella cosa copiarlo in ogni minima mossa... lanciò un’occhiata a Wok che se la rideva dalla sua postazione, deciso a non sporcarsi ulteriormente le mani, poi a Byakko che lanciava intere tempeste contro i nemici.
Poi guardò Alice, con gli occhi che faticavano a restare aperti, i muscoli contratti, segno che stava cercando di alzarsi ma che non ci riusciva.
< Per te è impossibile pensare di battermi > gongolò la sua copia nemica < Non puoi battere te stesso >
Alice riuscì ad alzare la testa e le spalle, giusto il tempo di guardare prima la tigre bianca e poi il compagno di gilda con un sorriso per poi crollare a terra con il fiatone < N-Nao-Ko... ce la puoi... ce la puoi f-fare...!! >
Il ragazzo si lasciò andare in un sorriso < Non preoccuparti, Alice... tra un po’ ti porto fuori di qui >
Byakko ruggì nuovamente e tagliò il pavimento sotto di lui con delle unghiate, facendo vibrare i muscoli delle zampe e del dorso, pronto a scattare < Chiunque ha intenzione di avanzare un passo verso Alice dovrà vedersela con me!! >
Wok si limitò a sghignazzare continuando nella sua opera, creando tanti tentacoli che cercavano di aggrapparsi alle gambe di Naoko che però riusciva a evitare di essere preso.
Poi all’improvviso sentì una voce a lui sconosciuta gridare < Ehi, tu, ragazzino di Fairy Tail!!! > fece appena in tempo a girarsi che questo individuo gli lanciò qualcosa che afferrò prontamente per poi capire che si trattava di una boccetta con del liquido giallognolo < E’ l’antidoto al veleno dell’anello!! >
< Asyüt! Che diamine ti salta in mente??!!! > gridò Wok infuriato.
Il mago che rispondeva a quel nome si limitò a guardarlo con gli occhi pieni di paura e il corpo ancora tremante < N-non è stata colpa mia!!! E’ quel mostro!! Tu non lo hai visto ma è terrificantee!! >
< Ma quale mostro?! Sei impazzito?! > e Wok avrebbe voluto dirgli altro, insultarlo o menarlo direttamente dato che non lo aveva mai visto con un’espressione così emotiva in volto ma un brutto presentimento lo costrinse a dare retta a qualcun altro.
Infatti Naoko aveva aperto la boccetta e dopo aver annusato il contenuto per controllare che non fosse altro veleno, ingurgitò il contenuto.
< Ora che posso usare di nuovo la mia magia, non vedo l’ora di fartela pagare > sibilò il biondo assottigliando gli occhi < Triple attack!! > e al suo fianco comparirono delle copie perfette di se stesso che si precipitarono a colpire il sosia malvagio fatto di colori.
Uno, due colpi e il vero Naoko gli si lanciò addosso con la sua ascia bipenne, riuscendo a prenderlo in pieno e facendolo esplodere in una pozza di colore.
< E ora, tocca a te >

 

Stavano camminando da un po’, o meglio, era lui che camminava mentre Cara se ne stava chiusa nello specchio.
Stava camminando da ore proseguendo per la costa, quando a un certo punto Nagashi doveva essersi stancato di non sapere. Le risposte che bramava erano sempre più lontane, soprattutto da quando quel gatto/mago gli aveva fatto sapere che  i membri della reale gilda di Fairy Tail sono dispersi chissà dove...
Decise di fermarsi su un’alta scogliera, illuminata dalla luce della luna.
Poi però si ricordò di una cosa e cacciò fuori lo specchio dal mantello e se lo mise davanti agli occhi ambrati < Tu > disse, incrociando gli occhi violetti < Te lo chiederò un’ultima volta: sai dove sono i veri maghi di Fairy Tail? >
Lei sbuffò sollevando le punte dei capelli < Ti ho detto che non so dove siano > poi però soppesò meglio le parole < In che senso i “veri”? >
Nagashi fece vagare lo sguardo verso il cielo < A quanto pare c’è una nuova gilda che si fa chiamare Fairy Tail > spiegò atono < Non ne sai niente? >
< Assolutamente! Sono chiusa in questo specchio da troppo tempo! >
Lui la osservò, soffermandosi nuovamente sul tatuaggio della gilda impresso sulla clavicola sinistra, di un blu profondo.
< Tu sai dov’è il mago Juri di Fairy Tail, vero? >
Lei sussultò < Certo che no! Non lo vedo da anni, figurati se so dov’è adesso... >
< Stai mentendo >
< Non è vero! >
Velocissimo, Nagashi portò il braccio in avanti con in mano lo specchio, verso la scogliera < Dimmi dove si trova o lascio cadere lo specchio > disse, aggrottando lievemente le sopracciglia.
Cara sgranò gli occhi < Non puoi dire sul serio, io non lo so dove si trova! >
Nagashi non sembrava voler dire altro, semplicemente aspettava.
Ed era chiaro che se la risposta gli sarebbe continuata a non piacere avrebbe fatto ciò che la ragazza temeva: se lo specchio si dovesse rompere, lei non potrebbe mai più uscire da lì!
Ma non posso permettere che...!” Cara chiuse gli occhi, ripensando a quel che successe ben diciannove anni prima...
 
Di quel giorno ricordava solo delle urla, tremende urla... sua madre che chiedeva aiuto, lei che cercava in tutti i modi di far allontanare quei banditi.
Alla fine però nessuno era intervenuto per aiutarle.
Erano rimaste da sole, sole contro una banda di ladri agguerriti e crudeli. Lei non poté mai dimenticare quegli attimi, quando un uomo l’aveva presa per la camicetta e l’aveva lanciata qualche metro più in là, lontano dalla madre.
In modo che quegli uomini non avessero intralci.
Tremava ancora, ricordando quel giorno... sua madre era rimasta uccisa, lei stava per rimanere uccisa. In quel momento però qualcuno era giunto per salvarla.
< Ecco a te una tazza di tè caldo >sussurrò una voce che le arrivò ovattata, forse perché le sue orecchie erano coperte dalle lenzuola così come tutto il corpo.
Non disse niente.
Non aveva voglia di parlare.
Poi percepì il materasso abbassarsi e una mano carezzarle la testa, i capelli viola che sbucavano fuori da quel bozzolo di coperte.
< Sappi che ti daremo tutto il tempo del mondo, quando vorrai ricominciare a parlare non ti resta che farlo sapere > continuò quella voce melodiosa.
Ma quella pace non durò mica a lungo, perché pochi attimi dopo quella stanza fu invasa dal caos: un dragon slayer un po’ troppo esuberante e privo di tatto le aveva anche chiesto se fosse nata muta.
Poi entrò lui, quello che sarebbe diventato il suo maestro, il quale cacciò tutti fuori in meno di cinque secondi... quella volta rimase così impressionata dalla sua magia che aveva iniziato a uscire per andare a vederlo allenarsi di nascosto, anche se ogni volta notava come quella donna le lanciava un’occhiata che definire gelosa era poco.
Poi un giorno capì che anche lei avrebbe voluto fare quella magia.
Perché era la cosa più bella che avesse mai visto...
< Voglio diventare sua allieva!! > gli aveva urlato all’improvviso.
Lui l’aveva guardata, aveva dei dubbi, ma alla fine aveva accettato.
< Grazie, maestro Gray! >

Se c’era qualcosa che il suo maestro le aveva insegnato era il non arrendersi mai e che per nessuna ragione al mondo avrebbe dovuto tradire un amico, un compagno.
Perciò Cara guardò Nagashi negli occhi, sfidandolo < Puoi anche frantumare lo specchio ma dalla mia bocca non uscirà mai nulla – che poi, tra l’altro, non so neanche dove sia Juri in questo momento. Nessuno lo sa. È un mistero vivente >
< Un “mistero vivente”? >
< Esatto!! > affermò lei < Quindi ora rimetti questo specchio in un posto sicuro!! >
Per un attimo nessuno dei due si mosse, né disse niente.
Nagashi però ritrasse il braccio e poggiò lo specchio vicino al tronco di un albero, allontanandosi di alcuni metri < Il tuo maestro è Gray Fullbuster > e non era una domanda < Quindi mi basterà averti con me e in questo modo che sia il tuo maestro scomparso o che sia questo “mistero vivente”  qualcuno dovrà venirti a riprendere, giusto? A quel punto scoprirò che fine abbia fatto Dimaria e mi vendicherò di Fairy Tail >

 

 

 

 

ANGOLO AYAKA

Okay. Faccio schifo.
Lo so, lo so.
Faccio schifo, lo dico da me.

Ad ogni modo... è tutto apposto, sono viva e vegeta anche se un po’ stressata  ma è normale, no? Insomma, ho appena iniziato l’università e non so ancora che fare della mia miserabile vita ma... male che vada mi metto pulire le strade che fanno schifo.
Un po’ come me.
Va bene, basta scleri, adesso passiamo alle cose serie…

Come vi sembra il capitolo? L’ho finito di scrivere solo ieri, eheh, perché d’estate la mia ispirazione va a farsi un giro alle Hawaii lasciandomi qui a morire di caldo... e come se non bastasse ho passato due settimane di cacca per motivi personali, quindi tra una cosa e l’altra non ho potuto aggiornare ma la testa lavorava comunque alcune idee per la storia, quindi non preoccupatevi.

Allora... veramente, che ve ne sembra?
Cara e Nagashi che compaiono ogni tanto (l’avevate capito che Gray era il maestro della ragazza??), Kyle, questo “mistero vivente” di nome Juri, Ayaka e i suoi istinti omicidi quando è ubriaca (e non, specifichiamolo), la gilda cattiva...
E l’intervista? Quella è stata un parto, davvero, non sapevo più come passare da una domanda all’altra, come far intervenire un po’ tutti gli altri personaggi.
La prossima è Alexis, ho intenzione di andare avanti a femmina/maschio/femmina/eccetera quindi dopo Alexis sarà intervistato un ragazzo!
- A chi lo indovina... mi impegno a dedicare uno special solo al suo personaggio (dopo lo special dell’orfanotrofio che sto ancora scrivendo, si intende...)!

Ora devo scappare a finire di scrivere il prossimo capitolo, ciao!
Ayaka

RICAPITOLAZIONE PERSONAGGI:
Ayaka Dreyer (mio OC) Master di FT, maga del Take Over (Fairy Soul)
Kasai Akuma, Devil Slayer del Fuoco
Alèk e Alexis Black, gli ultimi rimasti della ricca e potente famiglia Black dalla quale lui ha ereditato la forza sovrumana, lei il potere di controllare i quattro elementi
Alice Rabbit, maga in grado di richiamare i 5 Guardiani, tra cui Byakko, tigre bianca delle tempeste
Naoko Charmin, mago dell'Ubiquità capace di creare copie di se stesso e di essere in più posti contemporaneamente
Asuka, Devil Slayer del Vetro
Ryoko, la sua è la magia Dimensionale, in grado di aprire portali e grazie a questi "teletrasportarsi" da un posto all'altro
Seraphina, maga della Luce (Light Make) di cui non si conosce ancora niente
Kurumi Kimura, di lei non sa ancora nulla se non che gira sempre con un peluche 
Marylin (mio OC), maga degli specchi illusori
Nagashi, mago che brama vendetta contro FT
Kyle (mio OC), personaggio ancora misterioso, capace di trasformarsi in un gatto e di "copiare" altri tipi di magie
Cara (mio OC), allieva di Gray Fullbuster
Juri (mio OC), nessuno sa dove sia, come sia o che tipo di magia utilizzi
[Attenzione: mancano esattamente 4 OC da inserire, tutti maschi, quindi tenetevi pronti!]

RIEPILOGO TRAMA:
La gilda di FT è scomparsa e Ayaka, figlia di Laxus e Mirajane che però ha perso la memoria, ha deciso di riformare la gilda e trovare i vecchi membri, tra cui anche i suoi genitori.
Al momento la gilda conta ben otto membri (i fratelli Black, Marylin, Alice, Naoko, Asuka, Ryoko) e il ritorno di Lisanna fa ben sperare che anche tutti gli altri siano vivi e vegeti ma dispersi da qualche parte da cui non possono scappare.
Ma le cose non sono affatto tranquille, perché la gilda oscura Dark Arts (dell'Alleanza Angelica) ha lanciato un attacco a FT prendendo come ostaggi Ryoko e Alèk e facendoli combattere contro i loro amici e compagni: i nemici sono cinque in tutto ma sono insidiosi e sembrano avere in pugno Fairy Tail.
Ce la faranno?

   
 
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