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Autore: PanRayuki    03/11/2017    2 recensioni
"Tutti da piccoli abbiamo avuto un sogno. Quello di diventare performer, chi allevatore di Pokémon, chi il più grande e rinomato maestro Pokémon di tutti i tempi, chi l'impiegato e via dicendo... ma c'è anche chi il suo sogno l'ha visto infrangersi su degli scogli. Chi si è ritrovato a terra, senza alcun aiuto e mai avrebbe pensato di riceverlo da uno dei membri più conosciuti del Team Rocket.
Quella che state per ascoltare, è la mia storia, la storia di una ragazza col sogno di diventare Pokémon Ranger, abbandonata a sé stessa e che ha trovato aiuto solo in chi avrebbe dovuto combattere.
Ora ho un nuovo sogno: servire Giovanni e diventare la recluta che arriverà al successo scalando la gerarchia il più brevemente possibile e ripagare chi mi ha lasciata sola nell'oblio, della sua stessa moneta.
Me la pagherete tutti. È una promessa."
Genere: Avventura, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giovanni, Nuovo personaggio, Team Rocket, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Ero ancora lì, bloccata a terra con l'espressione incredula mantenendo gli occhi sgranati; Lewis mi stava fissando storto, mostrando dei denti con estremo disprezzo e disapprovazione nei miei confronti. Lasciò cadere a terra le Poké ball e sbuffò, voltandosi e dandomi le spalle.
«Non è possibile. I-io li avevo...»
«Detesto quando le reclute mi prendono in giro.»
Scossi la testa, cercai di alzarmi nuovamente e con inutile decisione cercai di dirgli quel che pensavo, ma soprattutto volevo renderlo partecipe che non lo stavo prendendo in giro, né tanto meno mi sarei mai permessa di fare una cosa simile!
«Glielo posso assicurare, Generale! Non so come sia potuto succedere!»
Lui non rispose inizialmente, con gli occhi andai a cercare quelli dell'assistente che mi stava quasi studiando meticolosamente, mantenendo uno strano e inquietante sorriso; con un cenno della mano, mi fece poi capire di andare comunque avanti, un po' per tentare di recuperare al danno e un po' probabilmente per poter soddisfare la propria curiosità personale.

«V-vede- ecco... stava andando tutto benissimo. Ero riuscita a introdurmi all'interno del laboratorio dopo aver stordito il Professor Oak all'esterno; ho trovato le sfere dei tre allenatori, ho fatto aprire i pannelli di vetro del macchinario, quindi le ho prese e infilate nel sacchetto!»
Fu allora che il generale si voltò verso di me con sguardo accigliato e braccia incrociate. Rimasi momentaneamente ferma, quasi come se un brivido di paura mi avesse paralizzata, ma un suo gesto minimo con la testa riuscì a farmi scrollare tale sensazione di dosso, così proseguii.
«... quando dovevamo tornare indietro ce lo siamo ritrovati davanti nuovamente, ma lo abbiamo atterrato con un attacco combinato con Evelyn e Pidgey: pensavo che fosse bastato per metterlo fuori gioco, così abbiamo optato per uscire direttamente dall'ingresso, ma lui ha afferrato il mio piede, facendomi cadere e... e--»
OH SANTI NUMI- ECCO DOV'È SUCCESSO TUTTO!, riflessi con l'espressione di chi aveva capito tutto: doveva essere stato in quel momento che le sfere si erano confuse con altre situate probabilmente sul tavolo!
«... e?» domandò Lewis impaziente ed evidentemente disturbato da quelle mie reazioni improvvise.
Feci per rispondere completamente nel panico: la sua faccia non prometteva nulla di buono.
«... e... e-... ecco--» balbettai, schizzando in aria nello scoppiare improvviso in una fragorosa risata da parte di Robert che, talmente divertito, prese persino a battere ripetutamente la mano sul tavolo.
«UAHAHAHAHAHAHAHAH!»
«G-GH!»
CHE DIAVOLO HA DA RIDERE, QUELLO?!, pensai d'istinto con le lacrime agli occhi per lo spavento, misto alla rabbia.
«Robert, contieniti.»
«Sì, sì Generale. » affermò lui asciugandosi una lacrima che aveva iniziato a produrre per il troppo ridacchiare, «È solo che ha fatto tutto giusto e non è riuscita a portare il compito a termine per una simile stupidaggine, hihihi!»
«Non importa.» iniziò lui, voltandosi poi nella mia direzione: «Hai fallito recluta, le scuse stanno a zero.»
«Ugh- io...» ribattei con amarezza, venendo zittita dal Generale.
«Controlla il tuo palmare. Entro domani dovresti ricevere la tua nuova missione. Vai a riposarti.»
«S-sì.», risposi delusa, lasciando il piano in direzione dell'uscita. Ero amareggiata e arrabbiata con me stessa: la mia prima missione, la mia prima importante missione era già finita in un dannato fiasco e la colpa era proprio mia. Digrignai i denti, portando la destra davanti al mio viso, stretta a pugno.
Dannazione a quel maledetto professore..!, pensai attirando l'attenzione preoccupata della mia fidata compagna di avventure che, con un balzo, mi saltò in spalla facendomi calmare dopo qualche coccola.

«Ha avuto delle ottime trovate dopotutto, non credi?»
«Sì, Robert, ma non posso riservarle di certo un trattamento speciale. D'altronde era una missione di rango superiore da dover affidare a una semplice recluta appena acquisita.», affermò con uno sguardo meno severo e un tono più rilassato. A quella sua modifica caratteriale, Robert lo stuzzicò, abbozzando un sorriso sornione.
«Oh, Lewis, ti stai ammorbidendo un po'?»
«Affatto.» Si ricompose lui, «Voglio capire cos'ha visto di tanto speciale in questa ragazza il capo.»
L'assistente ridacchiò, si stiracchiò sulla sedia e fece una piroetta su di essa, divertito; lo sguardo scaltro rivolto al soffitto lasciò sorpreso Lewis che, a bocca lievemente aperta, vi appiccicò gli occhi senza battere ciglio: seppur i due si conoscessero da anni, lui non si era affatto abituato a certi suoi atteggiamenti.
«Non ci vorrà molto alla prossima missione, Lewis..!»

Il giorno seguente uscii dall'alloggio che ci era stato assegnato nei piani inferiori del quartier generale, la notte precedente infatti avevo optato per passare a far dare una sistemata ai due Pokémon per poi buttarci successivamente a riposare come ci era stato consigliato. Nella mia mente si era andato a formare il pensiero di quanto fossi stata inetta a sottovalutare la missione, così decisi che mai più avrei fatto un simile errore.
All'esterno del casinò, dopo uno sbadiglio e una bella stiracchiata che fece scricchiolare le ossa, mi guardai intorno: dovevamo fare colazione, rilassarci un po' in attesa di un nuovo ordine. Puntammo così un bar a cui accedetti con indosso la mia solita felpa per coprire il logo dell'organizzazione criminale... in tutto quel tragitto però mi sentii quasi come se qualcuno mi stesse seguendo.
Sarà una mia semplice sensazione., pensai scrollandomi dalla testa quell'idea.
Ben presto al nostro tavolino arrivò un bel cappuccino e un piattino su cui vi era adagiata una brioche per me e un piatto fondo con del latte Mumu direttamente dalla cittadina di Olivinopoli, situata nella regione di Johto, per Evelyn. Presi così dallo zaino il suo cibo e ne versai un po' nella solita ciotola.
«Buon appetito piccoletta.»
«Ivaaai!»

Afferrai con la mancina la tazza calda piena di porosa schiuma di latte guardando alla finestra che era situata di lato al nostro tavolo con un'espressione mista tra tristezza e delusione.
«Dovrò fare di meglio questa volta.»
«Oh, non mi dire che hai fallito già una missione.» intervenne alle mie spalle una voce maschile, schernendo il mio pensiero detto ad alta voce, lasciandomi sussultare. Di fronte a me si erano palesate due reclute del mio stesso Team che avevano avuto la mia medesima idea, coprendosi a loro volta con delle felpe: chi aveva parlato sembrava essere lievemente più alto di me, aveva la pelle leggermente abbronzata, un paio di occhiali che nascondevano degli occhi scuri, una barbetta accennata e curata e dei capelli corti ai lati, quasi rasati e lasciati crescere sulla parte superiore, neri come la pece... la sua espressione era spavalda, quasi divertita; l'altro, di statura molto più piccola rispetto a entrambi, aveva a sua volta degli occhiali con una montatura molto leggera e meno prominente dell'altro ragazzo, gli occhi marroni, capelli molto corti di un castano molto chiaro rispetto al mio e un'aria più intimidita che, con la mano, mi fece un piccolo cenno per salutarmi.
Storsi il naso, mostrando freddezza e fastidio.
«Che diavolo ve ne importa?» ringhiai portando la mano destra ad appoggiarsi sulla mia guancia, mostrando un'insolita ira attraverso il profondo color castano scuro dei miei occhi.
«Tsè, tu sei l'unica del gruppo di nuove reclute che non ha portato a termine la prima missione, devi essere alquanto scarsa.»
Ero sempre più irritata da quel ragazzo che, senza alcuna preoccupazione, andò a sedersi accanto a Evelyn, di fronte a me.

«Ti ho forse dato il permesso di sederti al nostro tavolo?»
«Non ho bisogno del permesso di qualcuno di basso rango come il tuo.»
«Come osi?» ringhiai, fissandolo malissimo. A sua volta, il ragazzo più giovane si accomodò accanto a me, accennando un sorriso intimidito e quasi pregante di scusare il compagno.
«E sia. Siamo qui a proporti qualcosa che ti piacerà, visto gli scarsi risultati che hai ottenuto.» accennò con superiorità il primo, allungando successivamente la mano per afferrare la brioche; d'impulso, l'arto con impugnato il cucchiaino andò a colpire il suo, lasciandolo stizzito. Mi feci avanti verso di lui, inviperita.
«Provaci di nuovo e il cucchiaino te lo faccio ingoiare, stronzetto.»
«Che cavolo, non sai fare gruppo? Le cose si condividono, sai?»
«Non intendo far gruppo con nessuno, specie con un pallone gonfiato come te..!»
A quel punto smisi di ascoltare il ragazzo che ancora stava sventolando la sua mano rossa e dolorante, Evelyn in tutto quel trambusto si era semplicemente presa da parte il cibo, guardando in malo modo i due infiltrati. Fu in quel momento che il piccoletto intervenne, alzandosi dalla sedia.

«Insomma! La nostra proposta è di unirti a noi.»
«Non ci senti forse? Non sono interessata a unirmi a voi.»
«Potremo darci man forte tra noi per raggiungere i nostri obiettivi comuni e completare le missioni!»
Finii di bere la bevanda, lasciando che potessi riflettere sull'offerta. Scostai da davanti al viso una ciocca di capelli multicolore, mista fra il naturale castano scuro, l'arancione vivo e il blu, facendovi passare in mezzo qualche dito a seguirne i lineamenti morbidi delle onde che padroneggiavano la mia acconciatura per tutta la loro lunghezza che si concludeva appena sopra le spalle.
«...»
«Allora?»
«Quante missioni avreste portato a termine, sentiamo un po'.» accennai con noia, piegando la testa; lo sbruffone si portò appoggiato allo schienale con le braccia conserte, già lo stavo prendendo a sberle nella mia mente.
«La mia prima missione è stata quella di trovare delle pietre lunari nel Monte luna dopo aver completato la pre-missione del rubare un Pokémon di tipo volante. È stato facile.»
Capirai., riflessi d-istinto, adirata. Sapessi che difficoltà trovare un pezzo di pietra evolutiva.
Il ragazzo al mio fianco invece arrossì guardando altrove, iniziando a balbettare.
«I-io...»
Alzai un sopracciglio a quella sua reazione che lo fece cominciare a grattare la testa, nervoso.
«Lui» intervenne l'altro, «ancora non ha completato la sua prima pre-missione. Dovrò insegnargli come fare a sopravvivere come membro del Team Rocket. In questo modo, il nostro gruppo sarebbe composto da un timido, un'inetta e il più bravo di tutti, il sottoscritto.»

Sbuffai a quell'ennesima affermazione, non sapeva neanche con chi avesse a che fare, ma non potevo picchiarlo lì dentro, o fare un casino: ci tenevo a tornare nel migliore dei bar adatti al preparare caffè e cappuccini, così decisi di lasciare il posto recuperando le mie cose e andando a pagare alla cassa; i due ragazzi rimasero momentaneamente fermi al posto a guardarmi uscire, quindi accennarono fra di loro un sorriso, seguendomi poi all'esterno del locale.

«Facciamo così.»
Ancora? Non vuole mollare proprio la presa!, pensai ormai in preda all'ira, senza voltarmi.
«Ti propongo una sfida: uno contro uno e se perdi, entri nel nostro gruppo.»
«E se vinco io?»
«Ti lasciamo in pace.»
Ero adirata, ma a quanto pare non mi sarei mai sbarazzata di loro se non battendoli. Mi voltai a fissare negli occhi il mio ormai prossimo sfidante, incrociando le braccia.
«... perché ci tenete così tanto?»
«Fa parte della seconda pre-missione.»
Cosa?, riflessi stupita. Afferrai il mio palmare che iniziò a vibrare in aggiornamento con la medesima pre-missione.
«Avvio dispositivo elettronico in corso.  Numero missioni svolte: una. Portate a termine: zero. Aggiornamento dati in corso...», la mia espressione mutò in una più ferita, quasi quel maledetto arnese mi avesse voluto ricordare di fronte ad altri membri che avevo fallito.
«Aggiornamento completato. Avvio procedure pre-missione. Ricerca nell'elenco sottocategorie base in corso. Ricerca completata. Pre-missione 02: Alleanza. Descrizione pre-missione: cerca altri due membri con cui allearti. Il Team Rocket è diventata la potenza criminale più forte proprio perché la collaborazione tra reclute si è saldata, permettendo di creare legami e di vincere contro ogni difficoltà, insieme. Una volta trovato un membro, poni il palmare di fronte al loro in modo da poter essere registrati tra di voi-- bzzz!»
Quell'ultima parte sonora di un processo di collegamento elettronico mi sorprese: «Pre-missione 02 completata.»
«COSA?!» alzai gli occhi esterrefatta: mentre il mio dispositivo descriveva la missione, i due ragazzi avevano posizionato i loro di fronte, lasciando che si registrassero tra di loro, salvando i dati e mettendoci così in connessione, facendo formare un nuovo collegamento attivo nel display base.

«Ma che diavolo?!»
«Abbiamo accelerato i tempi, tanto avresti comunque perso contro me e il mio Charmander.» accennò il corvino facendo spallucce, voltato nella direzione opposta alla mia.
«Registrazione dati nuovi alleati. Codice matricola: 54308, nome recluta: Lawrence, 13 anni, compagno: Charmander. Codice matricola: 07841, nome recluta: Nick, 12 anni, compagno: Pichu. Invio dati server in corso...»
Ero nera. La rabbia annebbiò la mia lucidità che, in pochi attimi, mi portò ad assalire il ragazzo di fronte a me, atterrandolo.

«Ouch! Ma che--»
«Mi hai veramente rotto le palle adesso! E sai cosa succede a chi m'importuna così assiduamente, specie di prima mattina?! Che gli spacco le ossa!»
«Eddai, dovresti esserci grata invece!»
«Registrazione dati nuovo alleato in corso.»
«Come mai i nostri ci stanno mettendo così tanto, Lawrence?» intervenne sbalordito Nick, rimasto fermo sul posto a controllare il suo palmare; la sua domanda mi riportò coi piedi per terra e, sbuffando, mi alzai dal ragazzo, avvicinandomi al ragazzo, incuriosita.
«Che ne so..!»
«Codice matricola: 546900-1, nome recluta: Pan, 15 anni, compagna: Eevee. Invio dati server in corso...»
«Che strano.» accennò Lawrence portando la mano al mento, attirando la nostra attenzione.
«Come mai tu hai più numeri dei nostri?»
«... cosa vuoi che ne sappia io?»
«Magari erano rimasti senza numeri.», intervenne Nick.

«Oppure potrebbe essere anche un glitch del suo palmare.» 

Alle loro espressioni interrogative portai le mani dietro la testa, dando loro le spalle.
«Proverò a chiederne di più, appena vedrò il generale.» incalzai con noncuranza facendo qualche passo più in là, infine lasciai cadere le braccia lungo il corpo, amareggiata: mi avevano obbligata contro la mia volontà a far gruppo con loro e la cosa non mi piaceva, però...
Se è una cosa prevista... per ora mi accontenterò di questi due.

«Allora Pan! Siamo in gruppo ormai. Vediamo di fargli rubare un Pokémon anche a Nick?»
«Uff... dannate palle al piede.» sospirai scrutandoli svogliata, a quel punto mi feci avanti, passando in mezzo a loro.
«Diamoci una mossa, così sblocchiamo la missione principale anche per lui.»
«D-davvero?! G-grazie!»
«Non ti ci abituare però, marmocchio. Se doveste intralciare il mio avanzamento, vi mollerò a voi stessi senza troppi complimenti.» affermò con decisione Lawrence, facendo rabbrividire Nick che rispose mettendosi sull'attenti, portando persino la mano destra alla fronte in una specie di saluto militare.
«S-sissignore!»
Gli occhi del ragazzo dai capelli neri si posò su di me; con tono glaciale, risposi: «Non ti aspetterai un mio atteggiamento nei tuoi confronti spero.»
«Un "sissignore" è più che sufficiente, Pan.»
«Avrai solo un "fottiti", da parte mia.», ribattei con decisione, incamminandomi.

«Hai un Pokémon volante anche tu da rubare, no?»
«Esatto, Pan.»
«Va bene, diamoci una mossa allora.»
I ragazzi rimasero attoniti dalla mia risolutezza immediata, tant'è che dovetti richiamare la loro attenzione per iniziare il nostro viaggio insieme.

Al computer dell'assistente, intento a parlare con il suo collega e amico, arrivarono delle notifiche che mostrarono un aggiornamento sulle informazioni del palmare della loro recluta: in pochi istanti sui loro volti si piazzò un'improvvisa perplessità, lasciando perdere per qualche istante le varie scartoffie con cui stavano avendo a che fare.
«Ma come? Quei due?»
«Oh, oh. Avremo a che fare anche con quei due generali allora?»
«Già... accidenti. Pensavo che con il suo sistema d'immatricolazione si fosse cancellata per lei quella pre-missione.»
«Suvvia Lewis, non farne un dramma: sarà divertente vedere cosa combineranno insieme.»
«... ma tu non ti stanchi mai di essere così su di giri, Rob?»
«Mmmmai!» gongolò l'assistente, divertito.

-----AUTHOR'S NOTE-----
#spazioautore #news #uscite #capitoli #successivi

Ciao a tutti ragazzi! Come state? 
Un'altra settimana è passata e sono riuscita a scrivere un capitolo nuovo, nonostante le difficoltà; mi auguro che sia di vostro gradimento, anche se mi rendo conto che non sia successo molto nel corso di questo capitolo, vedrete che già dal prossimo assisterete a una bella impresa!
Ma ora ditemi un po': adesso avete ottenuto anche la descrizione di Pan, ve la immaginavate così? Cosa ne pensate invece di questi due nuovi ragazzi? Finirà bene la situazione secondo voi o combineranno solo disastri questo terzetto? Avete idea di quale possa essere la futura missione?
Fatemelo sapere qui sotto in un bel commento!
Al prossimo capitolo, se tutto andrà bene, di Mercoledì oltre che di Venerdì, in modo da compensare la mancanza di azione di questo capitolo: dipende da come andrà la visita reumatologica di oggi. Auguratemi buona fortuna: sono preoccupatissima, ma terrò comunque duro!

Chuu ~
Pan Rayuki VP

 
  
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